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Napoli Uccide ?


Brida
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Tutti abbiamo sentito della morte del ragazzo 17enne a Napoli. La dinamica mi pare abbastanza chiara: erano in 3 in motorino, di cui un evaso. All'arrivo dei carabinieri hanno provato a scappare, due sono caduti e uno dei due carabinieri ha ucciso a sangue freddo, sparando al petto, il 17enne.

Personalmente non riesco a trovare giustificazioni per un'esecuzione simile e la scusa del "pensavo fosse il latitante" non regge. In italia chi evade non ha come condanna la pena di morte!

Non è la prima volta che le forze dell'ordine uccidano a sangue freddo quindi, per quanto assurdo e terribile, io non me ne sorprendo.

La cosa che mi sconvolge è la reazione della gente e dei giornali. Il titolo del topic (senza punto di domanda) è stato pubblicato da libero. Ma che c'entra Napoli? Come se solo a Napoli si andasse in 3 in motorino. E poi non mi pare un reato che venga punito con la morte.

Una cosa simile poteva avvenire dovunque ci fosse stato un poliziotto pazzo e omicida, quindi non capisco cosa c'entri Napoli. E anche su facebook ho letto tanti, troppi commenti che criticano il ragazzo o la reazione della gente lì. (del tipo "all'alt della polizia ci si ferma, il resto non importa" oppure "La gente protesta contro la polizia e non contro la mafia"). Dimenticando a) che il ragazzo non guidava quindi voglio vdere come faceva a fermarsi b) commetere un reato o un'infrazione (come non fermarsi all'alt dei carabinieri) NON comporta la morte MAI c) la gente lì protesta per la mafia e per la camorra

Capisco che oggi viviamo in un mondo marcio e schifoso ma perchè la gente è diventata così asservita, così cinica e glaciale tanto da dimenticare che si tratta di un ragazzo innocente di 17 anni morto senza motivo?

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Come se solo a Napoli si andasse in 3 in motorino

No infatti. L'ho visto fare anche a Giacarta e Shangai. Succede anche a Dhaka, ne sono abbastanza sicuro.

c) la gente lì protesta per la mafia e per la camorra

infatti, quando i carabinieri vengono bersagliati durante un arresto viene loro rimproverato di averci messo troppo tempo

Modificato da Dauntless
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Questa vicenda è talmente complessa che va presa decisamente con le molle.

In tre su un motorino non si va perché lo dice la legge e perché può non essere sicuro. Così come in 6 in auto (omologata per 5), ma chiunque di noi abbia avuto amici e sia stato giovane, almeno una volta nella vita in auto in 6 c'è andato. E il concetto non è molto diverso, perché si parla di pericolosità potenziale: di fatto in 3 in motorino ci vanno centinaia di napoletani e io di incidenti ne ho visti o sentiti pochissimi.

Ma andare in tre sul motorino è anche un simbolo, il simbolo di una Stato completamente assente che lascia all'individuo la capacità di autodeterminarsi, di scegliere le proprie regole, di vivere secondo le proprie esigenze. E mentre questo aspetto rende ancora più virtuosi e capaci i napoletani già virtuosi e capaci di proprio, rende ancora più forti e approfittatori i napoletani che forti e approfittatori lo sono già di proprio.

Le FFOO, che a Napoli rappresenterebbero lo Stato, si trovano tirati in mezzo in questo stato di confusione istituzionale. Sono troppo pochi per vigilare e sono troppo deboli per far rispettare le regole. Non hanno una guida politica adeguata e quei pochi virtuosi restano schiacciati nelle maglie di un'amministrazione che non sa amministrare (un quarto del corpo di vigili urbani ha il diritto a non fare lavoro su strada perché sindacalista. Un quarto!).

Questa è una premessa per dire che a Napoli le FFOO che presiedono i posti di blocco, sono facile bersaglio per i delinquenti: a gennaio due carabinieri furono feriti gravemente dopo aver ricevuto 8 colpi di pistola. Con queste premesse, come può essere l'animo di un uomo, magari un padre di famiglia, che si trova ad inseguire un latitante ricercato che ha forzato un posto di blocco? Non so voi, ma io il colpo in canna l'avrei tenuto. Da qui a sparare a bruciapelo al petto di un 17enne ci passano tutti i mari del mondo, ma posso comprendere come in quelle fasi concitate la paura per la propria vita possa prendere il sopravvento sulla lucidità.

E questo è un fatto.

Sul titolo del topic, io sono d'accordo. Davide è stato ucciso (anche) da Napoli. Dalla sua maniera di tollerare tutto il tollerabile, dalla sua tendenza a vivere in condizioni disagiate e comunque adattarsi, dalla sua capacità di trattenere l'indignazione perché non c'è mai fine al peggio, dal suo motto "ha da passa' 'a nuttata" che rende la vita in città un crepuscolo infinito.

Modificato da Toremoon
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Come se solo a Napoli si andasse in 3 in motorino.

Sinceramente è una cosa che non ho mai visto fare dal vivo. E intendo in tutte le parti d'Italia dove sono stato.

Invece in più di 5 su una macchina, quello sì, lo si fa dappertutto.

Cmq c'è poco da discutere. 3 persone su un motorino che forzano un posto di blocco vanno inseguite se no che li fanno a fare i posti di blocco se uno può passare senza fermarsi?

Ovviamente non gli si deve sparare, sono più che d'accordo. Ma che li inseguino e che li stringano al marciapiede per fermarli quello mi sembra doveroso.

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Questa vicenda è talmente complessa che va presa molto per le molle.

A tre su un motorino non si va perché lo dice la legge e perché può non essere sicuro. Così come in 6 in auto (omologata per 5), ma chiunque di noi abbia avuto amici e sia stato giovane, almeno una volta nella vita in auto in 6 c'è andato. E il concetto non è molto diverso, perché si parla di pericolosità potenziale: di fatto in 3 in motorino ci vanno centinaia di napoletani e io di incidenti ne ho visti o sentiti pochissimi.

Ma andare a tre sul motorino è anche un simbolo, il simbolo di una Stato completamente assente che lascia all'individuo la capacità di autodeterminarsi, di scegliere le proprie regole, di vivere secondo le proprie esigenze. E mentre questo aspetto rende ancora più virtuosi e capaci i napoletani già virtuosi e capaci di proprio, rende ancora più forti e approfittatori i napoletani che forti e approfittatori lo sono già di proprio.

Le FFOO, che a Napoli rappresenterebbero lo Stato, si trovano tirati in mezzo in questo stato di confusione istituzionale. Sono troppo pochi per vigilare e sono troppo deboli per far rispettare le regole. Non hanno una guida politica adeguata e quei pochi virtuosi restano schiacciati nelle maglie di un'amministrazione che non sa amministrare (un quarto del corpo di vigili urbani ha il diritto a non fare lavoro su strada perché sindacalista. Un quarto!).

Questa è una premessa per dire che a Napoli le FFOO che presiedono i posti di blocco, sono facile bersaglio per i delinquenti: a gennaio due carabinieri furono feriti gravemente dopo aver ricevuto 8 colpi di pistola. Con queste premesse, come può essere l'animo di un uomo, magari un padre di famiglia, che si trova ad inseguire un latitante ricercato che ha forzato un posto di blocco? Non so voi, ma io il colpo in canna l'avrei tenuto. Da qui a sparare a bruciapelo al petto di un 17enne ci passano tutti i mari del mondo, ma posso comprendere come in quelle fasi concitate la paura per la propria vita possa prendere il sopravvento sulla lucidità.

E questo è un fatto.

Sul titolo del topic, io sono d'accordo. Davide è stato ucciso (anche) da Napoli. Dalla sua maniera di tollerare tutto il tollerabile, dalla sua tendenza a vivere in condizioni disagiate e comunque adattarsi, dalla sua capacità di trattenere l'indignazione perché non c'è mai fine al peggio, dal suo motto "ha da passa' 'a nuttata" che rende la vita in città un crepuscolo infinito.

Ecco, io ho postato nell'altro topic senza aver letto questo... è esattamente come la penso io.

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Mah io rimango scioccata dai vostri commenti.. Giustificare un omicidio come quello avvenuti è scandaloso. Comunque è assurdo che non abbiate mai visto dei ragazzi in 3 in motorino, io in provincia di Varese, nella modernissima Lombardia ne ho visti pure andare in 4 e non una volta sola! Ovvio che sono ragazzate, io stessa però ho una volta sono andata in 3 quando avevo 15 anni e non sono una disadattata o una poveraccia. Semplicemente sono cose che si fanno quando si è ragazzini! E non ho mai temuto che un carabiniere mi sparasse!

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Io non ci sto proprio al "paura per la propria vita" con un ragazzo a terra e uno che scappa. Nessuna minaccia per il Carabiniere, che ora inventa la storia del colpo accidentale che mi fa (amaramente) riderone.

E guardate che parla uno che ha SEMPRE difeso le fdo, tranne nei casi indifendibili: come questo, e quello di Luigi Spaccarotella che uccise Gabriele Sandri sparando da un lato all'altro dell'autostrada, tanto per fare un esempio.

Se in situazione di pericolo con delinquenti che ti sparano da tutte le parti fai una strage ti do tutte le ragioni del mondo, ma in questo caso no.

Ovvio che aspetto anche i risultati dell'inchiesta ma le ricostruzioni di parte e le giustificazioni addotte dal carabiniere, ammesso che siano state correttamente riportate, mi hanno convinto che è stato un omicidio inaccettabile, ingiustificabile e assolutamente evitabile.

Nella foto il "terribile criminale" che ha creato tanta tensione al Carabiniere da fargli togliere la sicura alla pistola, e "accidentalmente" sparare... :(

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Sul titolo del topic, io sono d'accordo. Davide è stato ucciso (anche) da Napoli. Dalla sua maniera di tollerare tutto il tollerabile, dalla sua tendenza a vivere in condizioni disagiate e comunque adattarsi, dalla sua capacità di trattenere l'indignazione perché non c'è mai fine al peggio, dal suo motto "ha da passa' 'a nuttata" che rende la vita in città un crepuscolo infinito.

Che tristezza Tore, pensavo fossi una persona diversa, invece sei capace di tollerare tutto il tollerabile, hai la tendenza a vivere ed adattarti in condizioni disagiate, sai trattenere l'indignazione perché non c'è mai fine al peggio, rendi la vita in città di un crepuscolo infinito.

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Andare in motorino in 3 non è motivo sufficiente per sparare a qualcuno, semmai non fermarsi ad un posto di blocco, Ma nemmeno quello. Dobbiamo cercare di capire in che paese siamo, non solo in che città. Tore ha fatto un bellissimo riassunto della sua città, io al contrario di Brida a Milano praticamente non ho mai visto nessuno andare in motorino in tre, e quasi mai senza casco. Sandri ripeto che non ha nulla a che vedere con questo caso, perchè si trovava dall'altro lato dell'autostrada ed era pure in auto. Cionondimeno non può far riflettere. La polizia a volte fa delle porcate come a Genova alla Diaz, come a Cucchi e come a quel ragazzo di Ferrara. Quindi non si può sempre e cmq difendere.

Direi che il punto centrale è rappresentato da questo commento di Tore

Ma andare a tre sul motorino è anche un simbolo, il simbolo di una Stato completamente assente che lascia all'individuo la capacità di autodeterminarsi, di scegliere le proprie regole, di vivere secondo le proprie esigenze. E mentre questo aspetto rende ancora più virtuosi e capaci i napoletani già virtuosi e capaci di proprio, rende ancora più forti e approfittatori i napoletani che forti e approfittatori lo sono già di proprio.

Il punto è l'assenza dello stato in quei territori ormai da decenni, ammesso che sia mai stato presente. E' troppo semplice dire NON DOVEVA SPARARGLI PERCHE' NON RISCHIAVA NULLA, è scontato. Ma ci sono situazioni di esasperazione che portano anche a questi gesti.

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Nessuno giustifica che abbia sparato.

Ovviamente prima di parlare e dire che l'ha fatto a sangue freddo bisogna aspettare il risultato dell'indagine a mio avviso invece di parlare su supposizioni. Cmq anche se l'ha fatto involontariamente ha commesso un errore grave nessuno dice il contrario.

Nessuno cara Brida dice neanche che si debba sparare a della gente perchè è in 3 su un motorino.

Ma qui non si parla di gente che è stata vista passare e inseguita perchè in 3 su un motorino.

Qui si parla di gente che ha FORZATO UN POSTO DI BLOCCO. Forse non vi è chiara la cosa. Il fatto che voi giustifichiate e sosteniate che i carabinieri non debbano inseguire chi forza un posto di blocco mi fa paura, e sinceramente anche un po' schifo.

POI CHE NON DOVESSE SPARARE QUELLO LO DICONO TUTTI EH.

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Mah io rimango scioccata dai vostri commenti.. Giustificare un omicidio come quello avvenuti è scandaloso.

Però, cara Brida, tu impara a leggere.

Mi citi un solo forumista che in qualunque discorso su questi forum abbia minimamente giustificato l'omicidio di un ragazzino di 17 anni?

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Non si sta giustificando lo sparo (ma quante volte bisogna dirlo)

E comunque Giuliani è tutta un'altra cosa. E si, cosa ci faceva con l'estintore lo dico mille volte.

Esatto, quella sì era una situazione di pericolo! Camionetta spinta contro un muro, decine di invasati con travi e bastoni, che ne sapevi se era un estintore, una molotov o una bomba?

Tutta un'altra storia.

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Per me Tore se uno dice "E' stata Napoli ad uccidere il ragazzo" giustifica e anzi rende innocente il vero colpevole della vicenda, ovvero il carabiniere. E comunque anche se uno non si ferma ad un posto di blocco non per questo merita di morire!

Mi spiace, può essere difficile quanto vuoi essere carabiniere a Napoli o in Italia ma se svolgi un certo lavoro, ti assumi certe responsabilità e non puoi permetterti di uccidere un ragazzo così giovane. Non puoi farlo e basta.

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Per me Tore se uno dice "E' stata Napoli ad uccidere il ragazzo" giustifica e anzi rende innocente il vero colpevole della vicenda, ovvero il carabiniere.

Ripeto: tu non sai leggere.

Se io ti dico che mi sono ustionato la pelle a causa del sole, non sto dicendo che non ho colpe (avrei potuto mettere la crema solare), ma sto dicendo che se non ci fosse stato il sole non mi sarei ustionato.

Dire che è stata (anche) Napoli ad uccidere il ragazzo, è dire che se avesse forzato un posto di blocco a Lugano non l'avrebbero probabilmente sparato, perché il carabiniere di turno sarebbe stato probabilmente meno teso e avrebbe avuto meno paura per la sua vita.

Dire che è stata (anche) Napoli ad ucciderlo, è dire che se fosse nato in un'altra città forse non sarebbe andato in giro in motorino alle tre di notte con un latitante e che, quindi, il posto di blocco probabilmente non ci sarebbe stato proprio.

Dire che è stata (anche) Napoli ad ucciderlo, è dire che se fosse nato in un'altra città forse non avrebbe assaporato quel senso di impunità che masticava tutti i giorni e che ha dato al suo amico l'ardire di forzare un posto di blocco.

Dire che è stata (anche) Napoli ad ucciderlo, non vuol dire assolvere il carabiniere, ma condannare (anche) una città e i suoi abitanti.

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