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Stato interventista e bamboccioni


Brida
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però ha potere

Se ce l'avesse, non avremmo tasse sugli utili oltre il 60%.

Il rampollo fannullone è una macchietta tanto citata quanto ininfluente nel panorama economico italiano. Se sei un buono a nulla e ricevi un'azienda, ci pensa la concorrenza a distruggerti.

Infatti esiste l'elusione fiscale.

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Nel suo delirio milord ha detto una cosa giustissima : mai come oggi lavoratori e imprese devono essere coesi e fare fronte comune.

Non basta fare fronte comune in senso generico se c'è sempre qualcuno che decide per tutti. Oggi ho sentito una delle buone cose che ha fatto Letta; diritto di prelazione per i lavoratori per le aziende in crisi. Ma naturalmente nessuno si prende la rogna, meglio essere un precario di merda.

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Lo sai, vero, che quasi tutte le piccole aziende d'Italia sono nate per iniziativa di qualcuno che lavorava "per la macchina nuova del capo" e che poi, acquisito le giuste capacità, si è messo in gioco -magari insieme a dei colleghi-? E per inciso, se il capo ha messo su l'azienda investendoci i suoi soldi, poi non dovrebbe aver diritto a goderne i frutti? Se compie scelte sbagliate quali strapagare dirigenti inutili e non motivare la forza lavoro, i concorrenti se lo mangiano. Tu vedi un mondo di ricchi col cilindro che fanno lavorare i poveracci in miniera, ma il mondo del business è fatto in grandissima parte di realtà piccole dove il "capo" è anche quello che fa più straordinari e che si smazza di più. Oltretutto, ti contraddici.

Questa è una bellissima favola, racconto di secoli. Il mito dell'imprenditore. Purtroppo non si possono controllare tutti, è impossibile, ma se potessi essere una mosca sono certo che scoprirei che nella maggior parte dei casi c'è disonestà quando non c'è malaffare. C'è sicuramente cattiveria e cinismo, e in moltissimi casi mancanza di rispetto della vita degli altri.

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però ha potere

Se ce l'avesse, non avremmo tasse sugli utili oltre il 60%.

Il rampollo fannullone è una macchietta tanto citata quanto ininfluente nel panorama economico italiano. Se sei un buono a nulla e ricevi un'azienda, ci pensa la concorrenza a distruggerti.

sìsì certo perché le grande imprese non evadono -.- Se mai sono quelle che evadono di più!

Mi spiace ma sei tu quello che racconta la favoletta ingiusta e falsa del lavoratore bamboccione, quando al massimo è chi è sopra che 9 volte su 10 è un erede capitato lì per caso, e la concorrenza una beneamata cippa, basta licenziare qualche operaio in più e torni in carreggiata.

Uscire da una crisi affidandosi alle imprese è folle e suicida, è lo stato che ci deve pensare! Le imprese non hanno come scopo aiutare i cittadini, proteggerli e cercare di costruire un futuro per loro, lo stato invece è qui per questo!

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Benedettissima ragazza.

Voglio bene alla sicurezza con la quale dici queste cose.

La sicurezza tipica di chi non si smazza se non per se stessa.

I mondo vero, lì fuori, è un po' diverso. Non è il mondo ideale, ma è reale.

Ma tu devi avere queste idee. E' giusto che sia così. Forse un giorno scoprirai qualcosa di diverso o forse diventerai come quella finta intellettuale de "La Grande Bellezza", non sappiamo. Ma mi piacerebbe un sacco che fra una quindicina di anni, rileggendo quello che hai scritto in questo topic, ti faccia un paio di sonore risate.

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Lo stato non ti deve un cazzo. Le cose te le devi conquistare . Ragionare come fai tu, al giorno d'oggi, significa prendere solo calci in culo dalla società.

Lo disse anche jfk, sebbene con altre parole.

Modificato da Tersite
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però ha potere

Se ce l'avesse, non avremmo tasse sugli utili oltre il 60%.

Il rampollo fannullone è una macchietta tanto citata quanto ininfluente nel panorama economico italiano. Se sei un buono a nulla e ricevi un'azienda, ci pensa la concorrenza a distruggerti.

sìsì certo perché le grande imprese non evadono -.- Se mai sono quelle che evadono di più!

Mi spiace ma sei tu quello che racconta la favoletta ingiusta e falsa del lavoratore bamboccione, quando al massimo è chi è sopra che 9 volte su 10 è un erede capitato lì per caso, e la concorrenza una beneamata cippa, basta licenziare qualche operaio in più e torni in carreggiata.

Uscire da una crisi affidandosi alle imprese è folle e suicida, è lo stato che ci deve pensare! Le imprese non hanno come scopo aiutare i cittadini, proteggerli e cercare di costruire un futuro per loro, lo stato invece è qui per questo!

Che c'entra l'evasione? Lo sanno tutti che le grandi aziende possono permettersi l'elusione fiscale più di quelle piccole, non è questo il punto, che evidentemente non hai colto.

Quello che tu chiami favola può essere per altri esperienza diretta sul campo, pensaci due volte prima di rifiutarti di ascoltare qualsiasi cosa ti venga detta, specialmente se puoi opporre solo congetture. Ma davvero pensi che se non sai gestire un'azienda licenzi e torni in pista? E di grazia, visto che ritieni le tue competenze manageriali sufficienti a pontificare, come fai a crescere se hai appena ridotto la tua capacità produttiva?

La "ricetta anti-crisi" dello stato che crea lavoro per tutti è talmente sconnessa dalla realtà da scoraggiare qualsiasi risposta. Ma voglio conoscere questa teoria partorita da chi probabilmente non ha mai aperto un libro di macroeconomia e pensa di potersi inventare la materia: di grazia, con che soldi lo stato ti crea il lavoro, se non può più contare sulle tasse delle imprese su cui non bisogna puntare? Vuoi stampare moneta? O fai pagare tutto ai gestori delle slot machines?

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lo stato è al servizio dei cittadini, col cacchio che non ci deve un cazzo!

E allora cosa ci sta lì a fare??

Ci devono pensare i cittadini organizzati tra di loro. A te che piacciono tanto gli ideali egualitari, vatti a guardare questa voce..

http://it.wikipedia.org/wiki/Economia_partecipativa.

Lo stato siamo noi, i cittadini che discutono, si organizzano e collaborano. Lo stato chioccia è finito.

Modificato da milordino
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Lo stato non ti deve un cazzo. Le cose te le devi conquistare . Ragionare come fai tu, al giorno d'oggi, significa prendere solo calci in culo dalla società.

Col cazzo, se gli paghi le tasse ti deve eccome, ma deve aiutare la trasformazione del mercato da padronale in partecipativo. Cazzo siete duri come il granito non vi entra dentro questa idea,. E' l'unica soluzione. Non mi raccontare per piacere la barzelletta del datore di lavoro riconoscente, appena può ti tira un calcio in culo se non gli servi, dipende tutto da quanto gli servi. Se sei una centralinista di merda ti cambia appena scade il contratto a termine per mettercene un'altra a termine per sempre. Non raccontiamoci cazzate per favore. L'unico modo per assicurarsi il lavoro e COMPRARSELO,.

Modificato da milordino
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Lo sai, vero, che quasi tutte le piccole aziende d'Italia sono nate per iniziativa di qualcuno che lavorava "per la macchina nuova del capo" e che poi, acquisito le giuste capacità, si è messo in gioco -magari insieme a dei colleghi-? E per inciso, se il capo ha messo su l'azienda investendoci i suoi soldi, poi non dovrebbe aver diritto a goderne i frutti? Se compie scelte sbagliate quali strapagare dirigenti inutili e non motivare la forza lavoro, i concorrenti se lo mangiano. Tu vedi un mondo di ricchi col cilindro che fanno lavorare i poveracci in miniera, ma il mondo del business è fatto in grandissima parte di realtà piccole dove il "capo" è anche quello che fa più straordinari e che si smazza di più. Oltretutto, ti contraddici.

Questa è una bellissima favola, racconto di secoli. Il mito dell'imprenditore. Purtroppo non si possono controllare tutti, è impossibile, ma se potessi essere una mosca sono certo che scoprirei che nella maggior parte dei casi c'è disonestà quando non c'è malaffare. C'è sicuramente cattiveria e cinismo, e in moltissimi casi mancanza di rispetto della vita degli altri.

Scusami, ma se tutte le proprie esperienze diverse presentano una realtà molto diversa, cosa dovrei risponderti?

Sai bene che su molte cose noi concordiamo: anch'io sostengo che se i dipendenti mostrassero l'iniziativa di prendere in mano le loro sorti ci sarebbero molti imprenditori che accetterebbero di dividere il rischio, e che i workers buyout sono una gran cosa quando ha successo.

Ma l'ambito dove lavoro, cioè una rete di piccole imprese, si basa su questo: singole persone con una dose enorme di autoefficacia. Non vedo disonestà nell'imprenditore che va di persona a fare una fiera in uno stand 3x3 dormendo in una topaia pur di portare a casa lavoro, ma piuttosto molta dignità. Ovvio che col crescere delle dimensioni cresce anche l'opportunismo e il malaffare. Come quello tra colleghi dei dipendenti, del resto, che cresce all'ingrandirsi della scala gerarchica da scalare.

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Lo sai, vero, che quasi tutte le piccole aziende d'Italia sono nate per iniziativa di qualcuno che lavorava "per la macchina nuova del capo" e che poi, acquisito le giuste capacità, si è messo in gioco -magari insieme a dei colleghi-? E per inciso, se il capo ha messo su l'azienda investendoci i suoi soldi, poi non dovrebbe aver diritto a goderne i frutti? Se compie scelte sbagliate quali strapagare dirigenti inutili e non motivare la forza lavoro, i concorrenti se lo mangiano. Tu vedi un mondo di ricchi col cilindro che fanno lavorare i poveracci in miniera, ma il mondo del business è fatto in grandissima parte di realtà piccole dove il "capo" è anche quello che fa più straordinari e che si smazza di più. Oltretutto, ti contraddici.

Questa è una bellissima favola, racconto di secoli. Il mito dell'imprenditore. Purtroppo non si possono controllare tutti, è impossibile, ma se potessi essere una mosca sono certo che scoprirei che nella maggior parte dei casi c'è disonestà quando non c'è malaffare. C'è sicuramente cattiveria e cinismo, e in moltissimi casi mancanza di rispetto della vita degli altri.

Scusami, ma se tutte le proprie esperienze diverse presentano una realtà molto diversa, cosa dovrei risponderti?

Sai bene che su molte cose noi concordiamo: anch'io sostengo che se i dipendenti mostrassero l'iniziativa di prendere in mano le loro sorti ci sarebbero molti imprenditori che accetterebbero di dividere il rischio, e che i workers buyout sono una gran cosa quando ha successo.

Ma l'ambito dove lavoro, cioè una rete di piccole imprese, si basa su questo: singole persone con una dose enorme di autoefficacia. Non vedo disonestà nell'imprenditore che va di persona a fare una fiera in uno stand 3x3 dormendo in una topaia pur di portare a casa lavoro, ma piuttosto molta dignità. Ovvio che col crescere delle dimensioni cresce anche l'opportunismo e il malaffare. Come quello tra colleghi dei dipendenti, del resto, che cresce all'ingrandirsi della scala gerarchica da scalare.

Infatti considero i piccoli e picciolissimi imprenditori come degli emeriti suicidi. Anche tra colleghi c'è una concorrenza spietata che rasenta lo SCHIFO. Quello che vorrei far passare, è che nonostante la politica ci voglia presentare dei leader che raccolgono dei voti, alle loro spalle ci sono degli interessi mostruosi che li aiutano. Il singolo se non collabora con qualcun altro è FINITO.

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Ma io sono d'accordo con te. Così come dovrebbe mettere in galera i manager che le portano al fallimento. Il punto non è questo è comunque la vedo come una buona idea per casi specifici, non la soluzione sistemica

Si ma nel frattempo non pagare la cassa integrazione, ma un mutuo per far rilevare la società. Perchè non dovrebbe una soluzionbe sistemica? per lasciare il sinbgolo nelle grinfie dello stato criminale che ti spreme solo i soldi e l'anima?

Modificato da milordino
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però ha potere

Se ce l'avesse, non avremmo tasse sugli utili oltre il 60%.

Il rampollo fannullone è una macchietta tanto citata quanto ininfluente nel panorama economico italiano. Se sei un buono a nulla e ricevi un'azienda, ci pensa la concorrenza a distruggerti.

sìsì certo perché le grande imprese non evadono -.- Se mai sono quelle che evadono di più!

Mi spiace ma sei tu quello che racconta la favoletta ingiusta e falsa del lavoratore bamboccione, quando al massimo è chi è sopra che 9 volte su 10 è un erede capitato lì per caso, e la concorrenza una beneamata cippa, basta licenziare qualche operaio in più e torni in carreggiata.

Uscire da una crisi affidandosi alle imprese è folle e suicida, è lo stato che ci deve pensare! Le imprese non hanno come scopo aiutare i cittadini, proteggerli e cercare di costruire un futuro per loro, lo stato invece è qui per questo!

Che c'entra l'evasione? Lo sanno tutti che le grandi aziende possono permettersi l'elusione fiscale più di quelle piccole, non è questo il punto, che evidentemente non hai colto.

Quello che tu chiami favola può essere per altri esperienza diretta sul campo, pensaci due volte prima di rifiutarti di ascoltare qualsiasi cosa ti venga detta, specialmente se puoi opporre solo congetture. Ma davvero pensi che se non sai gestire un'azienda licenzi e torni in pista? E di grazia, visto che ritieni le tue competenze manageriali sufficienti a pontificare, come fai a crescere se hai appena ridotto la tua capacità produttiva?

La "ricetta anti-crisi" dello stato che crea lavoro per tutti è talmente sconnessa dalla realtà da scoraggiare qualsiasi risposta. Ma voglio conoscere questa teoria partorita da chi probabilmente non ha mai aperto un libro di macroeconomia e pensa di potersi inventare la materia: di grazia, con che soldi lo stato ti crea il lavoro, se non può più contare sulle tasse delle imprese su cui non bisogna puntare? Vuoi stampare moneta? O fai pagare tutto ai gestori delle slot machines?

io sono qui proprio per imparare. Scusa ma quindi nella crisi del 29 lo stato non intervenne per aiutare la ripresa in America? Mi fai un esempio di crisi in cui la politica e lo stato non hanno minimamente partecipato per uscirvi?

Io comunque non mi fingo esperta in nulla, esprimo solo le mie idee e per le idee non bisogna imparare nulla. Sono quello che sei.

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La crisi del '29 si risolse con una guerra mondiale, sarebbe meglio non riprovarci, possibilmente.

Non confondere "intervento dello stato" con "stato che fa tutto". L'intervento dello stato è auspicabile per molte scuole di pensiero economiche. Ma "intervento" significa fare degli aggiustamenti al mercato in modo che le imprese possano prosperare e creare occupazione. Non significa creare dal nulla l'occupazione. Quello lo puoi fare solo contraendo debito, in Italia è successo anche troppo ed è uno dei motivi per cui ci troviamo dove siamo ora.

Lo stato interviene per correggere le distorsioni del mercato, le sue asimmetrie e i suoi eccessi. Non interviene per sostituirsi al mercato. Lo faceva in URSS, e non gli riusciva molto bene.

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