Vai al contenuto

L'Argentina dei Grillini ed il default...


Anomander Rake
 Share

Recommended Posts

Tra poco finisce di nuovo panz'all'aria. Iniziano ad avere problemi a trovare il pane. Il paese che era il granaio del Sud America. Hanno un'inflazione (quella VERA, verificata dal FMI) tra il 25% ed il 30% (mentre le fonti ufficiali Argentine forniscono dati truccati che comunque la danno oltre il 10%).

Ovviamente il fatto che anni fa furono costretti a defaultare per i Grillini non centrera' nulla. Il fatto che ora nemmeno il Burkina Faso sia disposto a prestargli due dollari non centra nulla. E noi dovremmo seguire le orme dell'Argentina. Eh gia'...usciamo dall'Euro, torniamo alla Lira e per un kilo di pane ci vorranno 3 Fantastiliardi, altro che Weimar.

Eh ma per i Grillini uscire dall'Euro non vuol dire mica certezza di default, no? Siamo un paese che ispira fiducia, con una classe politica che negli anni ha saputo aministrare BENISSIMO le finanze, ed abbiamo un debito pubblico IRRISORIO no? Quindi una volta ristabilite le vecchie lire ci sara' la fila di paesi disposti a finanziarci...:D

Link al commento
Condividi su altri siti

tutto vero e tutto giusto riguardo ai dati sull'argentina ma:

1) cosa c'entra il loro default con la nostra situazione? Erano legati per caso ad una moneta comune da cui sono poi usciti? non mi pare!

2) siamo corrotti ed inefficienti....ed non ispiriamo fiducia e questo fatto ci ripara forse perché siamo dentro l'Euro? Semmai il contrario visto le plurime/innumerevoli procedure di infrazione che giustamente ci propina Bruxelles ...

Sicuramente la massaia non è in grado di decidere se sia giusto o no rimanere od uscire dall'Euro...ma se leggete i continui peggioramento dei conti, del Pil e della disoccupazione anche legate alle restrizioni di bilancio a cui ci obbliga l'Europa...non arriveremo al default ma ad un allegrissimo, divertente stato di declino irreversibile...e di povertà assoluta di ornai 5 milioni di italiani e di altri 3-4 che sono sulla soglia per entrarci.

http://qn.quotidiano.net/economia/2013/07/17/921049-poveri-istat-percentuale-rapporto.shtml

Modificato da mauricefree
Link al commento
Condividi su altri siti

Con il solo rigore di bilancio non si tornerà MAI con i conti a posto....perché ci toccherà sempre e comunque aumentare le tasse o tenerle a questi livelli assurdi.

E con questo livello di imposizione (sta già accadendo da anni) l'economia privata va in coma ... quindi meno entrate fiscali, quindi ancora entrate minori di quanto servirebbe per risanare i conti...non se ne esce,...rendetevene conto!

Link al commento
Condividi su altri siti

Basiamoci sui FATTI. Che ci dicoo che decenni di esplosione del Debito pubblico ci hanno portato dove siamo adesso. Ora spiegami: come fai a ridurre il debito pubblico se non razionalizzi le spese? Ti do una notizia sconvolgente: non siamo la Cina, una crescita del PIL in doppia cifra (che ormai non hanno nemmeno piu' loro) non l'avremo MAI, anche se tornassimo alla Liretta e quindi non ci sono alternative.

Tornato al discorso iniziale del Topic, si vuole evidenziare che quando uno stato dichiara bancarotta non e' cosi' semplice come alcuni vogliono far credere, debito cancellato e si inizia una nuova vita, Argentina 2.0 tutti felici e contenti, Maradona presidente. I mercati mondiali le cose se le ricordano bene. QUello che per me e' assurdo e ostinarsi a dire che un'uscita dall'Euro NON causerebbe un default. Se oggi abbiamo ancora un minimo di credibilita' ed i soldi continuano ad arrivare e' proprio SOLO perche' siamo nell'EURO. Ricordiamoci come stavamo qualche mese fa all'apice della crisi quando fu chiamato Monti a salvare il salvabile. E le conseguenze di un default le vediamo bene in Argentina, anche a molti anni di distanza.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ma intanto l'argentina non ha la struttura economica-industriale che nonostante la crisi (che ha mandato in rovina quel settore privato delle piccole e medie imprese che ci ha sostenuto per decenni) abbiamo noi.

Il taglio vero, deciso della spesa pubblica? l'ha fatto forse Monti? lo sta facendo questo governo? Io vedo che il primo ha alzato l'imposizione a livelli incredibili per rientrare nel 3%...ma cosa ci sta constando questo? una recessione che si è ulteriormente rafforzata e che sfiora ormai il -2% di decrescita ( stiamo di fatto al 6 anno di recessione).

Ripeto: io sto dicendo che nessuno abbatte veramente la spesa pubblica ma si agisce sempre e solo sul alto delle entrate.....con effetti nefasti ed entrate che sarannno sempre più basse di quelle preventivate (per forza le aziende chiudono e la gente non consuma).

con una imposizione al 45% un'economìa collassa ed è quello che sta succedendo. e che se si continua su questa strada continuerà a succedere.

Comincino a ridare almeno i 40 miliardi di debiti della PA alle aziende (che poi sono molti di più) ...ma anche lì dopo le promesse di qualche mese fa il governo sta nicchiando...

Aboliamo ste c..o di provincie 17 miliardi l'anno di spese vive...

Vendiamo un po' delle proprietà pubbliche... (sono centinaia di miliardi di euro le proprietà demaniali).

Forse cominceremo a venirne fuori.

Modificato da mauricefree
Link al commento
Condividi su altri siti

Ma intanto l'argentina non ha la struttura economica-industriale che nonostante la crisi (che ha mandato in rovina quel settore privato delle piccole e medie imprese che ci ha sostenuto per decenni) abbiamo noi.

Il settore industriale copre il 20% del pil in Argentina.

E in più, hanno risorse naturali immense, che specialmente in tempi di crisi hanno un certo valore.

E nonostante ciò, non basta. Penso che il richiamo del thread sia verso quelli che dicono "facciamo default, vedete che l'Argentina si è rialzata?". In particolare si diceva che stavano talmente bene da aver pagato il debito pregresso in anticipo. Sarà un caso che i sostenitori di questa teoria non capivano nulla di economia e che più o meno si concentrano tutti in un partito.

Modificato da Dauntless
Link al commento
Condividi su altri siti

be ma il 20% di quanto PIL!! e poi conta il livello qualitativo nel contesto internazionale..la percentuale detta così non significa nulla...

Hanno sempre avuto altre risorse su cui contare.. appunto materie prime, agricoltura, allevamento etc... ma una potenza industriale direi proprio di no!

Modificato da mauricefree
Link al commento
Condividi su altri siti

Per me è una scusa per farci rimanere nell'euro.

che poi... se esce l'Italia rischia di crollare l'euro (già si sarebbe a rischio a detta di alcuni economisti con ripercussioni sulla stabilità della moneta ci fosse l'uscita di Grecia e/o del Portogallo; figuriamoci di un "Paesone" come l'Italia la terza economìa d'Europa) i primi ad aver paura di questo sono i burocrati di Bruxelles.....

Modificato da mauricefree
Link al commento
Condividi su altri siti

Paragonare l'Italia ad un buco di culo come l'Argentina è una mossa piuttosto azzardata.

Mi pare che nel G8 ci stiamo noi, non loro.

E ci stiamo ance se con questa crisi ci siamo già giocati la Ducati, Bulgari, Parmalat, Loropiana (per non parlare delle migliaia fallite).

E' evidente che se si interpreta l'autonomia valutaria come un'autorizzazione a fare che cazzo si vuole, si finisce in iperinflazione, vedi Argentina.

Se invece si mantiene una linea di rigore di spesa accompagnata da stimoli economici (che non possiamo attualmente dare), il discorso cambia.

Abbiamo un notevole avanzo primario attualmente, quindi il tema vero è il PIL ancor prima della spesa (che è altina ma non scandalosa come 20 anni fa).

Che politica può adottare il governo per stimolare il PIL?

Innanzitutto fare più investimenti in infrastrutture (attualmente bloccati per via della procedura di infrazione, forse ci sarà ossigeno nel 2014).

Poi detassare di brutto i settori strategici dove c'è la speranza di ritorno economico ed occupazionale.

Ad oggi, paralizzati dai vincoli che ci siamo cuciti addosso 20 anni fa, nulla di tutto ciò è realizzabile.

Si va avanti alzando le accise della benzina e l'età pensionabile.

Questa è l'unica azione di governo che ricordo.

Si potrebbero fare un pò di riforme (giustizia, scuola, lavoro) questo è vero, ma PDL e PDmenoL (fatevi una risata sù) sono bloccati dai gruppi di pressione che li sostengono e votano.

Ne deriva un lentissimo strangolamento delle nuove generazioni, operato dai 50-60enni di oggi che han messo il culo al caldo quando ancora il Paese aveva pani e pesci da moltiplicare.

Nulla di eclatante come il default argentino, ma di certo non preferibile.

Modificato da Armando Diaz
Link al commento
Condividi su altri siti

Paragonare l'Italia ad un buco di culo come l'Argentina è una mossa piuttosto azzardata.

Mi pare che nel G8 ci stiamo noi, non loro.

E ci stiamo ance se con questa crisi ci siamo già giocati la Ducati, Bulgari, Parmalat, Loropiana (per non parlare delle migliaia fallite).

E' evidente che se si interpreta l'autonomia valutaria come un'autorizzazione a fare che cazzo si vuole, si finisce in iperinflazione, vedi Argentina.

Se invece si mantiene una linea di rigore di spesa accompagnata da stimoli economici (che non possiamo attualmente dare), il discorso cambia.

Abbiamo un notevole avanzo primario attualmente, quindi il tema vero è il PIL ancor prima della spesa (che è altina ma non scandalosa come 20 anni fa).

Che politica può adottare il governo per stimolare il PIL?

Innanzitutto fare più investimenti in infrastrutture (attualmente bloccati per via della procedura di infrazione, forse ci sarà ossigeno nel 2014).

Poi detassare di brutto i settori strategici dove c'è la speranza di ritorno economico ed occupazionale.

Ad oggi, paralizzati dai vincoli che ci siamo cuciti addosso 20 anni fa, nulla di tutto ciò è realizzabile.

Si va avanti alzando le accise della benzina e l'età pensionabile.

Questa è l'unica azione di governo che ricordo.

Si potrebbero fare un pò di riforme (giustizia, scuola, lavoro) questo è vero, ma PDL e PDmenoL (fatevi una risata sù) sono bloccati dai gruppi di pressione che li sostengono e votano.

Ne deriva un lentissimo strangolamento delle nuove generazioni, operato dai 50-60enni di oggi che han messo il culo al caldo quando ancora il Paese aveva pani e pesci da moltiplicare.

Nulla di eclatante come il default argentino, ma di certo non preferibile.

finalmente. certo che non è preferibile perchè si tratta di scegliere tra una mazzata improvvisa o una agonìa lenta (la nostra).

Link al commento
Condividi su altri siti

Si potrebbero fare un pò di riforme (giustizia, scuola, lavoro) questo è vero, ma PDL e PDmenoL (fatevi una risata sù) sono bloccati dai gruppi di pressione che li sostengono e votano.

questo, che è il vero problema, persiste con o senza euro.

Link al commento
Condividi su altri siti

E ci stiamo ance se con questa crisi ci siamo già giocati la Ducati, Bulgari, Parmalat, Loropiana (per non parlare delle migliaia fallite).

Pure i gianduiotti con le nocciole turche avremo! :D:(

http://www.agi.it/economia/notizie/201307120848-eco-rt10017-i_gianduiotti_diventano_turchi_anche_pernigotti_lascia_l_italia

Link al commento
Condividi su altri siti

Al di là della battuta, credo che tutto sommato il fatto che aziende italiane finiscano in mani straniere è il minore dei mali presenti...

Quello che onta è certo vedere in che mani finisce...ma non sempre l'alternativa nostrana è meglio e spesso non c'è, e c'è magari dietro l'angolo se non il fallimento qualcosa che ci va' vicino.

Anzi a veder bene la cosa se ci comprano vuol dire che un residuo interesse ad investire nel nostro Paese c'è....quando poi semmai capiterà e chissà quando torneremo ad avere un'economìa in espansione faremo le nostre acquisizioni all'estero, ora è quasi impossibile.

Link al commento
Condividi su altri siti

be ma il 20% di quanto PIL!! e poi conta il livello qualitativo nel contesto internazionale..la percentuale detta così non significa nulla...

essere un paese industrializzato non significa essere un paese esportatore, e non significa avere una produzione alta in senso assoluto: per vedere se l'industria locale può supportare l'economia (creare valore, generare posti di lavoro...) si deve considerare l'impatto del settore secondario sulla totalità dell'economia. E nel caso dell'Argentina, non siamo ai livelli europei (l'Italia è al 26% mi pare, la Svizzera arriva a oltre il 30%), ma non siamo neanche tanto lontani.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 1 anno later...

L’Argentina è tecnicamente in bancarotta

http://www.ilpost.it/2014/07/31/argentina-default-bancarotta/

( "Facciamo come l'Argentina!!! In otto anni sono riusciti a spazzare via la crisi, e sapete perché? Perché nonostante fossero finiti nel buio più assoluto, non avevano Stati che hanno impedito che la loro crisi seguisse ogni livello. Noi abbiamo Francia e Germania, che pur di non farci fallire (e di non perdere i loro crediti) allungheranno la nostra agonia all'infinito. Vivremo in una situazione di "simil-default" per anni, le tasse ci prosciugheranno le tasche, i conti correnti saranno tassati più volte, la disoccupazione schizzerà ancora di più. E solo perché non possiamo fallire, ce lo impediscono. Viva l'Argentina, allora. Oggi in Argentina si vota, c'è un'euforia pazzesca. Stanno riemergendo da una crisi senza fondo, perché hanno messo in campo le loro energie. Si son rimboccati le maniche. E noi?"
dal Blog di Beppe Grillo 23/10/2011)

Modificato da silvia_fi
Link al commento
Condividi su altri siti

Grillo la sa lunga. Di sicuro l'Italia andrebbe avanti benissimo grazie all'economia generata dal Biowashball, microchips da impiantare sotto la pelle e lotta armata contro le scie chimiche.

Ma ora ci dira' che invece della Lira lui voleva il ritorno al Fiorino e al Ducato con somma gioia di Feudalesimo&Liberta' !!

Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

Puoi postare adesso e registrarti in seguito. If you have an account, sign in now to post with your account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
 Share

×
×
  • Crea Nuovo...