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Un'opposizione seria, attenta ed onesta


Toremoon
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si è anche appena installato, avendo ereditato una situazione carastrofica, per la quale l'amministrazione comunale precedente non ha mosso mezzo dito. Non ho mai visto la Jervolino mettere becco mezza volta nella questione rifiuti, ha demandato tutto a regione e governo centrale. Se oggi il sindaco almeno si mette ad occuparsene sul serio è già una conquista.

Modificato da milordino
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Ma in realtà ha tutte le scusanti del mondo e la situazione non è colpa sua, credo che chiunque dotato di buon senso sarà d'accordo. Quello che sarebbe effettivamente contestabile sono i proclami trionfali: fare promesse e poi dire "eh non si può, la situazione è peggiore di quanto pensassi" è qualcosa di già visto, quale sarebbe la differenza con berlusconi?

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Ma in realtà ha tutte le scusanti del mondo e la situazione non è colpa sua, credo che chiunque dotato di buon senso sarà d'accordo. Quello che sarebbe effettivamente contestabile sono i proclami trionfali: fare promesse e poi dire "eh non si può, la situazione è peggiore di quanto pensassi" è qualcosa di già visto, quale sarebbe la differenza con berlusconi?

che berlusconi lo fa da 17 anni. Nemmeno io ho apprezato il proclama LO FARO' ENTRO 5 GIORNI, che sia un populista non c'è dubbio, ma non lo si può accusare ancora di niente.

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che berlusconi lo fa da 17 anni. Nemmeno io ho apprezato il proclama LO FARO' ENTRO 5 GIORNI, che sia un populista non c'è dubbio, ma non lo si può accusare ancora di niente.

"Lo farò entro 5 giorni" non è populismo: è ingenuità.

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è ingenuità se è in buona fede, e non credo proprio sia il caso

Che altro può essere?

Intanto

12:40 (1 ora fa)

I comitati attaccano: se questo è l’inizio…

da Napolibit(di S.B. da il Corriere del Mezzogiorno)

È una strada tutta in salita quella del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Ora anche i comitati gli voltano le spalle. Il Coreri (coordinamento regionale rifiuti) raggruppa la maggior parte delle associazioni, dei movimenti, della rete in Campania. Dalle Assise di Napoli e del Mezzogiorno, alla rete Lilliput, alle mamme vulcaniche. Finora avevano taciuto, ma, scrivono, «se il buongiorno si vede dal mattino..». «Dopo i proclami populistici della campagna elettorale — si legge in una nota —, che promettevano in sei mesi il raggiungimento del 70 per cento di raccolta differenziata e nessun impianto a Napoli est, il neoassessore Tommaso Sodano ha svelato le reali intenzioni dell’amministrazione affermando candidamente che “Acerra c’è e va fatta funzionare”». Sodano, altresì, sarebbe il responsabile della scelta dei siti di trasferenza ad Acerra, Caivano e Napoli est. «Polmoni, a suo dire, per far respirare Napoli», ancora il Coreri. «E se da un lato si fa finta di proteggere l’area industriale di Napoli est, dall’altro si manovra per portare lì altre devastazioni». Continuando a fare le pulci all’amministrazione neonata, altro punto a sfavore dell’amministrazione neonata, per il coordinamento, è la riconferma all’Asia del «inceneritorista» Daniele Fortini, e cioé «colui che ha fallito nella raccolta differenziata, nonostante l’azienda disponesse di 179 milioni di euro per il contratto di servizio e vuole un inceneritore a Napoli est». C’è poi il capitolo Bruxelles. «In questo clima de Magistris e Sodano annunciano un viaggio a Bruxelles, mentre è in realtà chiaro a tutti che i fondi Ue non verranno sbloccati fino a quando non vi saranno evidenti iniziative e tangibili risultati sulla città di Napoli». C’è un ultimo aspetto, non meno importante. Ieri il vice-sindaco Sodano aveva convocato le associazioni per parlare del piano rifiuti del Comune. La riunione non è andata granché bene: Sodano è andato via dopo poco per correre in Regione e la reazione non è stata delle migliori. Il Coreri non ha partecipato. «Non è corretto — spiega Massimo De Gregorio, portavoce del coordinamento — fare inviti sulla rete o fidando nel passaparola. Tanto più a decisioni già prese. Di cosa dobbiamo discutere? E il vecchio metodo e le vecchie soluzioni di Sodano. L’ordinanza per ora non è nulla di concreto. Non ci sono soldi né pianificazione. Solo un parlare di ciclo dei rifiuti in maniera generica. È un’ordinanza ambigua. Che non sosterremo».

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è ingenuità se è in buona fede, e non credo proprio sia il caso

Concordo.

Per me uno che avesse detto: "vi sistemo la situazione rifiuti in 6 mesi di sacrifici" avrebbe ottenuto un plebiscito popolare. Ma come si fa a commettere gli stessi errori che hanno sputtanato il GM??? Allora sei proprio coglione!

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secondo me è proprio coglione, e anche B. aveva una parte di buona fede (perché una promessa farsa la puoi fare una volta il giorno prima delle elezioni, ma non ripeterla ogni 6 mesi)

Mi dà l'idea che sia una cosa effettivamente risolvibile (che ne so, mandando 50 camion per 3 giorni) per cui uno pensa di poter fare il gradasso, ma che poi ci siano forze superiori con interessi diversi.

Modificato da Tersite
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Se rivotassero dopodomani sarebbero fottuti anche gli altri. A Napoli ti metti di fronte alla camorra e il fatto che il problema rifiuti continui ad esistere significa innanzitutto che continuano ad esistere le infiltrazioni camorristiche nei governi locali e in quello centrale. Poi fate tutte le analisi che volete, qui destra e sinistra c'entra fino a un certo punto.

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  • 3 settimane dopo...

Registro con piacere il riassetto comunale ed il taglio di un sacco di poltrone dirigenziali inutili: bravo dema!

Non posso, però, non riportare questo squisito pezzo: :D

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Corsivi

da Altri MondiFILIPPO FACCI PER LIBERO -

Esercitazione per l’esame di giornalismo. Il candidato, circa il problema dei rifiuti a Napoli, consideri che: 1) In Lombardia ci sono 13 termovalorizzatori, in Campania neanche uno; in Italia ce ne sono 53 mentre in Francia ce ne sono 127; De Magistris ha detto che non vuole costruirne; 2) Una percentuale di rifiuti sino al 60 per cento, in Europa, è utilizzata per produrre energia; in Italia, ricca di rifiuti e povera di energia, la percentuale è del 14 per cento; in Sicilia è zero; 3) In Lombardia, dove sono già bravi, la raccolta differenziata arriva al 47 per cento (a Milano è al 38) mentre in Europa i migliori sfiorano il 60 per cento e vivono comunque in un altro pianeta: le campane del vetro, per dire, sono divise per colore. De Magistris ha detto che vorrebbe riciclare il 70 per cento, anche se non si capisce che fine farebbe il restante 30: il sindaco, infatti, ha detto che non vuole inceneritori né discariche; 4) Per trattare la spazzatura differenziata, com’è noto, sono necessari degli impianti di compostaggio: in Italia ce ne sono 258, in Campania neppure uno è attivo. Ciò posto, il candidato ha sette secondi per scegliere tra le due seguenti opzioni: a) le vecchie giunte napoletane volevano fare cose giuste, ma non le hanno fatte;b) l’attuale giunta napoletana vuole fare cose sbagliate, e le farà.

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perchè fa' comodo confondere le idee e spaventare la gente con discorsi fumosi su diossine, residui di combuistione etc...

Questo porta le gente comune a rifiutare l'idea di averne uno vicino a casa a prescindere e senza distinguere tra le diverse tipologìe di impianti e fra questi quelli fatti a norma e quelli all'italiana.

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De Magistris fa arrestare quelli che l’hanno votato

da Napolibit(di Peppe Rinaldi da Libero)

I nomignoli hanno sempre un loro fondamento concreto. A Catanzaro lo chiamavano “Giggineddu flop” a corredo degli esiti di indagini giudiziarie – per così dire – creative. A Napoli, invece, Luigi De Magistris s’è visto cambiare il soprannome in “Gigino ‘a manetta” in ossequio all’idea che un pm, seppur ex, sogni notte e giorno come sbattere gente in galera. Oggi, nel trigesimo, o poco più, della rivoluzione arancione che «scassò» tutto, ecco che lo scherzoso appellativo affibbiato al sindaco diventa realtà. Sono due le persone arrestate e 48 i denunciati tra i disoccupati organizzati del “Progetto Bros” che ieri mattina hanno occupato un’aula del consiglio comunale di via Verdi: chiedevano l’immediato coinvolgimento nel programma di raccolta differenziata per il quale furono formati con corsi ad hoc finanziati dalla Regione. Risposta? Intervento della polizia, sgombero forzato e, ovviamente, poco gentile. Ne è nato un parapiglia, con feriti e contusi tra vigili urbani e agenti, oltre che tra i manifestanti. De Magistris s’è mostrato inflessibile: «La legalità è il tratto distintivo di questa amministrazione, io parlo con tutti i cittadini ma non tollero forme di prevaricazione». Ragionamento, per certi versi, più che condivisibile.

Il punto è che i “Bros” rappresentano una parte importante dell’elettorato di base del sindaco: tant’è che l’avvocato Pietro Rinaldi, leader del centro sociale “Insurgencia” e consigliere comunale, si è già detto «sconcertato» per quanto accaduto. Tutto questo mentre la giornata prendeva la solita piega, con 2500 tonnellate di rifiuti in strada: soluzioni vere non se ne vedono ancora, finanche al consiglio comunale di Modena hanno litigato “fisicamente” per la spazzatura campana, mentre a Chiaiano nel pomeriggio ripartivano i cortei contro l’allargamento della discarica. E chi c’era a capitanarli? Lo stesso avvocato Rinaldi: sembra una replica, in scala ridotta, dei ministri di Prodi in prima fila ai cortei contro il loro stesso governo. Una proposta per uscire dal tunnel l’ha lanciata il braccio destro di De Magistris, quel Tommaso Sodano che tutti ricordano alla guida delle rivolte contro discariche e termovalorizzatori in questi anni: «Porteremo per due anni i rifiuti in un paese del nord Europa – ha detto al Corriere del Mezzogiorno – useremo le navi fino a quando la situazione non torna normale».Si parla di circa 100 milioni di costi. Una domanda: ma questa non era la proposta di Giovanni Lettieri?

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Rifiuti, troppi paradossi. Così non ce la facciamo

Scritto da: Marco Demarco alle 10:59 del 14/07/2011Tommaso Sodano, vicesindaco di Napoli, ha tirato fuori la sua carta segreta nel corso di un interessante forum tenuto al Corriere del mezzogiorno. Ecco cosa farà per portare Napoli fuori dall'emergenza rifiuti: due volte alla settimana, per almeno due anni e al prezzo di 120 euro a tonnellata, stiverà fino all'orlo una nave e la spedirà in nord Europa. Costo dell’operazione: non meno di 100 milioni. E' la stessa, identica proposta, almeno per quanto riguarda il mezzo e la destinazione, che in campagna elettorale aveva fatto Gianni Lettieri. Il quale fu però irriso da Sodano e De Magistris. Il che vuol dire che solo qualche settimana fa questa ipotesi non poteva stare nella testa del sindaco e del suo vice. Andiamo avanti per costose improvvisazioni?

In ogni caso, benché stivati, dove finiranno i nostri rifiuti? In discariche e inceneritori, dice Sodano. E dunque discariche e inceneritori non sono inutili, giusto?

Sodano dice che sono utili ora, ma non lo saranno domani, perché sono strutture obsolete, lo dimostra il fatto che i gestori di quelle nord-europee devono andare a cercare i rifiuti all'estero, perché in loco non ne producono più abbastanza grazie al riciclo e al recupero. Giusto. Ma è giusto anche il contrario e cioè che quindici anni fa e fino ad oggi, quegli impianti sarebbero serviti, eccome. Eppure già allora Sodano si opponeva. Nel frattempo, avremmo potuto costruire e smantellare gli inceneritori, evitare la più oscena delle emergenze e risparmiare un sacco di soldi. Quante cose si potrebbero fare in due anni con 100 milioni?

Ancora, Sodano e' convinto di poter recuperare il 90 per cento dei rifiuti napoletani. Ma ci vorrà del tempo. Non si sa esattamente quanto. E ci vorranno tanti altri soldi, se e' vero che con il riciclo si recupera sì e no il 30 per cento della spesa prevista per la raccolta differenziata. Avremo tempo e risorse sufficienti?

Daniele Fortini, il manager dell'Asia riconfermato da Sodano, dice di non farsi troppe illusioni. Senza una megadiscarica non andremo da nessuna parte. Con le navi o con i Tir non riusciremo mai a liberarci dall'immondizia che ci opprime e a costruire un ciclo diverso dei rifiuti. Ma Sodano le megadiscariche non le vuole. A chi credere?

Infine, ci sono sei o sette milioni di tonnellate di ecoballe che appestano la nostra regione. Ora Sodano dice che occorre una commissione di esperti per valutare la migliore soluzione per smaltirle. E non esclude che possa essere anche un inceneritore. Ah, saperlo...

Insomma, e' troppo tardi per fare quello che avremmo dovuto fare ed e troppo presto per fare quello che vorremmo fare. Bel pasticcio, no?

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  • 3 settimane dopo...

Differenziata al 68%, rinvio al 2012

L'obiettivo è raggiungere 500mila cittadini col porta

a porta. Si allungano i tempi annunciati dal comune

dema_2--190x130.jpgIl sindaco de Magistris

NAPOLI - Pian piano i tempi si dilatano. Giorno dopo giorno, emerge che i livelli di differenziata promessi da de Magistris («il 70 per cento entro sei mesi», diceva a giugno il sindaco), si allungano. E dalla fine del 2011, nel cronoprogramma si legge invece ora un generico «risultato atteso nel 2012» come termine del raggiungimento della differenziata al 68 per cento (non più il 70).

Un dato che potrebbe essere raggiunto realisticamente non prima di marzo-aprile del prossimo anno; ma comunque, ben oltre i tempi previsti. Anche perché — va però ricordato — per ampliare il porta a porta da 325mila a 500 mila napoletani è necessario che il governo mantenga le promesse faccia pervenire i fondi necessari. Nel frattempo, il patos per l’emergenza rifiuti sembra scemare. Forse perché ci sono meno sacchetti in strada, visto che i napoletani partono per le vacanze; o anche perché la firma del contratto con i paesi stranieri dove saranno portati i rifiuti di Napoli, via mare, sembrerebbe davvero cosa imminente. Sebbene occorreranno poi quattro settimane per allestire il sito di stoccaggio nei pressi del porto.

In ogni caso, de Magistris punta molto sul fatto che, portando i rifiuti all’estero, avrà almeno un paio d’anni di respiro per pigiare sull’acceleratore della differenziata porta a porta e magari per presentarsi — come si intuisce dalle dichiarazioni rilasciate alla trasmissione «In Onda» su La7 — come possibile leader alle prossime Politiche, forte di aver avviato una «rivoluzione ambientale» a Napoli e di aver posto le basi per risolvere il problema dei rifiuti in città. Argomento sul quale il Consiglio comunale ha discusso ieri, accogliendo una proposta bipartizan dei consiglieri di Fli e «Liberi per il Sud», Andrea Santoro e Domenico Palmieri, di istituire una commissione consiliare di indagine sulla discarica di Chiaiano. E proprio Santoro rilancia il tema delle percentuali di differenziata porta a porta che non sarebbero più quelle annunciate dalla giunta nei giorni dell’insediamento: «Dobbiamo registrare — ha spiegato l’esponente di Fli — che l’amministrazione è stata costretta ad ammettere che l’annunciato traguardo del 70 per cento di differenziata in città è solo un sogno.

Le stime presentate in aula parlano infatti di un traguardo per fine 2012 del 68 per cento solo nelle zone servite dalla differenziata porta a porta, per un totale di 500mila napoletani. Considerando che la popolazione cittadina è il doppio, stimando ottimisticamente un traguardo del 20 per cento nell'altra metà della città, il risultato finale per il 2012 se tutto va bene sarà di un 44 per cento complessivo. Peccato poi che la differenziata porta a porta terrà escluse completamente due municipalità, quella di Secondigliano e quella di Pianura». Da registrare poi un battibecco tra Gianni Lettieri, leader dell’opposizione, e il presidente dell’aula, Raimondo Pasquino. Lettieri ha ricordato che Pasquino presiedeva la commissione che ha aggiudicato i lavori per la realizzazione del termovalorizzatore di Acerra, «del quale — ha spiegato l’ex presidente degli industriali napoletani — è inutile che il sindaco ne parli male perché funziona benissimo, e anzi l’invito ad andarlo a visitare». La replica di Pasquino: «Inutile strumentalizzare il mio ruolo in un lavoro nel quale, peraltro, nonostante le inchieste giudiziarie, non sono mai stato chiamato neppure come persona informata. Evidentemente il lavoro è stato ben svolto».

Paolo Cuozzo

03 agosto 2011

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  • 5 settimane dopo...

De Magistris: "Napoli più sicura di Bruxelles"

la replica: "Da noi né rifiuti, né rivolte"

Scontro a distanza tra il sindaco di Napoli e il primo cittadino della capitale belga. L'ex pm: "Quando ero europarlamentare e giravo per la città avevo molta paura". La reazione: "Criminalità al di sotto della media europea"

di ROBERTO FUCCILLO

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GUERRA fra sindaci. Incredibile, ma vero: Napoli e Bruxelles si prendoni a schiaffi rimproverandosi i rispettivi tassi di crimnalità e di vivibilità. Il guanto di sfida parte in realtà dal primo cittadino napoletano. Luigi de Magistris si arrampica a mezzogiorno sui monti reatini, a Labro, dove è stato invitato alla festa nazionale dell'Api, il partito di Rutelli. È un riflesso condizionato: appena fuori dai confini campani il rischio dello stereotipo negativo sulla città, dell'immagine di Gomorra, fa scattare la reazione inversa. E de Magistris non trova di meglio che trasformare Bruxelles in una sorta di Chicago anni '20: "Ma quale criminalità - sbotta il sindaco - É leggenda metropolitana. È vero, c'è una camorra, ma a parte questo io nella mia città mi sento molto più sicuro che a Bruxelles, dove scippi e rapine sono davvero all'ordine del giorno. Quando ero europarlamentare e giravo per la capitale belga avevo molta paura".

La capitale belga, ed europea, non ci sta. Un paio d'ore, il tempo necessario perché le esternazioni varchino le Alpi ed ecco Freddy Thielemans, primo cittadino di Bruxelles, affidare la replica al suo portavoce Nicolas Dassonville: "Da noi non ci sono di certo le rivolte per i rifiuti, nè 'zone franché in cui la polizia non può operare. La nostra polizia è presente ed interviene ovunque. Il tasso di criminalità è sicuramente molto inferiore alla media delle grandi città europee". Finale con sfida. "Siamo disponibili a analizzare i dati statistici sulla criminalità nelle due città", conclude Dassonville.

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bruxelles è l'unica città in cui ho visto uno scippo, una ragazza accanto a me è stata gettata in terra.

e un'altra mia amica è stata inseguita dentro casa e minacciata con un coltello,

ma sono discorsi di lana caprina e da bar sport, le cose attendibili sono i dati sulla criminalità.

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  • 2 settimane dopo...
Dal Corrieredelmezzogiorno.it: «De Magistris ha fatto annullare due delicatissimi consigli comunali per andare due giorni a Manchester a vedere la partita del Napoli è un fatto incommentabile». Questo lo sfogo del capogruppo consiliare del Pdl, Marco Mansueto. Che aggiunge: «Mentre la città di Napoli si appresta a vivere una nuova emergenza rifiuti, De Magistris, anzichè trovare soluzioni e sottoporsi al democratico dibattito consiliare, in maniera irresponsabile ed irrispettosa verso le istituzioni, preferisce fare il tifoso anziché il sindaco, adducendo come pretesto della sua trasferta non meglio specificati incontri istituzionali di cui vorremmo avere immediata contezza. «Se il sindaco sconvoca due sedute di consiglio comunale durante le quali, tra l’altro, era all’ordine del giorno la questione dell’emergenza rifiuti, e preferisce andare a seguire la squadra di calcio del Napoli in Champions League, vuol dire che ha tradito completamente il mandato che i cittadini, e non gli ultrà, gli hanno affidato. È completamente nel pallone». È il commento del deputato della Lega Nord Gianni Fava. «Pare che de Magistris si sia portato dietro anche il vicesindaco Sodano. Evidentemente – conclude Fava– lui da solo non bastava a suonare contemporaneamente il putipù e il tric-ballac».
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E aggiungo: De Magistris vola a Manchester mentre in città succede questo:

Rifiuti, blocchi stradali e spazzatura in fiamme alla periferia di Napoli

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ultimo aggiornamento: 13 settembre, ore 13:11

Napoli - (Adnkronos) - La gente è scesa in strada a Secondigliano. Sono intervenuti gli agenti, il personale dell'Asia, e i Vigili del Fuoco

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Napoli, 13 set. (Adnkronos) - Una notte di blocchi stradali e roghi alla spazzatura a Secondigliano. La gente e' scesa in strada in via del Cassano per spostare cumuli di spazzatura lungo una decina di metri, al centro della strada. E' accaduto una ventina di minuti prima dell'1. Alcune pattuglie di agenti delle 'volanti' sono intervenute ma giunte in via del Cassano dei dimostranti non era rimasto piu' nessuno in strada. La spazzatura giacente in strada da diversi giorni e' stata poi tolta dal personale dell'Asia l'azienda specializzata nella raccolta dei rifiuti cittadini.

Circa due ore piu' tardi due cassonetti stracolmi di spazzatura e una 'collinetta' di rifiuti lunga alcuni metri sono stati alle fiamme dalla popolazione. Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno domato le fiamme.

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