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Picco del Petrolio


Tersite
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Ho un amico che è preso (diciamo negli ultimi 10 anni) dal tema del picco del petrolio, per cui non tra qualche decennio ma tipo l'anno prossimo, avrà fine l'economia fondata sul petrolio com'è ora, e non ci sara' una graduale transizione verso altre risorse ma la nostra civilta' crollera'.

bibliografia minima

http://ugobardi.blogspot.it/2015/02/petrolio-ed-economia-dove-siamo-diretti.html#more

http://www.postcarbon.org/the-oil-price-crash-of-2014/

Il presente topic ha dello scrignesco nel domandarvi quanta veridicita' abbia una teoria ascoltata da un amico, cio' che tanto vorrei e' un dauntless che mi smonta tutto in 5 righe.

Modificato da Tersite
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Mio padre e' stato per 50 anni nel campo petrolifero.Hanno iniziatgo a dirlo negli anni '60. Se ne parlava ancora negli anni '70. Poi negli anni '80 (e gia' li me lo ricordo io direttamente). Negli anni '90 di meno ma comunque ogni tanto qualcuno lo riprononeva.

Insomma ogni 4-5 anni esce fuori uno 'studio' che 'certifica' che il petrolio finira' nell'arco di pochissimi anni. Lo dicono da 50 anni, dev'essere vero !!!!!1111!!!CENTOUNDICI!!!!!! :D

Mio padre mi spiego' con una certa dovizia (all'epoca avevo 12-13 anni) che una lettura GIORNALIERA ci da' uno spaccato ISTANTANEO delle riserve disponibili. Ma queste sono in continua evoluzione, per diversi motivi:

1) metodi migliori di rilevamento

2) capacita' di estrarre a profondita' o luoghi dove prima veniva considerato impossibile/non conveniente

3) nuove metodologie di estrazione che permettono di estrarre in modalita' che prima erano impossibili/non convenienti

Detto questo: e' OVVIO che prima o poi le risorse si esaurirano perche' andiamo avanti con i consumi a ritmi vertiginosi mentre ci sono voluti MILIONI di anni perche' queste si formassero, ma i tempi credo siano ancora lontani.

Modificato da Anomander Rake
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Mio padre e' stato per 50 anni nel campo petrolifero.Hanno iniziatgo a dirlo negli anni '60. Se ne parlava ancora negli anni '70. Poi negli anni '80 (e gia' li me lo ricordo io direttamente). Negli anni '90 di meno ma comunque ogni tanto qualcuno lo riprononeva.

Insomma ogni 4-5 anni esce fuori uno 'studio' che 'certifica' che il petrolio finira' nell'arco di pochissimi anni. Lo dicono da 50 anni, dev'essere vero !!!!!1111!!!CENTOUNDICI!!!!!! :D

Mio padre mi spiego' con una certa dovizia (all'epoca avevo 12-13 anni) che una lettura GIORNALIERA ci da' uno spaccato ISTANTANEO delle riserve disponibili. Ma queste sono in continua evoluzione, per diversi motivi:

1) metodi migliori di rilevamento

2) capacita' di estrarre a profondita' o luoghi dove prima veniva considerato impossibile/non conveniente

3) nuove metodologie di estrazione che permettono di estrarre in modalita' che prima erano impossibili/non convenienti

Detto questo: e' OVVIO che prima o poi le risorse si esaurirano perche' andiamo avanti con i consumi a ritmi vertiginosi mentre ci sono voluti MILIONI di anni perche' queste si formassero, ma i tempi credo siano ancora lontani.

Io sono d'accordo con te, ma gli articoli del mio amico smontano anche nel dettaglio la adeguatezza delle nuove tecnologie.

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Quello che ho imparato è che domanda e offerta risolve tutto. Meno petrolio si alza il prezzo (2014 dovuto ad altro, sauditi russi etc) e si incentiva investimenti in risorse alternative.

Lui osserva che così sarà, ma in modo traumatico e non graduale come ci aspettiamo.

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si può discutere su cause ed effetti del prezzo del petrolio -principalmente, gli americani hanno aumentato di molto la produzione e i sauditi l'hanno lasciata invariata-, e sulla posizione americana -rischia una bolla speculativa sullo shale oil, ma danneggia la Russia che sta cominciando a creare problemi-, ma decisamente non sull'esaurimento del petrolio.

Non ho la dovizia di particolari dell'articolo del blog linkato, ma posso solo affermare che in Arabia costruiscono nuove raffinerie (ieri ero alla Yasref di Yanbu, è un impianto da 400.000 barili al giorno, improbabile costruirla sapendo che il petrolio sarebbe durato pochi anni) e hanno dei serbatoi, di superficie e soprattutto interrati (del diametro più o meno di due campi da calcio), sufficienti a mantenere l'offerta saudita costante per 10 anni. Cioè, se smettessero di trivellare ora, ci sarebbero altri anni di offerta identica.

Molti paesi hanno iniziato solo di recente ad estrarre (per esempio il Ghana), hanno le riserve ancora intonse.

Nuovi giacimenti vengono rilevato di continuo, basti vedere la corsa dei croati a bucare l'Adriatico.

Insomma, di indizi di una fine delle riserve io proprio non ne vedo.

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Mio padre e' stato per 50 anni nel campo petrolifero.Hanno iniziatgo a dirlo negli anni '60. Se ne parlava ancora negli anni '70. Poi negli anni '80 (e gia' li me lo ricordo io direttamente). Negli anni '90 di meno ma comunque ogni tanto qualcuno lo riprononeva.

Insomma ogni 4-5 anni esce fuori uno 'studio' che 'certifica' che il petrolio finira' nell'arco di pochissimi anni. Lo dicono da 50 anni, dev'essere vero !!!!!1111!!!CENTOUNDICI!!!!!! :D

Mio padre mi spiego' con una certa dovizia (all'epoca avevo 12-13 anni) che una lettura GIORNALIERA ci da' uno spaccato ISTANTANEO delle riserve disponibili. Ma queste sono in continua evoluzione, per diversi motivi:

1) metodi migliori di rilevamento

2) capacita' di estrarre a profondita' o luoghi dove prima veniva considerato impossibile/non conveniente

3) nuove metodologie di estrazione che permettono di estrarre in modalita' che prima erano impossibili/non convenienti

Detto questo: e' OVVIO che prima o poi le risorse si esaurirano perche' andiamo avanti con i consumi a ritmi vertiginosi mentre ci sono voluti MILIONI di anni perche' queste si formassero, ma i tempi credo siano ancora lontani.

Io sono d'accordo con te, ma gli articoli del mio amico smontano anche nel dettaglio la adeguatezza delle nuove tecnologie.

Le nuove tecnologie non possono 'essere smontate' perche' nuovi giacimenti (dal greggio al Gas naturale) vengono trovati adesso proprio utilizzandole, mentre prima non erano rilevabili (o costava ENORMEMENTE di piu').

L'unica cosa che puo' limitare le nuove metodologie di estrazione e' la guerra dei prezzi che stiamo vedendo adesso. Abbassare il prezzo da parte di alcuno paesi dell'Opec sta facendo scoppiare le bolle degli alternativi con cui Stati Uniti e Canada erano pronti a fare il botto (oltre che a danneggiare Russia ed Iran, che agli Emiri fa sempre piacere).

Un'altra visione dall'interno: mio fratello ha seguito le orme di mio padre (prima in Pignone-GE a Firenze, ora per Cameron - Texas), hanno commesse ovunque per turbine/trivelle/etc. da tutti i paesi maggiori produttori e, specie in area Sud-est Asiatico, stanno espandendo ed assumento parecchio. Loro dovrebbero saperlo se 'domani' finisce tutto ;)

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si può discutere su cause ed effetti del prezzo del petrolio -principalmente, gli americani hanno aumentato di molto la produzione e i sauditi l'hanno lasciata invariata-, e sulla posizione americana -rischia una bolla speculativa sullo shale oil, ma danneggia la Russia che sta cominciando a creare problemi-, ma decisamente non sull'esaurimento del petrolio.

Non ho la dovizia di particolari dell'articolo del blog linkato, ma posso solo affermare che in Arabia costruiscono nuove raffinerie (ieri ero alla Yasref di Yanbu, è un impianto da 400.000 barili al giorno, improbabile costruirla sapendo che il petrolio sarebbe durato pochi anni) e hanno dei serbatoi, di superficie e soprattutto interrati (del diametro più o meno di due campi da calcio), sufficienti a mantenere l'offerta saudita costante per 10 anni. Cioè, se smettessero di trivellare ora, ci sarebbero altri anni di offerta identica.

Molti paesi hanno iniziato solo di recente ad estrarre (per esempio il Ghana), hanno le riserve ancora intonse.

Nuovi giacimenti vengono rilevato di continuo, basti vedere la corsa dei croati a bucare l'Adriatico.

Insomma, di indizi di una fine delle riserve io proprio non ne vedo.

Mio padre e' stato per 50 anni nel campo petrolifero.Hanno iniziatgo a dirlo negli anni '60. Se ne parlava ancora negli anni '70. Poi negli anni '80 (e gia' li me lo ricordo io direttamente). Negli anni '90 di meno ma comunque ogni tanto qualcuno lo riprononeva.

Insomma ogni 4-5 anni esce fuori uno 'studio' che 'certifica' che il petrolio finira' nell'arco di pochissimi anni. Lo dicono da 50 anni, dev'essere vero !!!!!1111!!!CENTOUNDICI!!!!!! :D

Mio padre mi spiego' con una certa dovizia (all'epoca avevo 12-13 anni) che una lettura GIORNALIERA ci da' uno spaccato ISTANTANEO delle riserve disponibili. Ma queste sono in continua evoluzione, per diversi motivi:

1) metodi migliori di rilevamento

2) capacita' di estrarre a profondita' o luoghi dove prima veniva considerato impossibile/non conveniente

3) nuove metodologie di estrazione che permettono di estrarre in modalita' che prima erano impossibili/non convenienti

Detto questo: e' OVVIO che prima o poi le risorse si esaurirano perche' andiamo avanti con i consumi a ritmi vertiginosi mentre ci sono voluti MILIONI di anni perche' queste si formassero, ma i tempi credo siano ancora lontani.

Io sono d'accordo con te, ma gli articoli del mio amico smontano anche nel dettaglio la adeguatezza delle nuove tecnologie.

Le nuove tecnologie non possono 'essere smontate' perche' nuovi giacimenti (dal greggio al Gas naturale) vengono trovati adesso proprio utilizzandole, mentre prima non erano rilevabili (o costava ENORMEMENTE di piu').

L'unica cosa che puo' limitare le nuove metodologie di estrazione e' la guerra dei prezzi che stiamo vedendo adesso. Abbassare il prezzo da parte di alcuno paesi dell'Opec sta facendo scoppiare le bolle degli alternativi con cui Stati Uniti e Canada erano pronti a fare il botto (oltre che a danneggiare Russia ed Iran, che agli Emiri fa sempre piacere).

Un'altra visione dall'interno: mio fratello ha seguito le orme di mio padre (prima in Pignone-GE a Firenze, ora per Cameron - Texas), hanno commesse ovunque per turbine/trivelle/etc. da tutti i paesi maggiori produttori e, specie in area Sud-est Asiatico, stanno espandendo ed assumento parecchio. Loro dovrebbero saperlo se 'domani' finisce tutto ;)

riporto risposta, vi prego di essere costruttivi cercare di capire il significato che esprime sorvolando su eccessi terminologici

i giacimenti continuano a scoprirli ma sono in regioni remote e qausi nessuno è convenzionale e di dimensioni importanti. E' dagli anni 80 che non si scoprono giacimenti importanti convenzionali cioè a buon mercato. Da oltre 10 anni le riserve presenti calano del 6% annuo..non stanno aumentando..cioe le nuove scoperte non riescono a bilanciare quello che bruciamo.

poi le tecnologie. Le tecnologie come il fracking o altro come le sabbie bituminose che estraggono greggio non convenzionale sono state impiegate solo ora perche erano costose, ma esistono in fase sperimentale da 30 anni..solo ora ci hanno investito.. e presto smetteranno anche per insostenibilita. Ci vogliono tanti soldi per estrarre cosi, si fanno tanti danni in piu di un normale pozzo, si distrugge l ambiente, si immette ancor piu co2 e il rapporto petrolio investito petrolio recuperato è molto basso. attualmente non c'è alcuna nuova tecnologia estrattiva a buon mercato anche perche molte riserve di cui si parla alla tv o sulla stampa..sono riserve di petrolio ma di scarsa qualita e sono inutili nella maggior parte dei settori in cui si impiega il greggio.

l'opec è in difficolta..quello che è successo è dovuto al boom dello scisto usa che ha inondato il mercato. Perche i sauditi devono tagliare la produzione e rimetterci se gli americani invece fanno i loro interessi? L arabia ha fondi per andar avanti con questo prezzo per anni almeno 3..tra 3 anni il fracking sara un ricordo o quasi.. e il prezzo risale. Non facciamo il giochino che le cose che succedono sono necessariemente di origine umana e voluta. La crisi economica chi la vuole? la massoneria? L'isis chi lo vuole Salvini? L'arabia difende le proprie quote di mercato e basta. L'opec non è piu influente come 10 anni fa.

il petrolio è tanto ma non vuol dire molto perche quando dopo il picco globale che è in corso si inizierà la discesa (vedi articolo di ieri che ho pubblicato) saranno problemi per il PIL E tutte quelle seghe capitalistiche. La finanza andrà in crisi e ci sara ancora recessione per gli stati perche i prezzi risaliranno molto e allora come ho gia spiegato in vari post si è innescata la spirale dei prezzi selvaggi..su è giu su e giu e ci saranno sempre meno investimenti sul petrolio perche pochi vorranno rimanere inculati investendo in progetti molto costosi viste che il petrolio che resta costa molto estrarlo e le economie importatrici non riesconoa afre irare l industria perche è caro. E cosa succede? Quello che succede oggi tutti gli esportatori pompano a palla petrolio e il prezzo crolla sempre piu e molti produttori piccoli falliscono e i grandi riducono i progetti per il futuro. Nel futuro quei progetti non saranno pozzi in funzione e ci sara meno energia sul mercato. Ecco che vedremo il picco petrolifero alle nostre spalle e ecco che ci saranno meno soldi che girano e meno energia che si muove, perche E' L ENERGIA CHE MUOVE L ECONOMIA E NON IL CONTRARIO.

Ah poi per il ghana sono riserve offshore, per la croazia fracking o convenzionale ma in quantita ridicole, e infine: l arabia saudita sta pompando petroliocon la tecnica del riempimento a oltransa ..cosa vuol dire che per altri 10 anni quel pozzo funzionerà? basta che ci sia un calo del 10% della produzione globale per sbriciolare il mondo finanziario e l economia globale

non va confuso il picco con la fine. E' fondamentale. Il petrolio non finirà mai! Ce ne lasceremo tantissimo sottoterra eppure torneremo a 100 anni fa...

Modificato da Tersite
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si può discutere su cause ed effetti del prezzo del petrolio -principalmente, gli americani hanno aumentato di molto la produzione e i sauditi l'hanno lasciata invariata-, e sulla posizione americana -rischia una bolla speculativa sullo shale oil, ma danneggia la Russia che sta cominciando a creare problemi-, ma decisamente non sull'esaurimento del petrolio.

Non ho la dovizia di particolari dell'articolo del blog linkato, ma posso solo affermare che in Arabia costruiscono nuove raffinerie (ieri ero alla Yasref di Yanbu, è un impianto da 400.000 barili al giorno, improbabile costruirla sapendo che il petrolio sarebbe durato pochi anni) e hanno dei serbatoi, di superficie e soprattutto interrati (del diametro più o meno di due campi da calcio), sufficienti a mantenere l'offerta saudita costante per 10 anni. Cioè, se smettessero di trivellare ora, ci sarebbero altri anni di offerta identica.

Molti paesi hanno iniziato solo di recente ad estrarre (per esempio il Ghana), hanno le riserve ancora intonse.

Nuovi giacimenti vengono rilevato di continuo, basti vedere la corsa dei croati a bucare l'Adriatico.

Insomma, di indizi di una fine delle riserve io proprio non ne vedo.

Mio padre e' stato per 50 anni nel campo petrolifero.Hanno iniziatgo a dirlo negli anni '60. Se ne parlava ancora negli anni '70. Poi negli anni '80 (e gia' li me lo ricordo io direttamente). Negli anni '90 di meno ma comunque ogni tanto qualcuno lo riprononeva.

Insomma ogni 4-5 anni esce fuori uno 'studio' che 'certifica' che il petrolio finira' nell'arco di pochissimi anni. Lo dicono da 50 anni, dev'essere vero !!!!!1111!!!CENTOUNDICI!!!!!! :D

Mio padre mi spiego' con una certa dovizia (all'epoca avevo 12-13 anni) che una lettura GIORNALIERA ci da' uno spaccato ISTANTANEO delle riserve disponibili. Ma queste sono in continua evoluzione, per diversi motivi:

1) metodi migliori di rilevamento

2) capacita' di estrarre a profondita' o luoghi dove prima veniva considerato impossibile/non conveniente

3) nuove metodologie di estrazione che permettono di estrarre in modalita' che prima erano impossibili/non convenienti

Detto questo: e' OVVIO che prima o poi le risorse si esaurirano perche' andiamo avanti con i consumi a ritmi vertiginosi mentre ci sono voluti MILIONI di anni perche' queste si formassero, ma i tempi credo siano ancora lontani.

Io sono d'accordo con te, ma gli articoli del mio amico smontano anche nel dettaglio la adeguatezza delle nuove tecnologie.

Le nuove tecnologie non possono 'essere smontate' perche' nuovi giacimenti (dal greggio al Gas naturale) vengono trovati adesso proprio utilizzandole, mentre prima non erano rilevabili (o costava ENORMEMENTE di piu').

L'unica cosa che puo' limitare le nuove metodologie di estrazione e' la guerra dei prezzi che stiamo vedendo adesso. Abbassare il prezzo da parte di alcuno paesi dell'Opec sta facendo scoppiare le bolle degli alternativi con cui Stati Uniti e Canada erano pronti a fare il botto (oltre che a danneggiare Russia ed Iran, che agli Emiri fa sempre piacere).

Un'altra visione dall'interno: mio fratello ha seguito le orme di mio padre (prima in Pignone-GE a Firenze, ora per Cameron - Texas), hanno commesse ovunque per turbine/trivelle/etc. da tutti i paesi maggiori produttori e, specie in area Sud-est Asiatico, stanno espandendo ed assumento parecchio. Loro dovrebbero saperlo se 'domani' finisce tutto ;)

i giacimenti continuano a scoprirli ma sono in regioni remote e qausi nessuno è convenzionale e di dimensioni importanti. E' dagli anni 80 che non si scoprono giacimenti importanti convenzionali cioè a buon mercato. Da oltre 10 anni le riserve presenti calano del 6% annuo..non stanno aumentando..cioe le nuove scoperte non riescono a bilanciare quello che bruciamo.

poi le tecnologie. Le tecnologie come il fracking o altro come le sabbie bituminose che estraggono greggio non convenzionale sono state impiegate solo ora perche erano costose, ma esistono in fase sperimentale da 30 anni..solo ora ci hanno investito.. e presto smetteranno anche per insostenibilita. Ci vogliono tanti soldi per estrarre cosi, si fanno tanti danni in piu di un normale pozzo, si distrugge l ambiente, si immette ancor piu co2 e il rapporto petrolio investito petrolio recuperato è molto basso. attualmente non c'è alcuna nuova tecnologia estrattiva a buon mercato anche perche molte riserve di cui si parla alla tv o sulla stampa..sono riserve di petrolio ma di scarsa qualita e sono inutili nella maggior parte dei settori in cui si impiega il greggio.

l'opec è in difficolta..quello che è successo è dovuto al boom dello scisto usa che ha inondato il mercato. Perche i sauditi devono tagliare la produzione e rimetterci se gli americani invece fanno i loro interessi? L arabia ha fondi per andar avanti con questo prezzo per anni almeno 3..tra 3 anni il fracking sara un ricordo o quasi.. e il prezzo risale. Non facciamo il giochino che le cose che succedono sono necessariemente di origine umana e voluta. La crisi economica chi la vuole? la massoneria? L'isis chi lo vuole Salvini? L'arabia difende le proprie quote di mercato e basta. L'opec non è piu influente come 10 anni fa.

Temo ci si vada ad infognare in argomenti da 'complottisti' tra chi fornisce stime ufficiali (da case produttrici) e chi la pensa in modo diverso.

Ad esempio la BP a fine 2014 pubblico' che vi erano ancora risorse SICURE per poco piu' di 50 anni, facendo notare che queste erano SALITE rispetto all'ultima stima dell'anno precedente ed in particolare evidenziavano che negli ultimi 10 anni (!!!) le riserve erano SALITE del 27% (circa 350 miliardi di barili) in particolare grazie a nuovi giacienti in Russia e Venezuela (che non mi sembrano molto remoti, ormai le condizioni climatiche hanno un impatto minimo).

Invitalo su, magari apriamo un fronte di discussione in Inglese ;)

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se vuoi te ne dico un'altra visto che hai citato la croazia: nell adriatico il giacimento di cui parli fu tanto propagandato da prodi. Il giacimento ha riserve 20/25milioni di barili. Tanti vero? Invece no, sono capocchia di spillo! L' Italia attualmente consuma circa 65milioni di barili all 'anno. In pratica quel giacimento basterebbe all'Italia per le necessità di qualche mese! Ma a Prodi e a tutte le ghenghe politiche non interessa che sia uno sputo nel mare, interessano i profitti, gli appalti e da un punto di vista economico è utile perche fornisce occupazione ma non cambia certo il futuro. Spero che quello che ho scritto sia abbastanza chiaro. Ormai si buca ovunque anche nei posti piu inutili per tentare di vedere qualche benificio sul breve termine ma nessuno si occupa del lungo termine.

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Io mi chiedo se il tuo amico sia mai stato in paesi Medio Orientali perche' ti assicuro che li del lungo termine se ne occupano parecchio. Io conosco abbastanza bene la situazione Qatariota (ci sono stato spessissimo dal 2011 all'ano scorso per motivi di lavoro).

NESSUNO dice che le risorse siano inesauribili. Ma dire che siamo a pochi anni (non si capisce bene quanti ne intenda lui, 3-4, massimo 5) dalla chiusura dei rubinetti ce ne vuole.

Tra l'altro la prima contradizione che risalta: quando dice che Arabia Saudita ha abbassato il prezzo del greggio per far fuori le estrazioni in Nord America E' VERO. Ma questa e' una mossa che testimonia proprio come le loro capacita' (e riserve) siano tuttaltro che agli sgoccioli, altrimenti ogni eventuale guadano da un lato verrebbe offsettato da ingenti perdite in prospettiva per il domani. Quindi la mossa Saudita e' una conferma che le riserve siano ben solide, tanto a permettergli un cosi' amplio margine di manovra per abbassare i prezzi.

Modificato da Anomander Rake
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Bucare in Italia come nel Ghana ha poca influenza sul picco petrolifero o sulla produzione globale..sono investimenti di compagnie che fanno quello di lavoro! Ma non tutti i giacimenti sono a buon mercato come quelli in Medio Oriente. IL M.O. ha meno della metà della capacità globale e generalmente estrarre in altri luoghi del pianeta è abbastanza se non molto costoso se si guarda la questione macroscopicamente. Poi per carità ci sono pozzi il Texas che tirano fuori a 30$ e altri in Russia che fanno lo stesso..ma la sostanza non cambia..scopriamo meno giacimenti di quanto petrolio consumiamo per mantenere il pareggio sul medio/ungo termine (10/20 anni) e il fatto che tali giacimenti siano in zone di difficile accesso, con petrolio di scarsa qualita in molti casi aggrava la situazione. 2 anni fa dissero sui giornali che avrebbero sfruttato un gigantesco giacimento di shale ags/oil in california. Era gigantesco effettivamente. L anno scorso si sono accorti che solo il 4% era estraibile, eppure anche questo giacimento fa parte delle riserve. Non tutte le riserve sono sfruttabili eppure vengono conteggiate insieme a quelle sfruttabili. Il perchè non lo so..forse fa comodo a qualcuno..pero se uno non c'è dentro alla storia queste cose non le conosce e si illude. La tecnologia ha dei limiti, vanno riconosciuti. La soluzione a questi problemi non è la tecnologia e la speranza che ci risolva tutti i problemi perche siamo degli egoisti che vogliono continuare a vivere come nababbi ma cambiare le politiche energetiche e ambientali e cambiare le abitudini dei cittadini occidentali per primi. Solo che non c'è volontà..coloro che devono ancora nascere non possono votare per difendere il loro futuro e il cambiamento della societa attuale è troppo lento e di tempo ne è rimasto poco..il crack energetico è previsto tra 10/15 anni...potrebbe venire 10 anni dopo o nel 2020. Non posso saperlo ne io ne nessun altro. Quel che è certo è che il problema è riconosciuto ma le politiche a lungo termine sono impopolari e nessuno si sogna di fare una campagna alle elezioni dicendo che tra 1 anno le auto di grossa cilindrata vanno bandite, bisogna devolvere 1/10 dello stipendio in progetti di riconversione ambientale eccetera..ma chi ti vota?? E allora andiamo incontro al precipizio col sorriso sulle labbra

se c'è qualcosa che non ti torna o non ti risulta in quello che scrivo dimmi pure la tua. Già che ti fai delle domande è ottimo, vuol dire che hai una mente elastica. Io nel 2008/2009 avevo smesso di interessarmi a questo argomento perchè era venuta fuori la storia della propaganda usa sul fracking per 100 anni e pensai che avevo sbagliato tutto..che mi ero occupato di cagate. Quando dal 2012 è emersa la verità che il fracking usa avrebbe raggiunto il picco al piu tardi nel 2020, ho ripreso in mano tutto il materiale che avevo e ho riniziato a tenermi in contatto con chi si occupa delle problematiche dei ritorni decrescenti sulle societa complesse. E finora viene infilata ogni previsione e se 10 anni fa arrivava 1 notizia a quadrimestre che confermava i pronostici ora ne arrivano 10 al giorno. Negli ultimi mesi non riesco a star dietro a tutto il materiale da visionare e agli articoli pubblicati sull'argomento. A volte mi tocca fare selezione! E qui pubblico il minimo indispensabile, pubblicare tanto è come pubblicare niente se le persone sono poco interessate o non se ne intendono. E serve anche a me per avere un archivio sintetico in ordine cronologico degli avvenimenti principali

Modificato da Tersite
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Guarda, se il succo della questione è che le riserve stimate sono in parabola calante ok, è un discorso sensato, del resto sostenere il contrario vorrebbe dire pensare che il petrolio sarà eterno. Io commentavo le teorie secondo cui la fine è dietro l'angolo.Non ho certo il tempo per diventare un esperto del settore, mi posso basare solo su ciò che vedo. Sicuramente, qualsiasi ragionamento la cui conclusione è "serve cambiare da così a così" mira più ad essere d'effetto che non a centrare il problema. La divergenza tra domanda ed offerta a lungo termine ed i ritorni decrescenti degli investimenti sul petrolifero sono cose graduali, non è che tra 20 anni ci si troverà da oggi a domani che la benzina quadruplica di prezzo perchè ormai estrarre il petrolio è troppo costoso: il prezzo aumenterà, e se per motivi finanziari non ci saranno soldi per pagare questo aumento, allora questa rivoluzione ambientale dal basso comincerà a farsi strada un po' alla volta. Shangai non spegnerà i laser notturni domani in previsione del 2020, ma quando capiterà che per tenerli accesi la cifra diventerà insostenibile, allora si rivedrà la politica di spreco energetico. Questo potrà anche portare cambiamenti profondi alla società -magari volare da una parte all'altra del mondo tornerà ad essere una cosa d'elite, per esempio-, e se le rinnovabili saranno una cura allora ci sarà una corsa verso di esse -per quanto il loro prezzo dipenda comunque dal prezzo dell'energia spesa per crearle- dettata più dalla necessità che dalla lungimiranza, come del resto è sempre successo nella storia. Per il momento, sul petrolifero si investe in nuovi impianti e nell'upgrade di quelli esistenti, e appunto è plausibile che i loro analisti le grandi compagnie li abbiano. E per quanto il prezzo ora sia basso, è plausibile che una volta tolti di mezzo molti fastidiosi piccoli produttori, i sauditi decidano di tagliare la produzione. Loro con un costo medio al barile di 6 dollari possono reggere per ben più di 3 anni, mi sembra.

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