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Grexit


Tersite
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Un mio, per così dire, compagno di scuola, ha scritto questo:

http://www.lettera43.it/esclusive/pahnecke-atene-faccia-default-ma-non-esca-dall-euro_43675176378.htm

cose simili le ha scritte sul guardian in un articolo ivi linkato.

Non è come l'amico del petrolio, questo usa argomenti ben più accademici.

io non ci capisco nulla e chiedo un parere a voi appassionati.

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Non credo che non ci capisci nulla e non troverai milordini a risponderti coi toni che vorresti.

Per me l'UE, in generale, si sta rivelando n fallimento per i popoli, ma un grande affare per le grosse industrie e per i poteri finanziari. L'articolo è fin troppo chiaro sull'argomento, il probabile default della Grecia è colpa del sistema UE, in principal modo. Della cosiddetta Troika. Che da un lato spinge affinché la Grecia ripaghi il suo debito, ma da un altro lato non può rischiare davvero che la Grecia fallisca E contemporaneamente esca dalla UE.

Tsipras non può fare miracoli e, nel Paese che ha visto nascere la democrazia, vorrebbe giustamente che una decisione fondamentale per le sorti della nazione fosse presa con un referendum popolare. Ovviamente la troika vorrebbe altro, la cosa migliore sarebbe un governo asservito ai loro voleri. Ma non sembra questo il caso.

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Le considerazioni sono condivisibili, ma si basa tutto sull'impatto che uno prevede dai due eventi: il default greco e la loro uscita dall'euro. L'autore ritiene che il default comporterebbe un danno di credibilità per l'euro più basso rispetto alla seconda ipotesi, altri sostengono il contrario.

La realtà è che in caso di default è la BCE a decidere, non i trattati: se continuerà a fornire alle banche greche la liquidità necessaria, allora la Grecia può restare. In caso contrario, non c'è scelta. Purtroppo il default fa perdere credibilità, e non sarà possibile ottenere liquidità alle stesse condizioni di prima.

Senza scadere nella classica letteratura populista delle lobby finanziarie col cappello a cilindro, la questione è nata per una semplice questione di consenso politico: nel 2010 bastava pochissimo per risolvere la crisi greca, ma c'erano le elezioni in Germania, è prevalsa la linea dura per far contenti gli elettori, e la speculazione sui CDS ha fatto schizzare le spese di interessi della Grecia a livelli insostenibili.

Modificato da Dauntless
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Le considerazioni sono condivisibili, ma si basa tutto sull'impatto che uno prevede dai due eventi: il default greco e la loro uscita dall'euro. L'autore ritiene che il default comporterebbe un danno di credibilità per l'euro più basso rispetto alla seconda ipotesi, altri sostengono il contrario.

La realtà è che in caso di default è la BCE a decidere, non i trattati: se continuerà a fornire alle banche greche la liquidità necessaria, allora la Grecia può restare. In caso contrario, non c'è scelta. Purtroppo il default fa perdere credibilità, e non sarà possibile ottenere liquidità alle stesse condizioni di prima.

Senza scadere nella classica letteratura populista delle lobby finanziarie col cappello a cilindro, la questione è nata per una semplice questione di consenso politico: nel 2010 bastava pochissimo per risolvere la crisi greca, ma c'erano le elezioni in Germania, è prevalsa la linea dura per far contenti gli elettori, e la speculazione sui CDS ha fatto schizzare le spese di interessi della Grecia a livelli insostenibili.

Sono fuori casa e non ho modo di cercare dettagli, ma si trova da qualche parte una qualche tabella (attendibile, dai siti filo Grillini/Leghisti non ci si puo' aspettare obbiettivita') con l'esposizione dei singoli paesi Europei verso il debito Greco e quanto abbiano guadagnato ad oggi sui pagamenti degli interessi corrisposti?

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Io parto per le vacanze in Grecia fra qualche ora, speriamo in bene.... :D

Immagino ti sarai gia' premunito ma PORTATI CONTANTI visto che dalle banche/ATM locali non potrai prelevare nulla (o al massimo 60 Euro al giorno).

No, le carte estere hanno prelievo illimitato.

Non che sia prudentissimo andare in vacanza in un paese dove ci sono code ai bancomat

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Le considerazioni sono condivisibili, ma si basa tutto sull'impatto che uno prevede dai due eventi: il default greco e la loro uscita dall'euro. L'autore ritiene che il default comporterebbe un danno di credibilità per l'euro più basso rispetto alla seconda ipotesi, altri sostengono il contrario.

La realtà è che in caso di default è la BCE a decidere, non i trattati: se continuerà a fornire alle banche greche la liquidità necessaria, allora la Grecia può restare. In caso contrario, non c'è scelta. Purtroppo il default fa perdere credibilità, e non sarà possibile ottenere liquidità alle stesse condizioni di prima.

Senza scadere nella classica letteratura populista delle lobby finanziarie col cappello a cilindro, la questione è nata per una semplice questione di consenso politico: nel 2010 bastava pochissimo per risolvere la crisi greca, ma c'erano le elezioni in Germania, è prevalsa la linea dura per far contenti gli elettori, e la speculazione sui CDS ha fatto schizzare le spese di interessi della Grecia a livelli insostenibili.

Sono fuori casa e non ho modo di cercare dettagli, ma si trova da qualche parte una qualche tabella (attendibile, dai siti filo Grillini/Leghisti non ci si puo' aspettare obbiettivita') con l'esposizione dei singoli paesi Europei verso il debito Greco e quanto abbiano guadagnato ad oggi sui pagamenti degli interessi corrisposti?

Secondo il sole 24 ore,

Dei 330 miliardi di euro complessivi del debito greco il 72% sono da considerarsi “officials loans”, cioè crediti in mano a istituzioni pubbliche (60% della Ue attraverso i suoi fondi Efsf e Esm, e 12% dell’Fmi); 5% sono altri prestiti; l'8% è detenuto dalla Bce; il restante 15% sono marketable debt, cioè titoli di debito trattabili sul mercato secondario (11% sono bond e 4% sono bills, cioè prestiti a breve termine).

Quindi, se si arrivasse a uno “sconto” per evitare l'uscita di Atene dall'euro, a perderci sarebbe soprattutto la Ue, attraverso l'Esm (il fondo salva-Stati) e i suoi stati membri: in percentuale maggiore la Germania, che ha una quota del 27% del fondo salva-stati europeo,seguita dalla Francia con il 20%, dall'Italia con poco meno del 18% e dalla Spagna con l’11,9 per cento.

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In realtà noi perdiamo in caso di fallimento greco circa 65 miliardi di Euro (circa l'equivalente di due finanziarie corpose) essendo i terzi creditori della grecia dopo germania e francia. Ed in più rischiamo di dover pagare molti più interessi sui bond italiani che con la greecia in crisi ne risentirebbero, anzi ne risentono già... (al dilà delle dichiarazioni di ostentata tranquillità professata da Padoan...)

Tra l'altro fa sorridere amaro vedere come i burocrati di bruxelles e la merkel siano così preoccupati in base a quello che dichiarano oggi ai media..e che sono ancora pronti a trattare se solo Tsipras lo vuole. Ma non avevano sostenuto nelle settimane e mesi scorsi con l'aria di superiorità che li contraddistingue che la Grexit non era poi quel gran problema dato che rappresenta solo il 2% del PIL europeo?

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Ecco cosa dovrebbe ricordarsi la Germania ogni tanto sui propri debiti cancellati e ben più vistosi della Grecia dopo la prima e seconda guerra mondiale...

Lo scrive oggi il Sole 24 ore eh, non grillo e salvini...

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-06-30/berlino-insolvente-1921-31-germania-sommersa-debiti-come-atene-sopravvive-moratorie-e-ingegneria-finanziaria-094337.shtml?uuid=AC46pEJ&nmll=2707

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Ecco cosa dovrebbe ricordarsi la Germania ogni tanto sui propri debiti cancellati e ben più vistosi della Grecia dopo la prima e seconda guerra mondiale...

Lo scrive oggi il Sole 24 ore eh, non grillo e salvini...

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-06-30/berlino-insolvente-1921-31-germania-sommersa-debiti-come-atene-sopravvive-moratorie-e-ingegneria-finanziaria-094337.shtml?uuid=AC46pEJ&nmll=2707

Paragonare la Germania del del dopoguerra (1953) dalla quale era uscita con la DISTRUZIONE TOTALE delle sue industrie ed infrastrutture e la Grecia ATTUALE e' un paragone forzatissimo.

O meglio ci puo' stare, considerando che le macerie in Grecia derivano dall'incapacita' della classe politica/dirigente post Colonnelli di mettere a posto i conti in un paese in cui l'alternanza politica tra i due partiti maggiori (Pasok a sinistra e Neo Democratia a destra) era capace solo di manovre politiche volte a compiacere l'elettorato (favorendo pensionamenti facili ed ingigantendo l'apparato statale quando governava la sinistra, con pesanti riduzioni/esenzioni dalle tassazioni degli Armatori ed industriali quando vi era la destra) senza ALCUNA considerazione per il bilancio a lungo termine dello Stato.

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infatti non si paragona l'industria di un paese con l'altro.... e le relative situazioni ma si evidenzia come la Germania è stata aiutata e molto in situazioni di gravi crisi e difficoltà economiche e di dissesto finanziario statale due volte nel '900... questo era ed è il senso dell'articolo. E non era colpa degli altri se era in queste situazioni....

Fu sbagliato cancellargli gran parte del debito? consideriamo che Tsipras si accontenterebbe del 30% di taglio e rimodulato nel futuro.....

Allafine non è strangolando con aumenti di tasse e maggiore Iva (per fare un esempio) che la grecia potrà mai risollevarsi.

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mi sto aggiornando adesso, ho letto del referendum e il risultato per me era abbastanza scontato

socialmente interessante il fatto che sia stato indetto dal governo, mi auguro che porti concretamente qualche risultato positivo

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Segnalare questa intervista però è doveroso. Giusto per capire un minimo. Non per sputare nessuna sentenza, ma solo per dire sommessamente quello che si sa a riguardo ma che troppi tacciono o nascondono dietro bugie vergognose.

https://www.facebook.com/m5sperungovernodasogno/videos/1588607708071896/?pnref=story

Non si tratta nè di Salvini nè di Grillo ma nemmeno di Fassina o Civati.

Modificato da Milurdein
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Che piaccia o no questa situazione greca crea un precedente ....l'Europa dell'austerity e dei dogmi sul deficit/pil... sta mostrando le crepe. se poi verrà sbattuta la porta in faccia alla grecia la Russia sarà ben contenta di subentrare in rapporti politici economici e chissà, magari militari di cooperazione.

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Ok. La politica dell'austerity é miseramente fallita. Sto benedetto debito andrebbe ristrutturato. Ma una volta ristrutturato sto benedetto debito, cosa ne consegue per la Real-Politik greca? Cioè riiniziamo da capo la spirale dell'indebbitamento? Ammesso e non concesso che Troika, UE, Germania, Francia ecc. finora hanno sbagliato tutto il "sbagliabile". qual'é la direzione che vuole intraprendere Atene?

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