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Insegnanti ridicoli


Milurdein
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Sapevo che di tutto un discorso costruttivo avresti estrapolato l'unica cosa che non c'entra. Quindi non ne parliamo più. La politica italiana è questa.

No, ti ho detto che della riforma non parlo, il tuo discorso è là e sicuramente sarà utile alla discussione.

Ho estrapolato l'unica cosa che parla di me e non mi hai ancora risposto.

Leggi : "la globalità di coloro che sostengono un partito" se ti può essere più chiaro. Non insinuo nulla su di te, perché dovrei?

Mi sembra abbastanza evidente che non tutti quelli che sostengono fortemente un partito buttino le mele marce alle ortiche.

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Sapevo che di tutto un discorso costruttivo avresti estrapolato l'unica cosa che non c'entra. Quindi non ne parliamo più. La politica italiana è questa.

No, ti ho detto che della riforma non parlo, il tuo discorso è là e sicuramente sarà utile alla discussione.

Ho estrapolato l'unica cosa che parla di me e non mi hai ancora risposto.

Leggi : "la globalità di coloro che sostengono un partito" se ti può essere più chiaro. Non insinuo nulla su di te, perché dovrei?

Mi sembra abbastanza evidente che non tutti quelli che sostengono fortemente un partito buttino le mele marce alle ortiche.

Ok. Non sono minimamente d'accordo ma almeno hai chiarito. Pace.

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Queste frasi purtroppo le sentirai finché tu e quelli come te, che sostengono fortemente un partito, non capiranno che le mele marce non vanno difese perché sono dello stesso partito, ma vanno irrimediabilmente gettate alle ortiche.

Purtroppo non si può prescindere dalla corruzione esagerata che è diffusa ovunque in questo paese, secondo me.

Però se vediamo solo le mele marce ci blocchiamo totalmente, come abbiamo fatto e facciamo spesso

Io non scuso nessuno, alle ortiche volentieri, ma non in maniera preventiva..

Per il preside che si trasforma...bè, io di trasformazioni professionali ne ho fatte

A volte per scelta a volte per necessità Direi che esistono percorsi che potrebbero aiutare, e magari son queste le modifiche che servono

A me preoccupa molto di più quando pigliano il manager fighissimo e lo mettono a capo di qualcosa che non conosce

Il preside è li, da anni, ha svolto ruoli diversi e ne conosce le dinamiche Quello che manco lo si può imparare, se non ci riesci sarai sostituito

Nel privato "sano" così funziona

Per le valutazioni anche io sarei per una commissione, ma nemmeno per malafede, è che anche gli esaminatori son persone che quindi hanno simpatie e antipatie

Anche se per me, soprattutto nell'insegnamento, anche la simpatia dovrebbe essere presa in considerazione

Momo, io non vedo solo le mele marce, tant'è che ho scritto tanto altro e tu lo hai commentato pure.

Ma non possiamo nemmeno fare finta che non ci siano. Quindi il concetto generale è molto semplice: fare tranquillamente la riforma, che in linea di massima, ripeto ancora, è interessante, ma tenere conto di quella che è la realtà.

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lo so che hai scritto altro ma io ti seguo e rispondo a tutto :)

scherzi a parte, è che, non da te, non ora, non qui,

ma mi sento molto più demotivata da chi quella frase la usa come filosofia di vita che dalle stesse mele marce

la sento così spesso e la trovo così paralizzante che mi innervosisce

ma non attribuisco questo pensiero a te, tanto che in realtà volevo quotare inglo ma mi son sbagliata :D

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Beh il preside in genere è un ex insegnante con molta esperienza per cui è giusto che si assuma l'onere e l'onore di giudicare l'operato di un insegnante.. se no chi lo dovrebbe fare?

E' giusto che si venga giudicati ogni tre anni.... con valutazioni dell'operato didattico, con premi/punizioni a seconda del rendimento.

io so solo che la mia preside NON era un'ex-insegnante, non ne sapeva nulla di liceo classico o scientifico (aveva fatto le magistrali) e grazie a molti aiutini era passata da direttrice alle elementari, preside alle medie e preside al liceo.

Si vantava di aver fatto carriera anche senza aver studiato greco o latino ed era un'incompetente unica. Non saranno tutte/tutti così ma se la riforma dà anche solo a lei più poteri... no grazie :D

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La figura del preside che ne emergerebbe sarebbe più responsabilizzata, ma non ne verrebbe fuori necessariamente un manager.

I presidi svolgono già un'attività di gestione a tutto tondo, quello che mancava loro finora era l'autorità da far valere con gli insegnanti, perchè se tutti i genitori si lamentano che una maestra rutta in classe tutto il tempo, ora come ora nessuno può farci niente. Se in una scuola si privilegiano i rapporti clientelari a scapito della qualità, ora ci sarà una figura che se ne prenderà la colpa, numeri alla mano (se la qualità viene meno, è lecito pensare a meno iscritti e media voti più bassa).

La moda purtroppo è aspettare in ogni campo la riforma perfetta, rifiutando qualsiasi passo avanti perchè "manca qualcosa". Invece se si va nella giusta direzione ben venga, si potrà sempre intervenire più avanti per correggere ciò che non funziona e aggiungere ciò che manca

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Io la trovo molto interessante. E assieme all'italicum sono due riforme comunque a lungo dibattute, e su questa il governo si è detto disponibile a discuterne con i parassiti che insegnano. Il Jobs act è una vaccata mondiale, ma non si può certo pretendere che si faccia tutto per benino. Così come le politiche economiche fino ad ora adottate sonio scandalose. Bisogna essere onesti e riconoscere i meriti quando ce ne sono.

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  • 1 mese dopo...

purtroppo non sono in grado di valutare la riforma

ma il sadico diktat autoritario di renzi (o riforma senza emendamenti o saltano le assunzioni) è affascinante. instaura un rapporto tra governo e governati simile a quello tra padre e figli.

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purtroppo non sono in grado di valutare la riforma

ma il sadico diktat autoritario di renzi (o riforma senza emendamenti o saltano le assunzioni) è affascinante. instaura un rapporto tra governo e governati simile a quello tra padre e figli.

Padre padrone e figli mi sembra più aderente alla realtà...

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il punto è che chiedere l'assunzione di precari (5 volte quelli a regime normale) senza una riforma che li riorganizzi è assurdo in partenza.

è inconcepibile che la prima riforma degli ultimi anni che investe invece di tagliare sulla scuola sia quella che riceve le maggiori proteste.

ripeto, io non la conosco a sufficienza per comprendere e penso che abbia difetti enormi, osservo tuttavia che è inevitabile - per le dinamiche perverse che regolano l'amministrazione pubblica - che un politico voglia investire in settori che gli portano consenso, e spendere quel che ha in un settore in cui comunque perde voti non ha senso.

Modificato da Tersite
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Non conosco bene neanche io i dettagli di questa riforma, però nella scuola funziona così:

1) qualsiasi riforma di default è contestata e provoca manifestazioni e scioperi

2) la cosa che mi fa tremendamente incazzare è che in queste manifestazioni e scioperi c'è gente che va a cantare, ballare e divertirsi. Voglio dire: se sciopero e vado in piazza a manifestare devo essere bello triste e incazzato, altroché balli e canti...

3) quanto all'abuso di potere ai presidi, unico rischio sensato di questa riforma va detto che

3a) comunque un preside se vuole far fuori un docente lo fa ugualmente con tremila forme di mobbing. Il mobbing scolastico è un po' diverso da quello aziendale, ma funziona lo stesso

3b) un docente che fa il suo lavoro come Dio comanda, non può e non deve temere alcun confronto. Perché anche se trova un preside stronzo avrà sempre dalla sua parte allievi e genitori. A mio parere, quelli che hanno paura del preside, sono i cazzari che insegnano poco o nulla.

4) la Camusso ora fa l'offesa e parla di vendetta. Testa di vitella, uno ti dice che ne assume 100mila e tu rispondi "ma 100mila non sono tutti i precari" (e grazie al cazzo, aggiungo io). Risultato di queste critiche zero costruttive: magari finisce che non assume nessuno dei 100mila. A cosa son serviti stavolta i sindacati? A un cazzo, come al solito...

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Non conosco bene neanche io i dettagli di questa riforma, però nella scuola funziona così:

1) qualsiasi riforma di default è contestata e provoca manifestazioni e scioperi

2) la cosa che mi fa tremendamente incazzare è che in queste manifestazioni e scioperi c'è gente che va a cantare, ballare e divertirsi. Voglio dire: se sciopero e vado in piazza a manifestare devo essere bello triste e incazzato, altroché balli e canti...

3) quanto all'abuso di potere ai presidi, unico rischio sensato di questa riforma va detto che

3a) comunque un preside se vuole far fuori un docente lo fa ugualmente con tremila forme di mobbing. Il mobbing scolastico è un po' diverso da quello aziendale, ma funziona lo stesso

3b) un docente che fa il suo lavoro come Dio comanda, non può e non deve temere alcun confronto. Perché anche se trova un preside stronzo avrà sempre dalla sua parte allievi e genitori. A mio parere, quelli che hanno paura del preside, sono i cazzari che insegnano poco o nulla.

4) la Camusso ora fa l'offesa e parla di vendetta. Testa di vitella, uno ti dice che ne assume 100mila e tu rispondi "ma 100mila non sono tutti i precari" (e grazie al cazzo, aggiungo io). Risultato di queste critiche zero costruttive: magari finisce che non assume nessuno dei 100mila. A cosa son serviti stavolta i sindacati? A un cazzo, come al solito...

Best post ever

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Gli studenti scioperano ogni autunno per non entrare in classe, i pretesti variano di anno in anno.

Invece, i prof. scioperano sì a ogni riforma, ma sono in grado di affermarne il motivo. E ciò che mi turba è che hanno scioperato più per questa riforma che per quella gelmini.

Pare addirittura che sia calato il consenso al punto da aver influito sui pessimi risultati del PD alle amministrative.

Ed è una riforma che, a differenza delle precedenti e soprattutto della gelmini, stanzia fondi anziché tagliarne. Quindi il consenso avrebbe dovuto aumentarlo.

Ora, non so siano gli insegnanti a essere una corporazione che si lamenta a prescindere per ottenere di più o il governo che ha presentato male la riforma senza coinvolgere le parti.

Probabilmente è un misto dei due.

Certo che, per il bene della scuola e delle casse dello stato, sarebbe meglio che la riforma attuale fosse già il risultato di una trattativa, anziché subire adesso la negoziazione praticata a colpi di emendamenti, scioperi e rinvii delle assunzioni.

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sono d'accordo anche io con Marco, e sono molto perplessa riguardo la categoria "insegnanti"

non voglio fare generalizzazioni, ma mi tocca farle perché molti sono finiti - consapevolmente - a fare gli insegnanti uscendo da corsi di laurea che negli ultimi anni hanno avuto solo quello come possibile sbocco (oltre ai call center). l'italia offre solo questo da almeno 20 anni, quindi o vai all'estero o convivi con la realtà del paese e ringrazi per le assunzioni fatte

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Spendo un po' di tempo e spero di sapermi spiegare.

Premesso che:

- le mie due sorelle maggiori, a cui voglio tantissimo bene, sono docenti: la più grande insegna ed. fisica alle superiori, l'altra è maestra elementare.

- ho conosciuto splendide persone che lavorano nella scuola

- sono parecchio attivo da anni nella scuola: nell'istituto frequentato dai figli (una media e tre plessi elementari, 1150 allievi ca) son presidente comitato genitori, vicepresidente in consiglio d'istituto, rappresentante di classe da 11 anni, tesoriere di plesso e altre varie mansioncine

Ho sempre cercato di capire a fondo i motivi delle proteste e degli scioperi della scuola, ma ora ho smesso ed è per questo che di questa riforma conosco i contenuti solo superficialmente.

Ho smesso perché negli anni, e solo grazie agli anni passati a scuola, ho capito che c'è una sorta di marchio a fuoco quando uno diventa docente, o impiegato nelle segreterie scolastiche, o personale ATA che ti segna a vita.

E quel marchio a fuoco ti spinge a protestare, a lamentarti, a non saper valutare il contenuto di una riforma, a protestare trasversalmente (non esistono riforme di dx o di sx bisogna scioperare comunque!) a sentirti sempre una vittima di un sistema che non sa valutarti e premiarti adeguatamente.

Così tutte le proposte, anche quelle sensate e giuste, finiscono in un calderone di negatività.

Non esiste e non esisterà mai un governo capace di fare una riforma della scuola senza passare da scioperi e manifestazioni.

La cosa che mi intristisce è che questa sindrome non colpisce solo quei docenti cazzari che fanno questo lavoro solo per il 27 del mese, ma purtroppo infetta anche quelle brave persone che vivono il loro mestiere come una missione.

Ci vorrebbe un cambio di mentalità ma chissà quanti anni ci vorranno e per quel che mi riguarda, con un figlio che ha finito la terza liceo e l'altro la prima media, temo che sia troppo tardi per vederla.

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La Camusso tra l'altro si è completamente rimbecillita. E Landini si è avviato su quella strada.

Hanno rotto il cazzo per il semplice motivo che usano la loro posizione all'interno del sindacato per prepararsi una carriera politica, non per fare davvero gli interessi dei lavoratori.

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per me non dipende né dalla capacità di Susanna Camusso né di Landini. i sindacati sono strutturalmente marci: non fa gli interessi dei lavoratori ma di dipendenti pubblici e pensionati, che rappresentano la quasi totalità degli iscritti. giovani disoccupati o in formazione, partite iva, contratti atipici non sono tutelati in nessun modo.

come correttamente dite tutti: gli insegnanti hanno lo stesso atteggiamento da decenni. Quindi sono una costante, prendersela con loro è esercizio futile.

La variabile è la riforma. Questa stanzia fondi, e come risultato ottiene proteste maggiori di riforme che i fondi li tagliavano.

Posto che è bene per il paese che la riforma passi, non riesco a trovare la responsabilità nel mondo della scuola (che come un mulo protesta tutti gli anni) ma in chi non riesce a guadagnare consenso in un settore dove spende soldi.

Il fatto che renzi posticipi le assunzioni, ripeto, è un affascinante caso di trattativa pubblica, un modo per educare certi settori dell'impiego pubblico che trovo intrigante. Però dal suo governo mi aspettavo maggiore astuzia, e un modo di presentare le 100.000 assunzioni in modo da aumentare i voti.

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Posto che è bene per il paese che la riforma passi, non riesco a trovare la responsabilità nel mondo della scuola (che come un mulo protesta tutti gli anni) ma in chi non riesce a guadagnare consenso in un settore dove spende soldi.

Il fatto che renzi posticipi le assunzioni, ripeto, è un affascinante caso di trattativa pubblica, un modo per educare certi settori dell'impiego pubblico che trovo intrigante. Però dal suo governo mi aspettavo maggiore astuzia, e un modo di presentare le 100.000 assunzioni in modo da aumentare i voti.

Io direi che per fortuna non ha fatto così. Un altro punto a favore di Renzi per quello che mi riguarda. Per come vedo io la situazione non ha senso andare a vendersi il culo per salvare i compromessi con le controparti storiche e, tantomeno, fare i venditori di pentole.

Passando più alla strategia politica, credo che la scelta fatta sia molto furba , invece. Renzi alle politiche non ha avversari e vincerà alla grande . Questo voto amministrativo è figlio di fattori estemporanei e di breve termine come un'astensione legata anche e molto al periodo (1 giorno a cavallo di un ponte) e ad un meccanismo delle primarie che, a livello locale, fa acqua da tutte le parti , visto che ci vanno a votare solo i lacche dei capibastone ed i candidati ne sono l'esempio concreto: gente come Casson che appartiene all'apparato o personaggini alla De Luca. Tutti elementi che , in funzione di un voto nazionale a livello politico decadono , visto che li da sempre la gente va a votare perchè si deve fare una scelta di campo e li le primarie si fanno a livello nazionale. Renzi sta calcando la mano su tutto perchè ha del credito da spendersi a livello di consensi. Può permettersi di scontentare qualcuno ora, per poi presentarsi al voto politico con una lista di riforme completate, una legge elettorale blindata ed un avversario che si deve affidare a Salvini per fare una "coalizione di moderati" .

Deve andare avanti così senza voltarsi.

Modificato da Cleon
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io spero che cleon abbia ragione e non sottovaluti il centrodestra. Osservo che ogni governo della storia del mondo dopo qualche tempo perde consenso. Il ragionamento sulla scuola è che per forza di cose una manovra espansiva il consenso lo crea. Che si sia deciso di portare avanti l'idea che sono una manica di idioti che merita mazzate è positivo, apprezzo la scelta coerente e spero che porti a una riforma degna di tal nome l'anno prossimo.

L'unico punto in effetti è che il discorso delle primarie non regge, perché casson si è presentato contro il partito, de luca è l'esempio del meccanismo perverso, ma in questo caso si è rivelato vincente.

Infine ad arezzo si è candidato un 32enne cattolico con le maniche della camicia bianca rimboccate e ha perso. Senza primarie, sarebbe stato comunque imposto lui.

Il da farsi, semmai, è creare un entourage renziano che sia più all'altezza del capo (come capacità politica e di comunicazione) rispetto a brutte copie ridicole di matteo.
Renzi lo ha anche detto, come se però la responsabilità di presentare incompetenti suoi sosia a livello locale non fosse sua.

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