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INLAND EMPIRE


Ronnie Rava
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  • 11 anni later...

Ieri ho rivisto il film per la terza volta. E subito dopo ho letto settanta pagine di saggio in cui Matteo Marino (fondatore di davidlynch.it) prova a darne un'interpretazione e chiave di lettura. Sebbene questa analisi, per ammissione dello stesso autore, sia incompleta, posso dire che mi ha aiutato a collegare piccoli passaggi che dopo la terza visione ancora non mi erano del tutto chiari. Tuttavia, mentre le prime due volte l'ho visto al cinema ed in entrambi i casi ero rimasto molto colpito dalla resa visiva, questa terza visione, fatta a casa e, lo ammetto, con qualche interruzione, invece, mi ha deluso abbastanza da questo punto di vista. Evidentemente il digitale rende meglio su grande schermo e con la giusta atmosfera (il buio della sala) perché ieri l'ho apprezzato molto meno da un punto di vista estetico. E temo che la cosa abbia influenzato la mia nuova visione.

Detto ciò, il film continua a piacermi, ma nel complesso un po' meno di dieci anni fa. Sarà che all'epoca avevo appena scoperto Lynch ed ero in piena scoperta (ho visto quasi l'intera filmografia, cortometraggi compresi, al cinema) e forse avevo una maggiore ricezione delle sue tecniche e atmosfere, ma anche dopo aver sviscerato la famosa "trilogia della mente" che termina con INLAND EMPIRE grazie al libro di Marino. Infatti, mentre con i primi due sono rimasto ancor più affascinato, con quest'ultimo ho registrato un calo di gradimento. Ma questo può essere dovuto al mezzo della nuova visione (spero di poterlo rivedere al cinema/con un proiettore) e perché forse dopo aver visto la terza stagione di Twin Peaks la qualità visiva mi ha colpito ancor più negativamente. Tutto ciò considerando che Lynch ha intenzionalmente usato riprese in digitale a bassa qualità ai fini delle tematiche del film. Però non ne sono rimasto soddisfatto ugualmente.

 

(qui riferimenti alla trama con inevitabili spoiler)

Spoiler

Tornando ai contenuti, invece, da un lato ha ragione Guru, tecnicamente la storia di base è molto semplice (ancor di più di Strade Perdute e Mulholland Drive), però qui il tutto è reso ancor più criptico dei casi precedenti per via delle numerose metafore, analogie e soprattutto a causa dei riferimenti di Lynch alle sue opere precedenti. Comunque, pare sia universalmente riconosciuto che il film non sia un sogno dell'attrice Nikki Grace, bensì della Lost Girl (la ragazza polacca che compare all'inizio, che piange mentre guarda il televisore su cui vede Rabbits) e Nikki stessa non sia che una delle sue diverse proiezioni mentali, che a sua volta si proietta su Sue Blue e una prostituta. Sono tutte personalità della Lost Girl che evidentemente sta affrontando una crisi che alla fine risolverà riuscendo a riunirsi con Nikki (la scena del bacio) e tornerà felicemente dalla sua famiglia (marito e figlio, nella scena finale). Nel già citato saggio vengono spiegati un sacco di riferimenti, dalle implicazioni psicologiche di Jung all'onnipresente componente spirituale ispirata da Maharishi Mahesh Yogi, di cui Lynch è un grande ammiratore oltre alle citazioni dei suoi lavori precedenti.

 

Non sono d'accordo con i detrattori (@Ronnie Rava) che parlano di presa in giro dello spettatore, che il film non abbia senso e sia solo un'accozzaglia di scene senza senso. Lo sono tanto quanto lo erano Strade Perdute o Mulholland Drive ad una prima visione superficiale senza approfondire i vari passaggi tutti ben ponderati e curati nei dettagli. Forse è questo che manca a INLAND EMPIRE, anche qui di sicuro Lynch ha fatto un grande lavoro di mappatura, ma i collegamenti sono meno nitidi rispetto alle sue opere precedenti. Qui, forse, si è lasciato influenzare da un nuovo tipo di processo creativo, tant'è che per sua stessa ammissione fino a metà delle riprese neanche lui aveva ben chiara la direzione del film. Quindi giorno per giorno decideva cosa girare, non esisteva un vero copione ma forniva il materiale man mano e lasciava molta libertà agli attori di improvvisare e modificare. Poco importa che spesso abbia dichiarato riguardando il materiale girato "prima non lo sapevo ma era esattamente così che volevo questa scena e me ne rendo conto solo ora che è conclusa". Ciò non toglie che il film, come ha dichiarato Lynch stesso "is supposed to make perfect sense", perché è un'opera completa al pari di tutti i suoi lavori. Forse, però, risente di questo metodo e mentre Strade Perdute e Mulholland Drive appaiono magnifici anche senza averli compresi, INLAND EMPIRE, probabilmente a causa della sua durata, come giustamente sottolineato da Guru, va affrontato con maggiore attenzione, studio e analisi prima di poterlo apprezzare del tutto. Tra l'altro Lynch girò più di cento ore di scene e non per nulla è uscito un "mediometraggio" da 75 minuti, More Things That Happened, estrapolato dalle scene tagliate, che potrebbe rappresentare un'opera a sé stante ma che di fatto chiarisce molti passaggi di INLAND EMPIRE (vidi anche questo al cinema ma devo rivederlo per ritrovare tali collegamenti perché non lo ricordo per nulla, ma mi fido del giudizio di Marino).

 

In conclusione, TL;DR. Comunque INLAND EMPIRE è un film interessantissimo, non so ancora se più o meno bello degli altri lavori di Lynch perché dopo solo tre visioni è presto darne un giudizio definitivo, ma ha il suo perché e anche se più ostico degli altri lavori, non può essere sottovalutato da un fan di Lynch. Se invece non siete appassionati di Lynch è normale che consideriate questo film inguardabile.

 

(adesso mi manca il capitolo su Twin Peaks The Return, sono proprio curioso)

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44 minuti fa, absolute dice:

In conclusione, TL;DR. 

 

Condivido solo queste parole.

 

Ho già perso 3 ore della mia vita per vedere al cinema quello schifo, figuriamoci se perdo altro tempo a leggere con attenzione tutta sta roba.

 

Come testimoniato anche da diversi attori, Lynch ha girato tutto senza uno straccio di sceneggiatura, neanche in bozza: ha girato una cozzaglia di scene che gli piacevano, poi sicuramente in fase di montaggio si sarà sbizzarrito a montarle seguendo una sua logica malata. Non c'è altro, il resto sono solo seghe mentali di chi vuole trovarci un senso ad ogni costo. 

Modificato da Ronnie Rava
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E' inutile che provi a fare di tutta l'erba un fascio, sono film totalmente diversi (anzi, gli altri due sono film mentre INLAND EMPIRE in pratica non lo è).

Il mio punto di vista è semplice: a me piacciono i film da interpretare, ma solo se è il film stesso a stimolare un'interpretazione. Mi interessa poco andare a leggere volumi sull'interpretazione di un film: lo posso fare se il film mi ha suscitato quell'interesse, ma se devo per forza andare a leggere qualcosa perchè non ci ho capito una mazza di niente, per quanto mi riguarda il film ha totalmente fallito il colpo (e di conseguenza non mi interessa cercare spiegazioni).

 

Strade Perdute in particolare è un film lineare, con un paio di varianti che non hanno senso e che lasciano allo spettatore possibili interpretazioni. Senza contare che la potenza di certe sequenze nella prima parte del film, IE se le sogna (decidi tu quale personaggio se le sogna :D). Comunque ho deciso, stasera me lo rivedo visto che è passato un po' di tempo dall'ultima volta.

 

Mulholland Drive (che ho rivisto per caso la settimana scorsa) come già detto si spinge in effetti al limite per i miei gusti: del resto a differenza di Strade Perdute che è sempre stato un progetto a sè stante, MD doveva essere il pilot di una serie quindi normale che Lynch volesse metterci dentro un sacco di roba da (non) spiegare più avanti, vedi la terza serie di Twin Peaks. Ma si salva ancora con delle sequenze molto potenti che assolutamente in quella sbobba di IE non ho ritrovato neanche da lontano.

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INLAND EMPIRE non è pienamente comprensibile alla prima visione, di sicuro.
E neanche comprensibile quanto Mulholland Drive o Strade Perdute.


Comunque io ero uscito dal cinema conscio di avere afferrato qualcosa, l'atmosfera generale e il tema del film:

 

c'è un male ancestrale che si perpetua da anni. Una ragazza ne soffre e questo Male si ripresenta nel corso degli anni sotto forme diverse, ma sempre con delle similitudini di fondo.

E con questa interpretazione in testa, varie parti del film prendevano più o meno senso, tanto mi è bastato.

 

Il modo in cui Lynch narra gli eventi fa rimanere comunque a bocca aperta, è sorprendente.
In più il film è disturbante ed inquietante, sensazioni che non mi capita spesso di provare.
Addirittura sentivo tristezza per questa vicenda che non riuscivo nemmeno a comprendere: non capivo cosa stesse succedendo nella sua interezza, ma soffrivo per la storia delle ragazze che Lynch portava su schermo.

Insomma, sono uscito dal cinema stravolto.
Di sicuro non mi capita spesso di andare al cinema e provare certe sensazioni: è stata un'esperienza e questo cerco quando vedo un film. Di sicuro non mi sono annoiato.

Modificato da JackShepard
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2 ore fa, Ronnie Rava dice:

Il mio punto di vista è semplice: a me piacciono i film da interpretare, ma solo se è il film stesso a stimolare un'interpretazione. Mi interessa poco andare a leggere volumi sull'interpretazione di un film: lo posso fare se il film mi ha suscitato quell'interesse, ma se devo per forza andare a leggere qualcosa perchè non ci ho capito una mazza di niente, per quanto mi riguarda il film ha totalmente fallito il colpo (e di conseguenza non mi interessa cercare spiegazioni).

 

E su questo siamo d'accordo. Semplicemente per te Strade Perdute è stato più immediato. Mulholland Drive si era già spinto al limite e INLAND EMPIRE è al di là della tua capacità di comprensione immediata. Ci può stare. Non per questo IE non può essere definito film. Così come per molte persone già Strade Perdute è oltre il proprio limite e se quelle ti dicono che non lo si può definire film, è normale che chi invece lo ha apprezzato provi a fargli cambiare idea. Io non voglio convincerti che IE sia un capolavoro, ma mi basta sentirti ammettere che semplicemente non è di tuo gusto perché utilizzo un metodo che a te non convince, così come per uno spettatore abituato a film lineari, già Memento è "troppo".

 

E secondo me rivedendolo non cambierai opinione, perché è come ha indirettamente detto Jack, se non ti ha preso emotivamente già alla prima visione, difficilmente potrà conquistarti in seguito. Pensa che a me è successo il contrario, le prime due visioni mi hanno preso tantissimo, questa terza visione a distanza di anni me l'ha fatto apprezzare meno. E non dubito che magari una quarta visione tra un po' di tempo possa farmelo riapprezzare di più. Però il processo inverso lo vedo difficile.

 

2 ore fa, JackShepard dice:

INLAND EMPIRE non è pienamente comprensibile alla prima visione, di sicuro.
E neanche comprensibile quanto Mulholland Drive o Strade Perdute.


Comunque io ero uscito dal cinema conscio di avere afferrato qualcosa, l'atmosfera generale e il tema del film:

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c'è un male ancestrale che si perpetua da anni. Una ragazza ne soffre e questo Male si ripresenta nel corso degli anni sotto forme diverse, ma sempre con delle similitudini di fondo.

E con questa interpretazione in testa, varie parti del film prendevano più o meno senso, tanto mi è bastato.

 

Il modo in cui Lynch narra gli eventi fa rimanere comunque a bocca aperta, è sorprendente.
In più il film è disturbante ed inquietante, sensazioni che non mi capita spesso di provare.
Addirittura sentivo tristezza per questa vicenda che non riuscivo nemmeno a comprendere: non capivo cosa stesse succedendo nella sua interezza, ma soffrivo per la storia delle ragazze che Lynch portava su schermo.

Insomma, sono uscito dal cinema stravolto.
Di sicuro non mi capita spesso di andare al cinema e provare certe sensazioni: è stata un'esperienza e questo cerco quando vedo un film. Di sicuro non mi sono annoiato.

 

Esatto, IE è Lynch tanto quanto tutta la sua filmografia. Non  Forse giusto Una Storia Vera, The Elephant Man e Dune, sentono meno del suo stile (meno, ma comunque non manca) perché partono da storie già esistenti (forse anche Cuore Selvaggio, ma dovrei rileggerlo e rivederlo, perché lo ricordo poco e comunque Gifford collaborò anche con Lynch, quindi erano spiriti affini). Per il resto di sicuro ha operato in maniera diversa da Strade Perdute e Mulholland Drive, ma nella ricomposizione finale tutto ha senso così come lo aveva in tutti i suoi film. E tutti i suoi film sono diversi uno dall'altro, solo che INLAND EMPIRE lo è un po' più di quanto lo avessimo visto precedentemente. Forse anche a causa del nuovo processo creativo utilizzato.

 

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A mente fredda: Strade perdute ti tiene visivamente (e sonoramente) incollato allo schermo per due ore come sotto ipnosi, la storia ha un suo sviluppo, possiamo anche dire che fa un cerchio perfetto... poi chiaro è un film onirico e delirante, ma anche se trovare una spiegazione a tutto quello che si è visto è impossibile o comunque un esercizio troppo soggettivo per interessarmi, la chiave di lettura è comunque molto semplice (in pratica Lynch in questo caso inserisce uno "spiegone alla Nolan" come vi piace dire, ovvero il protagonista che spudoratamente annuncia "mi piace ricordare le cose come voglio io, invece che come sono successe realmente"). Poi vabbè, la sensualità che trasmette Patricia Arquette in questo film penso sia ineguagliabile.

 

Mulholland Drive lo ritengo inferiore prima di tutto perchè rende meno visivamente, manca l'atmosfera cupa e soffocante di Strade Perdute che rappresentava alla grande la mente del protagonista, e anche se il film ha molte sequenze comunque di grandissimo impatto, a differenza del precedente ogni tanto si perde un po' nel grottesco. In questo caso hai bisogno di un aiuto esterno o comunque di più visioni del film per capirne la chiave di lettura, però sei stimolato a farlo perchè il film è affascinante ed esiste comunque una storia più o meno tangibile

(o perlomeno diciamo che il sogno della protagonista mantiene dei canoni comprensibili e quindi è possibile collegarlo alla realtà nelle visioni successive)

 

INLAND EMPIRE per quanto mi riguarda non c'entra niente con gli altri due film: non esiste nessuna storia, nulla che ti possa un minimo interessare, ho sbadigliato per 3 ore aspettando la fine solo perchè ero al cinema, se ero a casa col cavolo che lo portavo a termine.

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Io apprezzo più Mulholland Drive di Strade Perdute (forse anche perché Strade Perdute lo vidi senza neanche sapere chi fosse Lynch). Così, per aggiungere una curiosità, nel libro che sto leggendo Strade Perdute viene definito più un nastro di Möbius che un cerchio, vista la sua natura contorta e secondo me si adatta meglio come analogia. Riconosco che questi due sono visivamente diversi dal terzo. D'altronde IE è il primo lungometraggio interamente girato in digitale da Lynch quando ancora era una scelta ardita. E questo di sicuro ha comportato una scelta stilistica ben diversa dai lavori precedenti che però è stata comunque sfruttata a modo suo da Lynch. Come diceva Jack, anche IE riesce a catturare e trasmette emotivamente tantissimo, evidentemente dipende anche dallo spettatore. Così come ad alcuni proprio non piace un determinato genere può anche darsi che IE utilizzi un mezzo che a te non cattura, così come per chi è abituato ai film lineari non si diverte minimamente a vedere film contorti come Strade Perdute e Mulholland Drive (figuriamoci IE). Ma si tratta, nel tuo caso come in quello citato degli "spettatori lineari", di un problema personale. Quindi sentire te che parli di IE come di una presa in giro di Lynch mi sembra identico a quelli che dicono altrettanto di Strade Perdute e Mulholland Drive. Ciò che mi risulta assurdo è che tu riesca ad apprezzare i primi due e non ti poni neanche il dubbio che il terzo semplicemente sia al di là del tuo indice di gradimento, ma che un senso ce lo abbia quanto gli altri due. Tutto qui.

 

Ad ogni modo, sono d'accordo col dire che i collegamenti in INLAND EMPIRE sono più labili rispetto ai film precedenti, ma d'altronde si tratta comunque di un'evoluzione del cinema di Lynch, non ci vedo nulla di strano. Poi a uno può piacere o meno, ma obiettivamente Lynch ha dimostrato con Twin Peaks The Return che non ha mai avuto un calo di ispirazione, anzi, ha semplicemente trovato modi diversi di esprimere la sua arte.

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39 minuti fa, Tersite dice:

mi sembra che la conversazione sia sufficientemente accesa da porter sopportare questa colta critica

(contiene spoiler su diversi film)

http://www.pixarthinking.it/alessandro-gori-sgargabonzi-i-gufi-sono-pompelmo/

 

Come risponderebbe Lynch a questo articolo:

:plebs:

 

Scherzi a parte, è vero che ci sia tanta gente che spesso idolatra senza neanche capire. Quindi che un prodotto sia fatto dall'autore X è sufficiente per osannarlo anche se in realtà non è valido. E penso che spesso si possa applicare con Lynch. Ciò non vuol dire, però, che in realtà il prodotto non sia valido. Se anche gli estimatori non capiscono, il problema è loro e non del prodotto.

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penso che lynch quando fa una sequenza di 5 minuti di un tizio che ramazza la stanza si rivolga ai suoi detrattori

come direbbe el pelat

non prendetela male, prendetela nel culo

 

btw qualcuno di voi ha mai provato la meditazione trascendentale? 

è vero che è una cagata pazzesca?

@Toremoon

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1 ora fa, Toremoon dice:

Sì, anche tu, credo.

 

La meditazione trascendentale è un marchio registrato www.tm.org

e per farla serve un training costoso con maestri certificati 

 

La procedura è standardizzata per cui è quella più studiata. Lynch con la sua fondazione nelle scuole e nel mondo vuole diffondere questa qui. 

 

Altri tipi di meditazione in cui si ripete un mantra per trascendere sono diffusi in mille culture e sono di fatto meditazione trascendentale ma non si possono chiamare così. 

 

 

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6 ore fa, Tersite dice:

penso che lynch quando fa una sequenza di 5 minuti di un tizio che ramazza la stanza si rivolga ai suoi detrattori

come direbbe el pelat

non prendetela male, prendetela nel culo

@Toremoon

 

No ma cosa dici? Non voleva assolutamente prendere per il culo gli spettatori, quella scena è la più importante di tutta la serie e sicuramente il volume di absolute ne spiega i motivi. :p

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Io ho provato a ragionare con te e spiegarti che se uno non vede una cosa ciò non implica che questa cosa non esista. Tu invece continui a dire che quella cosa non esiste perché non la vedi. In che altro modo ti dovrei rispondere? 

 

Comunque non deve piacerti per forza il film, però è assurdo accettare una cosa per i primi due film (ovvero che pur non essendo lineari, hanno un senso ben preciso, anche se questo non è mai stato esplicitato da Lynch) e poi rinnegarla nel giudicare il terzo. Che IE sia piaciuto meno (anche a me, per ora) è condivisibile, ma da qui a dire che non ha proprio senso al contrario degli altri due film, è davvero inconcepibile.

 

Spoiler

Comunque i conigli sono alter ego dei polacchi. Praticamente la Lost Girl frammenta la propria storia in diverse parti, una è quella di Nikki Grace, un'altra è quella delle prostitute e un'altra ancora è il trio di conigli. Tant'è che ogni volta che compaiono i conigli c'è un palese richiamo. Questa era una delle poche associazioni che ho fatto sin dalla prima visione.

Inoltre una curiosità interessante è che Lynch ha rigirato le scene di Rabbits per INLAND EMPIRE, mantenendo però attori e dialoghi invariati. Questo è chiaro in una scena a metà film dove c'è una ripresa del divano fatto da un'angolazione diversa rispetto al cortometraggio originale, inquadratura scelta apposta per ricreare l'analogia di posizioni con la scena precedente nel film.

 

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Il 6/11/2018 at 21:00, Tersite dice:

 

La meditazione trascendentale è un marchio registrato www.tm.org

e per farla serve un training costoso con maestri certificati 

 

 

Comunque per una pratica che dovrebbe portare al non attaccamento, registrare un marchio mi pare un bel paradosso.

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eh, lo stesso vale per il training di mindfulness, anche quello standardizzato in pratica di 8 settimane e chiuso da certificazioni varie

 

c'è chi dice non sia etico farsi pagare per insegnare a meditare, e ci sono tanti gruppi gratuiti. io lo trovo un servizio professionale, per cui per me ci sta.

 

però trovo che mindfulness e MT siano degenerazioni.

 

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