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Il sesso degli atleti


Tersite
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https://www.ilpost.it/2019/05/01/caster-semenya-iaaf/

questa donna per un'anomalia ha un livello di testosterone superiore alla norma, per cui la federazione l'ha obbligata a fare una cura ormonale per poter continuare a gareggiare fra le donne.

lei si è ritirata 

 

sembra una roba distopica

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2 ore fa, Tersite dice:

https://www.ilpost.it/2019/05/01/caster-semenya-iaaf/

questa donna per un'anomalia ha un livello di testosterone superiore alla norma, per cui la federazione l'ha obbligata a fare una cura ormonale per poter continuare a gareggiare fra le donne.

lei si è ritirata 

 

sembra una roba distopica

 

Il vero problema è che non sono riusciti a stabilire se si tratta di un'anomalia genetica e congenita, o che sia stata indotta da qualche trattamento medico.

 

Ad ogni modo, fosse anche una cosa congenita, sono contento della sentenza, che farà legge, perché il pericolo di distruggere completamente lo sport femminile, o almeno la sua credibilità, con l'invasione di tante donne anomale proveniente da zone dove i controlli antidoping sono una barzelletta, era immenso. Credo che la sentenza si sia prefissa proprio questo obiettivo. Non mi va di rivedere i fasti della DDR quando la squadra di sollevamento pesi femminile era composta dalle controfigure ufficiali di Zangief di Street Fighter II, peli sul petto e calvizie incipiente compresi.

 

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Lì dice che è una condizione naturale e infatti dovrebbe fare una cura ormonale. La tipa si ritira per l'impatto che avrebbe sulla sua salute. Escludo che il Sudafrica negli ultimi 30 anni abbia particolari problemi con l'antidoping.  

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8 ore fa, Tersite dice:

Lì dice che è una condizione naturale e infatti dovrebbe fare una cura ormonale.

 

Sulla base di cosa lo afferma il giornalista? Sulle sue idealità? Sul politicamente corretto? Ad minchiam tanto pourparler?

La storia è molto diversa dalla semplificazione fatta, che nel migliore dei casi è manchevole, nel peggiore scorretta intellettualmente.

 

8 ore fa, Tersite dice:

La tipa si ritira per l'impatto che avrebbe sulla sua salute.

 

A me risulta che non si ritiri.

L'impatto ci sarebbe solo sulle sue prestazioni. Come avvenne qualche anno fa quando fece la cura ormonale e di colpo diventò un'atleta comune, di seconda o terza fascia. Il che va a confutare la fantasia dell'articolo sulla mancanza di correlazione tra ormoni e prestazioni.

 

8 ore fa, Tersite dice:

Escludo che il Sudafrica negli ultimi 30 anni abbia particolari problemi con l'antidoping.   

 

A parte che non ho mai detto che il Sudafrica abbia problemi con l'antidoping, ma parlavo di un generico altre nazioni, un generico di facciata perché chiunque segua lo sport capisce bene a cosa alludevo, e tra queste nazioni, per uscire dal generico, ci metto anche la Cina, che già ora tratta gli atleti come fazzoletti usa e getta, specie nel nuoto, dove dominano la scena mondiale per un paio d'anni e poi spariscono, o si ammalano. Un caso su tutti la ragazzina di 16 anni che a Londra 2012 nuotò nei 400 misti la vasca di ritorno della frazione a stile liberò più veloce di Lochte (un fessacchiotto che ha vinto qualche gara) e Phelps (un altro fessacchiotto per caso) e poi è sparita nel nulla. All'epoca non poterono dimostrare che fosse dopata, così come non possono dimostrare che la Semenya non sia naturale, ma un conto è non dimostrare qualcosa, un altro è non vedere la realtà.

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24 minuti fa, Apolide dice:

Sulla base di cosa lo afferma il giornalista? Sulle sue idealità? Sul politicamente corretto? Ad minchiam tanto pourparler?

La storia è molto diversa dalla semplificazione fatta, che nel migliore dei casi è manchevole, nel peggiore scorretta intellettualmente.

 

In realtà riporta la decisione

https://www.tas-cas.org/fileadmin/user_upload/Media_Release_Semenya_ASA_IAAF_decision.pdf

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Boh, non mi fa leggere.

Sta di fatto che non solo lei quando "si curò" peggiorò le prestazioni, ma il podio di Rio 2016 era questo:

 

Oro: Caster Semenya (Sudafrica)

Argento: Francine Niyonsaba (Burundi)

Bronzo: Margaret Wambui (Kenya)

 

Allego immagini delle altre due:

 

Francine+Niyonsaba+16th+IAAF+World+Athle

 

Margaret_Wambui_Rio_2016.jpg

 

Chiaro sintomo che ci troviamo davanti a un proliferarsi di atlete provenienti tutte da paesi dove manco c'è la certezza sul certificato di nascita, tutte con problemi genetici, e che vincono.

 

Mentre una come lei:

 

Bishop-Melissa-003-800m1st-Rd-CAN_10_08_

 

arrivò quarta, dietro quelle tre.

 

 

La IAAF si è trovata a scegliere se continuare col mettere la testa sotto la sabbia, e distruggere lo sport femminile, trasformandolo in qualcosa che non è maschio e non è femmina, o permettere a qualunque ragazza di sognare di poter vincere ad armi pari.

Modificato da Apolide
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Inviato (modificato)

in realtà quelle che chiami idealità e fantasie ad minchiam tanto pourparler è la decisione del tribunale di losanna (la posto in altro formato)

https://headtopics.com/za/must-read-the-full-cas-ruling-on-caster-semenya-case-5620192

 

dà per scontato che l'iperandrogenismo sia una condizione naturale, dice che le misure sono discriminatorie, ma che la federazione ha il diritto di prenderle. Dice anche che le cure possono essere pericolose per la salute, che è complicato mantenere il testosterone sotto i livelli consentiti (non si sa per esempio cosa succeda se l'atleta risale una tantum sopra i livelli consentiti) e che non ci sono prove dei vantaggi del testosterone in tutte le discipline limitate.

 

di fatto costringono a doparsi, come dice MM, alcune donne per il fatto di non essere abbastanza donne secondo alcuni parametri biologic:  questa è la figata distopica.

Escludo sia, come dici, un escamotage perché non sanno sgamare il doping: sarebbero veramente una banda di peracottai.

Modificato da Tersite
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Appunto. Dà per scontato che sia una cosa naturale (per principio), quando in realtà c'è sempre stato il dubbio che sia una condizione indotta da trattamenti medici. Non ci sono prove per poterlo affermare in tribunale, questo sì, se non che la Semenya prima dei 18 anni era molto diversa fisicamente (e faceva cacare paragonata alle sue coetanee) ma non vale come prova in tribunale.

 

Che gli ormoni naturali a differenza di quelli artificiali non producano vantaggi è solo un cavillo legale. Se avessi seguito nel tempo (e non ora che va di moda) la storia dell'atleta, avresti sentito tutti i medici affermare che il vantaggio è indubbio ma non dimostrabile.

La verità di fatto è diversa dalla verità giudiziaria.

Il Post è scorretto intellettualmente (ma non è una novità) quando tratta le due realtà come sinonimi intercambiabili.

Se poi vuoi attaccarti a un cavillo legale per dimostrare un tuo pregiudizio ideologico, allora amen. Non c'è altro da dire. Hai ragione.

 

E su questo:

 

22 minuti fa, Tersite dice:

Escludo sia, come dici, un escamotage perché non sanno sgamare il doping: sarebbero veramente una banda di peracottai.

 

mi sa che non conosci abbastanza il mondo dello sport.

Potrei citarti decine di casi famosi.

Quello di Ye Shiwen l'hai già ignorato.

Sun Yang pisciava fosforescente.

Armstrong è stato scoperto solo dopo che è andato contro gli interessi di chi l'aveva trasformato in un eroe.

E del sistema Spagna che coinvolgeva anche atleti di varie nazioni e di quasi tutti gli sport?

Per non parlare che da anni si parla che gli statunitensi facciano esperimenti con il doping genetico (praticamente insgamabile).

Poi, se si dice che l'unico modo per sconfiggere il doping è il passaporto genetico, chi sono io per confutare la tua certezza ideologica che sono dei peracottai?

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Inviato (modificato)
3 ore fa, Apolide dice:

Che gli ormoni naturali a differenza di quelli artificiali non producano vantaggi è solo un cavillo legale. Se avessi seguito nel tempo (e non ora che va di moda) la storia dell'atleta, avresti sentito tutti i medici affermare che il vantaggio è indubbio ma non dimostrabile.

La verità di fatto è diversa dalla verità giudiziaria.

Il Post è scorretto intellettualmente (ma non è una novità) quando tratta le due realtà come sinonimi intercambiabili.

Se poi vuoi attaccarti a un cavillo legale per dimostrare un tuo pregiudizio ideologico, allora amen. Non c'è altro da dire. Hai ragione.

 

guarda io lo sport non lo seguo, mi ha interessato e appassionato che l'organo più autorevole della giustizia sportiva ha di fatto coniato nuove definizioni di maschio e femmina, obbligando donne a cure ormonali per gareggiare insieme alle altre donne, pur riconoscendo che è una discriminazione, un trattamento pericoloso per la salute, e basato su vantaggi non dimostrati.

 

mi limito a questo testo, all'articolo che lo riporta fedelmente, al limite ad altri commenti di fonti come ultimouomo e il guardian, che mi piacciono, o la gazzetta che è la più accessibile: dicono tutti la stessa cosa. 

 

mi sono fatto un'idea così, se questi sono tutti disonesti intellettualmente o cavilli per dimostrare un pregiudizio ideologico, ti prego invece di segnalarmi dove posso leggere la verità.

Modificato da Tersite
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Boh, sulla gazzetta leggo il contrario di quanto affermi:

 

https://running.gazzetta.it/news/03-05-2019/caso-semenya-giusto-cosi-quei-valori-penalizzano-le-rivali-54729

 

Sembra anzi darmi ragione. Ma magari leggo male io. (E finora parlavo di quanto detto da specialisti nel settore in anni e anni, non avevo letto un solo articolo di questi giorni. Quelli da te postati esclusi, ovviamente).

 

Che non seguissi lo sport lo avevo capito da quello che dici, o meglio, da quello che non dici. Come nel lupus :D

Per questo dicevo che la tua era una posizione ideologica. Sposi una causa per principio, esulandola da un contesto che ha una storia passata con tante ombre (ombre che però danno una sfumatura diversa alla vicenda rispetto a una sua narrazione piena di omissioni).

Se poi ti aspetti che un giornale dica "la Semenya non è naturale" senza prove (ma il punto è questo, è che non si può provare neanche la sua buona fede) con il rischio di calunnia o persino diffamazione e cause legali, a be', allora non so che dirti :D

 

Per farti un esempio, ricordo durante un grande giro, non ricordo se la Corsa Rosa, o il Tour, quando Auro Bulbarelli (giornalista) e Davide Cassani (ex ciclista, ex commentatore tecnico delle corse in bici, e attuale Commissario Tecnico della Nazionale) rispondevano a un'accusa da parte di un tifoso che aveva loro inviato una mail in diretta. Il testo della mail era più o meno parafrasabile con "siete dei vili a non dire che c'è qualcuno che bara"; la difesa era "sì, noi vediamo anche dal vivo tante cose a dir poco strane, ma non possiamo permetterci di fare allusioni, anche se abbiamo più di un sospetto, quasi delle certezze, perché senza prove passiamo i guai".

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1 ora fa, Apolide dice:

Boh, sulla gazzetta leggo il contrario di quanto affermi:

 

https://running.gazzetta.it/news/03-05-2019/caso-semenya-giusto-cosi-quei-valori-penalizzano-le-rivali-54729

 

Sembra anzi darmi ragione. Ma magari leggo male io. 

 

Se sei d'accordo che "Ovviamente si tratta di un’antipatica forma di discriminazione etica nei confronti di un’atleta che non ha colpe" allora sei d'accordo anche con me

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1 ora fa, Bless dice:

(naturali o meno).

 

Eh no, perché Apolide dice che l'obbligo di cure ormonali è un escamotage per risolvere la loro incapacità a sgamare il doping, che non si dice perché non ci sono prove, ma chi non lo riconosce è disonesto intellettualmente, ha pregiudizi, ragiona per principio, usa cavilli, fantasia, idealismo, politically correct ad minchiam etc. etc.

 

Per me, se così fosse (mettere per regola un limite biologico che esclude alcune donne per incapacità di identificare il doping) questa sarebbe la morte dello sport. 

 

PS

ho letto che secondo le malelingue la tipa non sarebbe dopata, ma ermafrodita

https://www.theguardian.com/sport/2016/jul/29/what-is-an-intersex-athlete-explaining-the-case-of-caster-semenya

Modificato da Tersite
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27 minuti fa, Tersite dice:

 

Se sei d'accordo che "Ovviamente si tratta di un’antipatica forma di discriminazione etica nei confronti di un’atleta che non ha colpe" allora sei d'accordo anche con me

 

"lasciare libera la sudafricana di spaziare in tutte le specialità del mezzofondo significava penalizzare tutto il resto del mondo. Non ci sono dubbi che in tutti questi anni la sudafricana abbia gareggiato in condizioni di netto vantaggio"

 

Che è quello che dicevo da stamani, e dunque, l'articolo è in accordo con me. Mentre ne' Il Post si negava questa verità (o possibilità), e anzi, in un altro articolo si diceva che alla fin fine era pure penalizzata e che le sue medaglie erano ancora più meritate.

 

 

Però prendo atto che per tua stessa ammissione non segui lo sport.

Non sapevi nulla della vicenda pregressa.

Hai letto un articolo pieno di omissioni e che sintetizza male una vicenda lunga dieci anni, e hai decretato essere l'unica verità perché in linea con i tuoi principi.

Non sai nulla neanche di doping, però affermi con sicurezza che se ci fosse frode l'avrebbero scoperto, quando in realtà ci sono decine di interviste a medici sportivi che dicono l'esatto contrario.

Non credo sia il metodo più corretto per farsi un'idea eh.

 

La vuoi la storia in breve?

La Semenya a 17/18 anni si presenta ai mondiali juniores senza neanche qualificarsi per la finale, l'anno dopo, trasformata nel fisico, vince i mondiali di Berlino, quelli veri.

Alle altre atlete girano le palle, e denunciano la cosa.

Tra un'indagine e l'altra le fanno prendere gli ormoni e torna a fare schifo.

Poi vince il ricorso, e ritorna a battere tutti.

Nel frattempo, nel Terzo Mondo, iniziano a uscire casi di donne con la stessa anomalia che vincono ovunque.

Tutti nell'ambiente sanno che non è una cosa naturale, ma non possono dirlo. Ne alludono con mezze frasi e silenzi.

La IAAF si è trovata davanti a due strade:

- Mettere la testa sotto la sabbia, distruggere lo sport femminile come lo conosciamo, distruggere i sogni di chiunque voglia fare sport perché è inutile gareggiare sapendo già di essere battuti, distruggere tutta l'economia che c'è dietro lo sport, e far sì che medici senza scrupoli prendano ragazze povere e le trasformino per vincere (cosa in parte già avvenuta a Rio 2016, e il podio, che sembra quello di Mister Universo e non di una gara femminile, lo testimonia).

- Fermare questa cosa sul nascere anche a costo di violare i diritti di una singola persona (sempre ammesso che sia naturale, e nell'ambiente non lo crede nessuno, al di là delle risposte di facciata). Meglio una persona che tutti gli altri.

 

 

Se la Semenya fosse nata così mi spiacerebbe sinceramente per lei. Ma non c'è altra soluzione. O soffre lei, o soffrono e soffriranno, decine di altre persone.

Non è giusto?

Ho smesso a 13 anni di pensare cosa fosse giusto o meno, e pensare a cosa sia più utile e meno dannoso.

 

 

 

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13 minuti fa, Apolide dice:

Hai letto un articolo pieno di omissioni e che sintetizza male una vicenda lunga dieci anni, e hai decretato essere l'unica verità perché in linea con i tuoi principi.

 

una questione di metodo: io letto la decisione del tribunale, che stabilisce una regola generale pazzesca (che ho definito figata distopica) perché ridefinisce cosa voglia dire essere donna per alcune discipline di atletica, e impone alle donne che hanno certi valori biologici di prendere degli ormoni per rientrare nei loro parametri.

 

a me è sufficiente riconoscere che è una discriminazione balzana, come fa anche il TAS nell'accettare questa regola. Qualsiasi cosa voglia dire la verità: questo è un fatto di cui discutere, il resto sono chiacchiere.

 

I miei principi non sono che non esiste il doping: non ne ho idea perché non guardo lo sport e non me ne frega nulla. Se poi l'atletica si riempie di atlete fighe come quella che hai messo nella foto di qualche messaggio fa magari le olimpiadi le guardo anch'io: la decisione del tribunale sul limitare le gare femminili secondo livelli ormonali resta una roba distopica senza paragoni o precedenti.

 

 

Modificato da Tersite
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Cioè fammi capire?

Nell'altro post ironizzavi sul fatto che la gente legge le sentenze e si fa un'idea, qua parli di metodo e fai l'esatta identica cosa?

 

Ad ogni modo il tuo metodo è sbagliato.

Non conosci la storia, e ti basi su poche cose e le prendi per oro colato.

 

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La vedi questa? Non è figa. Ha (credo) le spalle più grosse delle mie, e forse pure le braccia (e io ho fatto boxe).

Ma ha trasformato il suo fisico con anni e anni di duro lavoro (e anche qualche aiuto medico, come tutte le altre) ma nessuno si è mai lamentato di lei nonostante vinca.

 

Tra l'altro vedo che fai finta di non leggere.

Allora te lo dico chiaro chiaro, tanto non rischio diffamazione.

La Semenya non è naturale.

Lo sanno tutti nell'ambiente ma non possono provarlo.

E naturali non sono tutte le altre ragazze che, prese da medici senza scrupoli, strappate a famiglie povere, diventano uno scherzo della natura. Numero che sarebbe stato destinato ad aumentare.

Se a te va bene che per una questione di principi tu voglia che lei corra, e te ne freghi che centinaia (perché questo è il numero che si sarebbe raggiunto) di ragazzine del Terzo Mondo sarebbero sottoposte a trattamenti disumani, a me no.

A me interessa l'aspetto umano, una cosa antica, desueta, ancora più noiosa dell'aspetto giuridico, e sono felice che si sia scongiurato un grande pericolo alla dignità di tantissime bambine.

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Inviato (modificato)
31 minuti fa, Apolide dice:

Cioè fammi capire?

Nell'altro post ironizzavi sul fatto che la gente legge le sentenze e si fa un'idea, qua parli di metodo e fai l'esatta identica cosa?

 

Ad ogni modo il tuo metodo è sbagliato.

Non conosci la storia, e ti basi su poche cose e le prendi per oro colato.

 

(escludo di aver ironizzato sulla gente che legge le sentenze, perché la gente non le legge (in questo caso, io ho letto il comunicato stampa del TAS), avrai capito male).

 

io noto una decisione assurda, è assurda in sé, non c'è bisogno di conoscere la storia dell'atleta. 

tu convieni che sia tale, ma dici che è necessaria per contrastare la presenza di atleti dopati.

A me delle olimpiadi non interessa, per cui non penso valga la pena di creare una situazione così pazzesca, per te invece sì.

Capisco, pazienza.

 

Lo dico da ingenuo e ignorante, ma se la situazione del doping è come dici, con cina, usa e terzo mondo che fanno manipolazioni genetiche e anagrafiche (non lo metto in dubbio, non ho mai sentito nominare nessuno dei casi che hai citato) forse la cosa meno dannosa è fermare per un po' queste gare. (O evitare di seguirle, cosa che mi guardo bene dal fare).

Modificato da Tersite
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5 minuti fa, Tersite dice:

(escludo di aver ironizzato sulla gente che legge le sentenze, perché la gente non le legge (in questo caso, io ho letto il comunicato stampa del TAS), avrai capito male).

 

Nel topic sull'autobus di Milano :D

 

5 minuti fa, Tersite dice:

io noto una decisione assurda, è assurda in sé, non c'è bisogno di conoscere la storia dell'atleta. 

tu convieni che sia tale, ma dici che è necessaria per contrastare la presenza di atleti dopati.

A me delle olimpiadi non interessa, per cui non penso valga la pena di creare una situazione così pazzesca, per te invece sì.

Capisco, pazienza.

 

E invece no, va tutto considerato.

Per esempio, sapevi che la Semenya non ha utero e (mi pare) neanche le tube, ma testicoli interni?

 

10 minuti fa, Tersite dice:

Lo dico da ingenuo e ignorante, ma se la situazione del doping è come dici, con cina, usa e terzo mondo che fanno manipolazioni genetiche e anagrafiche (non lo metto in dubbio, non ho mai sentito nominare nessuno dei casi che hai citato) forse la cosa meno dannosa è fermare per un po' queste gare. (O evitare di seguirle, cosa che mi guardo bene dal fare).

 

Ma è molto peggio di come l'ho descritta :D

Sul serio. I casi da me citati sono eclatanti, ma ce ne sono tantissimi altri di atleti meno vincenti che passano in secondo piano. Un Armostrong che vince 7 Tour de France e si scopre dopato fa un casino come l'eruzione del Krakatoa, un atleta meno famoso forse ha un trafiletto nelle ultime pagine della Gazzetta.

Di fermare non si può fermare nulla. I soldi sono troppi, senza contare che lo sport per tantissima gente è l'unica speranza di avere una vita degna di essere vissuta. La Giamaica intera come nazione ha avuto benefici immensi dallo sport e dall'atletica, con eventi sportivi, finanziamenti per strutture, campioni che vincendo potevano investire e far lavorare persone, turismo finalizzato ad allenamenti, e altra roba.

Non si può fermare. Sarebbe come fermare il calcio perché i calciatori si ammalano di SLA con percentuali molto più alte rispetto a qualunque altro sport o fascia di popolazione (alcuni dicono per via dei colpi, mah, ad occhio penso che un pugile prenda più botte alla testa di un calciatore, e tra loro c'è un'alta percentuale di Parkinson, Alzheimer, demenza, ma non la SLA, e quindi chissà perché).

 

E pensa, qui ci sono i controlli. A livello dilettantistico è molto peggio.

 

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Io so che dovrebbe avere una forma di ermafroditismo, ma mi pare che anni fa ci fossero proprio dei dubbi sul suo sesso biologico alla nascita, pertanto il suo è sempre stato un caso sotto osservazione perché non ci sono regolamenti che coprano situazioni del genere. Se da una parte pare ingiusto escludere a priori un'atleta per questo motivo, dall'altra è evidente che ha delle caratteristiche per cui fisicamente le donne le surclassa (e non parlo di talento, parlo proprio di altra categoria). D'altra pure per il buon (LOL) Pistorius si era discusso se potesse partecipare o meno alle gare dei normodotati perché dicevano che la protesi potesse avvantaggiare le sue prestazioni (e parliamo di uno che nelle gare coi normodotati veniva surclassato). Poi ha tagliato la testa al toro facendosi arrestare per omicidio e via.

 

Sul fatto di limitare le atlete per livelli ormonali: tutti gli sport hanno dei limiti rispetto a certi valori, per cui se sei sotto la soglia di -0,00000001 vai bene e se sei sopra di +0,0000001 sei dopato. È una cosa sensata? Non troppo, ma i limiti rispetto a certi valori ci sono in tutti gli sport e per alcuni di essi (ciclismo,  nuoto, atletica, gare su fondo) un valore più alto o più basso ti cambia sensibilmente la prestazione. Il marciume mentale attorno ai contesti sportivi sta che non è che gli atleti allora non prendono più sostanze perché doparsi è sbagliato, ma con lo staff medico e le federazioni tendenzialmente studiano modi per avere i valori al limite ma mai sopra soglia. Comunque se il principio di fondo è che non è giusto limitare un'atleta parametrandola su valori ormonali, semplicisticamente ti rispondo che tutti gli atleti sono parametrati rispetto a valori consentiti o meno.

Modificato da Bless
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1 minuto fa, Tersite dice:

 

ma è nata così o glieli hanno impiantati

 

Tutta qui è la questione, e l'ho ripetuto 10 volte :D

Non si può provare né una versione né l'altra.

Nel corso degli anni, a sentire chi vive nell'atletica e per l'atletica, medici, altri atleti, allenatori, non credono che sia naturale.

 

Senza prove resta un atto di fede.

Solo che le implicazioni, al di là della giustizia personale per la Semenya, possono distruggere un intero ambiente, la sua credibilità, la sua economia, e portare infelicità e dolore a decine di persone. E non chi perde, ma a chi subirebbe un trattamento medico alla Josef Mengele.

 

3 minuti fa, Bless dice:

D'altra pure per il buon (LOL) Pistorius si era discusso se potesse partecipare o meno alle gare dei normodotati perché dicevano che la protesi potesse avvantaggiare le sue prestazioni (e parliamo di uno che nelle gare coi normodotati veniva surclassato). Poi ha tagliato la testa al toro facendosi arrestare per omicidio e via.

 

Anche qui, il problema non era tanto fermare Pistorius che non era a livello dei migliori normodotati, quanto il concetto stesso. Oggi le protesi se offrono un vantaggio  (c'era un atleta tedesco con una gamba amputata nel salto in lungo, che diceva che nella corsa con la gamba buona non riusciva a stare dietro alla protesi, e la sua corsa era un po' sbilanciata) è minimo, ma era un problema futuro, quando un domani le protesi saranno molto più efficienti della meccanica umana. Sembra un po' un elemento da cyberpunk, ma il transumanismo va regolamentato da ora.

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2 minuti fa, Apolide dice:

 

 

Anche qui, il problema non era tanto fermare Pistorius che non era a livello dei migliori normodotati, quanto il concetto stesso. Oggi le protesi se offrono un vantaggio  (c'era un atleta tedesco con una gamba amputata nel salto in lungo, che diceva che nella corsa con la gamba buona non riusciva a stare dietro alla protesi, e la sua corsa era un po' sbilanciata) è minimo, ma era un problema futuro, quando un domani le protesi saranno molto più efficienti della meccanica umana. Sembra un po' un elemento da cyberpunk, ma il transumanismo va regolamentato da ora.

Ma infatti ha senso. L'ho portato ad esempio proprio per far comprendere che il problema è stato trattato non solo perché l'atleta è vincente, ma come principio di base. 

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