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Parlano i militari delle motovedette italiane che hanno riportato in Libia i migranti

Solo un giovane del Mali è riuscito a nascondersi ed è sbarcato a Lampedusa: "Miracolato"

"Ho eseguito gli ordini ma mi vergogno

Quei disperati ci chiedevano aiuto"

dal nostro inviato FRANCESCO VIVIANO

"Ho eseguito gli ordini ma mi vergogno Quei disperati ci chiedevano aiuto"

LAMPEDUSA - "È l'ordine più infame che abbia mai eseguito. Non ci ho dormito, al solo pensiero di quei disgraziati", dice uno degli esecutori del "respingimento". "Dopo aver capito di essere stati riportati in Libia - aggiunge - ci urlavano: "Fratelli aiutateci". Ma non potevamo fare nulla, gli ordini erano quelli di accompagnarli in Libia e l'abbiamo fatto. Non racconterò ai miei figli quello che ho fatto, me ne vergogno".

Parlano i militari delle motovedette italiane - quella della Guardia di Finanza, la "Gf 106" e quella della Capitaneria di porto, la "Cpp 282" - appena rientrati dalla missione rimpatrio. Sono stati loro a riportare in Libia oltre 200 extracomunitari, tra i quali 40 donne (3 incinte) e 3 bambini, dopo averli soccorsi mercoledì scorso nel Canale di Sicilia. Un "successo", lo ha definito il ministro Maroni, che finanzieri e marinai delle due motovedette non condividono anche se hanno eseguito quegli ordini. Niente nomi naturalmente, i marinai delle due motovedette rischierebbero quanto meno una punizione se non peggio. Ma molti non nascondono il loro sdegno per quello che hanno vissuto e dovuto fare. "Eravamo impegnati in altre operazioni - dicono fiamme gialle e marinai della capitaneria - poi improvvisamente è arrivato l'ordine di andare a soccorrere quelle tre imbarcazioni, di trasbordarli sulle nostre motovedette e di riportarli in Libia".

Non è stato facile, a bordo di quelle carrette del mare c'erano donne incinte, tre bambini e tutti gli altri che avevano tentato di raggiungere Lampedusa. "Molti stavano male, alcuni avevano delle gravi ustioni, le donne incinte erano quelle che ci preoccupavano di più, ma non potevamo fare nulla, gli ordini erano quelli e li abbiamo eseguiti. Quando li abbiamo presi a bordo dai tre barconi ci hanno ringraziato per averli salvati. In quel momento, sapendo che dovevamo respingerli, il cuore mi è diventato piccolo piccolo. Non potevo dirgli che li stavamo portando di nuovo nell'inferno dal quale erano scappatati a rischio della vita".

A bordo hanno anche pregato Dio ed Allah che li aveva risparmiati dal deserto, dalle torture e dalla difficile navigazione verso Lampedusa. Ma si sbagliavano, Roma aveva deciso che dovevano essere rispediti in Libia. "Nessuno di loro lo aveva capito, ci chiedevano come mai impiegavamo tanto tempo per arrivare a Lampedusa, rispondevamo dicendo bugie, rassicurandoli".

La bugia non è durata molto, poco prima dell'alba qualcuno ha notato che le luci che vedevano da lontano non erano quelle di Lampedusa ma quelle di Tripoli. Alla fine i marinai italiani sono stati costretti a spiegare: "Non è stato facile dire a tutta quella gente che li avevamo riportati da dove erano partiti. Erano stanchi, avevano navigato con i barconi per cinque giorni, senza cibo e senza acqua. Non hanno avuto la forza di ribellarsi, piangevano, le donne si stringevano i loro figli al petto e dai loro occhi uscivano lacrime di disperazione".

Lo sbarco a Tripoli è avvenuto poco dopo le sette del mattino: "Vederli scendere ci ha ferito tantissimo. Ci gridavano: "Fratelli italiani aiutateci, non ci abbandonate"". Li hanno dovuti abbandonare, invece, li hanno lasciati al porto di Tripoli dove c'erano i militari libici che li aspettavano. Sulla banchina c'erano anche i volontari delle organizzazioni umanitarie del Cir e dell'Onu, ma non hanno potuto far nulla, si sono limitati a contare quei disperati che a fatica, scendevano dalla passerelle delle motovedette per tornare nell'inferno dal quale erano scappati. Le donne sono state separate dagli uomini e portati in "centri d'accoglienza" vicino Tripoli. Non si sa che fine faranno.

Solo uno è riuscito a sfuggire al rimpatrio. Un ventenne del Mali che aveva intuito cosa stava succedendo a bordo e si era nascosto sotto un telone. Ha messo la testa fuori solo quando la motovedetta della Finanza è attraccata a Lampedusa, ha aspettato che a bordo non ci fosse più nessuno e poi è sceso anche lui. È stato rintracciato mentre passeggiava nelle strade dell'isola ed ha subito confessato. Adesso si trova nel centro della base Loran di Lampedusa. Un miracolato.

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Il discorso è molto semplice: in africa vivono diecine di milioni di persone in condizioni terrificanti che possono voler sfuggire per le più svariate ragionii per approdare ad un paese decisamente più accogliente. A questa stregua perchè non andiamo a prenderceli tutti? perchè non aboliamo le frontiere? perchè solo quelli che finiscono nelle maglie della criminalità che organizza questi viaggi devono avere il privilegio di arrivare sulle nostre coste? quanto abbiamo pagato a gheddafi perchè si riprendesse le navi che partono dalle sue coste? una cifra immonda, il minimo che mantenga le promesse di limitare l'immigrazione frutto di organizzazione criminali. perchè questo è.

Vanno civiltà è anche impedire che gente senza scrupoli ci conduca in Italia gente dietro il ricatto di prezzi inaccettabili. Vengono mai arrestati quelle luride merde?

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il milordo ha ragione, su.

un paese serio ha il dovere di non accogliere tutti i disperati del mondo, per un motivo prima di tutto etico: non c'è lavoro dignitoso per tutti. e se non c'è lavoro dignitoso, vuol dire che chi viene qua è costretto a vivere comunque a livelli non umani.

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Distinguiamo però; una cosa è dire "accogliamoli tutti", cosa che, di fatto, non esiste al mondo e che non mi risulta abbia detto nessuno. Altra cosa è dire "controlliamo, prima di rispedirli indietro, se hanno diritto a stare da noi" che è la procedura regolare e sacrosanta, oggi infranta con nonchalance.

Per cui, per favore, smettiamo di dire "eh ma allora si accolgono tutti" come se succedesse davvero. Possiamo criticare questa visione astratta e teorica, ma faremmo meglio a guardare la realtà: in questo momento si manda a morire gente che ha diritto a risiedere in italia, e il governo nega che sia illegale. E' una vergogna che non ci sia una levata di scudi e che la sinistra lasci fare l'opposizione al Papa,

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Tore la differenza è fra accettare migranti normali (che vengon qui per lavorare) e quelli richiedenti asilo (che cercan qui rifugio).

Nessuno stato vuole aver tutte quelle bocche da sfamare, infatti nessuno ha mai preso accordi sull'accoglienza dei migranti. Ogni stato, sui migranti "normali" può fare quel che vuole.

L'unico limite è il non poter rimandare indietro quelli che scappano da torture e persecuzioni, ed è appunto la regola che stiamo violando. Poi si può pensare che sia sbagliata, ma rendiamoci conto che agiamo nell'illegalità e che è riconosciuta ovunque da una cinquantina d'anni (in particolare in europa dove è dettagliatissima).

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Tore la differenza è fra accettare migranti normali (che vengon qui per lavorare) e quelli richiedenti asilo (che cercan qui rifugio).

non conosco le leggi internazionali, ma sarebbe possibile, per sfregio, invece di rispedirli da dove sono venuti, mandarli a nostre spese nel cuore della mitteleuropa e lasciarli lì?

no, perchè qui sembra che sia una croce che dobbiamo abbracciare solo noi.

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sì, dal punto di vista loro basta non rimandarli lì. Dal punto di vista delle relazioni con lo stato dell'europa centrale, ci sono altri problemi.

Comunque la discussione verte su di quello, sull'europa che facendo una politica di immigrazione comune dovrebbe contribuire a aiutare gli stati di frontiera (tipo malta e noi) che hanno l'onere maggiore. Ma è una discussione che si sviluppa da decenni e i suoi frutti li porta. Svegliarsi una mattina e dire che è in regola rispedirli senza controllo è fuori dal mondo. Che l'unico a reagire sia il Papa lo è anche di più.

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tersho quanti abitanti hanno i paesi africani che necessitano di condizioni di vita migliori? li andiamo a prendere tutti?^ certo che no, quelli che sfuggono alle maglie della frontiera li soccorri, ma quelli che riesci li respingi e li rimandi da dove sono partiti.

Io almeno e la maggior parte degli italiani sono contenti che finalmente si possano fermare le barche di disperati anche perchè in questi modo ne scoraggi l'invio.

Modificato da milordino
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tersho quanti abitanti hanno i paesi africani che necessitano di condizioni di vita migliori? li andiamo a prendere tutti?^ certo che no, quelli che sfuggono alle maglie della frontiera li soccorri, ma quelli che riesci li respingi e li rimandi da dove sono partiti.

Io almeno e la maggior parte degli italiani sono contenti che finalmente si possano fermare le barche di disperati anche perchè in questi modo ne scoraggi l'invio.

Anche perchè sfruttando la disperazione di molti di quelli che arrivano con il barcone sappiamo bene da anni che viene intascato un bel po' di soldi (proprio dalle tasche di questi) dalla criminalità internazionale del traffico di uomini...facciamo finta di niente, come in Italia è successo da un sacco d'anni a differenza di Grecia, Spagna e Francia?

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milordo tutti gli africani starebbero meglio in un paese ricco, ma non tutti ne hanno diritto. Alcuni però sì.

A nessuno è mai venuto in mente di accettare clandestini (che peraltro ora è reato), quello che si dice qui è di accettare chi è intitolato a stare in italia.

I RIMPATRI DI CLANDESTINI CI SONO SEMPRE STATI e sempre ci saranno, se le regole si faranno rispettare. Quel che non c'era mai stato era il rimpatrio di chi non deve essere rimpatriato, questo è illegale.

Respingere chi chiede asilo magari è un bel deterrente, ILLEGALE, per combattere gli scafisti. Anche ragionando nell'ottica da far west (in cui ministri combattono la delinquenza infrangendo la legge) ricordiamoci che per loro non è un deterrente neanche la morte, che ben spesso incontrano in quei viaggi.

Davvero mi sorprendo, qui si domanda solo CHE SI RISPETTI LA LEGGE, peraltro una regola affermata ovunque da oltre 50 anni, e questa posizione viene considerata irrealistica e minoritaria. Ma dove siamo finiti? Per evitare che gente venga a violare le nostre leggi da noi, le violiamo noi per primi?

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si ma noi i clandestini (brava gente o meno ) li abbiamo fino all'altro ieri "accettati eccome" per anni ed anni non dotandoci di una politica giusta ma severa contro l'immigrazione di quel tipo...adesso si urla "al lupo, al lupo" con il discorso dell'asilo politico...peccato che neppure la situazione che abbiamo supinamente accettato e subito noi italiani di gente di tutti i tipi che entrava in italia comrpesi per carità la brava gente o i disperati (non necessariamente la stessa cosa o persone) non ha fatto gridare allo scandalo molti...e per anni siamo stati considerati il ventre molle d'Europa.

Modificato da mauricefree
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il ventre molle dell'europa lo siamo ancora, e per ragioni geografiche, e non c'è bossi fini che tenga (anzi ha fatto peggio, ma mi sembra stiamo esulando dal discorso di maroni che infrange le regole)

I clandestini saranno umanamente bravi guaglioni, ma in questo discorso non c'entra: non hanno diritto a stare qua. Non possiamo essere un paese serio se per primi ce ne freghiamo delle regole. Rispettiamo le procedure: asilo a chi ne ha diritto, a casa gli altri. Sembra assurdo perché ormai siamo lobotomizzati, ma ci rendiamo conto che funziona così da sempre e ovunque?

Giacché in questo momento, stiamo rimandando a casa tutti, in violazione delle nostre leggi, non riesco a capire come mai continuiamo a parlare di ACCETTARE TUTTI quando nessuno ne parla e la realtà è l'esatto contrario.

Le leggi severe non hanno riscosso grande successo, dopo la bossi fini le entrate clandestine sono aumentate.

Facciamo leggi rispettabili e facciamole rispettare, invece di fare proclami roboanti e assurdi e rimanere un magna magna di illegalità, in cui si combatte la delinquenza delinquendo.

Uno può dire che a lampedusa stanno strabordando, che ci sono fughe continue, che l'europa non collabora. Sono argomenti sacrosanti: che la gente che lavora lì faccia il suo lavoro, allora, e pretenda soldi dall'europa per gestire ammodo quei flussi, così come ne abbiamo diritto. Ma non sembra che il nostro governo quegli accordi li conosca granché.

Invece, cominciamo a infrangere più leggi dei clandestini, e siamo tutti soddisfatti, come bimbi di 6 anni. Voi ve lo meritate, alberto sordi.

Modificato da Tersite
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tersite sono infastidito dai tuoi appelli alla legalità in un paese in cui molti di questi clandestini delinquono, schiavizzano, rapiscono, violentano, spacciano, rubano, occupano, frodano, lavorano in nero e, quando va bene, chiedono la carità.

io sono stufo di vivere in un paese che accoglie questo ciarpame umano. preferirei vederli affondare uno ad uno in mare piuttosto che vederli schiavizzare e costringere alla prostituzione un'altra ragazza.

e non posso fare distinzioni. davvero non posso, perchè il nostro stato non ce la fa. e io sono meno dello stato.

per cui nessuno entri più, finchè non lo dico io.

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molti di questi clandestini delinquono

No, sbagli: tutti i clandestini delinquono per definizione, perché è un reato il solo fatto di stare qua.

Io però (ripeto per la terza volta) non parlavo di clandestini, ma di altri. La distinzione fra regolare e irregolare sembrerà un dettaglio, ma è quello che consente di far venire drogba a giocare in serie A o nelson mandela a fare una conferenza (tutto questo senza stare a citare quanti immigrati ci sono fra badanti operai e agricoltori).

Comunque molto meglio dir così ("freghiamocene delle leggi e facciamo annegare questo ciarpame umano") piuttosto che trovare scuse patetiche e ipocrite per giustificare questi comportamenti. Vediamo se delinquendo noi si risolve il problema della criminalità e della disoccupazione.

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Le parole di fini non sono né moraliste né di sinistra.

In assenza di un'opposizione (che tace, e rimane solo nelle vostre parole tipo "la sinistra attacca ma prima respingeva anche lei" o, in alternativa, "la sinistra vuole accogliere i clandestini") il suo ruolo ora gli rende conveniente dire cose vere e di mero buon senso.

"Un conto - puntualizza Fini - è l'immigrato clandestino, mentre un altro conto è chi gode della possibilità di chiedere asilo. Si tratta di due posizioni che non possono essere trattate allo stesso modo. Respingere l'immigrato che vuole entrare clandestinamente - spiega il presidente della Camera - non viola il diritto internazionale. E' il diritto internazionale che lo prevede, ma è giusto che venga verificata la sussistenza dei requisiti per chiedere l'asilo prima di riaccompagnare il clandestino al paese da cui proviene".

"Italia multietnica? Questione demografica". Il presidente della Camera prende le distanze dalla linea introdotta dal ministero dell'Interno e dalla dichiarazione del premier che aveva assicurato di "non volere un'Italia multietnica": "Non credo abbia molto senso dire che si voglia o meno una società multietnica: è una questione demografica. In Italia e nel resto della Ue, il numero degli stranieri è aumentato, ed è destinato a salire ancora per ragioni demografiche. Per questo - osserva - una politica lungimirante in tema di immigrazione deve basarsi certamente su una garanzia di sicurezza e legalità, ma anche su una forte cooperazione internazionale".

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Respingere chi chiede asilo magari è un bel deterrente, ILLEGALE, per combattere gli scafisti. Anche ragionando nell'ottica da far west (in cui ministri combattono la delinquenza infrangendo la legge) ricordiamoci che per loro non è un deterrente neanche la morte, che ben spesso incontrano in quei viaggi.

EDDAI i rifugiati che chiedono asilo non li trovi in quei barconi, quelli non hanno né narte né parte, e comunque entrare in Italia in quel modo è illegale.

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dal corriere:

"Secondo i dati dell'Unhcr, nel 2008 oltre il 75% di coloro giunti in Italia via mare ha fatto richiesta di asilo e al 50% di questi è stata concessa una forma di protezione internazionale. Più del 70 % delle circa 31mila domande d'asilo nel 2008 in Italia provenivano da persone sbarcate sulle coste meridionali del Paese".

stando al diritto, han ragione loro. Ma possiamo anche fregarcene delle regole, dopotutto siamo italiani. Però basta dirlo, e non fare finta che le stiamo rispettando.

Modificato da Tersite
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Ma certo anch'io chiederei il diritto di asilo, è un'opportunità in più di rimanere in italia, come fai a cascarci? si dichiarano anche omosessuali pur di non essere rimandati in paesi musulmani. Cerchiamo di prendere i problemi veri e di non farci menare il naso da gente che ha unicamente FAME, dai non facciamo ridere i polli. Io farei tale uguale, come diceva un mio amico non propriamente colto, ma è una stronzata che il 75% sappia per quali ragioni si chiede asilo politico, è già tanto se conoscono il significato della parola POLITICO. Dai tersho sei un ragazzo intelligente.

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milordo che ora il diritto di asilo sia abusato è una vaccata, non puoi pensarlo in base all'aneddoto uscito sul giornale del tizio che l'ha richiesto in quanto gay.

Te puoi chiederlo, ma non te lo danno. In africa di guerre e di regimi razzisti ce n'è parecchi, e della gente citata nel messaggio prima, chi ha effettivamente diritto all'asilo è molto meno della metà

La regola di cui si parla dice: sull'immigrazione, gli stati fan quel che vogliono. L'unica cosa, se uno scappa da te perché rischia morte torture e persecuzioni, non lo puoi rimandare nel posto lì da dove scappa. In itlaia l'asilo è ben più ampio di questa norma qui che ora si fa finta che non esista. L'asilo è anche uno dei principi fondamentali della costituzione.

Una cosa mi piacerebbe vedere, già dall'altro topic in caffè con le 5 donne incinte annegate: solo un po' di franchezza.

Gli immigrati ci danno noia? D'accordo, cacciamoli e chiudiamo le frontiere, ma riconosciamo di essere un paese razzista.

C'è la crisi economica e per questo mandiamo persone incontro alla tortura e alla morte? D'accordo, ma prendiamo atto che violiamo leggi affermate da 60 anni, facciamo una nuova repubblica (l'art. sul diritto d'asilo in quanto principio fondamentale non si può cambiare) e soprattutto - se accettiamo di veder morire centinaia di persone come formiche, per sentirci meglio a casa nostra tra gli onesti italiani, allora non stiamo a dire tante stronzate sulla sacralità della vita umana.

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se accettiamo di veder morire centinaia di persone come formiche, per sentirci meglio a casa nostra tra gli onesti italiani, allora non stiamo a dire tante stronzate sulla sacralità della vita umana.

scusa tersite, ma io non avevo capito che sfuggivano alle persecuzioni che subiscono in libia. è che avevo capito che la stragrande maggioranza degli immigrati che parte da lì non fosse neppure libico.

avrò capito male.

in tal caso è giusto accogliere i libici che sfuggono dalle persecuzioni del loro Paese.

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certo, e per accogliere i libici perseguitati bisogna esaminare la loro richiesta di essere accolti in quanto tali, tuttavia, respingendoli in alto mare, viene loro negato questo diritto.

Se vogliamo entrare nei dettagli, loro a quel punto diventerebbero rifugiati.

La regola che si chiama del non respingimento è violata solo verso quelli lì (i libici perseguitati che cercano rifugio).

Se altri (afghani, sudanesi, eritrei etc. - stragrande maggioranza di quelli che parton dalla libia) hanno diritto a stare qua, non dipende dalla convenzione di ginevra citata dal Papa, ma dalla legge italiana (che deriva dall'art. 10 della costituzione il quale dice "lo straniero ha dirittto d'asilo in casi blablabla secondo la legge).

In quel caso non chiedono lo status di rifugiato (internazionalmente riconosciuto dal '51) ma il diritto d'asilo, che i vari legislatori nazionali sono liberi di regolamentare come più gli aggrada.

Come spiegava poc'anzi un eminente saggio:

In itlaia l'asilo è ben più ampio di questa norma qui che ora si fa finta che non esista.

I due termini, tuttavia, sono usati come sinonimi dal gretto gergo giornalistico, che di puttanate ne lascia passare di peggiori.

Poi rileggo per vedere se quel che ho scritto è comprensibile, se l'edit non fosse sufficiente.

Invito poi a non farne una questione giuridica, perché che sia illegale è lampante. Semplicemente, parliamo con franchezza e non ci attacchiamo a cavilli infondati.

Modificato da Tersite
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Gli immigrati ci danno noia? D'accordo, cacciamoli e chiudiamo le frontiere, ma riconosciamo di essere un paese razzista.

ma manco per le palle, è questo il principio assurdo. Il diritto di asilo è richiesto in modo abnorme, allora tutti gli abitanti di un paese africano non propriamente democratico ha diritto di chiedere asilo, ma come sei messo?sono dei poveracci che cercano un approdo migliore, ma è nostro dovere respingerli con tutti i mezzi possibili perchè non riusciremo a soddisfarne se non un'esigua minoranza. No, non funzica proprio come dici tu nella pratica.

Invito poi a non farne una questione giuridica, perché che sia illegale è lampante.

Non è affatto illegale far ritornare assieme alla guardia costiera della libia i barconi da dove sono partiti. Se si trovano più vicini al tuo territorio non puoi respingerli, non se si trovano ancora in acque libiche.

Grasso a ballarò ha detto che ci sono 2 milioni di africani pronti a riversarsi verso l'italia...che fai stendi la rete rossa in mare? basta con le cialtronerie.

Modificato da milordino
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