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Forse questa non è musica ma solo poesia


Milurdein
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Però Giorgio Gaber era veramente avanti anni luce rispetto a chiunque altro in questo ambiente. Per oltre 30 anni si era ritirato dalla grande scena per inventare (nessuno lo ha imitato) il teatro canzone. Io sono passato dal'ascoltarlo ai tempi de VENGO A PRENDERTI STASERA a DESTRA SINISTRA, con un intermezzo nel 1981 con IO SE FOSSI DIO, forse la sua più grande opera (ai democristiani si rizzano ancora i capelli sulla testa oggi ricordando quel testo). Nel mezzo un oblio assoluto, perchè la cultura di merda degli anni '80 della quale sono figlio, ha cancellato questo fenomenale artista.

Qui una sua poesia e riflessione su una delle più importanti e controverse ideologie del secolo scorso.

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Per qualche giorno, dopo la morte di Gaber, la televisione lo ha descritto nel modo più "angelico" possibile, i politici hanno tutti ricordato "quanto era bravo", le radio hanno trasmesso le sue canzoni più comiche e divertenti. Chissà perché hanno tutti dimenticato di trasmettere e di parlare di questa canzone che è stata sempre proibita dalla radio e dalla televisione italiana: anzi, era considerata così pericolosa che nessun discografico ha voluto pubblicarla! Gaber l'ha perciò prodotta in proprio e il disco ha per questo avuto un sistema di vendita molto particolare (non si trovava normalmente nei negozi ma circolava quasi "clandestinamente"). Perché la canzone è così terribile? Perché in anni in cui il terrorismo delle Brigate Rosse rapisce, uccide e commette crimini (solo nel 1978 era stato assassinato Aldo Moro, il Presidente della Democrazia Cristiana), Gaber dice che "a dio i martiri non gli hanno fatto mai cambiare giudizio": quindi, anche se non è giusto sparare e uccidere lui lancia un'invettiva feroce contro quelle stesse persone e parti politiche che spesso sono vittime del terrorismo.

Io se fossi Dio
(e io potrei anche esserlo, sennò non vedo chi!)
Io se fossi Dio,
non mi farei fregare dai modi furbetti della gente:
non sarei mica un dilettante!
Sarei sempre presente.
Sarei davvero in ogni luogo a spiare
o, meglio ancora, a criticare, appunto...
cosa fa la gente.

Per esempio il piccolo borghese, com'è noioso!
Non commette mai peccati grossi!
Non è mai intensamente peccaminoso!
Del resto, poverino, è troppo misero e meschino
e pur sapendo che Dio è più esatto di una Sweda
lui pensa che l'errore piccolino non lo conti o non lo veda.

Per questo io se fossi Dio,
preferirei il secolo passato,
se fossi Dio rimpiangerei il furore antico,
dove si odiava, e poi si amava,
e si ammazzava il nemico!

Ma io non sono ancora nel regno dei cieli,
sono troppo invischiato nei vostri sfaceli.

Io se fossi Dio,
non sarei così coglione
a credere solo ai palpiti del cuore
o solo agli alambicchi della ragione.
Io se fossi Dio,
sarei sicuramente molto intero e molto distaccato
come dovreste essere voi!

Io se fossi Dio,
non sarei mica stato a risparmiare:
avrei fatto un uomo migliore.
Sì vabbe', lo ammetto
non mi è venuto tanto bene,
ed è per questo, per predicare il giusto,
che io ogni tanto mando giù qualcuno,
ma poi alla gente piace interpretare
e fa ancora più casino!

Io se fossi Dio,
non avrei fatto gli errori di mio figlio
e sull'amore e sulla carità
mi sarei spiegato un po' meglio!
Infatti non è mica normale che un comune mortale
per le cazzate tipo compassione e fame in India,
c'ha tanto amore di riserva che neanche se lo sogna!
Che viene da dire:
Ma dopo come fa a essere così carogna?

Io se fossi Dio
non sarei ridotto come voi
e se lo fossi io certo morirei
per qualcosa di importante!
Purtroppo l'occasione di morire simpaticamente
non capita sempre
e anche l'avventuriero più spinto
muore dove gli può capitare
e neanche tanto convinto.

Io se fossi Dio
farei quello che voglio,
non sarei certo permissivo,
bastonerei mio figlio,
sarei severo e giusto,
stramaledirei gli inglesi come mi fu chiesto,
e se potessi
anche gli africanisti e l'Asia e poi gli Americani e i Russi;
bastonerei la militanza come la misticanza
e prenderei a schiaffi
i volteriani, i ladri, gli stupidi e i bigotti:
perché Dio è violento!
E gli schiaffi di Dio
appiccicano al muro
tutti!

Ma io non sono ancora nel regno dei cieli,
sono troppo invischiato nei vostri sfaceli...

Finora abbiamo scherzato,
ma va a finire che uno prima o poi ci piglia gusto
e con la scusa di Dio
tira fuori tutto quello che gli sembra giusto.

E a te ragazza che mi dici che non è vero
che il piccolo borghese è solo un po' coglione,
che quell'uomo è proprio un delinquente, un mascalzone,
un porco in tutti i sensi, una canaglia
e che ha tentato pure di violentare sua figlia...
Io come Dio inventato, come Dio fittizio,
prendo coraggio e sparo il mio giudizio
e dico: Speriamo che a tuo padre
gli sparino nel culo cara figlia!
così per i giornali diventa un bravo padre di famiglia.

Io se fossi Dio,
maledirei davvero i giornalisti e specialmente... tutti.
Che certamente non son brave persone
e dove cogli, cogli sempre bene.
Compagni giornalisti, avete troppa sete
e non sapete approfittare delle libertà che avete:
avete ancora la libertà di pensare,
ma quello non lo fate
e in cambio pretendete la libertà di scrivere,
e di fotografare.

Immagini geniali e interessanti,
di presidenti solidali e di mamme piangenti.
E in questa Italia piena di sgomento
come siete coraggiosi, voi che vi buttate
senza tremare un momento!
Cannibali, necrofili, deamicisiani e astuti,
e si direbbe proprio compiaciuti!
Voi vi buttate sul disastro umano
col gusto della lacrima in primo piano!

vabbe', lo ammetto:
la scomparsa dei fogli e della stampa
sarebbe forse una follia...
ma io se fossi Dio
di fronte a tanta deficienza
non avrei certo la superstizione della democrazia!

Ma io non sono ancora del regno dei cieli,
sono troppo invischiato nei vostri sfaceli...

Io se fossi Dio
naturalmente io chiuderei la bocca a tanta gente:
nel regno dei cieli non vorrei ministri
e gente di partito tra le palle,
perché la politica è schifosa e fa male alla pelle!
E tutti quelli che fanno questo gioco,
che poi è un gioco di forze, ributtante e contagioso
come la lebbra e il tifo...
E tutti quelli che fanno questo gioco
c'hanno certe facce che a vederle fanno schifo,
che siano untuosi democristiani
o grigi compagni del piccì.
Sono nati proprio brutti o, per lo meno, tutti
finiscono così.

Io se fossi Dio,
dall'alto del mio trono
vedrei che la politica è un mestiere come un altro
e vorrei dire, mi pare a Platone,
che il politico è sempre meno filosofo
e sempre più coglione;
è un uomo tutto tondo
che senza mai guardarci dentro scivola sul mondo,
che scivola sulle parole
anche quando non sembra... o non lo vuole.

Compagno radicale,
la parola "compagno" non so chi te l'ha data
,
ma in fondo ti sta bene,
tanto ormai è squalificata.
Compagno radicale,
cavalcatore di ogni tigre, uomo furbino
ti muovi proprio bene in questo gran casino
e mentre da una parte si spara un po' a casaccio
e dall'altra si riempiono le galere
di gente che non c'entra un cazzo...

Compagno radicale,
tu occupati pure di diritti civili e di idiozia
che fa democrazia
e preparaci pure un altro referendum
questa volta per sapere
dov'è che i cani devono pisciare!

Compagni socialisti,
ma sì anche voi insinuanti, astuti e tondi!
Compagni socialisti,
con le vostre spensierate alleanze
di destra, di sinistra, di centro,
coi vostri uomini aggiornati,
nuovi di fuori e vecchi di dentro!...
Compagni socialisti fatevi avanti
che questo è l'anno del garofano rosso e dei soli nascenti!
Fatevi avanti col mito del progresso
e con la vostra schifosa ambiguità!
Ringraziate la dilagante imbecillità!

Ma io non sono ancora nel regno dei cieli,
sono troppo invischiato nei vostri sfaceli...

Io se fossi Dio,
non avrei proprio più pazienza,
inventerei di nuovo una morale
e farei suonare le trombe per il Giudizio universale!
Voi mi direte perché è così parziale
il mio personalissimo Giudizio universale:
perché non suonano le mie trombe
per gli attentati, i rapimenti, i giovani drogati
e per le bombe.
Perché non è comparsa ancora l'altra faccia della medaglia.

Io come Dio, non è che non ne ho voglia.
Io come Dio, non dico certo che siano ingiudicabili
o addirittura, come dice chi ha paura, gli innominabili!
Ma come uomo, come sono e fui,
ho parlato di noi, comuni mortali:
quegli altri non li capisco, mi spavento,
non mi sembrano uguali.
Di loro posso dire solamente
che dalle masse sono riusciti ad ottenere
lo stupido pietismo per il carabiniere
.
Di loro posso dire solamente
che mi hanno tolto il gusto
di essere incazzato personalmente
.
Io come uomo posso dire solo ciò che sento,
cioè solo l'immagine del grande smarrimento.

Però se fossi Dio
sarei anche invulnerabile e perfetto,
allora non avrei paura affatto,
così potrei gridare, e griderei senza ritegno che è una porcheria,
che i brigatisti militanti siano arrivati dritti alla pazzia!

Ecco la differenza che c'è tra noi e "gli innominabili":
di noi posso parlare perché so chi siamo
e forse facciamo più schifo che spavento.
Ma di fronte al terrorismo o a chi si uccide c'è solo lo sgomento.

Ma io se fossi Dio,
non mi farei fregare da questo sgomento
e nei confronti dei politici
sarei severo come all'inizio,
perché a Dio i martiri
non gli hanno fatto mai cambiar giudizio
.
E se al mio Dio che ancora si accalora,
gli fa rabbia chi spara,
gli fa anche rabbia il fatto
che un politicante qualunque
se gli ha sparato un brigatista,
diventa l'unico statista
!

Io se fossi Dio,
quel Dio di cui ho bisogno come di un miraggio,
c'avrei ancora il coraggio di continuare a dire
che Aldo Moro insieme a tutta la Democrazia Cristiana
è il responsabile maggiore di trent'anni di cancrena italiana
.

Io se fossi Dio,
un Dio incosciente enormemente saggio,
avrei anche il coraggio di andare dritto in galera,
ma vorrei dire che Aldo Moro resta ancora
quella faccia che era
!

Ma in fondo tutto questo è stupido perché, logicamente...
io se fossi Dio,
la terra la vedrei piuttosto da lontano
e forse non ce la farei ad accalorarmi in questo scontro quotidiano.
Io se fossi Dio,
non mi interesserei di odio o di vendetta e neanche di perdono
perché la lontananza è l'unica vendetta
è l'unico perdono!

E allora va a finire che se fossi Dio,
io mi ritirerei in campagna
come ho fatto io...

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  • 1 mese dopo...

Te che sei di Milano se ti piace puoi andare a dei raduni commemorativi di Gaber organizzati dalla figlia.. in cui c' è chi reinterpreta i testi, le musiche e le scene teatrali.. Non te lo far sfuggire .. deve essere davvero una gran figata..

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Già stato ad una rappresentazione presentata da Iachetti. Però non è la stessa cosa. E' un peccato che io che avrei potuto vederlo dal vivo non lo abbia mai visto.

http://www.giorgiogaber.it/news/enzo-iacchetti-chiedo-scusa-al-signor-g

L'ho visto di persona una volta, quando la moglie fu eletta alla presidenza della provincia di milano, sebbene lui non fosse proprio dalla stessa parte politica..,.(era per forza italia)

Modificato da milordino
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Beh che lui fosse di forza italia non mi risulta per nulla eh.. lui non aveva colore politico.. e in alcune interviste ha sempre affermato che non votava per nessuno.. perchè tutti i partiti facevano cagare..

Infatti questo si coglie in molte delle sue canzoni.. tipo "destra sinistra" in cui mette in rilievo le false ideologia e classificazioni di una destra e di una sinistra ormai senza più ideali concreti.. ma travestite solo di apparenza..

Gaber poi si "politicizzò" quando la moglie, ex femminista tra l altro, entrò in politica.. quella fu la prima volta per Gaber in cui si recò alle urne.. molti hanno contestato ciò.. ma lui affermò che ha votato sua moglie.. perchè lei è una brava persona.. negando ancora uno schieramento politico..

Modificato da Zero
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Già stato ad una rappresentazione presentata da Iachetti. Però non è la stessa cosa. E' un peccato che io che avrei potuto vederlo dal vivo non lo abbia mai visto.

http://www.giorgiogaber.it/news/enzo-iacchetti-chiedo-scusa-al-signor-g

L'ho visto di persona una volta, quando la moglie fu eletta alla presidenza della provincia di milano, sebbene lui non fosse proprio dalla stessa parte politica..,.(era per forza italia)

Ma perchè ti alteri così facilmente?.. da quello che hai scritto si comprende che te hai detto che lui era di forza italia.. invece era la moglie...

Se vuoi parlare da persona.. ok... possiamo dialogare.. ma se devi iniziare ad insultare alla prima incomprensione dovuta ad un tuo errore di esposizione e ad un mio di interpretazione non ha senso..

Quindi ben venga il confronto Milo.. ma se vedo che non riesci a confrontarti inizio a trollare.. ti avviso..

Avrai pure una certa età.. ma scendi dal piedistallo..

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C'erano delle elezioni, e la moglie ha vinto. Ho detto che lui non era della stessa parte politica. Poi ho menzionato forza italia. Semmai non è chiaro quale sia la parte, perchè se dico che lui non era di quella parte, poi menziono forza italia, allora per chi è stata eletta la moglie? Era più chiaro menzionare il partito della moglie (c'erano delle elezioni) che non il suo (che fra parentesi non ha mai avuto). Non trovi?

Cmq quello sfogo non era rivolto a te, ma in generale. ieri sera ho visto un'intervista a Corrado Augias che reputo una mente veramente eccelsa, Subito dopo mi è venuto in mente Gaber. Quindi ho scritto qui quel pensiero, niente di personale. Cmq hai già cominciato a trollare quindi semmai non faresti nulla di nuovo.

Ascoltati (o leggi) bene l'ultima parte di QUALCUNO ERA COMUNISTA...se non la conosci già, dovrebbe dirti qualcosa.

Modificato da milordino
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Perché sentiva la necessità di una morale diversa.

Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.

Sì, qualcuno era comunista perché, con accanto questo slancio, ognuno era come… più di sé stesso.

Era come… due persone in una.

Da una parte la personale fatica quotidiana e dall'altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita.

No. Niente rimpianti.

Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare…come dei gabbiani ipotetici.

E ora? Anche ora ci si sente come in due.

Da una parte l'uomo inserito che attraversa ossequiosamente

lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana e dall'altra il gabbiano senza più neanche l'intenzione del volo perché ormai il sogno si è rattrappito.

Due miserie in un corpo solo.

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La conosco perfettamente.. ed è molto ma molto bella.. anche perchè poi sulla base della stessa canzone hanno fatto "qualcuno era Femminista"..

Comunque l'impotenza è una delle mie preferite anche .. è su un altro genere.. ma è fantastica.. molto poetica ed emozionante..

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Quello che vuole dire con quelle ultime parole, intensissime, è il senso di impotenza di chi si sentirebbe di spiccare il volo, ma si sente vincolato alla terra da una marea di stronzate.E' il vero malanno di quest'epoca, al di là delle stronzate di Renzi e dei grandi esempi che ti vogliono dare in pasto come Steve Jobs ecc. la gente che vuole veramente spiccare il volo viene trattenuta al suolo, non ti consentono di muoverti.

Non c'entra con il comunismo, è una metafora per chi vuole sognare ad occhi aperti. E non solo per stare meglio tu egoisticamente,

Modificato da milordino
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  • 2 mesi dopo...

Un tema ripreso più volte nelle sue canzoni.. l'amore.. l'innamoramento iniziale per poi precipitare inevitabilmente nell' abitudine .. senza alcuno slancio.. senza più alcuna conquista..
Si può definire ancora amore? o semplicemente si tramuta in affetto fraterno, amicizia , complicità.. senza più nessuno slancio.. nessuna conquista.. nessun enigma..nessun pudore..?

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Cosa imbarazzante.. Qualche anno fa avrei risposto anche io, forse, in quel modo.. Ma fortunatamente ho avuto l'opportunità di poterti scoprire e conoscere musicalmente..

Tanti auguri caro Giorgio.. mi manchi..

[media]Parlato) Stanza 132... ore 18... è già nato... sì: è un maschio due chili e nove... com'è bello! Tutto suo padre... No tutto sua madre... ma che dici! Sì, tutto bene: parto naturale... non se n'è neanche accorta!

Quanti fiori colorati, sono nato in una serra.
Quanti volti emozionati, quanta gente che mi afferra.
Che fortuna! Ho tanti amici e son qui tutti felici:
tra sorrisi e complimenti prendo i primi sacramenti.
Ma che nome mi daranno? forse G come mio nonno;
io mi giocherei la vita che quei tipi li lo fanno.

Ma com'è grasso, ma com'è bello
guardalo povero piccolo, prendilo povero piccolo,
dammelo un po' anche a me.

Un amore di bambino, una vera meraviglia
È la voce della zia con quel mostro di sua figlia.
C'è anche lui, tutto sudato, quel maiale con gli occhiali
che si vede raramente solo in casi eccezionali.
E comincia coi commenti la sfilata dei parenti;
ma io proprio non capisco perché son così contenti.

Ma com'è grasso, ma com'è bello
guardalo povero piccolo, prendilo povero piccolo,
dammelo un po' anche a me.

Poi si mettono a mangiare per concludere la festa,
uno si alza col bicchiere ma gli gira un po' la testa:
Sarà un uomo assai importante, forte, bello, intelligente
Ma sta calmo, che magari poi divento un deficiente!
Han deciso per il nome: proprio G, come mio nonno,
avrei voglia di reagire ma per ora ho troppo sonno.

Ma com'è grasso, ma com'è bello
guardalo povero piccolo, prendilo povero piccolo,
dammelo un po' anche a me.

Modificato da Zero
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  • 8 mesi dopo...
  • 2 mesi dopo...
  • 1 anno later...

Non molto.

Era una persona semplice, simpatica. Era sempre impegnato quindi quei momenti in cui cantava nei teatri milanesi erano le uniche occasioni che avevo di incontrarlo.

Ricordo che andavo più volte allo stesso spettacolo. 

Lo facevo con il mio amico Dario (morto anni fa in un incidente stradale), era un suo fan.

Ricordo anche che sapevo tutte le sue canzoni a memoria, quando riascolto "qualcuno era comunista" mi emoziono ancora.

Ricordo la vecchia Milano, la Comasina, il Giambellino, la mala con Vallanzasca, che tempi.

P.za S.Babila, i fasci, i paninari, gli hippy, il 68...

Che strano, questi ricordi mi vengono sempre in bianco e nero nella mia testa.

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2 ore fa, MasterMatrix dice:

Non molto.

Era una persona semplice, simpatica. Era sempre impegnato quindi quei momenti in cui cantava nei teatri milanesi erano le uniche occasioni che avevo di incontrarlo.

Ricordo che andavo più volte allo stesso spettacolo. 

Lo facevo con il mio amico Dario (morto anni fa in un incidente stradale), era un suo fan.

Ricordo anche che sapevo tutte le sue canzoni a memoria, quando riascolto "qualcuno era comunista" mi emoziono ancora.

Ricordo la vecchia Milano, la Comasina, il Giambellino, la mala con Vallanzasca, che tempi.

P.za S.Babila, i fasci, i paninari, gli hippy, il 68...

Che strano, questi ricordi mi vengono sempre in bianco e nero nella mia testa.

wow vorrei averli vissuti anche io. Mi accontento di video, di stralci in bianco e nero qui e la che comunque creano tanta emozione.. e mediamente non li posso condividere con quasi nessuno.

 

Hai qualche canzone che ti piaceva? o che ascoltavi maggiormente. A me lui fa sempre tanto ridere oltre che pensare :)

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10 ore fa, Zero dice:

wow vorrei averli vissuti anche io. Mi accontento di video, di stralci in bianco e nero qui e la che comunque creano tanta emozione.. e mediamente non li posso condividere con quasi nessuno.

 

Hai qualche canzone che ti piaceva? o che ascoltavi maggiormente. A me lui fa sempre tanto ridere oltre che pensare :)

 

Faceva ridere, pensare e, a volte, ti scappava anche qualche lacrimuccia.

Come ti ho detto "qualcuno era comunista" è quel pezzo che, ogni volta che lo sento, mi da delle emozioni proprio perché descrive tutto quel periodo.

Cmq io ho questa raccolta dove non c'è un pezzo che non mi piace.

 

16935431_10154831922831013_2071563685_o.

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56 minuti fa, MasterMatrix dice:

 

Faceva ridere, pensare e, a volte, ti scappava anche qualche lacrimuccia.

Come ti ho detto "qualcuno era comunista" è quel pezzo che, ogni volta che lo sento, mi da delle emozioni proprio perché descrive tutto quel periodo.

Cmq io ho questa raccolta dove non c'è un pezzo che non mi piace.

 

16935431_10154831922831013_2071563685_o.

che pezzi ci sono? :)

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