Vai al contenuto

Toremoon

Il primo a entrare e l'ultimo a uscire
  • Numero contenuti

    24474
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Days Won

    70

Tutti i contenuti di Toremoon

  1. Ricapitoliamo, dai. Tu dici, basandoti sulla tua osservazione, che la natura umana è cattiva. Io ti rispondo che non è la natura umana che è cattiva, ma che è la cultura attuale ad avere quella forma che tu definisci "cattiva". Per mostrarti ciò di cui parlo, ti spiego come la recente cultura sia frutto dell'aggressione di una società patriarcale, gerarchica, maschilista, guerriera su una società matrilineare, egualitari a pacifica. Le prove (riconosciute dalla comunità di studiosi) sono numerose e inconfutabili, ma tu non le vuoi riconoscere. Poi io ti chiedo perché ti senti in diritto di parlare di psicologia e non concedi ad altri di poter parlare di medicina quando gli aggrada. Tu mi rispondi che ti senti in diritto di poterne parlare perché basta avere empatia o essere un commerciante che viaggia tanto per lavoro per avere più conoscenze di uno laureato in psicologia. Inoltre per te la psicologia non è una scienza esatta, al contrario della medicina o dell'astrofisica, perché non si basa su dati oggettivi che possono essere misurati, mostrando di ignorare totalmente come funzionino gli studi psicologici. Poi dici che Lacan è stato uno dei pensatori più influenti per la psicologia mondiale, io ti dico che non mi risulta e ti chiedo di dirmi da che fonte proviene questa informazione e non mi rispondi. Insomma, mi sembra che tu parta da degli assiomi indimostrati (la psicología non è una scienza, Lacan è uno dei pensatori più influenti della psicologia mondiale, la storia che conosciamo è una storia di guerra) per perorare il tuo pensiero, ma non consideri le prove che confutano il tuo pensiero (nell'Europa pre-colonizzata, la quasi totale assenza di fortificazioni e di armi da guerra, l'assenza di gerarchie e di stratificazione sociale) che ti potrebbero portare a pensare che qualcosa del tuo modo di ragionare è carente di informazioni. Tutto qui.
  2. Tu stai dicendo che puoi parlare di psiche perché non è una scienza esatta. Se anche la medicina o l'astrofisica non sono scienze esatte ne conviene che tutti possiamo parlarne. Ripeto, stai parlando di qualcosa che non conosci. Minimamente. Non hai alcuna conoscenza per dire quello che stai dicendo perché, semplicemente, non è vero. Però per te è un dato di fatto. Mostrami le tue fonti, magari è come dici tu. Ancora una volta parli di qualcosa partendo da un assunto sbagliato. Non so quale sia il tuo ambito di conoscenza, ma mi piacerebbe conoscerlo per farti capire come stai argomentando. Ancora una volta stai dando sfoggio di ignoranza per sostenere una tua posizione. Non ti fa onore. Ci sono le stesse prove, quasi totalmente accettate dalla comunità scientifica come le ha la teoria dell'evoluzione. Non credi neppure a quella? Capisco. Ma non è così. Ok, hai ragione. Quali sono i dati oggettivi su cui ti basi?
  3. Perché lo dici? Che ne sai? La medicina è una scienza esatta? E l'astrofisica? Perché lo dici? Che ne sai? Quanti sono i lacaniani nel mondo? Che ne sai? Certo. È la storia che conosci, appunto. C'è una storia che forse non conosci. Biante è nato due millenni dopo che i Kurgan hanno mangiato i greci. Parli di qualcosa che semplicemente non conosci. La "nostra" è senza dubbio una cultura Kurgan. Ma non è la natura dell'essere umano, quanto appunto una declinazione culturale.
  4. A me fa piacere che vi poniate la questione della natura umana, dimostra che siete persone intelligenti e che non siete insensibili agli interrogativi fondamentali universali. E non siete soli. Anche Freud aveva la vostra stessa opinione, però Freud è morto da un pezzo e dopo di lui ci sono stati altri grandi studiosi che hanno approfondito le sue idee e le hanno ampliate. Si sono potuti dedicare a questo argomento giorno e notte, hanno approfittato di studi successivi sulla linguistica, la storia, la biologia, la fisica, la filosofia e la psicoterapia stessa. Oggi l'ipotesi di una assimilazione dell'Europa e dell'India da parte di un popolo nomade, intento alla pastorizia, guerriero, gerarchico e patriarcale venuto dalla steppe pontico-carsiche è quasi totalmente accettato dalla comunità scientifica. I dati linguistici sono inconfutabili, così come i reperti archeologici che attestano l'assenza quasi totale, in Europa, di città fortificate o di armi da guerra. Gli Europei, prima del loro avvento, avevano un'economia basata sulla agricoltura, vivevano generalmente in piccoli villaggi matrilineari e non c'era stratificazione sociale (vivevano tutti in case delle stesse dimensioni, ad un piano, e gli unici edifici più grandi erano quelli religiosi). Le sepolture erano comunitarie, a differenza delle tombe Kurgan che erano individuali e riservate ai maschi di alto rango, che venivano seppelliti con armi, utensili, animali, schiavi, mogli e figli (che, per intenderci, erano ancora vivi al momento della sepoltura). In tutta l'Europa Antica si praticava lo stesso culto, quello della Dea Madre (le cui statuette si ritrovano ovunque), si venerava il mistero della nascita, morte e trasformazione nella natura e le divinità maschili erano guardiani e protettori. Gli invasori, invece, avevano una religione incentrata sul dio Sole, il dio del Tuono e veneravano solo divinità maschili. Gli invasori non hanno portato solo la loro tecnologia avanzata, ma hanno assoggettato prima l'Europa e l'India e dopo il mondo intero alla loro mentalità conquistatore, distruttrice, schiavizzatriche, guerriera, gerarchica, patriarcale, al punto che è diventata anche la nostra e non riusciamo più a risalire alle nostre origini, se non con molto lavoro e molta fatica. Questo per quanto riguarda l'enorme mole di conoscenze finora accumulate sull'argomento (e vi assicuro che io, che sono appassionato dell'argomento, non riesco a stare dietro a tutte le pubblicazioni che vengono sfornate ogni giorno e che ampliano sempre di più la nostra conoscenza di come la storia determini il nostro modo di pensare, di agire e di percepire). Però c'è anche un altro aspetto su cui mi vorrei focalizzare. Io dico spesso che non sono uno psicologo perché ho una laurea in psicologia (perché poi, onestamente, le competenze di uno psicologo sono così vaste che alla fine ognuno può oggettivamente dedicarsi a pochi ambiti ristretti). Dico che siamo tutti psicologi perché nasciamo con uno strumento, la nostra mente, che può permettere a chiunque di entrare dentro di sé e scoprire le proprie verità interiori. È chiaro che io, per il mio lavoro e la passione totale che ho per lui, ho un po' di esperienza e un po' di conoscenza in più della maggior parte delle persone, ma non sono geloso dei miei strumenti. Eppure mi stupisco sempre di come persone intransigenti sul fatto che sulla medicina debbano avere un'opinione solo i medici (e altri campi similari), poi non si pongano minimamente (e giustamente, aggiungo io) la questione che di psiche dovrebbero parlare solo gli psicologi. O che, per lo meno, la loro opinione abbia un valore da prendere in considerazione rispetto alla propria.
  5. La Chiesa è un'istituzione patriarcale. Non la prenderei proprio ad esempio. Perché la citi? Il male è un misto fra avidità, distruttività e falso amore. Si può riassumere nel concetto di egoismo, inteso come soddisfazione le esigenze dell'Ego piuttosto che del Vero Sé, chi siamo veramente.
  6. Se prendi due neonati neppure si considerano. 😊 E comunque, ripeto: tu pensi che un neonato nasca cattivo? Hai perso un pezzo. Comunque non ho capito se vuoi leggere qualcosa sulla civiltà Kurgan (in tal caso puoi leggere: Kurgan. Le origini della cultura europea https://www.amazon.it/dp/8876982094/ref=cm_sw_r_other_apa_i_iZBDEbZZX1QMK) o sul fatto che nasciamo intrinsecamente buoni. Io ti consiglio il secondo, perché se non sei abituato a leggere etno-antropologia è un po' pesante.
  7. Allora decisamente questo La rivoluzione che stavamo aspettando. Ecologia profonda, educazione etica e consapevolezza per vivere la crisi come rinascita https://www.amazon.it/dp/8866810320/ref=cm_sw_r_other_apa_i_aCsDEbHTDRA32
  8. Toremoon

    GRATIS

    https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10158045207538426&id=576808425
  9. Hanno portato un'altra mentalità (colonizzatrice e patriarcale) e con quella hanno conquistato il mondo. Ma, ripeto, non hanno portato il male sulla Terra. Dimmi di preciso cosa ti interessa di più: c'è tanto da leggere.
  10. Diciamo che le cose non sono così semplici come le dipingi. La natura dell'uomo è la bontà (c'è chi può vedere la cattiveria in un neonato, ma immagino che sia qualcuno estremamente sofferente), ma contemporaneamente il male esiste. Non penso che prima dell'arrivo dei Kurgan (questi popoli colonizzatori provenienti dalle steppe della Mongolia) la Terra fosse abitata da tutti Buddha. Era abitata, probabilmente, da persone semplicemente più in contatto con loro stesse e, quindi, semplicemente più buone. Ma il male come esiste oggi, esisteva anche allora: rabbia, paura, fame, sete, avidità non li hanno portati i barbari sul carro da guerra. C'erano già. Erano diverse però, probabilmente, solo le maniere di affrontarle. La natura umana non è cambiata molto in milioni di anni, come pensi che possa cambiare in poche migliaia? Le abitudini alimentari degli esseri umani si sono stravolte così tante volte nel corso del tempo e da cultura a cultura da necessitare maggior precisione. Da quanto una decina di migliaia di anni fa abbiamo intensificato l'agricoltura c'è stato un surplus alimentare che ha favorito un'esplosione demografica (anche a dispetto di una mortalità infantile elevata ed una durata di vita ridotta). Le migrazioni umane sono da sempre state favorite dai cambiamenti climatici o dalla necessità di incontrare nuove aree di approvvigionamento. Ancora una volta, le cose sono abbastanza complesse e articolate.
  11. È così, ma le risorse c'erano perché la mentalità era diversa (in tutta l'Europa pre colonizzazione c'era la stessa mentalità di rispetto e cura della Terra, con un culto della Dea Madre diffuso su tutto il continente) . Oggi non ci sono perché la mentalità è cambiata (ed è stata cambiata da popoli che hanno colonizzato la Terra per sfuggire alla fame). La natura umana non cambia in pochi millenni. La cultura sì.
  12. "Oggi quella cultura è in noi, siamo noi che la perpetuiamo ripetendo le ferite che ci sono state inferte sui nostri figli, che a loro volta le passano ai loro figli, di generazione in generazione".
  13. Sbagli. Le società pre-patriarcali (fino a circa 6000 anni fa) erano società matristiche basate sull'uguaglianza, la cooperazione ed il senso di comunità. C'era, probabilmente, anche una dittatura di gruppo che ne ha favorito la disgregazione (per dire che non era tutto rose e fiori). Con il surriscaldamento del pianeta, poi, le orde di nomadi che arrivavano da est (i mongoli, gli abitanti delle steppe) cominciarono a colonizzare tutto l'occidente. Erano guerrieri, predoni e poco a poco hanno assoggettato tutto il mondo alla loro spada e alla loro mentalità patriarcale. Da 6000 anni viviamo sotto il controllo di un potere patriarcale che non solo ha conquistato tutto il mondo con la sua attitudine predatoria, ma ha assoggettato anche il nostro modo di vivere e gli schemi di pensiero con la medesima mentalità. Quello che tu registri oggi come "evoluzione di scimmie più cattive ed egoiste" è un fenomeno culturale, non naturale (e c'è la prova pratica: cura le tue ferite infantili e ti ritroverai più buono, non più stronzo). In un passato nemmeno troppo lontano siamo stati colonizzati da un popolo di guerrieri che ha sofferto la fame e si è data al cannibalismo e alla conquista come forma di sopravvivenza. Ha fagocitato tutto il mondo che poteva divorare e ha plasmato la cultura dei successivi 6000 anni di umanità. Oggi quella cultura è in noi, siamo noi che la perpetuiamo ripetendo le ferite che ci sono state inferte sui nostri figli, che a loro volta le passano ai loro figli, di generazione in generazione. Quindi, ripeto, quello che tu osservi è un fenomeno culturale, non naturale.
  14. Toremoon

    Coronavirus

    https://scienze.fanpage.it/lo-smog-della-pianura-padana-ha-accelerato-la-diffusione-del-coronavirus/ 80.000 persone muoiono OGNI ANNO in Italia per l'inquinamento. In Italia, se non si chiude tutto il prima possibile, moriranno fra le 300.000 e le 400.000 persone di coronavirus, eppure teniamo aperte le fabbriche e le attività non indispensabili. Rendiamoci conto del paradosso di vivere in una società in cui non è il diritto alla salute ad essere tutelato, ma il diritto di lucrarci sopra.
  15. Toremoon

    Coronavirus

    Un mio amico che lavora nell'ingrosso alimentare dice di sì.
  16. Io non migro. Io lotto dove serve. https://www.wittgenstein.it/2020/03/18/si-diventa-un-po-fascisti/
  17. Toremoon

    Coronavirus

    Arriverà presto, dai.
  18. Toremoon

    Coronavirus

    Oh, finalmente sei arrivato al punto. Tranne nel finale: è già violenza.
  19. Toremoon

    Coronavirus

    Come la devo pensare? Dimmi, che correggo.
  20. Io non leggo nulla di tanto diverso da ieri. C'è l'esercito per strada o la galera per chi circola in strada senza un motivo capitalista? (comunque ci arriveranno, eh, che l'Inghilterra è la testa della Bestia)
  21. Toremoon

    Coronavirus

    Io in questo momento non sono a casa perché me lo chiede De Luca o Conte, ma perché me lo dice la mia coscienza. Ho deciso di isolarmi come se avessi il virus ed il mio desiderio è di non infettare gli altri, che non hanno la mia salute. Questo è l'aspetto di auto-determinazione individuale. Ma non odio chi esce di casa, chi va a correre o chi va a farsi una passeggiata per i cazzi propri. Credo che lo stesso principio debba valere anche per loro: esca chi vuole uscire, chi non riesce a stare in casa, chi non regge l'isolamento. Non credo nel pensiero unico, credo che tutti debbano avere il diritto di prendere le migliori decisioni per la propria vita. E se io ho paura di essere infettato, sarò io a regolarmi di conseguenza. Io non avrei chiuso niente, ma avrei lasciato ad ognuno di agire secondo coscienza. Il problema non è la sopravvivenza, il problema è che tutto ciò che si fa senza coscienza, ma per costrizione, genera figli malati.
  22. Toremoon

    Coronavirus

    Ci sono 3 livelli: un governo centrale (grande comunità: "Italia", per esempio), un governo comunitario (rione, o paesello) e un governo individuale (di ognuno su se stesso. Le tre componenti devono andare di pari passo. Non leggo il francese, ma è esattamente quello che sto vivendo io.
×
×
  • Crea Nuovo...