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Stato interventista e bamboccioni


Brida
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C'è una piccola differenza, Brì: i muri per te sono molteplici, visto che sei riuscita a sconcertare un po' tanti in questi ultimi giorni in sezione politica.

Io sono sconcertato solo da te e dalle sparate di milordino sui "sinistri", per il resto pure nel Tore degli ultimi giorni trovo qualche barlume di speranza. :D

Ma a me diverte discutere, pazienza se vi sconcerto. Per alcuni vostri post la cosa è reciproca, ma come dissi mesi fa è semplicemente perchè credo che qui sul forum non ci sia uno spaccato di società particolarmente vario, ma avete tutti più o meno le stesse idee e appartenete un po' tutti allo stesso strato sociale

Ovvio che forse mi sento un pesce fuor d'acqua perchè vivo in condizioni differenti, ma non mi fa problemi la cosa :) anzi mi stimola, più il muro è alto, più sono incoraggiata a salire.

Comunque spero di non aver offeso nessuno, lungi da me giudicare o insultare qualcuno di voi.

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qui sul forum non ci sia uno spaccato di società particolarmente vario, ma avete tutti più o meno le stesse idee e appartenete un po' tutti allo stesso strato sociale

questo non l'aveva mai detto nessuno

Magari mi sbaglio però per esempio non vedo nessun berlusconiano, leghisti? Estrema sinistra o estrema destra?

Mi pare che qui regni la sinistra buon pensante un po' intellettualoide.

Sbaglio?

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A me sembra che sui forum ci sia un po' di tutto, c'è anche tanta gente tendenzialmente di destra ma che avendo un cervello pensante non vota i partiti di destra (o comunque non lo dice per vergogna).

Io per esempio non sono e non sarò mai di sinistra per come la vedi tu, men che meno quella intellettualoide e spocchiosa che viene incarnata da Tersite e che io da sempre combatto (per il loro bene :) ). Sono sempre stato un moderato, ho votato un po' per tutti i partiti in passato (escluso Berlusconi) ma Renzi o non Renzi voto PD dalla svolta di Veltroni del 2008, perchè obiettivamente non c'è nessuna alternativa credibile (nè si intravede all'orizzonte) e il PD è l'unico partito in Italia in cui al suo interno si fa politica seriamente.

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I grossi capitali evadono perchè è possibile farlo in modo semplice. Con le domiciliazioni offshore ed un regime fiscale eterogeneo anche semplicemente in Europa è la cosa più facile del mondo.

La nostra normativa ed i poteri dell'agenzia delle entrate e di equitalia sono già enormi. Eppure non funzionano e la gente si suicida, ti sei mai chiesta il perchè? Perchè sono completamente sfasati e gestiti male.

Non dico che non si possa fare nulla. Inserire l'autoriciclaggio, il reato di falso in bilancio, concludere gli accordi bilaterali con la Svizzera, sono tutte cose che rintuzzano il problema ma non lo eliminano e non lo elimineranno mai. Quello dell'evasione è spesso un comodo paravento per una classe politica che non vuole toccare altri argomenti scomodi, come la spesa pubblica. Sinistra e destra agitano questa cosa come una clava ma fino a che non avremo semplificato radicalmente il fisco, eliminate le innumerevoli contraddizioni nel nostro sistema (tanto per dirne lo sai che se un inquilino non paga l'affitto, il cattivo padrone deve continuare a pagare le imposte come se lo percepisse prima dello sfatto esecutivo che, se va bene arriva dopo anni? Te ne potrei fare a decine di esempi cosi) e, soprattutto, cancellare il concetto di diritto acquisito. Il lavoro precario è un macigno sulle nostre spalle perchè lo subisce solo una parte , quella più giovane dei lavoratori. Il sistema è cambiato, ora si compete così che ti piaccia o no e non è sognando un mondo come quello che hai descritto che risolvi il problema. Con le tasse che gravano sulle imprese , se irrigidiamo ancora di più le regole sul lavoro come pensi che investano qua da noi?

E' proprio questo che mi fa incazzare quando vedo ragazzi giovani che fanno sti discorsi. Difendono quel sistema che glielo sta buttando al culo. E' una roba davvero incomprensibile.

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io per esempio parto da posizioni opposte da quelle di cleon, ma è un dato di fatto che il mercato del lavoro adesso non è una lotta di classe tra imprenditori e operai, ma tra interessi corporativi gestiti dai sindacati per la conservazione di diritti acquisiti. Semmai cambiano le vie per risolvere la questione.

Modificato da Tersite
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Troppo facile dire così quando però tu non hai dovuto passarci. Mi spiace ma evasione e cattiva gestione dei soldi pubblici non sono due elementi che cadono in contraddizione e, come ho già detto, non si tratterebbe di aumentare le tasse, anzi diminuirle ma riscuoterle. Se in America pagano le tasse perchè in Europa no?

Troppo facile dire "eh ragazzi noi abbiamo mandato tutto a puttane, ci siam fatti la bella vita, ora ricade tutto su di voi".

Il lavoro flessibile non è una valida alternativa, mi spiace ma ci sono miliardi di cose da sistemare (molte le hai nominate pure tu) prima di passare la patata bollente a chi c'è dopo. È solo più facile, non più giusto.

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Sì certo perchè oggi vengono tenuti a vita i bravi lavoratori e licenziati quelli che non lavorano.. -.-

Con la crisi e le imprese che vogliono fuggire via, compito dello stato è proteggere i lavoratori e tutelarli, non lasciarli ad imprenditori disinteressati all'italia e ai lavoratori, ma disposti a tutto per massimizzare il guadagno.

C'è un solo modo per mantenere in proprio posto di lavoro CHE I LAVORATORI ACQUISTINO L'AZIENDA CON L'AIUTO DELLO STATO OGNI QUALVOLTA L'AZIENDA VUOLE DELOCALIZZARE. Morirò dicendo queste parole perchè è lìunica soluzione. Ormai l'imprenditore è peggio di un criminale, ha ragione Brida. Che differenza c'è tra un mafioso ed un imprenditore? nessuna, fanno pagare il pizzo, uno ai commercianti, l'altro ai dipendenti,. L'imprenditore come figura deve sparire o meglio moltiplicarsi a dismisura, Quindi via anche i sindacati del cazzo.

Modificato da milordino
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vabbé allora non parlo di te, parlo delle generazioni prima di me che in media hanno goduto di una situazione economica migliore, di maggior sicurezza e di una vita "più facile".

Ognuno occupa il suo piccolo posto nel mondo, anch'io occupo il mio, e anche se so che le cose sono difficili non posso sperare/accontentarmi del "dobbiamo andare sempre peggio perché é così". Molte delle conquiste sindacali e delle lotte dei lavoratori fatti nei decenni passati stanno andando in vacca, e non si può dare la colpa solo alla crisi. C'è tutta una politica colpevole e non dico "va bene lavorare precari" io dico che è ingiusto e che alcune condizioni sono inaccettabili, e non parlo solo dei giovani, ma di tutto il trattamento che ultimamente viene riversato ai lavoratori, tra gli esodati, i licenziamenti e la cassa integrazione.

La politica ha delle sue colpe e potrebbe cominciare a lavorare su se stessa e sui propri costi prima di dire "gli esodati erano necessari, il lavoro precario è necessario, sennò aiuto rischiamo il baratro!".

Prima di rischiare io il baratro, vorrei vedere rischiare qualcosa anche loro.

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Mio padre si è messo a produrre tasselli 18 ore al giorno dall'età di 13 anni ai 75. Con buona pace di chi esce da lettere moderne a 30 e vuole il posto fisso a 2500 euro al mese, 2 mesi di ferie e pensione a 60 anni (ogni riferimento a persone è casuale). Vallo a fare a lui sto discorso. Noi non abbiamo idea del culo che si sono mediamente fatto i nostri

Per me non dovresti prendertela con gli imprenditori ossia con gente che spesso si gioca tutto nella sua azienda e che da lavoro. Gente che se lavora onestamente ha il sacrosanto diritto ad essere ricca perché rischia di suo. Nel suo delirio milord ha detto una cosa giustissima : mai come oggi lavoratori e imprese devono essere coesi e fare fronte comune. Se si delocalizza il fallimento è del sistema che non riesce ad essere competitivo.

Modificato da Cleon
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mah.. piccole imprese ancora ancora, le grandi imprese spesso sono già passate di mani a figli che si sono ritrovati il piatto pronto davanti e che non hanno alcuna ragione per restare in Italia e rischiare (né alcuna intenzione in media).

la coesione comunque non è darla vinta alle imprese, ma trovare dei compromessi (se vuoi), il Job Act è l'ennesimo contentino alle imprese, che segue l'abolizione dell'articolo 18. 80 euro di là, Job act di là, un colpo al cerchio e uno alla botte. Ma le cose cambiano?

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non stanno aumentando i licenziamenti, la disoccupazione e le aziende non stanno scappando all''estero?

Sì, sì e sì.

Irrigidiamo le regole sul lavoro. Tu imprenditore non puoi licenziare un operaio fancazzista per sostituirlo con uno buono. Lui lo sa, e fa ancora meno.

Fatto.

Hai appena ottenuto di far scappare ancora più imprese all'estero, data l'estrema facilità con cui si può trasferire tutto in paesi dove a chi crea lavoro vengono fatti ponti d'oro. altri licenziamenti e altra disoccupazione.

Altre idee geniali per risollevare l'economia?

Come dice Cleon, il problema non è il precariato, ma il dualismo tra vecchia generazione garantita e nuova senza tutele. Nei paesi dove il culto del posto a vita non c'è da più tempo, la mobilità in uscita corrisponde alla mobilità in entrata. *nessun* paese del mondo occidentale offre quello che chiedi. Il Giappone era la patria del posto fisso, oggi neanche lì esiste più.

E come giustamente detto, ogni libero professionista è precario. Lo è anche il piccolo imprenditore che vive con la paura che da un giorno all'altro gli ordinativi smettano di arrivare -paura a cui si aggiunge il fardello di svariate famiglie che per una tua scelta sbagliata possono trovarsi su una strada-. E di queste categorie lo stato se ne frega, non sei mica un dipendente Alitala.

E comunque ovvio che se apri un negozio (esempio a caso) ti metti in gioco e puoi rischiare di fallire. Ma é responsabilità tua almeno.

Invece lavorare come precario in un'azienda per la macchina nuova del capo ti sembra la stessa cosa?

Se apri un negozio (un'impresa) la responsabilità è tua, ma non hai diritto a usufruirne dei frutti? Interessante. E perchè uno dovrebbe aprirla, allora?

Lo sai, vero, che quasi tutte le piccole aziende d'Italia sono nate per iniziativa di qualcuno che lavorava "per la macchina nuova del capo" e che poi, acquisito le giuste capacità, si è messo in gioco -magari insieme a dei colleghi-? E per inciso, se il capo ha messo su l'azienda investendoci i suoi soldi, poi non dovrebbe aver diritto a goderne i frutti? Se compie scelte sbagliate quali strapagare dirigenti inutili e non motivare la forza lavoro, i concorrenti se lo mangiano. Tu vedi un mondo di ricchi col cilindro che fanno lavorare i poveracci in miniera, ma il mondo del business è fatto in grandissima parte di realtà piccole dove il "capo" è anche quello che fa più straordinari e che si smazza di più. Oltretutto, ti contraddici.

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