SCRIGNO MAGICO Inviato Settembre 20, 2014 Segnala Share Inviato Settembre 20, 2014 http://www.corriere.it/economia/14_settembre_18/jobs-act-australiano-121mila-nuovi-posti-lavoro-un-mese-c256e3e6-3f38-11e4-97e5-7c54525b65fe.shtml Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Dauntless Inviato Settembre 20, 2014 Segnala Share Inviato Settembre 20, 2014 Ci manca solo che in Italia lo stato, dopo tutte le vessazioni, dica alle imprese "dai, assumi una persona per spirito di comunità!" Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Milurdein Inviato Settembre 21, 2014 Segnala Share Inviato Settembre 21, 2014 Sulla disoccupazione US, segnalo questo interessantissimo articolo, dove viene segnalato come gli indicatori sulla disoccupazione siano poco attendibili. Un mio amico è appena stato negli US ed ha un parente che vive a Manhattan, dove per vivere DECENTEMENTE, bisogna guadagnare almeno 150000 dollari all'anno e dove l'assicurazione sanitaria che ti copre in modo totale costa 1500 dollari al mese. Secondo lui sono più in crisi di noi, sta cercando lavoro come Fisico geologo ed è andato per prima meta ad Austin, dove appunto sono presenti parecchie aziende petrolifere. Ebbene, ha mandato un centinaio di curriculum, ma nessuno gli ha risposto. Il suo parente fa l'agente immobiliare, un settore che ha conosciuto una grave crisi dopo il 2008, e che ora si è un po' ripreso, ma è ben lungi dall'essere florido come era prima del 2008. http://america24.com/news/perche-in-usa-il-tasso-di-disoccupazione-ha-perso-credibilita Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Dauntless Inviato Settembre 21, 2014 Segnala Share Inviato Settembre 21, 2014 io a Houston ho visto il contrario ("cercasi personale" un po' dappertutto), ma mi è stato detto che in pratica è l'isola felice che sta alzando la media di tutti gli indicatori economici Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Anomander Rake Inviato Settembre 22, 2014 Segnala Share Inviato Settembre 22, 2014 Lavoro da 3 anni per una ditta Americana (HQ vicino Dallas) ed in passato ho lavorato per 2 anni per un'altra nel NJ. E' sicuramente un altro mondo. A mio parere migliore, ma con delle carenze di base (welfare) alle quali Obama e Dem stanno cercando di porre rimedio. Su una cosa non ci sono dubbi: se vali vieni riconosciuto il tuo valore, il merito vale piu' delle del resto. Gli stipendi sono di gran lunga superiori all'Europa ma si e' piu' 'precari': ho vissuto di persona, durante la crisi del mio settore nel 2002-2203, il licenziamento di colleghi da un giorno all'altro, chiamati al mattino dall'HR e alla sera uscivano con lo scatolone degli effetti personali. Ma, ed e' un grosso MA, hanno TUTTI ritrovato lavoro nel giro di POCHISSIMO tempo, perche' se a farti fuori sono stati problemi dell'azienda e NON dovuti a tue mancanze, come detto prima le capacita' vengono riconosciute e PAGATE. Sul fatto che guadagnando 150K dollari all'anno si debba pagare 1,5K al mese di assicurazione vale solo se sei un libero professionista, se sei stipendiato da una societa' TUTTE le assicurazioni del caso sono a carico della societa' per cui si lavora (come e' anche in Malesia) la quale COMUNQUE paga molto meno in altri contributi (tasse e pensioni). Houston e' sicuramente un'isola felice che gravita intorno al mercato in crescita esponenziale dell'Oil&Gas nel quale lavora anche mio fratello (anche lui proprio impiegato da una azienda di Houston, anche se lavora in Italia) ma anche il settore dell'IT e Telecomms e' in forte crescita in tutti gli Stati Uniti. Nessuno dei miei ex colleghi Americani e' a spasso in cerca di lavoro, cosa che non posso dire dei miei ex colleghi dello stesso campo in Italia. Anche la California offre moltissimo (ed offre degli standar di qualita' della vita superiori al Texas). Il Texas ha varato delle misure molto semplici (e molto Americane): bassi liveli di tassazione per le imprese con regole semplici e poca burocrazia. Il risultato e' una disoccupazione piu' bassa del resto degli States (poco sopra il 5%). Per uno stato che alla fine degli anni '70, inizio anni '80 era quasi al collasso (dopo la crisi petrolifera) si e' trattato di un vero e proprio esercizio di ricostruzione...dovremmo trarne esempio. silvia_fi 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Inglo Inviato Settembre 22, 2014 Segnala Share Inviato Settembre 22, 2014 curiosità: che lavoro fai Anomander? (se posso chiedere) Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Anomander Rake Inviato Settembre 22, 2014 Segnala Share Inviato Settembre 22, 2014 Sistemi di trasmissione a Fibra Ottica, sono PM dei progetti per gli apparati a lunga tratta, specializzato in cavi di fibre ottiche sottomarine e responsabile dell'Area Mediterraneo, Medio orientale e Sud Est Asiatico. E' un settore "di nicchia" delle Telecomunicazioni, che risente molto del mercato globale, quando i mercati sono in crescita vi e' molta domanda e viceversa. Ma siamo anche in pochi a farlo, la maggior parte pirati Anglosassoni (gente che da 30 anni vive in giro per il mondo) e quindi il mercato lavorativo al momento e' buono. I miei due migliori amici/colleghi sono uno Scozzese di Glasgow ed un Inglese di Leicester, due personaggi da libri di avventure Jim della Canapa e silvia_fi 2 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Milurdein Inviato Settembre 22, 2014 Segnala Share Inviato Settembre 22, 2014 Appunto il mio amico è andato ad Austin dove tutto gravita all'oil and gas. E non ha trovato mezzo colloquio eppure è laureato in fisica geologica,. Almeno un colloquio... Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
SCRIGNO MAGICO Inviato Settembre 22, 2014 Autore Segnala Share Inviato Settembre 22, 2014 Mi stupiscono un po' queste differenze da città a città, in US, ma in fondo sono abbastanza normali...noi abbiamo qualcosa di simile in fondo... Mi stupi l'anno scorso leggere di una città come Detroit, praticamente..."fallita"! https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&ved=0CCMQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.ilgiornale.it%2Fnews%2Festeri%2Fdetroit-bancarotta-pi-grande-fallimento-citt-usa-973284.html&ei=h-8fVLbyGMTg7QbAu4DICw&usg=AFQjCNGqDKOouOzQAo8bGMvPvnwQPKHETw&sig2=Nk94Md483YeeN83JiWKJbQ Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Anomander Rake Inviato Settembre 22, 2014 Segnala Share Inviato Settembre 22, 2014 Mi stupiscono un po' queste differenze da città a città, in US, ma in fondo sono abbastanza normali...noi abbiamo qualcosa di simile in fondo... Mi stupi l'anno scorso leggere di una città come Detroit, praticamente..."fallita"! https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&ved=0CCMQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.ilgiornale.it%2Fnews%2Festeri%2Fdetroit-bancarotta-pi-grande-fallimento-citt-usa-973284.html&ei=h-8fVLbyGMTg7QbAu4DICw&usg=AFQjCNGqDKOouOzQAo8bGMvPvnwQPKHETw&sig2=Nk94Md483YeeN83JiWKJbQ Motown ha subito il crollo del mercato automobilistico Satunitense. Un po come se a Torino avessero chiuso la FIAT negli anni '70, sarebbe stata una guerra civile. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Dauntless Inviato Settembre 22, 2014 Segnala Share Inviato Settembre 22, 2014 non dovrebbe certo sorprendere la differenza tra città distanti centinaia di km e in condizioni diverse. L'Oil & gas in USA tira sempre molto, dal mio settore ho il polso della situazione (il mercato delle guarnizioni per pompe oil & gas è in crescita dell'8%, significa che ci sono più impianti in funzione), la verità è che le tecnologie estrattive e di raffinazione progrediscono alla pari e forse più velocemente delle energie alternative, per cui da depositi esauriti si possono ricavare quantità enormi di petrolio con nuove tecniche. Quello che molti in Italia non capiscono è che flessibilità non significa precariato: precariato vuol dire che ha il timore di perdere il lavoro da un momento all'altro e rimanere in braghe di tela. Flessibilità vuol dire che se perdi il lavoro ne trovi un altro il giorno dopo. L'unica cosa che conta è il numero di posti di lavoro, se la disoccupazione ha una rotazione maggiore è meglio per tutti. E anche regole archeologiche come l'obbligo di reintegro, a che servono? Il posto di lavoro rimane, se il rapporto di fiducia tra datore e lavoratore è compromesso, non ha senso continuare. Oltretutto, più facile è trovare lavoro e più potere contrattuale ha il lavoratore, perchè il licenziamento diventa una minaccia meno grave. Ci sono davvero delle grandissime differenze tra l'Italia, paese depresso dove ormai non c'è più iniziativa, e paesi anche più poveri ma dove il dinamismo lo si vede dappertutto. E finchè ci sarà gente che penserà di tornare agli anni '50, e di attirare investimenti dicendo a chi ha i soldi "ti renderemo la vita un inferno se assumi gente in Italia", dove si vuole andare? Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Milurdein Inviato Settembre 22, 2014 Segnala Share Inviato Settembre 22, 2014 (modificato) A me pare che stiamo vivendo sulla luna, Ma ti pare che in Italia le aziende non licenzino chi come e quando gli pare? non ci sono le condizioni per licenziare chiunque senza avere paura della reintegra? Boh. Ma se licenziano a manetta pure le cooperative dove i lavoratori eleggono il CDA. Cmq se le aziende non vengono ad investire in Italia è perchè non produciamo più niente di interessante. Eppure mi pare che l'audi abbia acquistato la Ducati e la Lamborghini, dov'è presente Landini della fiom. Quindi anche questa è una balla. Per me possono toglierlo come lasciarlo, perchè è la stessa identica cosa. Ma la cosa che fa girare i coglioni e che Ichino dice RIMARREBBE PER I LICENZIAMENTI DISCRIMINATORI, ovvero quello che si propone l'art. 18, che si propone di non licenziare SENZA GIUSTA CAUSA. E quale sarebbe se non una discriminatoria? le aziende possono ridurre il personale quando e come vogliono per ristrutturare i reparti, quindi è tutta una stronzata. Quello che serve in Italia lo riassume questo dato. In UK il 14% del PIL proviene da attività digitali, in Italia solo il 2%. Ma in Italia in non so quanta parte del territorio manca la banda larga, ovvero ci sono ancora i modem a 64k al sec. ieri alla Gabbia dicevano che serve un investimento di 16 miliardi per completare la banda larga, e chi li dovrebbe mettere i soldi, invece di fare strade e gallerie? Modificato Settembre 22, 2014 da milordino Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Milurdein Inviato Settembre 22, 2014 Segnala Share Inviato Settembre 22, 2014 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mauricefree Inviato Settembre 22, 2014 Segnala Share Inviato Settembre 22, 2014 leggo diverse cose reali, vere ma anche luoghi comuni: in effetti in italia c'è rigidità ma non tanto nel privato quanto nel pubblico. il licenziamento individuale è più difficile ma non certo impossibile, quello collettivo è poi un gioco da ragazzi. E' vero, negli USA si perde il lavoro e lo si riacquista con molta più facilità, ma alla fine noi con una economìa depressa e senza prospettive di ripresa (e questo da 7 anni e più) si renderebbe comunque difficile poter copiare altere realtà come quella statunitense. Oltretutto non è che sia necessario fare gli "usa e getta e riassumi": in Germania la disoccupazione è bassa ma i lavoratori sono comunque molto tutelati... la differenza è che là l'economia tira e non mi sembra che i dipendenti VW perdano il lavoro con facilità e/o guadagnino poco... ma se le tasse sono più basse e/o i servizi statali alle imprese nettamente migliori la differenza la fanno questi due fattori, non la facilità al licenziamento. Insomma bisogna fare un po' la tara a tutto... Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Milurdein Inviato Settembre 22, 2014 Segnala Share Inviato Settembre 22, 2014 (modificato) Cominciamo a fare la banda larga e a creare il 14% del PIL di lavoro digitale come in UK, Perchè se tanto mi dà tanto, negli US il PIL digitale è ancora superiore (anzi di certo). Però farei attenzione a prendere per oro colato i dati sulla disoccupazione US, perchè lì anche chi guadagna un dollaro all'ora è full employed. Anomando, non mi parlare di stipendi nettamente superiori ai tuoi livelli, parliamo di livelli NORMALI, che non ce la farwebbero di certo a campare a Manhattan. Inoltre sempre questo mio amico il cui parente fa l'agente immobiliare a manhattan (una piazza da niente) lì acquistare con la valigetta piena di dollari è la prassi, quindi il mercato degli immobili è facilitato anche da questo maggiore lassismo. E a quanto pare evadere le tasse negli US non è merce così rara. Modificato Settembre 22, 2014 da milordino Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Anomander Rake Inviato Settembre 23, 2014 Segnala Share Inviato Settembre 23, 2014 Cominciamo a fare la banda larga e a creare il 14% del PIL di lavoro digitale come in UK, Perchè se tanto mi dà tanto, negli US il PIL digitale è ancora superiore (anzi di certo). Però farei attenzione a prendere per oro colato i dati sulla disoccupazione US, perchè lì anche chi guadagna un dollaro all'ora è full employed. Anomando, non mi parlare di stipendi nettamente superiori ai tuoi livelli, parliamo di livelli NORMALI, che non ce la farwebbero di certo a campare a Manhattan. Inoltre sempre questo mio amico il cui parente fa l'agente immobiliare a manhattan (una piazza da niente) lì acquistare con la valigetta piena di dollari è la prassi, quindi il mercato degli immobili è facilitato anche da questo maggiore lassismo. E a quanto pare evadere le tasse negli US non è merce così rara. Mah, sull'evadere le tasse negli US direi che sei poco informato, l'IRS e' l'incubo di molti, efficienza al massimo e praticamente impossibile sfuggire ai suoi controlli. E se sgarri (malevolmente, con il chiaro intento di frodare il fisco) fiisci in galera. Chi vuole pagare meno tasse ha strumenti LECITI per farlo (a volte pure fin troppo semplici), per le aziende approfittando di situazioni fiscalmente convenienti di alcuni stati (Delaware) e per il singolo cittadino potendo scaricare quasi tutti i costi. E poi mica tutti devono campare a Manhattan. Si vive benissimo in una miriade di posti, ogni stato ha zone depresse ed altre con migliori servizi, ma la differenza del costo della vita tra East e Mid-West e' abissale. Un mio amico inglese sposato con una Americana viveva a NY. Per lavoro si e' trasferito in Little Rock e li ha comprato una villona mega galattica pagandola il prezzo di un piccolo appartamento nell'East side. Ovvio che Little Rock non ti offre quello che puo' offrirti Manhattan ma lui ci vive benissimo, la figlia frequenta un'ottima scuola e non ha la minima intenzione di trasferirsi da li. Un altro mio ex-collega viveva a L.A. Anche lui per motivi di lavoro si e' trasferito alla periferia di Phoenix. Meno attrattive (di gran lunga) ma costo della vita molto piu' basso. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Milurdein Inviato Settembre 23, 2014 Segnala Share Inviato Settembre 23, 2014 (modificato) Scusa perchè uno dovrebbe pagare un immobile con i soldi nella valigetta e non con un assegno? Modificato Settembre 23, 2014 da milordino Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Anomander Rake Inviato Settembre 23, 2014 Segnala Share Inviato Settembre 23, 2014 (modificato) Scusa perchè uno dovrebbe pagare un immobile con i soldi nella valigetta e non con un assegno? Di solito quelli che pagano con i soldi nella valigetta sono Russi, Italiani o Arabi...non Americani. Oppure malavitosi, hanno altro a cui pensare che il fisco se li beccano Modificato Settembre 23, 2014 da Anomander Rake Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Milurdein Inviato Settembre 23, 2014 Segnala Share Inviato Settembre 23, 2014 Appunto se uno è già un malavitoso ha tutto l'interesse a mettersi in mostra pagando CASH un immobile. Cmq mi è stato confermato che anche a Londra gli immobili vengono pagati nel 70% dei casi CASH e non mi pare che gli inglesi siano propensi all'evasione come noi italioti. Però in quel modo il GRANO gira molto più velocemente, infatti a Londra il mercato degli immobili è più fervido che mai, eppure nel 2008 fu la nazione europea più colpita dalla crisi finanziaria. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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