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Graphic novel, graphic journalism, fumetti & disegnati affini


silvia_fi
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Io inizio consigliando il mio autore di fumetti preferito: Daniel Clowes.

 

E' un autore americano molto prolifico e ancora in attività.

Ha scritto e disegnato prevalentemente romanzi grafici, anche se agli esordi ha realizzato pure varie storie brevi.

 

Solitamente racconta storie di persone ordinarie ambientate ai giorni nostri, concentrandosi sulle paure, idiosincrasie, difficoltà che si incontrano nella vita di tutti i giorni. In genere i protagonisti sono persone fondamentalmente immature, che non riescono a comunicare e ad esprimersi con chi gli sta intorno e perdono occasioni di felicità importanti per paura di rischiare e di cambiare.

Lo stile di racconto è sempre tanto surreale, con molte riflessioni lasciate al non detto e spesso i personaggi si sentono così fuori ed esclusi dal mondo che finiscono per comportarsi come protagonisti di un film di Lynch.

Lo stile di disegno è sempre iperrealistico e dettagliato, in modo da far immedesimare il lettore nella lettura di storie di vita ordinaria, ma allo stesso tempo, in modo anche da creare un contesto straniante quando le vicende iniziano a virare verso il surreale.

 

Tra i suoi fumetti che consiglio in particolare (ma secondo me sono tutti valevoli di lettura):
David Boring, piuttosto lunghetto rispetto agli altri lavori. Probabilmente raccoglie tutto quello che è il pensiero di Clowes. Racconta la storia di un ragazzo senza padre che è in una fase della vita in cui è ossessionato dallo scoprire il sesso e il vero amore.

Ghost World (dal quale è tratto il film omonimo, carino), racconta la storia di due amiche cresciute in un'anonima e spenta cittadina americana che, giorno dopo giorno, gli va sempre più stretta e non offre stimoli. Hanno appena finito le scuole superiori e devono decidere che fare del proprio futuro, come crescere e se separarsi e salutarsi nel proseguire gli studi universitari.

Come un guanto di velluto forgiato nel ferro, questo è il lavoro più surreale e assurdo di tutti. Racconta la storia di un uomo che si è separato dalla moglie anni prima e decide di ricercarla quando scopre che lei si è data al porno. Ma a partire da qui, poi succede di tutto. Sembra veramente una sceneggiatura di Lynch, quindi da leggere solo se vi piace il genere :D .

Se vi sono piaciuti questi, poi potete passare a Ice HavenWilson o alle storie brevi.

 

Tra l'altro qualche mese fa è uscito il suo ultimo lavoro, Patience, ma ancora non ho avuto il coraggio di leggerlo, perché poi me lo divoro in un giorno e lo finisco subito. Preferisco aspettare e sapere che ho ancora qualcosa di Clowes da leggere :D 

Modificato da JackShepard
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1 ora fa, JackShepard dice:

Tra i suoi fumetti che consiglio in particolare (ma secondo me sono tutti valevoli di lettura):
David Boring, piuttosto lunghetto rispetto agli altri lavori. Probabilmente raccoglie tutto quello che è il pensiero di Clowes. Racconta la storia di un ragazzo senza padre che è in una fase della vita in cui è ossessionato dallo scoprire il sesso e il vero amore.

Ghost World (dal quale è tratto il film omonimo, carino), racconta la storia di due amiche cresciute in un'anonima e spenta cittadina americana che, giorno dopo giorno, gli va sempre più stretta e non offre stimoli. Hanno appena finito le scuole superiori e devono decidere che fare del proprio futuro, come crescere e se separarsi e salutarsi nel proseguire gli studi universitari.

Come un guanto di velluto forgiato nel ferro, questo è il lavoro più surreale e assurdo di tutti. Racconta la storia di un uomo che si è separato dalla moglie anni prima e decide di ricercarla quando scopre che lei si è data al porno. Ma a partire da qui, poi succede di tutto. Sembra veramente una sceneggiatura di Lynch, quindi da leggere solo se vi piace il genere :D .

vabbè praticamente il terzo non mi piacerà al 99% quindi :D

Gli altri a leggere la trama mi ispirano abbastanza, soprattutto Ghost World

 

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Mio marito ha questa insana e costosa passione (ci spende parecchio, in effetti), di cui approfitto volentieri, anche per dare un senso alle mensole imbarcate delle pareti attrezzate.

Parto col mio preferito, cinquemila chilometri al secondo di Manuele Fior, parla dell'evoluzione delle relazioni (amore e amicizia) in un tempo in cui le distanze rendono tutto differente e complicato, ma in cui rimane forte il senso di appartenenza alla propria terra e alle proprie radici. I sogni e i desideri si sovrappongono alla realtà negli acquarelli che riflettono nei toni l'emotività dei personaggi. Io lo straconsiglio, mi ha commosso e non sono una con la lacrima facile.

Per chi vive all'estero è necessario.

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Ho letto oggi Mater Dolorosa di Dylan Dog (numero 361).

 

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Della Bonelli leggo poco o nulla perché, generalizzando un po', fanno una tipologia di fumetti sempre molto lineare e prevedibile che quindi non rientra troppo nei miei gusti.
Qualche mese fa, comunque, c'è stato un bel rilancio di Dylan Dog per la supervisione di Roberto Recchioni (l'uomo di punta della Bonelli attualmente) che ha provato a svecchiare il personaggio e il canovaccio ripetitivo delle storie. Comunque dopo la prima decina di numeri (che comunque contenevano qualche bell'uscita) l'andazzo non mi era sembrato nulla di eccezionale e ho abbandonato.

 

Fino a quando non ho letto commenti entusiasti su questo Mater Dolorosa scritto da Recchioni stesso.

 

E, niente da dire, bello un bel po': è una storia su come la malattia può stravolgere la vita di una persona qualunque, portandolo ad empatizzare con altri individui nella stessa condizione e a provare sensazioni di solito sopite nella vita monotona di vita tutti i giorni.

I disegni del volume (a colori per l'occasione invece che in b/n come di consueto) sono un punto di forza veramente importante: già solo sfogliare e osservare le tavole fa rimanere a bocca aperta in certi punti, prima ancora di leggere.

 

C'è da dire che questo Mater Dolorosa è il seguito spirituale di un'altra opera di Recchioni per Dylan Dog: Mater Morbi, che è stato un altro grande successo.
Non so, forse leggendo prima Mater Morbi (come ho fatto io) si apprezza di più questo Mater Dolorosa.

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  • 2 mesi dopo...

Ho finito da un paio di settimane il viaggiatore distante di otto gabos, il fatto che mi sia anche scordata di scriverlo fa capire che non è stata questa esperienza esaltante: ci sono delle idee carine ma la storia è poco coinvolgente e a tratti inquietante, i disegni tecnicamente non sono male ma lontani dal mio gusto.

La storia è a metà tra un romanzo introspettivo e un giallo, le vicende si intrecciano ma la prima parte, che ho trovato narrativamente meno interessante, è purtroppo anche quella preponderante

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  • 1 mese dopo...
  • 1 mese dopo...

Ho letto nel weekend morire in piedi di Adrian Tomine, una bellissima raccolta di racconti a fumetti "C'è uno strano imbarazzo nel sapere di non essere notati: ci sentiamo più liberi, ma non amiamo essere ignorati troppo a lungo. È lo condizione che vivono i protagonisti di queste storie: decisi, delusi, teneri, ironici e arresi, figli di un'America minima che si sforza di mantenere il controllo in situazioni che puntualmente sfuggono di mano. Sei racconti di uomini e donne accomunati da una stessa condanna: vivere il riflesso delle scelte di un altro"

ci trovi proprio tutto quello descritto, disegni molto belli, storie appassionanti (sai quell'effetto che non riesci a smettere di leggere?), ottime soluzioni narrative :heart:

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  • 4 mesi dopo...

Faremo senza di Manu Larcenet

da poco tradotto per la Coconino da Zerocalcare, che dedica anche una tavola con il suo incontro con l'opera e il suo desiderio di vederla tradotta.

E' una specie di flusso di coscienza di un giovane Manu che attraversa tutte le ansie di un ventenne, anche quelle che ti porti appresso per tutta la vita. Letto tutto d'un fiato.

@Tersite  è la tua graphic novel: ansia + ammirazione per zerocalcare 

 

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  • 2 mesi dopo...
  • 1 mese dopo...
  • 2 mesi dopo...
  • 2 settimane dopo...

lo conosco ma non lo seguo.

volevo segnalare che da questo mese linus ha fatto un bel rinnovamento,  sia come direttore, c'è Igort, che come veste grafica e contenuti.

ho iniziato a leggerlo, o dovrei dire a spizzicarlo visti i mini ritagli di tempo che riesco a dedicargli, e per ora convince :heart:

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Ho finito di leggere la saga di Bone

 

   thorn.jpg.a8b62c8c8d20e7621334c00216486f92.jpg

 

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Un lunghissimo racconto fantasy che vede protagonisti tre buffi esserini (i  cugini Bone) i quali finiscono per trovarsi coinvolti loro malgrado in una missione per la salvezza del Regno in cui vivono dalla minaccia del Signore delle Locuste e delle sue Creature Ratto.

I disegni espressivi e leggeri e i dialoghi vivaci fanno affezionare subito ai protagonisti della storia e venir voglia di non staccarsi mai dalla lettura, nonostante tutto il volume sia di circa 1300 pagine. E' divertente, lo consiglio come passatempo relax.

Riporto la recensione a fumetti de Lo Spazio Bianco che è simpatica e mi trova più o meno d'accordo

https://www.lospaziobianco.it/lunga-saga-bone-federico-rossi-edrighi/

Modificato da JackShepard
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Il 24/5/2018 at 11:10, JackShepard dice:

Ho finito di leggere la saga di Bone

 

   thorn.jpg.a8b62c8c8d20e7621334c00216486f92.jpg

 

creature_ratto.jpg.f30b67e584f2a0233a2f0447c4c61254.jpg

 

Un lunghissimo racconto fantasy che vede protagonisti tre buffi esserini (i  cugini Bone) i quali finiscono per trovarsi coinvolti loro malgrado in una missione per la salvezza del Regno in cui vivono dalla minaccia del Signore delle Locuste e delle sue Creature Ratto.

I disegni espressivi e leggeri e i dialoghi vivaci fanno affezionare subito ai protagonisti della storia e venir voglia di non staccarsi mai dalla lettura, nonostante tutto il volume sia di circa 1300 pagine. E' divertente, lo consiglio come passatempo relax.

Riporto la recensione a fumetti de Lo Spazio Bianco che è simpatica e mi trova più o meno d'accordo

https://www.lospaziobianco.it/lunga-saga-bone-federico-rossi-edrighi/

ne avevo parlato in altri topic, io l'ho semplicemente adorato :heart:

 

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  • 1 mese dopo...

non trovando a bari un libro che stavo cercando (l'estate che sciolse ogni cosa), e avendo mollato costituzionale perché il concorso è rimandato, ho preso un fumetto tra i 4-5 che aveva appresso mio marito. 

charles di Alessandro Tota, del quale avevo letto in precedenza Yeti, una graphic novel che mi aveva all'epoca commosso.

e anche qui mi sono nuovamente commossa. la storia di cui vi parlo è quella di charles, più precisamente charles baudelaire. che come recita la copertina è vivo. sta bene. ed è a bari.

vedere i luoghi che sono diventati anche per me quasi familiari, dai giardinetti dietro la stazione ai cavalcavia, che accompagnano una narrazione di indolenza tipica di molti adolescenti del sud, cercando sempre e comunque di perseguire i propri sogni, è stata una suggestione molto forte. in questo quadro si muove charles baudelaire, vivo e vegeto, con la sua esperienza che racconta aneddoti di vita vissuta e al tempo stesso le sue contraddizioni e il suo immancabile spleen, che lo accomuna ai giovani. divertente e malinconico, come solo poche anime sensibili riescono a raccontare.

 

 

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5 minuti fa, SCRIGNO MAGICO dice:

Non ho resistito, ho dovuto ordinare su Ebay un albo ricordo della mia fanciullezza: Michel Vaillant... :heart:

 

Avevo letto qualche storia in una raccolta di Repubblica senza averlo mai sentito nominare prima e scoprii essere un classico con moltissimi appassionati.
Comunque mi era piaciuto e ne ho un buon ricordo: tanta azione con buon ritmo, bei disegni, faceva appassionare al mondo delle gare automobilistiche anche a me che non sono per nulla un fan.

Modificato da JackShepard
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  • 2 mesi dopo...

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