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C'è futuro per la democrazia?


GURU baba rey
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13 ore fa, Toremoon dice:

Ti rispondo prima la parte che leggo, poi quella che non leggo. 

 

Grazie

l'apologia di fascismo non è un'opinione ma la propaganda politica per ricostituire il partito fascista. È consentito pensare e dire quello che si vuole sul fascismo (nel codice penale ci sono altri limiti su quello che si può dire per es. diffamazioni e minacce, non so se consideresti fascista vietarle) quindi non è vietata l'opinione in sé (w il duce, espressa molte volte da diverse persone anche qui e ovunque da Predappio agli stadi, oltre che da forza nuova e i nipoti di mussolini che si candidano anche) ma appunto, dopo il salto quantico, fra pensiero e azione, e in maniera per me anche troppo restrittiva, il farla organizzare in maniera esplicitamente fascista per andare al potere e ristabilire la dittatura (idem altrove i negazionismi dei genocidi: gli storici possono ovviamente cercare prove che non siano esistiti, mentre i nostalgici non possono ricostituire i movimenti che li hanno perpetrati). 

Tutto questo perché come già scritto la democrazia altro non è che un insieme di regole. 

 

Allo stesso modo, il mein kampf e le edizioni neofasciste esistono sempre, il problema è ospitare un membro del governo che sostiene quella propaganda neofascista: il ministro dell'interno pubblica con una casa editrice fascista (!) (e a livello individuale il capo delle edizioni che sembra avere diversi precedenti penali con dubbie connivenze istituzionali). 

 

Il medesimo salto fra pensiero e azione lo fai tu nel parlare della convinzione che la canapa debba essere libera e il divieto di spacciarla (è una bella differenza: io penso la prima e non faccio la seconda cosa) per concludere con una critica alla giustizia penale che condivido pienamente. davvero per me il carcere andrebbe sostituito con altro ed è anche il mio campo di ricerca, ma stabilire una regola e la sua punizione sono due cose diverse (il carcere è sbagliato, una multa va bene?) come mens rea e l'atto sono due cose diverse:

vietare certi comportamenti (la mela non esiste, pensiamo ai tabù) accomuna tutte le comunità umane (tutte fasciste?). L'apologia del fascismo è evidentemente segno di una democrazia avanzata, ma pensiamo in generale anche solo all'omicidio, o per quanto riguarda la parola, al reato di minaccia. 

 

In generale dire che sono la stessa cosa è atroce per es. per la tipa sopravvissuta a Auschwitz che al Salone si rifiuta di andarci, e come darle torto. 

 

 

Modificato da Tersite
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12 ore fa, MasterMatrix dice:

Il fascismo si combatte con la scuola, la cultura.

 

Mi pare uno slogan. C'era una scuola anche in tempi fascisti e i bimbi che andavano a scuola in quel periodo sono rimasti tuttora fascisti. 

 

13 ore fa, Tersite dice:

il farla organizzare in maniera esplicitamente fascista

 

Com'è una maniera esplicitamente fascista di organizzazione di un partito? Non fanno le votazioni al loro interno, ma lanciano un osso e vince chi lo sbrana per primo? Oppure tu pensi che se non proibiamo che si riformi il partito fascista, poi ci sarà un colpo di stato armato?

 

13 ore fa, Tersite dice:

vietare certi comportamenti (la mela non esiste, pensiamo ai tabù) accomuna tutte le comunità umane (tutte fasciste?)

 

Il fascismo, in sé, non esiste. 

 

Esiste una mentalità fascista di cui ho già parlato in precedenza (e possiamo sintetizzare in: desiderio che chi ha una opinione diversa dall'autorità non possa manifestarla pubblicamente; desiderio di imporre con la forza e la violenza le proprie credenze; desiderio di un pensiero unico e allineato al proprio; ecc). 

 

Tutte le comunità umane sono fasciste? Quelle moderne un po' lo sono tutte perché tutte si basano sull'uso della forza e della violenza per piegare la volontà dell'individuo. 

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Il 24/4/2019 at 06:38, Toremoon dice:

la democrazia semplicemente non esiste

 

14 minuti fa, Toremoon dice:

Il fascismo, in sé, non esiste. 

 

poi dici a me che la butto in caciara

non ho capito se volevi rispondermi anche sul resto

 

Modificato da Tersite
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6 minuti fa, Tersite dice:

poi dici a me che la butto in caciara

 

?

 

6 minuti fa, Tersite dice:

non ho capito se volevi rispondermi anche sul resto

 

Voglio risponderti su tutto: c'è qualche domanda che ho tralasciato? 

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a occhio, tutte. qui la distinzione fra pensiero azione regola e punizione che ho scritto in 30 righe (sembra che per te ogni alternativa allo stato di natura sia fascismo, e peccato perché leggevi diamond, filosofi e antropologi mentre ora metti in un pentolone parole diverse e semplici)

 

1 ora fa, Toremoon dice:

Tutte le comunità umane sono fasciste? Quelle moderne un po' lo sono tutte perché tutte si basano sull'uso della forza e della violenza per piegare la volontà dell'individuo. 

 

l'aspetto che mi fa cascare le palle del non distinguere fra democrazia e fascismo, perfino fra persone iperistruite, con una vita relazionale e professionale avanzata e che beneficiano ogni giorno con soddisfazione dei diritti e delle libertà democratiche (e anche qui siete in diversi, figuriamoci nel resto dell'opinione pubblica), è l'insulto alle vittime del fascismo (sul salone del libro, che il fascismo non esiste andiamolo a dire ad halina birenbaum) nonché il rischio di perdere tutto questo, come individui e come collettività. Non è evidentemente mancanza di istruzione, forse è paura o insicurezzamancanza di consapevolezza, di empatia, di speranza per il futuro.

Modificato da Tersite
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18 ore fa, Apolide dice:

@silvia_fi sì, mi ero perso un po' e non avevo risposto alla domanda principale, scusami.

Non ti quoto per non essere troppo prolisso, ma spero di rispondere a tutto.

 

A mio avviso la scelta di cacciare (o di andarsene se c'è X) è sempre antidemocratica, per diverse ragioni.

 

- La prima, e la meno importante, è che sembra di vedere bambini che litigano. Se c'è X io non gioco gne gne gne. E che tramite ricatti morali si cerca di imporre la propria volontà, in modo vigliacco.

- La seconda, già più seria, è che se oggi bandire chi si rifà a ideali anticostituzionali sembra giusto, domani si può fare la stessa cosa per chi la pensa diversamente ma è democratico come te. E questo non lo si può permettere. Non spetta al cittadino comune farsi stato. Se (condizionale discorsivo) CasaPound (o qualsiasi altra cosa) è illegale, deve essere lo stato a smantellarlo. Il cittadino comune può denunciare. O si rischia di trasformarsi in quello che si vuole combattere.

- La terza è che la fuga o il cacciare altri non serve. Non aiuta a far cambiare idea a nessuno. Anzi, magari dà anche pubblicità ai tizi, e mo possono pure fare la parte della vittima. Inoltre, se tu vai via sdegnato è perché vuoi distinguerti da, perché il tuo antifascismo è militante, per cui hai degli obblighi verso te stesso e verso la lotta che stai facendo. Allora cazzo, resta in prima linea e combatti. Non scappare.

 

In più, trovo veramente fuori luogo questa presa di posizione al Salone.

Il Salone è una delle poche occasioni in cui si può rilanciare la cultura, farla arrivare alle persone comuni. La prima necessità è questa: salvare la cultura. Salvare i libri. Se per salvare la cultura devi concedere 10 metri quadri anche a CasaPound, abbozzi per un bene superiore, quello della cultura. Ci sono altri momenti, più pertinenti.

In altre parole: CasaPound si presente alle elezioni, e ti stai zitto, e al Salone queste prese di posizione che fanno più male della presenza di quei quattro imbecilli?

 

Poi va be', io ho una certa idea sul perché si permetta a CasaPound di esistere, ma preferisco non esplicarla.

 

non trovo una faccina sufficientemente perplessa.

1) bambini che litigano? io vedo persone violente, senza rispetto per la legge e le istituzioni che fanno i loro comodi, non solo mi aspetto che i cittadini perbene li mandino affanculo come è stato, ma mi aspetto anche un intervento delle istituzioni (che c'è stato successivamente, come da post pubblicato da scrigno). per me prendere una posizione in queste situazioni è necessario, se ci tengo alla cultura e al rispetto. se davvero per te sono schermaglie di bambini che litigano non so che farti, avrai una priorità di tutela della democrazia e del bene comune diversa dalla mia. spero che almeno, visto che non la condividi, rispetti la mia idea. 

2) esiste un confine dettato dalla legge e già detto dagli altri. il cittadino ha il dovere di denunciare situazioni del genere (=a rischio legalità) e lo ha fatto. nessun cittadino si è fatto stato (=farsi giustizia da solo), non so da cosa lo rilevi,  il problema è proprio questo: che si corre questo rischio, cioè che qualcuno si faccia giustizia da solo, se le istituzioni non intervengono. la prevenzione e l'intervento dello stato sono al servizio e tutela della democrazia.

3) quella che chiami fuga io la chiamo coerenza con la propria identità e dimostrazione pacifica di dissenso. per questo gesto pagheranno delle penali, ci hanno rimesso dei soldi di tasca loro. massimo rispetto per le forme e i modi in cui vogliono farlo, si sono esposti più loro della gran parte di tutte le persone e le società che andranno, e non spetta assolutamente a te dire come ognuno può e vuole manifestare il suo dissenso, come manifesta la sua militanza e tutto il resto (poi mi sa che manco li conosci bene, perché ad es zero calcare ti assicuro che è uno che il territorio lo presidia eccome, e nonostante i soldi continua a vivere e lavorare in una delle periferie più degradate di roma). inoltre se dici che non è servito a far cambiare idea a nessuno forse non hai letto bene il post di scrigno, perché è grazie al loro dissenso che le istituzioni sono intervenute. cacciare gli altri è segno di rispetto della democrazia, se viene rilevato un reato. e a mio avviso avrebbero dovuto sospendere la partecipazione della casa editrice in via cautelare per il salone e per la casa editrice stessa (al momento considera che hanno dovuto spostare lo stand in un posto più sicuro)

 

casapound esiste e non si è mai presentata alle elezioni come partito fascista, tra l'altro ha una storia di battaglie da destra sociale (casa, mutui ..) anche se si distingue per la matrice operativa (occupazioni, lotte...). nel tempo si è modificata, per dire 10 anni fa occupavano la casa del grande fratello per richiamare l'attenzione del pubblico sull’emergenza abitativa, oggi un loro militante partecipa come concorrente. 

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1 ora fa, Tersite dice:

che il fascismo non esiste andiamolo a dire ad halina birenbaum

 

Ma, vedi, stai in una prospettiva diversa dalla mia. 

 

Io non ho mai scritto che il fascismo o il regime fascista non siano mai esistiti. 

 

Io ho scritto che la democrazia che conosciamo oggi nella teoria non è altro che un regime fascista ingentilito da un certo permissivismo nel perseguire le idee diverse. Che ci pare buono solo perché siamo dalla parte della maggioranza e ci adeguiamo nella sostanza al pensiero comune ("tutto ciò che è reato è sbagliato, tutto ciò che è sbagliato dovrebbe essere reato"). 

 

Ho scritto che il fascismo è un modo di pensare, una forma mentís, e che non si debella con la lotta verso il diverso (che alimenta, invece, il pensiero fascista), ma coltivando il profondo rispetto per tutte le idee (anche le più terrapiattiste che esistono). L'antidoto al fascismo è la libertà militante, per sé e per gli altri, ma è un percorso difficile che non tutti sanno intraprendere, pochi sanno che si può fare, quasi tutti ne sono spaventati: meglio continuare ad essere fascisti, ma travestiti da santi. 

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1 ora fa, aleman dice:

quali sarebbero allora le differenza tra uno stato democratico e uno autoritario? 

 

Governo democratico e autoritario non si escludono. La differenza la fa solo come tu fissi le regole. 

 

Vuoi forse chiedere qual è la differenza fra un governo fascista e uno non fascista? Il fascista è fatto da uomini con la mentalità fascista, quello non fascista no. 

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per rispondere brevemente a tore:

io penso che il fascismo non stia tornando per la tolleranza verso i fascisti ma per altri problemi, quali la mancanza di lavoro, il problema dell'immigrazione, e aggiungo anche per leggi ingiuste o mancanza di uguaglianza nell'applicazione delle stesse. 

purtroppo il crescere di queste disuguaglianze, con un divario che negli ultimi anni anziché diminuire è aumentato, ha dimostrato l'inefficacia delle politiche. purtroppo le risposte a questa incongruenza delle politiche ha generato e genera politiche ancora più distorsive.

 

se togliamo anche le regole, come mi sembra di capire che proponi tu, che facciamo? o se le regole ci sono ma non viene punito chi non le rispetta.  

vorrei riprendere l'esempio della piantina, ma lo trovo per la mia sensibilità un discorso marginale rispetto al resto: nel senso che per me è una battaglia utile ma è in fondo a una lunga lista di diritti che ritengo fondamentali e che lo stato italiano mi assicura. perciò sono disposta ad accettare il fatto di non potermi coltivare la piantina per avere in cambio dallo stato, sempre attraverso queste odiose leggi, la tutela per la mia salute, il diritto allo studio, il diritto a un lavoro retribuito, il diritto a un giusto processo...

perciò per me non esiste che se io decido di trasgredire la legge la chiamo violenza contro di me, perché io conosco la legge e ho modo di rispettarla (senza peraltro dover rinunciare a dei diritti che considero fondamentali) 

tu?

il problema che evidenzio all'inizio è che alcuni diritti, o considerati tali, non vengono garantiti appieno. è il caso del diritto all'abitazione, riconosciuto dalla giurisprudenza, e che a roma è particolarmente sentito. perciò posso pure capire, anche se non giustifico assolutamente, la gente che sbrocca ed entra negli uffici del comune con le siringhe in mano minacciando gli impiegati per avere la casa, o le polemiche quando una assegnazione viene fatta a una famiglia rom (polemiche sulle modalità di assegnazioni ci sono sempre state). perché dal loro punto di vista il loro diritto non viene garantito.

ma faccio difficoltà a capire te. e soprattutto mi fa strano come identifichi il rispetto delle regole con una repressione, mentre al contrario il rispetto delle regole serve proprio a tutelare la persona, dalle repressioni (perché la polizia per legge non è che se ti trova con le piantine ha il diritto di menarti, sempre dal tuo esempio ), dalle ingiustizie, dalla violenza, e a garantire i suoi diritti

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1 ora fa, Toremoon dice:

Che ci pare buono solo perché siamo dalla parte della maggioranza e ci adeguiamo nella sostanza al pensiero comune ("tutto ciò che è reato è sbagliato, tutto ciò che è sbagliato dovrebbe essere reato"). 

 

Ho scritto che il fascismo è un modo di pensare, una forma mentís, e che non si debella con la lotta verso il diverso (che alimenta, invece, il pensiero fascista), ma coltivando il profondo rispetto per tutte le idee (anche le più terrapiattiste che esistono). 

 

Confondi cose banali (contrapponendo reati al profondo rispetto!) al punto che questo che scrivi significa che il terrapiattismo è reato (cosa che potrebbe accadere in effetti nel fascismo e non in democrazia). 

 

Quello che capisco è che per te ogni regola è una limitazione alla volontà individuale, che ogni comunità umana è fascista, e in questo non c'è differenza fra il ventennio e la repubblica. 

 

Per me significa ignorare la complessità della realtà in cui viviamo, e disinteressarci delle sorti della società, cosa che possiamo fare solo in quanto maggioranza privilegiata e che penso dipenda dai problemi scritti sopra (paura rassegnazione apatia etc) 

Non vorrei sembrare buonista a citare i rom menati per le case popolari, per cui mi limito a ripetere che nel fascismo non potremmo essere qui a scrivere queste cose (mi accontenterei di una risposta a questo). 

Modificato da Tersite
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32 minuti fa, silvia_fi dice:

 

 

 

Quello che sostenevo implicitamente è che se il cittadino ravvisa un reato, denuncia. Se ravvisa un possibile reato, avverte le forze dell'ordine. Non bandisce preventivamente. Non condanna. Non è il suo compito.

 

Il mio appunto si basa sulla libertà di pensiero, che è la colonna portante della democrazia.

 

La libertà di pensiero significa che non possiamo essere condannati per le nostre idee. Ma per i fatti. Perché è impossibile stabilire che una tale idea abbia avuto un effetto sull'azione di X.

In esempi concreti.

Io scrivo un romanzo. Titolo: Il piacere nell'omicidio. La storia di dieci ragazzi normali, ambosessi, che ammazzano per il gusto della scoperta, e si accorgono che alla fine, in maniera diversa, a tutti è piaciuto uccidere.

Il mio romanzo deve essere censurato?

Se X legge il mio romanzo, e due mesi dopo uccide il suo vicino c'è correlazione? può essere provata?

Ok, un romanzo è finzione, ma se poniamo che sia un saggio?

Devo essere censurato?

Io credo di no. Perché non ho puntato la pistola alla testa di nessuno per istigarlo a delinquere.

E questo vale per tutte le idee. O per nessuna.

 

Dirai, ma per il fascismo è diverso.

No, non è diverso. Non finché quelle idee non si tramutano in atti. In quel caso vanno puniti e repressi, proprio perché l'apologia di fascismo in Italia è un crimine.

Ma impedire loro di vendere dei libri perché hanno idee fasciste non è giusto farlo, non è legale farlo, non è democratico farlo.

 

Il paradosso di Popper citato da Tersite dice proprio questo.

 

Ora non voglio far passare l'idea che si deve restare passivi davanti a un fascista, o - ancor peggio - che sia la mia idea.

Ci sono milioni di modi per combatterlo senza calpestare la propria identità democratica.

E il modo più efficace è quello di dimostrare quanto sbagliate sono quelle idee e giuste le proprie.

 

Tra l'altro lo ripeto.

Se fosse confermato che la casa editrice c'era anche negli altri anni, e nessuno ha detto nulla, ma parlano ora a ridosso delle elezioni perché pubblicano un'intervista a Salvini, io non ci vedo nulla di nobile nel gesto di Raimo, ma solo una manovra politica da imbecille, perché è un altro regalo aggratis a Salvini.

E scusa se mi sono incazzato, ma mi rode parecchio essere governato da uno che al massimo poteva fare la Guida Michelin, visto che è bravo solo a mangiare.

 

 

ps. La situazione tragica del Salone è che gli intellettuali invitati sono Jovanotti, Pif, la Littizzetto, quelli di Casa Surace e Pippo Baudo, Galimberti il copione, e tra i libri c'è la biografia di Achille Lauro, mentre la casa editrice fascista pubblicava saggi inediti di Celine, Ezra Pound, Baudelaire (che ok, magari venivano strumentalizzati in chiave fascista, però ecco, mi viene da piangere). 

 

 

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6 minuti fa, Tersite dice:

Silvia e apolide

Vi invito a leggere la normativa sulla canapa e sull'apologia di fascismo

Buone notizie: potete coltivare la piantina e parlare bene del duce. 

 

lol sulla canapa era l'esempio di tore io non ne so nulla. comunque non sono un granché come pollice verde, le avrei fatte morire tutte

 

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43 minuti fa, aleman dice:

Per autoritario intendo imposto con la forza, che non è necessariamente uno stato fascista. 

 

Sì che lo è dalla prospettiva di chi subisce quella forza contro. 

 

È solo una questione di prospettiva. 

 

Ti faccio un esempio. Silvia scrive:

 

Cita

io vedo persone violente, senza rispetto per la legge e le istituzioni che fanno i loro comodi, non solo mi aspetto che i cittadini perbene li mandino affanculo come è stato, ma mi aspetto anche un intervento delle istituzioni (che c'è stato successivamente, come da post pubblicato da scrigno). per me prendere una posizione in queste situazioni è necessario, se ci tengo alla cultura e al rispetto. se davvero per te sono schermaglie di bambini che litigano non so che farti, avrai una priorità di tutela della democrazia e del bene comune diversa dalla mia. 

 

Qui si riferisce ai fascisti, ma si può leggere anche qualsiasi manifestante (di sinistra? ) che partecipa ad un corteo contro - chessò - il G8 e rompe qualche bottiglia di vetro o rovescia qualche cassonetto. 

 

Solo le nonne rincoglionite dal TG4 e i benpensanti (di destra, un po' fascisti in fondo) penserebbero questo dei manifestanti che lottano per i diritti di tutti noi. 

 

Eppure è solo una questione di prospettive come vogliamo trattare e quali provvedimenti vogliamo prendere nei confronti di questi soggetti. 

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9 minuti fa, silvia_fi dice:

 

lol sulla canapa era l'esempio di tore io non ne so nulla. comunque non sono un granché come pollice verde, le avrei fatte morire tutte

 

 

sì ho anche editato il tono per sembrare meno antipatico.

soffrivo per questo:

28 minuti fa, Apolide dice:

Se fosse confermato che la casa editrice c'era anche negli altri anni, e nessuno ha detto nulla, ma parlano ora a ridosso delle elezioni perché pubblicano un'intervista a Salvini, io non ci vedo nulla di nobile nel gesto di Raimo, ma solo una manovra politica da imbecille, perché è un altro regalo aggratis a Salvini.

 

intanto perché (filippica noiosa sotto spoiler) 
 

Spoiler

 

la retorica dei regali elettorali agli avversari è la degenerazione cerebrale di decenni di televisione contraddistinti da aldo biscardi.

ogni argomento è un sondaggio, ogni tema è una lite fra opinioni contrapposte: sticazzi della verità, conta solo aver ragione sull'avversario.

Al punto che, in maniera assurda, ogni atto comincia essere valutato a seconda del consenso elettorale che questo porta a partiti politici peraltro selezionati a caso e il cui risultato non interessa a nessuno di noi.

Ogni tanto ripeto questa filippica ma è veramente deprimente. i messaggi fb sono un autogol della sinistra, il fascismo è un regalo alla meloni, ma basta.


 

 

ma soprattutto perché il punto è proprio che altaforte non si limita a pubblicare il pensiero della nuova destra, che non solo è legittimo ma anche interessante, ma compie atti puramente fascisti, come pestaggi, violenze e attività politiche al limite della pur ristretta apologia. Il fatto che il ministro dell'interno pubblichi con loro è proprio il salto di qualità preoccupante.

https://www.repubblica.it/dossier/cultura/salone-del-libro-torino-2019/2019/05/07/news/editore_altaforte_chi_e_francesco_polacchi-225644535/

 

 

Modificato da Tersite
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8 minuti fa, Tersite dice:

intanto perché (filippica noiosa sotto spoiler) 

 

è una mia personale inferenza basata su quello che dice la gente che conosco e come reagisce agli aventi "politici".

Magari mi sbaglio eh.

Ma che Salvini venga votato è un fatto. Che a me fa rodere parecchio. Anche perché sono del Sud.

 

12 minuti fa, Tersite dice:

ma soprattutto perché il punto è proprio che altaforte non si limita a pubblicare il pensiero della nuova destra, che non solo è legittimo ma anche interessante, ma compie atti puramente fascisti, come pestaggi, violenze e attività politiche al limite della pur ristretta apologia. Il fatto che il ministro dell'interno pubblichi con loro è proprio il salto di qualità preoccupante.

 

Il punto è che in uno stato democratico puoi e devi condannare il tizio quando spacca le teste, e non puoi impedirgli di pubblicare libri. Come non puoi impedire ad un assassino di aprire un bar.

Sennò non è democrazia.

Vale per tutto. Purtroppo anche per il fascismo.

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