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La cosa che mi angoscia di più


Toremoon
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Il più grande nemico della mia notte è l'universo. Ogni volta che penso e ripenso a quanto è grande, al fatto che ci sono miliardi di miliardi di stelle e x.000.000.000.000.000.000.000 di pianeti, mi scende un gelo addosso che mi fa battere forte il cuore e mi lascia nell'angoscia più totale (altro che iDroga).

Il mio terrore deriva da una considerazione: qualunque sforzo faccia, per quanto cerchi di allargare i miei confini "della mente", sarò e resterò per sempre un puntino caccoloso nell'universo. I più grandi uomini della nostra storia, da Leonardo da Vinci, a Isaac Newton, ad Einstein, a Caravaggio acchivipiace, non saranno mai esistiti fra una miliardata d'anni. Tutta la mia/la tua/la nostra memoria sparirà e con essa il ricordo dell'uomo.

Sono in quegli attimi frenetici mi rendo conto di quanto sia importante avere fede, di quanto sia fondamentale per non impazzire di relatività, avere la concezione che ci sia una Coscienza Superiore, che a mo' di registratore sia Onnisapiente, che veda e conservi tutto nei magazzini della sua memoria e che dia un fine ai nostri infinitesimali gesti su questa terra.

Perché, parliamoci chiaro, se non c'è un Dio, perdiamo taaaaaaaaaanto, taaaaaa.000.000.000.000.000.aaaaaaaaaaaanto tempo.

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Perché, parliamoci chiaro, se non c'è un Dio, perdiamo taaaaaaaaaanto, taaaaaa.000.000.000.000.000.aaaaaaaaaaaanto tempo.

non sai quante volte c'ho pensato alla nullità del nostro tempo trascorso sulla terra.

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Perché, parliamoci chiaro, se non c'è un Dio, perdiamo taaaaaaaaaanto, taaaaaa.000.000.000.000.000.aaaaaaaaaaaanto tempo.

Infatti.

E cercando di ragionare più laicamente possibile sono arrivato comunque alla conclusione che un Dio e una vita eterna ci devono essere.

Perchè non è possibile che passiamo su sta Terra a fare tante cose, a costruirci mille affetti, a cercar di lasciare una NOSTRA impronta a questo mondo e poi arrivi la morte a portarsi via tutto.

Nell'eternità sta la nostra grandezza, pur essendo infinitamente piccoli come dice Tore.

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Infatti.

E cercando di ragionare più laicamente possibile sono arrivato comunque alla conclusione che un Dio e una vita eterna ci devono essere.

Perchè non è possibile che passiamo su sta Terra a fare tante cose, a costruirci mille affetti, a cercar di lasciare una NOSTRA impronta a questo mondo e poi arrivi la morte a portarsi via tutto.

Nell'eternità sta la nostra grandezza, pur essendo infinitamente piccoli come dice Tore.

Io credo fermamente che ci reincarniamo all'infinito... che noi siamo sempre le stesse vecchie anime che girano e rigirano su questo mondo.

Siamo tanti di più di una volta come esseri umani, ma semplicemente perché ci sono meno animali... le anime sono sempre quelle...

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Io credo fermamente che ci reincarniamo all'infinito... che noi siamo sempre le stesse vecchie anime che girano e rigirano su questo mondo.

Siamo tanti di più di una volta come esseri umani, ma semplicemente perché ci sono meno animali... le anime sono sempre quelle...

resta il fatto che, prima o poi, la Terra finirà, e porterà son sè tutte le anime.

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ma toruccio, mica mi davi del superficiale? mica mi dicevi che bisogna rimanere ancorati alle leggi conosciute della fisica? anche se la meccanica quantistica non risolve per niente i tuoi interrogativi?

è quello che cerco di dire da anni, anche al raduno ho parlato dell'assoluta inutilità di quasi tutte le leggi di ogni tipo, non parliamo dell'autorità. ma se ne fottono tutti.

http://www.libreriauniversitaria.it/grande...o/9788817013512

Modificato da milordino
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resta il fatto che, prima o poi, la Terra finirà, e porterà son sè tutte le anime.

L'anima è il respiro dell'universo. Noi siamo tutti la stessa cosa divisi in più corpi.

Ogni pezzetto di questa anima si reincarna all'infinito.

Se poi mi dici che l'universo morirà... sì.. moriremo tutti perché noi siamo l'universo.

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Il più grande nemico della mia notte è l'universo. Ogni volta che penso e ripenso a quanto è grande, al fatto che ci sono miliardi di miliardi di stelle e x.000.000.000.000.000.000.000 di pianeti, mi scende un gelo addosso che mi fa battere forte il cuore e mi lascia nell'angoscia più totale (altro che iDroga).

Il mio terrore deriva da una considerazione: qualunque sforzo faccia, per quanto cerchi di allargare i miei confini "della mente", sarò e resterò per sempre un puntino caccoloso nell'universo. I più grandi uomini della nostra storia, da Leonardo da Vinci, a Isaac Newton, ad Einstein, a Caravaggio acchivipiace, non saranno mai esistiti fra una miliardata d'anni. Tutta la mia/la tua/la nostra memoria sparirà e con essa il ricordo dell'uomo.

Sono in quegli attimi frenetici mi rendo conto di quanto sia importante avere fede, di quanto sia fondamentale per non impazzire di relatività, avere la concezione che ci sia una Coscienza Superiore, che a mo' di registratore sia Onnisapiente, che veda e conservi tutto nei magazzini della sua memoria e che dia un fine ai nostri infinitesimali gesti su questa terra.

Perché, parliamoci chiaro, se non c'è un Dio, perdiamo taaaaaaaaaanto, taaaaaa.000.000.000.000.000.aaaaaaaaaaaanto tempo.

E' una cosa che terrorizza da sempre anche me.

Quando mi ci metto a pensare a fondo arrivo sempre ad un punto morto e mi sale l'angoscia.

La soluzione è non pensarci.

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Io, invece, trovo tutto questo molto affascinante. Non ne provo un'angoscia particolare.

Di fatto maggiore è l'universo, maggiori sono gli interrogativi, maggiori sono le possibilità.

Mi angoscerebbe, invece, sapere che tutto è "finito" nel senso di compreso, analizzato, studiato. Spiegato senza possibilità d'errore e quindi senza possibilità di cambiamento.

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Sono preoccupata, soprattutto per lui, ma la penso come Kyuss.

Mi viene in mente una mail che mi avevano inviato dove tramite immagini dimostravano, rispetto all'Universo, quanto "puntini" fossimo. E che quindi non valeva prendeserla più di tanto per le cose. Mi è parso qualunquista.

Come se dicessi a mio figlio che il suo problema di bambino di 10 anni non è poi così grave perchè ai miei occhi da adulta non è pari ad es.al pagamento di un mutuo. Però per lui bambino di 10 anni è importante.

Non cerco una spiegazione, una ragione, uno scopo al fatto di esserci. Ci siamo.

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Sono preoccupata, soprattutto per lui, ma la penso come Kyuss.

Mi viene in mente una mail che mi avevano inviato dove tramite immagini dimostravano, rispetto all'Universo, quanto "puntini" fossimo. E che quindi non valeva prendeserla più di tanto per le cose. Mi è parso qualunquista.

Come se dicessi a mio figlio che il suo problema di bambino di 10 anni non è poi così grave perchè ai miei occhi da adulta non è pari ad es.al pagamento di un mutuo. Però per lui bambino di 10 anni è importante.

Non cerco una spiegazione, una ragione, uno scopo al fatto di esserci. Ci siamo.

beh siamo cosa?

le risposte ci sono, purtroppo non le vogliamo cercare, quello che è adesso non sarà più domani, quello che stiamo vivendo è già passato, invece lo crediamo ancora valido per il futuro.

il tuo problema è nulla rispetto a quello di tuo figlio, non viceversa.

Modificato da milordino
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Come se dicessi a mio figlio che il suo problema di bambino di 10 anni non è poi così grave perchè ai miei occhi da adulta non è pari ad es.al pagamento di un mutuo. Però per lui bambino di 10 anni è importante.

Non cerco una spiegazione, una ragione, uno scopo al fatto di esserci. Ci siamo.

Già i nostri problemi sono sempre commisurati all'età che abbiamo, alle esperienze ecc ecc.

Ovviamente ad occhi adulti i problemi di un bimbo sono stupidi, ma da adulti non dobbiamo dare questa percezione al bimbo. Anzi semmai dobbiamo aiutarlo ad imparare come si superano i problemi, non risolvendoglieli per forza noi, ma mostrandogli come si fa.

Senza deriderlo o farlo sentire inadeguato.

Tutto ha uno scopo. Non mi interessano le spiegazioni.

Mi interessano i meccanismi però....

Martina

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