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Competizione= una corsa verso il nulla cosmico.


Milurdein
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Milo, tu ti stai incazzando su sta cosa e nello stesso tempo dici di ammirare uno che per vincere delle gare ha corso rischi umanamente inimmaginabili (e la cosa buffa è che lo ammiri proprio per questo...).

Ammiro Vale per lo spirito con cui corre, perchè lui innanzitutto si diverte, certo è uno che sta incollato al culo di quello che gli sta davanti finchè non lo passa. In quello che esprime però, prevale nettamente la voglia di divertirsi e non quella di primeggiare: Schumacher per esempio che può essere considerato l'omologo di Vale in formula uno, era solo una macchina, niente di umano. Il primo mi piace, il secondo no.

comunque alla fine se uno riesce a passare sopra ad una tragedia simile senza che gli si rivoltino le budella sono solo fatti suoi.

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introdurre la distanza di sicurezza in una corsa motociclistica è una trovata da premio nobel

eppure nel ciclismo esiste una regola del genere, per le crono. Se ci si avvicina a chi ti sta davanti, non si può stare in scia, bisogna mettersi di lato.

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comunque alla fine se uno riesce a passare sopra ad una tragedia simile senza che gli si rivoltino le budella sono solo fatti suoi.

Non manipolare i nostri messaggi. Nessuno qui dice di essere indifferente alla morte del pilota. Quel che si dice è che:

- nel momento in cui una persona va a 300km/h deve mettere in preventivo la disgrazia (e a noi dispiace che sia accaduta)

- la gente si è schifata perché nonostante la persona sia morta prima della fine della gara2, lo han nascosto per mandare avanti lo show e han fatto correre pure la motogp

- 40 moto in pista nello stesso momento si dice da parecchio che siano pericolose (ricordo un'intervista di Rossi di qualche tempo fa). Il business ha vinto sulla sicurezza

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l'immagine che m i trasmette questa morte è quella di due avvoltoi che travolgono la preda. Del resto se gli stai attaccato al culo è perchè lui è la tua preda, questo non lo può negare nessuno. Se poi c'è qualche testa d minchia che ha pure il coraggio di fare del sarcasmo su un evento così tragico mi ripugna per la coscienza che si mette sotto i piedi.

comunque le famose sportellate in moto sono gestri da codice penale, data la pericolosità, questo non è un caso di sportellata, è il caso più fortuito che ci possa essere, eppure i due piloti sono stati indagati per omicidio colposo. Per me è una stronzata, me evidentemente quello che dico non è completamente una cagata.

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Dire "non mi interessano più le competizioni" (non vero, segui ancora il calcio) è diverso da dire che le competizioni sono il male assoluto

E' vero seguo ancora il calcio, ma se notate non scrivo quasi più nella sezione calcio, non litigo più con degli amici interisti o juventini, mentre una volta mi sarei accapigliato. Non ero un ultras ma poco ci mancava.Il calcio è soprattutto uno spettacolo, se il Milan non vince come negli ultimi 4/5 anni (con l'eccezione della champions league del 2007), in pratica non me ne fotte veramente niente. Non intendo dire che la competizione sia il male assoluto, ma di certo una delle componenti principali della degenerazione della società, questo si. Ma soprattutto è una componente miope e stupida, perchè non capisce che al di là di essa ci sono cose estremamente migliori e più godibili. Senza togliere niente a nessuno, se invece di competere in primis si collaborasse, la vita sarebbe infinitamente migliore di quanto possiamo immaginare. La competizione è un falso mito, superato da tutti gli eventi odierni, Senza considerare che ai vertici dell'umanità non si compete più da un pezzo, si fanno gareggiare solo i fessi per un tozzo di pane, per speculare su di loro.

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eppure nel ciclismo esiste una regola del genere, per le crono. Se ci si avvicina a chi ti sta davanti, non si può stare in scia, bisogna mettersi di lato.

Dunque sarebbe una regola sensata se le gare di moto GP fossero corse a cronometro.

Dai, ammetti che hai postato preso dall'impulso e dalla tristezza per la morte del pilota e che ti sei un po' incartato. E' umano, eh.

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Mio padre, per molti anni pilota di volo acrobatico, ha sempre sostenuto che gran parte del pubblico che accorreva a vedere le loro gare, sotto sotto desiderasse vedere il sangue... Ovviamente non si tratta di un desiderio esplicito...ma l'inconscia bramosia di assistere ad un incidente apocalittico lui diceva di percepirla chiamamente in molti spettatori...

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Dunque sarebbe una regola sensata se le gare di moto GP fossero corse a cronometro.

Dai, ammetti che hai postato preso dall'impulso e dalla tristezza per la morte del pilota e che ti sei un po' incartato. E' umano, eh.

Il problema esiste, e non può essere sottovalutato. Una certa dose di rischio ci sarà sempre, ma la competizione a questi livelli ne comporta troppi e troppo elevati.

Quando a Misano Rainey rimase paralizzato, si sono inventati la protezione per la colonna vertebrale, cosa possono inventarsi per evitare che un pilota venga travolto da altre due moto così vicine?

guardatevi questa clip

http://www.youtube.com/watch?v=1sxhSLPBD5A&feature=related

Modificato da milordino
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Mio padre, per molti anni pilota di volo acrobatico, ha sempre sostenuto che gran parte del pubblico che accorreva a vedere le loro gare, sotto sotto desiderasse vedere il sangue... Ovviamente non si tratta di un desiderio esplicito...ma l'inconscia bramosia di assistere ad un incidente apocalittico lui diceva di percepirla chiamamente in molti spettatori...

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eppure nel ciclismo esiste una regola del genere, per le crono. Se ci si avvicina a chi ti sta davanti, non si può stare in scia, bisogna mettersi di lato.

Sei fuori strada Milordino.

Nel ciclismo esiste quella regola ma non c'entra assolutamente niente con la sicurezza. La motivazione è di tutt'altro genere e riguarda le PRESTAZIONI: se tu ti metti in scia fai meno fatica a pedalare, questo perchè muovendoti dietro un corpo in movimento non incontri la resistenza opposta dall'aria ferma bensì trovi l'aria che si sta già muovendo nella tua direzione. Si crea insomma un effetto risucchio (se ci fai caso, se vedi un motociclista correre in maglietta, la maglietta non la vedrai svolazzare all'indietro ma la vedrai appiccicata alla schiena, questo proprio perchè viene risucchiata). E' per questo motivo che quando un gruppo di ciclisti va in fuga questi, per andare più veloci, si mettono in fila e a turno si alternano alla guida del gruppo: in quel modo vanno più forte con meno fatica perchè beneficiano a turno di questo effetto.

Ovviamente in una cronometro una cosa del genere non può essere consentita perchè mettendoti in scia di quelli che incontri miglioreresti la tua performance irregolarmente.

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la scia è sempre scia: in moto come in bicicletta

Ma non c'entra niente con la sicurezza, che era l'argomento di discussione finora.

Tra l'altro nel ciclismo la regola esiste solo per le tappe crono, l'equivalente nel motociclismo sarebbe mettere la regola durante le prove per il piazzamento in griglia di partenza, ma non avrebbe senso perchè nel ciclismo mettersi in scia migliora in modo sensibile la prestazione (è solo per questo che esiste la regola), nel motociclismo invece questo effetto è irrilevante.

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Nelle prove cronometrate è irrilevante perchè il beneficio si apprezza alla distanza: le prove del motociclismo durano circa due minuti, le tappe crono del ciclismo anche un'ora.

Ecco, sarebbe una buona regola il proibire di prendere la scia di quello che sta davanti a te.

Si certo, e come fai a sorpassare?

Quello davanti farebbe le traiettorie migliori mentre quello dietro per non stare in scia dovrebbe fare il doppio della strada... il motociclismo non avrebbe più senso.

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Nelle prove cronometrate è irrilevante perchè il beneficio si apprezza alla distanza: le prove del motociclismo durano circa due minuti, le tappe crono del ciclismo anche un'ora.

Si certo, e come fai a sorpassare?

Quello davanti farebbe le traiettorie migliori mentre quello dietro per non stare in scia dovrebbe fare il doppio della strada... il motociclismo non avrebbe più senso.

lo renderesti più interessante

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E'troppo semplice in un rettilineo prendere la scia dell'avversario per superarlo. Sudare bastardi, in miniera, altro che succhiare le ruote. C'è troppa maleducazione in questo sport, sti cafoni tutti uno addosso all'altro. Manca la classe.

Modificato da milordino
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A questo punto sto anche un po' cazzeggiando. E' stato un caso più unico che raro, ma è altrettanto vero che forse se ci fosse una pressione tale addosso a tutti (ricordiamoci che i piloti cominciano da minorenni a rischiare la vita), probabilmente la competizione sarebbe vista in modo più easy. Valentino è un concorrente spietato ma sa essere anche easy. E' il connubio perfetto che fa di un campione un supercampione. Anche Lorenzo è bravo, anche Stoner, ma mancano loro le caratteristiche per divertirsi come fa Valentino.

Modificato da milordino
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  • 1 anno later...

Dopo la tragica morte di supersic (sigh), ribadisco la mia richiesta di abolizione per tutte quelle attività nelle quali la competizione può causare la morte, oltre a condannare oltre ogni ragionevole limite la lotta per la sopravvivenza, ovvero la stupida interpretazione di Darwin. Vaffanculo a tutti gli avvoltoi che attendono solamente la morte di qualcuno per succhiargli il sangue, Andate tutti quanti a fare in culo. Merdacce.

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I piloti hanno probabilità di morte non troppo lontane dalla gente che lavora nei cantieri, solo che gli altri sono pagati un migliaio di volte meno.

Chiedessi alla gente nei cantieri se accettarebbero di correre qualche rischio in più per la sicurezza per guadagnare mille volte di più, vedresti che i cantieri sarebbero vuoti.

Questo ti farebbe capire che la tua polemica non ha senso: tutti sanno che lanciato a 300km/h è rischioso, ma è un rischio che ti procura gloria, soldi, successo, donne. Loro semplicemente fanno un bilancio: il rischio vale la candela? Per loro si, e la prova più lampante la trovo nel fatto che la prossima gara verrà corsa.

Modificato da NoRegrets
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