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Matteo Renzi


Tersite
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ho letto l'articolo... la prima parte ci sta, ma le conclusioni non c'entrano niente col resto, e non si capisce da dove le fa discendere.

dire che "Creare un partito di massa che si identifica e si compatta non più in un particolare tipo di bisogni materiali o di ideali, ma in una condizione emotiva." non è minimamente reale, chi vota renzi lo vota per gli 80 euro (bisogni materiali) o perchè il resto del panorama politico fa schifo, non sull'onda emotiva dell'ansia.

"La nuova coscienza di classe è quella di un popolo di ansiosi" non mi rappresenta e non rappresenta gran parte dell'elettorato di Renzi (o del pd in generale). "persone che desiderano essere ascoltate, viste, riconosciute" mi sembrano riferibili agli elettori del m5s.

Penso che il voto degli elettori a renzi sia più pragmatico e legato alle altre caratteristiche elencate nel corso dell'articolo, in particolare riportando quel che dicono i suoi più grandi sostenitori la capacità di farsi capire in maniera molto semplice e il modo estremamente pratico e risolutivo di approcciarsi ai problemi (almeno a parole)

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chi vota renzi è il 40% dell'elettorato per cui c'è di tutto, non c'è un elettore tipo

l'articolo non cerca di definire l'elettore di renzi ma parla del suo modo di comunicare per ricevere consenso

che è una cosa diversa dal consenso che riceve attraverso le posizioni politiche

Modificato da Tersite
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poi non vedo come il modo di parlare di renzi, di cui l'articolo stesso dice "Qualunque discorso che Renzi fa non è solo veloce, ma è accelerato. Parte piano e si infervora. Alza i toni, si scalda" possa fare colpo su un ansioso, quando la pacatezza e i toni rilassanti di civati possono apparire molto più consoni a chi ricerca la tranquillità

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a prima vista sembra un buon lavoro, ci sono molte misure interessanti e necessarie, che i governi precendenti non hanno voluto/saputo fare.

resta sempre cruciale il nodo degli enti locali, con tagli alle regioni che penso saranno presto contestati. impossibile non essere dalla parte delle regioni.

ho letto da qualche parte al volo che cottarelli intende incentivare le unioni dei comuni (favorevolissima) e avevo letto che con la legge di stabilità sarebbe stato avviato il sistema dei fabbisogni standard per i comuni, appena vedo il testo lo cerco, che mi sembra un buon punto per la riduzione della spesa della pa, piuttosto che i tagli alle regioni. ma sembra che saranno misure entrambe attuate.

resta comunque il fatto che le stesse regioni e i comuni hanno degli sprechi enormi, e se alcuni settori venissero completamente riorganizzati (per roma e lazio mi riferisco in primis al tpl) ci sarebbero sicuramente dei vantaggi economici (oltre che sociali)

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Cottarelli prevede l'eliminazione di 7000 partecipate, per un risparmio di 6 miliardi. C'è nella legge? se ci fosse è un provvedimento una tantum. Inoltre la UE prevede una riduzione dello 0,5% del deficit, invece lo aumentiamo. Cosa aspetta a dire che se ne fotte del 3%?

Modificato da milordino
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