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Un "Papa" Musulmano?


SCRIGNO MAGICO
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E lì il terrorismo non c'è?

(Edit rispondevo anzi domandavo a Daunt su America latina)

"terrorismo" è un calderone che semplifica troppo: parlando di violenze a sfondo religioso (quindi tra diverse confessioni o diverse religioni, o ispirata/invocata da leader religiosi), in sud America pur con una popolazione molto più grande che in MO non ce ne sono di significative. Non trovi eserciti che vogliono abbattere i governi per installare una teocrazia. Non trovi paesi che vietano l'apostasia e che arrivano ad uccidere la gente per questo. Non trovi paesi dove gira la polizia religiosa. Trovi il Brasile che è laico da decenni, o l'Argentina che è confessionale ma garantisce libertà religiosa: in questo contesto culturale, non cresce il desiderio di sgozzare chi venera qualcos'altro, perchè se c'è qualcosa di più terra-terra dietro ai leader jihadisti, è innegabile che ciò che anima i loro pedoni sia puramente religioso. Casomai la gente si spara per una partita di droga o di calcio, si uccide per le strade per un orologio o un portafogli (e nei paesi islamici non succede per ovvi motivi), ma questo è un altro discorso.

Modificato da Dauntless
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il terrorismo non è sparare per rubare un portafogli, quella è microcriminalità, terrorismo è in soldoni attaccare civili per fare pressioni su altre istituzioni. in questo senso, il terrorismo dell'america latina, oltre a essere un attore politico protagonista in praticamente tutti i paesi dell'area nella storia recente, è responsabile penso di metà degli attacchi terroristici negli stati uniti.

i musulmani, anche contando boston, non arriveranno al 10%. lo stesso in europa, il terrorismo è separatista, politico, ma è in pochi casi a sfondo religioso (e non stavo nemmeno pensando alla norvegia).

Se vogliamo lo stesso identificare il terrorismo con fanatici religiosi, non ci piove che l'islam radicalizza più di ogni altra religione, oggi. Ma a rigor di logica, visto che ci sono paesi dove c'è l'islam ma non c'è il terrorismo e vedendone altri dove ci sono fondamentalisti religiosi non islamici (per non parlare di altri tempi in cui chi stava in pace e chi commetteva violenze non erano gli stessi di oggi) si conclude che le cause non stanno nella teologia ma altrove

per esempio http://www.ilpost.it/2014/09/07/fondamentalismo-islamico-jihad-paesi-arabi/

Modificato da Tersite
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non stiamo parlando della stessa cosa.

Il "terrorismo" ingloba ogni attività mirata a generare paura e insicurezza ai danni delle istituzioni, e quello a sfondo religioso è solo una parte, e pure piccola se paragonata a quello politico. E' un fenomeno talmente eterogeneo da non poter essere affrontato in blocco. E' un'etichetta che ormai viene usata a sproposito: l'ISIS per esempio non c'entra niente.

La violenza a sfondo religioso può invece essere quella dei terroristi, quella del boia di stato che decapita un apostata, e quella di un esercito che mira ad instaurare una teocrazia. E in questo, mi ci è voluto qualche tempo e qualche viaggio per capirlo, non possiamo illuderci che le religioni siano uguali. Le persone oneste e perbene nei paesi arabi non fanno del male ad una mosca e dalla vita vogliono le nostre stesse cose, e io ne conosco ormai molte, ma tollerano la violenza molto più di noi. Tollerano che una persona venga lapidata per adulterio, tollerano che una persona sia decapitata per aver cambiato religione. Non c'entra il colonialismo e la voglia di rivalsa, tollerano la violenza anche all'interno della loro comunità, contro membri della stessa. Questa è la normalità. Da una normalità violenta, nascono estremismi più violenti.

Inoltre l'islam radicale avanza in molti paesi. L'Indonesia rimane relativamente tranquilla, ma per dire la Turchia e la Malesia stanno progressivamente abbracciando posizioni meno aperte, la situazione a livello globale si deteriora anzichè progredire.

Modificato da Dauntless
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Decapitare un giornalista è terrorismo, così come le violenze gratuite sui civili, è un metodo che usa l'isis.

D'accordo su tutto il resto ma pensi che nel resto del continente africano (grosso modo a maggioranza cristiana) si tolleri meno la violenza? Ci sono motivi culturali dibattuti ma la religione è secondaria.

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il terrore usato dall'isis è strumentale ad una guerra, non è fine a se stesso

in Africa la religione cristiana è arrivata dopo, il suo impatto nella cultura è molto minore rispetto a popoli che sono stati cristiani da un millennio e più. Non penso sia un banco di prova autorevole, anche se comunque la bilancia della violenza pende dalla stessa parte anche lì, pur se non in modo così netto come nel resto del mondo: si possono citare esempi di sette e gruppi radicali cristiani, ma altrettanto facilitane se ne possono trovare il doppio di islamici.

Modificato da Dauntless
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i SANDINISTI ERANO un gruppo terrorista. Ma lì non esiste il concetto di terrorismo ma di guerrilleros. Anche l'ISIS è diversa dai terroristi che mettono le bombe, o si fanno esplodere. Un conto è la guerriglia, altro sono le azioni isolate di disturbo.

Modificato da milordino
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il terrore usato dall'isis è strumentale ad una guerra, non è fine a se stesso

in Africa la religione cristiana è arrivata dopo, il suo impatto nella cultura è molto minore rispetto a popoli che sono stati cristiani da un millennio e più.

Sembra amor di contraddittorio, ti risponderei cose che già sai (il terrorismo si usa anche in guerra, è definito in convenzioni internazionali non è un concetto ambiguo; cristianesimo 1940 < islam 2010 let alone che in Africa prima del cristianesimo mica c'era l'islam)

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In Messico i Narcos decapitano gente da diversi anni e quando sono stato a Citta' del Messico un paio di anni fa sui giornali c'erano le foto (non in prima pagina, su quella si parlava di cose piu' importanti) ma tra gli articoli della cronaca regionale.

Ultimamente Siria e Iraq sono fuori quota ma per diversi anni girare a Ciudad Juarez o altre simpatiche localita' al confine con gli States era una bella roulette russa. Magari non per il turista Yankee ma per fotografi/giornalisti si...strani paralleli.

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In Messico i Narcos decapitano gente da diversi anni e quando sono stato a Citta' del Messico un paio di anni fa sui giornali c'erano le foto (non in prima pagina, su quella si parlava di cose piu' importanti) ma tra gli articoli della cronaca regionale.

Ultimamente Siria e Iraq sono fuori quota ma per diversi anni girare a Ciudad Juarez o altre simpatiche localita' al confine con gli States era una bella roulette russa. Magari non per il turista Yankee ma per fotografi/giornalisti si...strani paralleli.

Su Ciudad Juarez hanno fatto anche un film con Banderas, lì rapivano e decapitavano decine di donne. Ma quelli però sono NARCOS. ovvero si sa qual'è il loro scopo,. Anche la mafia faceva saltare per aria le autostrade, Però sempre di mafia si trattava, l'hanno chiamata l'ala stragista o terrorista. Ma i fini erano diversi,.

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In India l'ala estremista militante del partito che ha vinto le ultime elezione mandando al potere Narendra Modi (sul quale invito ad informarsi, un Indu-Borghezio a capo di una nazione di 1.300 milioni di abitanti) ha recentemente affermato che l'Hindustan e' la terra degli Hindu e che quindi Mussulmani, Cattolici ed altre minoranze devono convertirsi o...si sa quello che puo' accadere in India, tipo quello che accadde proprio in Gujarat quando Modi era il Governatore dello stato.

http://www.youtube.com/watch?v=lZMOymRWmFQ

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il terrore usato dall'isis è strumentale ad una guerra, non è fine a se stesso

in Africa la religione cristiana è arrivata dopo, il suo impatto nella cultura è molto minore rispetto a popoli che sono stati cristiani da un millennio e più.

Sembra amor di contraddittorio, ti risponderei cose che già sai (il terrorismo si usa anche in guerra, è definito in convenzioni internazionali non è un concetto ambiguo; cristianesimo 1940 < islam 2010 let alone che in Africa prima del cristianesimo mica c'era l'islam)

Il Mali era uno dei più grandi centri islamici un millennio fa, tanto che a Timbuctù la madrassa locale era diventata a tutti gli effetti una delle prime università del mondo. In Africa orientale l'islam si era spinto molto a sud -Zanzibar era la capitale dell'Oman-. In Africa occidentale idem, gli stati islamici esistevano da più tempo rispetto ai primi missionari.

Ma tu definiresti la seconda guerra mondiale come violenza a sfondo religioso?

I narcos perpetrano violenze a sfondo religioso?

Di che si sta parlando?

Ecco, sicuramente gli induisti sono sul podio, anche se nel loro caso è il nazionalismo a guidarli, dato che per loro l'india è l'hindustan e chi segue altre religioni non è dunque indiano.

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le parti dell'africa che menzioni sono a maggioranza musulmana anche oggi, il cristianesimo e' prevalentemente piu' a sud e comunque nella maggior parte del continente.

non capisco quando abbiamo smesso di parlare di terrorismo limitandoci a "violenza a sfondo religioso", ma se l'idea e' che il cristianesimo sia meno adatto all'islam per incitare alla violenza, penso che siamo arrivati a questo solo perche' e' divertente provocare e controbattere

Se qualcuno sostenesse il contrario gli risponderesti quel che dico io, come facevi qui (per casualita', su tutta la linea: definizione di terrorismo, legame con la religione, cultura e sviluppo sociale).

Copio tutto mostrando altrettanto amor di contraddittorio:

http://www.foruml.net/cafe/index.php?showtopic=26004

terrorismo è colpire civili al di fuori di un contesto militare. Per esempio a New York.

Colpire civili nell'ambito di una guerra (Israele-Gaza, Iraq, etc etc) è parte della guerra stessa, si potrebbe dire la peggiore. Se qualcuno non se n'è accorto, è dalla guerra di Spagna che viene fatto. Per essere più precisi, fu proprio un italiano a concepire e diffondere questo tipo di guerra, 90 anni fa. Colpire militari è semplicemente guerra. Se lo fai con un camion bomba, è guerriglia, ma le parole non sono poi così importanti. Sicuramente se uno si fa saltare da quelle parti non è perchè non rispetta la nostra cultura.

Non vedo che c'entra il terrorismo con le donne. O con l'islam, visto che "islamico" è semplicemente un modo per differenziare i terroristi mediorientali da quelli nostrani, di islamico hanno pochino.

Allo stesso modo, il terrorismo non c'entra niente con islam e islamici. I terroristi sono solo pedine di interessi precisi, non si tratta di un fenomeno sociale.

Il progresso sociale è conseguenza del benessere, dove c'è benessere la società diventa meno dipendente da vecchie tradizioni e integralismi religiosi. non a caso i totalitarismi europei del 20° secolo sono tutti nati da condizioni economiche disastrose. Ergo, non puoi pretendere che un popolo che non ha il nostro benessere abbia gli stessi valori. Tra i paesi musulmani, quelli che si avvicinano al nostro tenore di vita sono, guarda un po' la coincidenza, quelli in cui libertà eccetera eccetera sono più presenti.

Forse tu non vuoi farne un discorso economico, ma non è che hai molta scelta. Se non vuoi considerare quel fattore sai già in partenza che qualsiasi tuo ragionamento sarà incompleto.

povertà e ignoranza? Stai parlando anche di Turchia, Egitto, Marocco etc etc., paesi in forte sviluppo dove questo discorso proprio non c'entra niente. islam non significa Afghanistan, necessariamente. Fa molto più rumore un albero che cade di un'intera foresta che cresce. Per dire, io quando sono andato in Turchia mi sono trovato benissimo sinceramente, non ho intravisto il minimo segno di disprezzo, cosa che mi ha convinto che la gente normale, lo zoccolo duro dei milioni, ha altro a cui pensare che lo "scontro di civiltà". Più o meno ovunque nel mondo ho riscontrato che se tu rispetti loro, che siano arabi cinesi americani europei o extraterrestri, loro rispettano te. Se vai a dettare legge no, e fanno bene.

Parli di terrorismo, ma pensi che sia semplicemente quello che appare in tv, cioè il cattivone che manda la gente a farsi saltare perchè vuole che le nostre donne mettano il bourqa. E ragioni su quella visione, facendo finta che da noi le bombe stiano fioccando. Non ti sfiora neanche l'ipotesi che il terrorismo sia un fatto legato a potere e soprattutto soldi (grosso attentato = economia crolla, miliardi in fumo) piuttosto che alla cultura?

mah, 'forse' perchè noi siamo paesi ricchi industrializzati con società evolute, mentre quelle imposizioni vengono da tutt altro ambiente? Se vai in Turchia, o nei paesi musulmani più benestanti, l'obbligo non c'è.

E l'occidentale che parla con sdegno di usanze di paesi sociologicamente più arretrati (per una serie di motivi storici, da cui l'occidente stesso non è estraneo) è come un riccone che critica un barbone per il suo vestito. Qualsiasi considerazione va fatta tenendo a mente la realtà delle cose, non si può dire "ah, guarda quei barbari! da noi c'è libertà di scelta" parlando di un paese che ha un reddito pro capite accettabile solo perchè gli sceicchi miliardari fanno media. E' facile sentirsi superiori così. Se vuoi puoi anche vantare che in occidente si vive meglio che in Etiopia...
per un discorso sulle culture allora si prenda un esempio relativamente vicino al nostro standard, come ad esempio la Turchia. Ti risulta che lì il velo sia obbligatorio?

E oltretutto, sottinteso che da noi c'è la civiltà vera. Quella, appunto, di una società che fa finta di niente se 16 sacerdoti abusano per 30 anni di persone disabili, che non chiede conto ai gestori della struttura che stanno in questi giorni tentando di screditare i disabili in questione pur di evitare le indagini. E' niente se paragonato a quello che succede in Afghanistan, ma piccolo particolare, qui siamo in un paese benestante e ci vantiamo del nostro progresso sociale, lì sono in un paese del terzo mondo, con usanze medievali, mantenuto tale da continue dominazioni (di popoli civili). Ovvero, qui certe cose non dovrebbero succedere, lì è all'ordine del giorno. Perchè se non lo fosse, la società afghana sarebbe altrettanto moderna, e il paese non sarebbe nelle condizioni in cui è ora. Oppure vogliamo parlare dell'Esercito di Liberazione del Signore, dimostrazione inconfutabile che anche la religione dell'occidente, se trapiantata in un contesto tribale/medievale, diventa sanguinaria? Non che l'abbiano nominata spesso i media negli ultimi tempi. Misteriosamente, si parlava solo di Congo e stragi.

Che spunto vuoi trarre da una marea di luoghi comuni da osteria?

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5 anni fa la pensavo così perchè non avevo visto ancora niente, e come molti fanno ancora adesso, mi convincevo che le cose stessero così perchè si appare sempre più dotti e colti mettendo qua e là frecciate all'occidente e dandogli la colpa un po' di tutto. E soprattutto mi piaceva pensare che in paesi musulmani benestanti le cose stessero progredendo. La realtà è un'altra, è molto più fastidiosa da accettare per chi vorrebbe credere tutt'altro ma non può ingannarsi su ciò che vede. Ti risulta che Turchia ed Egitto stiano facendo passi avanti nella laicizzazione?

Oppure ritieni che l'opinione che avevo 5 anni fa prima di mettere mai piede in un paese islamico sia più corretta di quella che ho adesso, con rapporti continui con i paesi arabi -e non si intende certo un villaggio turistico a sharm el sheik-? Con l'esperienza si cresce, per fortuna.

Confermo solo la definizione di terrorismo che ho dato: è il motivo per cui l'ISIS non è da catalogarsi come "terrorismo", se non nell'ambito di terrorizzare il nemico all'interno di una guerra campale.

Se ti interessa limitare il discorso al "terrorismo", allora sì, quello islamico è una minoranza. E di conseguenza, quello delle altre religioni è quasi inesistente.

Modificato da Dauntless
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"I"... "Gli"... è questo che dicevo, manca la voce autorevole che si levi più alta di tutti contro questi barbari che usano pretesti religiosi per commettere orrendi crimini... (Come i Crociati nell'anno mille...)

Dal basso della mia ignoranza.. io credo che le guerre religiose siano spesso un pretesto .. un pretesto per nascondere interessi politici ed economici..

Un pretesto che tuttavia può muover le folle (spesso con un basso grado di istruzione), manipolarle e farle combattere in nome di un Dio e di una ricompensa nel aldilà..

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5 anni fa la pensavo così perchè non avevo visto ancora niente, e come molti fanno ancora adesso, mi convincevo che le cose stessero così perchè si appare sempre più dotti e colti mettendo qua e là frecciate all'occidente e dandogli la colpa un po' di tutto. E soprattutto mi piaceva pensare che in paesi musulmani benestanti le cose stessero progredendo. La realtà è un'altra, è molto più fastidiosa da accettare per chi vorrebbe credere tutt'altro ma non può ingannarsi su ciò che vede. Ti risulta che Turchia ed Egitto stiano facendo passi avanti nella laicizzazione?

Oppure ritieni che l'opinione che avevo 5 anni fa prima di mettere mai piede in un paese islamico sia più corretta di quella che ho adesso, con rapporti continui con i paesi arabi -e non si intende certo un villaggio turistico a sharm el sheik-? Con l'esperienza si cresce, per fortuna.

Confermo solo la definizione di terrorismo che ho dato: è il motivo per cui l'ISIS non è da catalogarsi come "terrorismo", se non nell'ambito di terrorizzare il nemico all'interno di una guerra campale.

Se ti interessa limitare il discorso al "terrorismo", allora sì, quello islamico è una minoranza. E di conseguenza, quello delle altre religioni è quasi inesistente.

va bene tutto, ma alcune cose non sono così nette come le presenti, nel 2011 i movimenti islamici sono usciti dall'illegalità e sono andati al potere, dopo rivolte nate per motivi non certo religiosi (anzi, prevalentemente economici, visto che neanche le condizioni generali non stavano progredendo). Il dibattito è aperto e ci sono visioni contrastanti anche sul territorio, non è che chi viaggia di più vince (se vuoi guarda le mie foto su fb dove mi bullo un sacco dei miei viaggi in tutta l'area).

se si parla di differenze religiose, io non vedo niente nella teologia che renda una religione più violenta dell'altra, non vedo niente nella storia che mi faccia pensare che una religione sia meno violenta dell'altra. vedo nell'attualità che il fondamentalismo islamico è quello di gran lunga più diffuso, ma come metodo mi basta vedere che

- diversi stati islamici, anche radicali, sono uniti per combattere contro l'ISIS

- nella stessa area, ci sono movimenti violenti di altre religioni, che te citavi già nel 2009

per concludere che non è il tipo di religione a dare un pretesto per la violenza, tutt'al più è la religione in sé. Ma il nazionalismo o qualsiasi ideologia servirebbero lo stesso scopo.

Modificato da Tersite
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va bene tutto, ma alcune cose non sono così nette come le presenti, nel 2011 i movimenti islamici sono usciti dall'illegalità e sono andati al potere, dopo rivolte nate per motivi non certo religiosi (anzi, prevalentemente economici, visto che neanche le condizioni generali non stavano progredendo). Il dibattito è aperto e ci sono visioni contrastanti anche sul territorio, non è che chi viaggia di più vince (se vuoi guarda le mie foto su fb dove mi bullo un sacco dei miei viaggi in tutta l'area).

non si tratta di viaggi o turismo, ma di quanto si viene a contatto con la realtà, si riesce a parlare con le persone e si inizia a conoscere il modo di pensare anche nel quotidiano. Io anni fa mi immaginavo paesi musulmani evoluti dove la gente benestante progressivamente si allontanava dalla religione, la realtà era purtroppo diversa.

E' vero che tutti i paesi arabi sono uniti nel combattere l'ISIS (ufficialmente). Ma ciò non rende le loro società più civili dal punto di vista oggettivo dei diritti umani, è solo testimonianza del fatto che i loro leader sanno muoversi molto bene nello scacchiere internazionale.

La differenza tra religioni, te l'ho già spiegato, la puoi osservare tra i ricchi e/o benestanti cristiani ed i ricchi e/o benestanti musulmani, quando tutte le giustificazioni socio-economiche vengono meno. Ripeto, considera la differenza che c'è nella normalità di una vita pacifica, e proiettala su una base di disagio economico o sociale. E troverai il motivo per cui i gruppi militanti sono in numero maggiore da una parte rispetto che dall'altra.

Modificato da Dauntless
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Eddai tersho ma perchè li vuoi difendere a tutti i costi? quello che fanno nel loro mondo è documentatissimo, o credi ad un immenso complotto, oppure non mi puoi dire che quella religione sia uguale alla nostra che ha cmq consentito legislazioni con diritti civili garantiti per tutti. Ma se in arabia le donne non possono ancora guidare la macchina...

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La differenza tra religioni, te l'ho già spiegato, la puoi osservare tra i ricchi e/o benestanti cristiani ed i ricchi e/o benestanti musulmani, quando tutte le giustificazioni socio-economiche vengono meno.

ok, ma per escludere altri fattori che potrebbero portare la differenza, oltre alla religione, limitiamoci alla zona dell'africa, con paesi a maggioranza cristiana come rwanda o i tanti altri in africa, come l'uganda che ha meno musulmani dell'italia. Guardiamo, per rispondere anche al milordo, la condizione dei diritti umani e le condizioni della donna in questi paesi, per essere rigorosi, e consideriamo altri stati con indici superiori, ma a maggioranza musulmana, (di benessere, sviluppo umano, quelli che volete) come la Malesia, dove abbiamo un inviato così tagliamo anche la testa al toro sui viaggi (anch'io ci vado per lavoro!).

Ora: se vediamo che da una parte ci sono condizioni disastrose (di sviluppo, diritti umani, laicità, violenza etc.) sia in paesi cristiani che musulmani, e da un'altra parte ci sono condizioni migliori, sempre in paesi musulmani o di altre religioni, è logicamente impossibile sostenere che il fattore che influenza le condizioni di cui sopra sia la religione.

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La differenza tra religioni, te l'ho già spiegato, la puoi osservare tra i ricchi e/o benestanti cristiani ed i ricchi e/o benestanti musulmani, quando tutte le giustificazioni socio-economiche vengono meno.

ok, ma per escludere altri fattori che potrebbero portare la differenza, oltre alla religione, limitiamoci alla zona dell'africa, con paesi a maggioranza cristiana come rwanda o i tanti altri in africa, come l'uganda che ha meno musulmani dell'italia. Guardiamo, per rispondere anche al milordo, la condizione dei diritti umani e le condizioni della donna in questi paesi, per essere rigorosi, e consideriamo altri stati con indici superiori, ma a maggioranza musulmana, (di benessere, sviluppo umano, quelli che volete) come la Malesia, dove abbiamo un inviato così tagliamo anche la testa al toro sui viaggi (anch'io ci vado per lavoro!).

Ora: se vediamo che da una parte ci sono condizioni disastrose (di sviluppo, diritti umani, laicità, violenza etc.) sia in paesi cristiani che musulmani, e da un'altra parte ci sono condizioni migliori, sempre in paesi musulmani o di altre religioni, è logicamente impossibile sostenere che il fattore che influenza le condizioni di cui sopra sia la religione.

Ma perchè vuoi paragonare mele con pere? Se vuoi considerare l'impatto di due diverse religioni, lo farai su due paesi che per condizioni economiche si somigliano.

Prendiamo Turchia (Pil pro capite di 15.300) e Bulgaria (Pil pro capite di 14.500). Ti risulta che in Bulgaria ci sia un premier ultra-cristiano che sta tentando di abbattere una costituzione laica? O nel medio livello paragoniamo Arabia Saudita e Italia, che curiosamente hanno lo stesso Pil pro-capite. O addirittura paragoniamo dei paradisi del lusso, Lussemburgo e Qatar. Se metti sulla bilancia due paesi con lo stesso grado di sviluppo economico, il livello dei diritti umani penderà sempre da una parte. Se ci tieni a fare i paragoni, metti sulla bilancia Rwanda e Sudan del sud, o Yemen.

Modificato da Dauntless
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milordo il rwanda ha il 74% di cristiani, l'uganda l'85%, e' sufficiente wikipedia

Si ma la religione cristiana è arrivata dopo, prima di questa c'è la loro cultura tradizionale. Che supera gli effetti di quella cattolica. Poi non scordarti che questi sono stati paesi colonizzati lungamente e pesantemente. Non che il sud america non lo sia stato, ma la popolazione originaria +è stata quasi tutta sterminata. In messico per esempio, non troverai nessuno parlare la lingua originaria se non in rarissime eccezioni. In quel caso la religione cristiana ha fatto molto più presa

.Prendiamo l'Uganda, sono parlate più di 40 lingue che comportano delle tradizioni millenarie.

In sud america, chi parla la lingua originale è una sparuta minoranza.

Modificato da milordino
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