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Liberté, Égalité, Fraternité


SCRIGNO MAGICO
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Negli ultimi anni c'è stata questa immigrazione di massa dovuta a guerre, povertà e tornaconto economico di molti. Tutto questo causato da noi occidentali, si badi bene.

Le destre hanno cavalcato questa paura dello straniero basandosi sull'ignoranza delle masse e, complice un decadimento mondiale delle sinistre, ha preso il potere.

La prima cosa che ha fatto è stato diminuire le tasse ai ricchi per avere anche il loro appoggio e facendo rientrare quei capitali tagliando le risorse economiche verso la scuola intera cominciando da quella materna. Il risultato è cosi doppio lasciando anche il popolo nell'ignoranza.

Un ignoranza che hanno anche intensificato portando i media ad un livello culturale infimo, urlatori, gente e politici che a scuola penso prendesso 4 in italiano (come me ma io non vado a parlare in tv) imperversano su giornali e tv, corona, defilippi, lucarelli, gossip, pettegolezzi, fakenews e questo letame che, principalmente, mediamerd del criminano ha fatto scuola.

È ora di darsi una mossa e, quindi, si ben venga questo tentativo di un nuovo '68.

 

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22 minuti fa, SCRIGNO MAGICO dice:

Adrià, fai un minestrone in cui ci metti di tutto, verze, viti, bulloni, suole di  scarpe, carote, accendini, sughero e via così... :D 

 

È il minestrone che l'italia criminana ha costruito negli ultimi anni.

E ad ogni modo io qui accetto critiche solo da @Tersite o da @Dauntless

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47 minuti fa, Inglo dice:

Ma il 68 cosa? Sono una manica di fascisti del cazzo.

 

È vero che la lepen sta cercando di metterci le mani sopra, ma secondo te queste rivendicazioni sono da fascisti?

 

Elenco delle rivendicazioni presentate dal movimento detto
dei Gilets jaunes a deputati e media

Lavoro e salario

1. Più progressività nell’imposta sui redditi, che significa più scaglioni
2. Salario Minimo a 1300 euro netti
3. Il sistema pensionistico deve restare solidale e quindi socializzato. No al sistema contributivo.
4. Nessuna pensione al di sotto di 1200 euro
5. I salari di tutti i francesi, le pensioni e i sussidi devono essere indicizzati all’inflazione
6. Proteggere l’industria francese : vietare le delocalizzazioni. Proteggere la nostra industria significa

Proteggere le nostre competenze e il nostro lavoro

7. Fine del lavoro distaccato. Non è normale che una persona che lavori sul territorio francese non benefici dello stesso salario e degli stessi diritti. Ogni persona autorizzata a lavorare sul territorio francese dev’essere sullo stesso piano di un cittadino francese e il suo datore di lavoro deve versare la stessa quantità di contributi di un datore di lavoro francese
8. Per un lavoro sicuro : limitare di più il numero dei contratti a termine per le grandi imprese. Noi vogliamo più contratti a tempo indeterminato.
9. Salario massimo fissato a 15000 euro.
10. Creare posti di lavoro per i disoccupati.
11. Pensione a 60 anni e per tutti coloro che hanno svolto lavori usuranti, diritto alla pensione a 55 anni.

Diritto alla casa

12. Zero Senza Fissa Dimora : URGENTE
13. Limitare il costo degli affitti. Più alloggi a prezzi calmierati, in particolare per studenti e precari.
14. Grande piano di isolamento termico delle abitazioni per praticare l’ecologia facendo fare dei risparmi alle famiglie Welfare, investimenti, infrastrutture, politiche pubbliche
15. Favorire i piccoli commerci dei paesi e dei centri urbani. Stop alla costruzione di grosse zone commerciali intorno alle grandi città che uccidono il piccolo commercio e più parcheggi gratuiti nei centri urbani
16. Aumentare i sussidi per i disabili
17. Dal momento che un bambino di sei anni non si sorveglia da solo, occorre continuare col sistema di aiuti PAJEMPLOI fino ai dieci anni.
18. Stesso sistema di welfare per tutti, compresi artigiani e lavoratori autonomi. Fine della cassa separata per gli autonomi
19. Stop immediato alla chiusura delle piccole linee di trasporto, degli uffici postali, delle scuole e dei reparti di maternità.
20. Benessere per le persone anziane, basta con i soldi guadagnati sugli anziani. L’oro grigio è finito, inizia l’era del benessere grigio.
21. Massimo 25 alunni per classe dalla materna alle superiori.
22. Strumenti adeguati per la psichiatria.
23. Divieto di vendere beni appartenenti alla Francia (dighe, aeroporti…)
24. La giustizia, la polizia, la gendarmeria e l’esercito devono avere strumenti adeguati. Le ore di straordinario devono essere pagate o recuperate.
25. Tutto il denaro ricavato dai pedaggi delle autostrade deve servire alla manutenzione di strade e autostrade e alla sicurezza stradale.
26. Il prezzo del gas e dell’elettricità sono aumentati da quando c’è stata la privatizzazione, noi vogliamo che ritornino nelle mani del pubblico e che i prezzi scendano di conseguenza.
27. Favorire il trasporto delle merci su ferro.

Fisco e politiche economiche

28. Tasse : che i grandi (MacDonald, Google, Amazon, Carrefour) paghino tanto e i piccoli (artigiani, piccole imprese) paghino poco
29. Fine dell’aumento delle tasse sui carburanti
30. Nessun prelievo di denaro a monte. (in Francia le tasse, anche per il lavoro dipendente, si pagano “a valle”)
31. Basta col credito d’imposta per le imprese. Usiamo questo denaro per il lancio di un’industria francese delle auto a idrogeno (che sono davvero ecologiche, al contrario di quelle elettriche.
32. Basta con l’austerity. Smettiamola di rimborsare gli interessi sul debito che sono dichiarati illegittimi e cominciamo a rimborsare il debito senza prendere i soldi dai poveri e dai meno poveri, ma cercandoli tra gli 80 miliardi di frode fiscale
33. Divieto di far pagare ai commercianti una tassa quando i loro clienti utilizzano una carta per gli acquisti. Tassare il carburante marittimo e il cherosene.

Democrazia e costi della politica

34. Ogni rappresentante eletto avrà diritto al salario mediano. Le sue spese di trasporto saranno controllate e rimborsate se sono giustificate. Diritto al ticket restaurant e allo cheque vacanze
35. Il referendum popolare deve entrare in Costituzione. Bisogna creare un sito leggibile ed efficace, gestito da un organismo indipendente di controllo, dove le persone possano fare una proposta di legge. Se questa proposta ottiene 700.000 firme dev’essere discussa, completata, emendata dall’Assemblea Nazionale che avrà l’obbligo (un anno dopo l’ottenimento delle 700.000 firme) di sottometterla al voto dell’insieme dei Francesi. (attualmente la Costituzione Francese non prevede un referendum)
36. Ritorno ad un mandato di 7 anni per il presidente della Repubblica. L’elezione dei deputati due anni dopo quella del presidente della Repubblica permette di mandare un segnale positivo o negativo a quest’ultimo, riguardo la sua politica. Ciò contribuirebbe dunque a far sentire la voce del popolo (al momento le elezioni parlamentari si svolgono un mese dopo le presidenziali,
proprio per garantire maggioranze “coerenti” col voto del Presidente della Repubblica)
37. Stop alle indennità presidenziali a vita

Integrazione e migrazioni

38. I richiedenti asilo devono essere accolti degnamente. Noi dobbiamo fornire loro alloggio, sicurezza, cibo ed educazione per i minori. Bisogna lavorare con l’ONU per far sì che dei centri di accoglienza siano aperti in numerosi paesi del mondo, nell’attesa del risultato della domanda di asilo.
39. Bisogna affrontare le cause che determinano le migrazioni forzate.
40. Coloro a cui è stato negato il diritto di asilo devono essere riportati ai loro paesi d’origine.
41. Una vera politica d’integrazione dev’essere messa in essere. Vivere in Francia significa diventare francese (corso di lingua francese, corso di storia della Francia e corso di educazione civica con un certificato a fine percorso)

Modificato da MasterMatrix
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E' arrivato in piazza Castello, a Torino, il corteo indetto dal movimento No Tavcontro la ferrovia ad alta velocità Torino-Lione. Sono 50mila i manifestanti che hanno sfilato da Porta Susa verso il cuore della città. In testa, dietro lo striscione "C'eravamo, ci siamo, ci saremo! Ora e sempre No Tav"  i sindaci dei Comuni valsusini, il vicesindaco di Torino Guido Montanari e i gonfaloni di molte amministrazioni. il corteo è giunto sotto il palco di piazza Castello dove è inevitabile il confronto con la piazza del 10 novembre scorso, quando fu la Torino Sì Tav a ritrovarsi con 40mila persone per protestare contro la sindaca Chiara Appendino e la sua maggioranza.

"Siamo in centomila, allegri, colorati e convinti. Chiediamo che tutto questo abbia fine, lo chiediamo con forza al M5S perché l'avevano scritto nel loro programma". È l'appello lanciato dal palco della manifestazione No Tav di Torino da Alberto Perino, leader storico del Movimento che si oppone alla Torino-Lione. In realtà in serata la Questura ha fortemente ridimensionato queste cifre, stimando il numero dei partecipanti in 20mila. "Ci rendiamo conto - ha detto Perino - che non sono soli al governo ma gli chiediamo di resistere e portare a casa quello che hanno promesso. Non accettiamo nessun tunnel. La Tav Torino-Lione non è mediabile, si può solo non fare o ci troverete tutti davanti alle vostre ruspe, basta voler far circolare le merci e far crepare i migranti in montagna e in mare -  aggiunge Perino - Non accettiamo più di essere considerati dei sudditi, siamo dei cittadini pensanti che hanno delle pretese e pretendono di essere ascoltati. Sappiamo perché siamo qui, perché siamo No Tav, ci interessa fermare questo spreco assurdo e idiota che non possiamo permetterci. Hanno voluto fare l'analisi costi benefici, bene, ma non ci basta, e se è fatta in modo serio non potrà che dare un solo risultato: l'opera economicamente è insostenibile, inutile e devastante per l'ambiente. È ora di fermare questo spreco".
Numerose le bandiere con il logo "No Tav", dei sindacati di base, dei partiti di estrema sinistra Rifondazione comunista, Potere al Popolo, Sinistra anticapitalista. In piazza anche esponenti dei centri sociali antagonisti torinesi. Un migliaio di persone da altre regioni italiane. "Oggi è la giornata dell'orgoglio no Tav, di un grande popolo che non si è mai fatto intimidire", dice uno speaker.


"Essere qui significa rappresentare una città e una maggioranza che ha votato un programma. La sindaca Appendino la pensa come me e io qui la rappresento".
Così il vicesindaco Montanari, dietro lo striscione "Amministratori No Tav", con la fascia tricolore assieme a consiglieri comunali e di Circoscrizione. Proprio Montanari, all'inizio del corteo, è stato contestato da un gruppetto di giovani anarchici: "Questa non è lotta, la lotta l'abbiamo fatta tutti i giorni al cantiere, fate schifo", gli ha urlato un ragazzo, che lo ha accusato di essere "complice di Salvini". Con Montanari sfilano anche i sindaci 5 Stelle di Venaria Reale, Pinerolo e San Mauro, in provincia di Torino, e di Molare, nell'Alessandrino.

E la sindaca di Torino Chiara Appendino, evocata dal suo vice Montanari, si è palesata alle cinque e mezza del pomeriggio: "Oggi - ha detto - a Torino è tornata in piazza una comunità che da trent’anni si batte contro il Tav, una grande opera che rappresenta un modello di sviluppo del passato a fronte di un mondo che sta cambiando molto velocemente con prospettive inedite. A manifestare c’erano giovani, donne, professionisti, cittadini, dalla Val Susa e non. Persone che vogliono ribadire che un futuro disegnato su un modello di sviluppo alternativo, sostenibile e collettivo è possibile. E che non può essere rappresentato dalla linea Torino-Lione. Si tratta di una prospettiva che condivido pienamente, motivo per cui non ho mai esitato a ribadire la mia contrarietà all’opera e la vicinanza a chi condivide queste istanze. Le analisi tecniche - costi-benefici e giuridica - promosse dal governo orienteranno la scelta politica sul destino di questa vicenda. A livello locale continueremo a lavorare affinché prendano vita progetti ad ampi orizzonti che guardino al benessere delle prossime generazioni".

Alla manifestazione partecipa anche un gruppetto di una quindicina di "gilet jaune" dalla valle francese della Maurienne. "Questo progetto - dice Jeanluc di Montricher Albanne - è uno spreco di soldi che potrebbero essere spesi diversamente. E  la vecchia Torino-Lione potrebbe benissimo essere adattata se solo si volessero investire delle risorse. Intanto a Villarodin, dove si stanno scavando i 9 chilometri dell'ultima galleria preparatoria, gli abitanti non hanno più l'acqua".

In corteo anche un sindaco francese con la fascia tricolore, Gilles Margueron, a capo del comune francese di Villarodin Bourget: "Siamo qui per dimostrare  - dice - che anche in Francia e non solo in Italia si protesta contro il Tav. In Francia poche persone sanno quello che può succedere, non c'è informazione. Per ora ci sono solo i soldi dell'Europa per le discenderie, non per l'opera. Un'opera inutile: quei soldi potrebbero essere spesi per cose più utili".

Concetto ribadito anche dal vicesindaco di Napoli, Enrico Panini, arrivato fino a Torino per sfilare con la fascia tricolore: "Siamo qui perché condividiamo le preoccupazioni e le posizioni dei sindaci della valle e dei cittadini: è un'opera devastante e inutile che favorirà solo corruzione e malavita organizzata. Non c'è bisogno di grandi opere - conclude - ma che quelle che ci sono vengano messe in sicurezza, che scuole e ospedali funzionino e che il trasporto regionale possa essere degno di questo nome".

"Oltre 70mila persone per le strade e le piazze di Torino per chiedere un mondo diverso e un modo diverso di investire le poche risorse pubbliche di questo Paese". Così il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni e il segretario regionale di SI, Marco Grimaldi, a margine del corteo No Tav per le vie del capoluogo piemontese. "Ma quale decrescita infelice? - proseguono gli esponenti della sinistra - Basta vedere i volti delle migliaia di ragazzi e ragazze presenti nelle strade di Torino, e fermarsi ad ascoltare le loro parole. C'è più voglia di futuro in un chilometro quadrato di questa manifestazione - concludono - che in tutto il tunnel di base".

Anche i vigili del fuoco alla manifestazione: "Siamo qui in divisa contro la distruzione del territorio e per la salvaguardia e la cura dell'ambiente, contro la militarizzazione delle valli. Soldi buttati al vento, per tutelare interessi di pochi imprenditori e delle mafie locali". Così Giovanni Maccarino, di Alessandria, membro del consiglio nazionale Usb dei vigili del fuoco, e Riccardo Zaccaria, del Coordinamento provinciale Usb Torino dei vigili del fuoco, in divisa al corteo No Tav oggi a Torino. "Siamo qui in duplice veste - aggiungono - come pompieri e come cittadini, perché condividiamo le ragioni della protesta: la Tav è un'opera inutile e dannosa per il territorio".

È ricomparsa intanto questa mattina, sulle pendici del monte Musinè, all'imbocco della Valle di Susa, la scritta "Tav=mafia" che, nella notte tra il 4 e il 5 dicembre, qualcuno, probabilmente riconducibile al movimento 'Sì Tav', aveva parzialmente rimosso. Lo slogan, visibile a chilometri di distanza da chi attraversa la bassa valle, era stato realizzato con grandi teli bianchi. "Era già capitato in passato che qualcuno la rimuovesse - avevano commentato, negli scorsi giorni, alcuni attivisti No Tav - Questa volta si tratta evidentemente di una provocazione in vista del corteo dell'8 dicembre".
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8 ore fa, MasterMatrix dice:

 

È vero che la lepen sta cercando di metterci le mani sopra, ma secondo te queste rivendicazioni sono da fascisti?

 

Elenco delle rivendicazioni presentate dal movimento detto
dei Gilets jaunes a deputati e media

Lavoro e salario

1. Più progressività nell’imposta sui redditi, che significa più scaglioni
2. Salario Minimo a 1300 euro netti
3. Il sistema pensionistico deve restare solidale e quindi socializzato. No al sistema contributivo.
4. Nessuna pensione al di sotto di 1200 euro
5. I salari di tutti i francesi, le pensioni e i sussidi devono essere indicizzati all’inflazione
6. Proteggere l’industria francese : vietare le delocalizzazioni. Proteggere la nostra industria significa

Proteggere le nostre competenze e il nostro lavoro

7. Fine del lavoro distaccato. Non è normale che una persona che lavori sul territorio francese non benefici dello stesso salario e degli stessi diritti. Ogni persona autorizzata a lavorare sul territorio francese dev’essere sullo stesso piano di un cittadino francese e il suo datore di lavoro deve versare la stessa quantità di contributi di un datore di lavoro francese
8. Per un lavoro sicuro : limitare di più il numero dei contratti a termine per le grandi imprese. Noi vogliamo più contratti a tempo indeterminato.
9. Salario massimo fissato a 15000 euro.
10. Creare posti di lavoro per i disoccupati.
11. Pensione a 60 anni e per tutti coloro che hanno svolto lavori usuranti, diritto alla pensione a 55 anni.

Diritto alla casa

12. Zero Senza Fissa Dimora : URGENTE
13. Limitare il costo degli affitti. Più alloggi a prezzi calmierati, in particolare per studenti e precari.
14. Grande piano di isolamento termico delle abitazioni per praticare l’ecologia facendo fare dei risparmi alle famiglie Welfare, investimenti, infrastrutture, politiche pubbliche
15. Favorire i piccoli commerci dei paesi e dei centri urbani. Stop alla costruzione di grosse zone commerciali intorno alle grandi città che uccidono il piccolo commercio e più parcheggi gratuiti nei centri urbani
16. Aumentare i sussidi per i disabili
17. Dal momento che un bambino di sei anni non si sorveglia da solo, occorre continuare col sistema di aiuti PAJEMPLOI fino ai dieci anni.
18. Stesso sistema di welfare per tutti, compresi artigiani e lavoratori autonomi. Fine della cassa separata per gli autonomi
19. Stop immediato alla chiusura delle piccole linee di trasporto, degli uffici postali, delle scuole e dei reparti di maternità.
20. Benessere per le persone anziane, basta con i soldi guadagnati sugli anziani. L’oro grigio è finito, inizia l’era del benessere grigio.
21. Massimo 25 alunni per classe dalla materna alle superiori.
22. Strumenti adeguati per la psichiatria.
23. Divieto di vendere beni appartenenti alla Francia (dighe, aeroporti…)
24. La giustizia, la polizia, la gendarmeria e l’esercito devono avere strumenti adeguati. Le ore di straordinario devono essere pagate o recuperate.
25. Tutto il denaro ricavato dai pedaggi delle autostrade deve servire alla manutenzione di strade e autostrade e alla sicurezza stradale.
26. Il prezzo del gas e dell’elettricità sono aumentati da quando c’è stata la privatizzazione, noi vogliamo che ritornino nelle mani del pubblico e che i prezzi scendano di conseguenza.
27. Favorire il trasporto delle merci su ferro.

Fisco e politiche economiche

28. Tasse : che i grandi (MacDonald, Google, Amazon, Carrefour) paghino tanto e i piccoli (artigiani, piccole imprese) paghino poco
29. Fine dell’aumento delle tasse sui carburanti
30. Nessun prelievo di denaro a monte. (in Francia le tasse, anche per il lavoro dipendente, si pagano “a valle”)
31. Basta col credito d’imposta per le imprese. Usiamo questo denaro per il lancio di un’industria francese delle auto a idrogeno (che sono davvero ecologiche, al contrario di quelle elettriche.
32. Basta con l’austerity. Smettiamola di rimborsare gli interessi sul debito che sono dichiarati illegittimi e cominciamo a rimborsare il debito senza prendere i soldi dai poveri e dai meno poveri, ma cercandoli tra gli 80 miliardi di frode fiscale
33. Divieto di far pagare ai commercianti una tassa quando i loro clienti utilizzano una carta per gli acquisti. Tassare il carburante marittimo e il cherosene.

Democrazia e costi della politica

34. Ogni rappresentante eletto avrà diritto al salario mediano. Le sue spese di trasporto saranno controllate e rimborsate se sono giustificate. Diritto al ticket restaurant e allo cheque vacanze
35. Il referendum popolare deve entrare in Costituzione. Bisogna creare un sito leggibile ed efficace, gestito da un organismo indipendente di controllo, dove le persone possano fare una proposta di legge. Se questa proposta ottiene 700.000 firme dev’essere discussa, completata, emendata dall’Assemblea Nazionale che avrà l’obbligo (un anno dopo l’ottenimento delle 700.000 firme) di sottometterla al voto dell’insieme dei Francesi. (attualmente la Costituzione Francese non prevede un referendum)
36. Ritorno ad un mandato di 7 anni per il presidente della Repubblica. L’elezione dei deputati due anni dopo quella del presidente della Repubblica permette di mandare un segnale positivo o negativo a quest’ultimo, riguardo la sua politica. Ciò contribuirebbe dunque a far sentire la voce del popolo (al momento le elezioni parlamentari si svolgono un mese dopo le presidenziali,
proprio per garantire maggioranze “coerenti” col voto del Presidente della Repubblica)
37. Stop alle indennità presidenziali a vita

Integrazione e migrazioni

38. I richiedenti asilo devono essere accolti degnamente. Noi dobbiamo fornire loro alloggio, sicurezza, cibo ed educazione per i minori. Bisogna lavorare con l’ONU per far sì che dei centri di accoglienza siano aperti in numerosi paesi del mondo, nell’attesa del risultato della domanda di asilo.
39. Bisogna affrontare le cause che determinano le migrazioni forzate.
40. Coloro a cui è stato negato il diritto di asilo devono essere riportati ai loro paesi d’origine.
41. Una vera politica d’integrazione dev’essere messa in essere. Vivere in Francia significa diventare francese (corso di lingua francese, corso di storia della Francia e corso di educazione civica con un certificato a fine percorso)

 

Mi sono fermato a "salario minimo a 1300 euro netti". 

 

In effetti è riduttivo definirli fascisti, sono delinquenti populisti.

 

(comunque se hai stima per le manifestazioni di piazza sappi che ce n'era una anche ieri a Piazza del Popolo, ma non penso ti piaccia molto l'ideologia che l'ha ispirata.)

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14 ore fa, MasterMatrix dice:

Ma non importa chi siano, importa che finalmente ci sia una ripresa a protestare in piazza. Che ci sia qualcuno che ha dato il via.

 

Se in piazza vai a "protestare" per il nulla, cioè per una serie di richieste raffazzonate senza capo nè coda, fai il male di chi in piazza ci va per qualcosa di concreto (che poi non è vero che non si protesta, solo che questi han fatto notizia per aver fatto casino a Parigi e tutti gli altri no). Il 68 è stato un movimento culturale ad ampio respiro, di rottura con la società/generazione precedente, che alla fine ha portato ANCHE all'ottenimento di alcuni diritti (sacrosanti). Questo è un movimento di rottura con tutto, in primis le istituzioni, sulla falsa riga dei proclami del blog di Grillo, vogliono tutto e il contrario di tutto senza che ci sia un bisogno specifico da colmare. Non è un caso che siano sostenuti da partiti di estrema destra ed estrema sinistra in rottura con la sinistra moderata perché considerata troppo "morbida", di chiare tendenze populiste. Se poi in quel minestrone c'è anche qualche richiesta sensata, la stessa si delegittima perché buttata dentro a caso. 

 

 

Modificato da Bless
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Ma io veramente ho solo detto che, in comune al '68, c'è il fatto che tutto ebbe inizio dalla Francia.

Una protesta in piazza che poi si allargò ovunque.

Ed è quello che spero. 

È un fatto che ci siano idee diverse, alora c'era la guerra in Viet Nam, il femminismo nacque in quel periodo ecc ecc.

 

Il fatto che, poi, ci sia un movimento di sx che vuole prendere le distanze dalla sx moderata di oggi, la cosa non può che farmi piacere.

Spero succeda cosi anche in Italia ma, perchè no, anche in Norvegia (ma qui la vedo più difficile, più in la dei socialisti non si va)

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19 ore fa, MasterMatrix dice:

È ora di darsi una mossa e, quindi, si ben venga questo tentativo di un nuovo '68.

 

Io ho partecipato a poche manifestazioni negli anni '70, ma di sicuro: 

 

- non portavo passamontagna

- non portavo cubetti di porfido

- non portavo biglie di acciaio

- non portavo spranghe

- non portavo bottiglie molotov

- non scardinavo saracinesche

- non spaccavo vetrine

- non saccheggiavo

- non incendiavo macchine

 

Cosa mi rappresenta questa feccia? Black bloc infiltrati o criminali o casinisti senza ideali che vogliono solo delinquere ad minchiam.

 

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1 minuto fa, SCRIGNO MAGICO dice:

Io ho partecipato a poche manifestazioni negli anni '70

 

Da quello che hai scritto dopo si capisce. E poi, credo, tu stessi d'altra parte, se non sbaglio.

Ma, ripeto, mi è venuto in mente il '68 solo perchè nacque li dove ora sta nascendo qualcosa che potrebbe espandersi ovunque.

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21 minuti fa, MasterMatrix dice:

Da quello che hai scritto dopo si capisce. E poi, credo, tu stessi d'altra parte, se non sbaglio.

Ma, ripeto, mi è venuto in mente il '68 solo perchè nacque li dove ora sta nascendo qualcosa che potrebbe espandersi ovunque.

 

Non stavo da nessuna parte, spesso venivano in aula magna in assemblea collettivi vari di qualche fabbrica e se la causa mi pareva giusta partecipavo, ripeto, non più di 2-3 volte, altrimenti ovviamente no. Ascoltare ascoltavo tutti, ma non mi facevo indottrinare acefalicamente da nessuno...

 

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essendo (come suggerisce l'abbigliamento che li simboleggia) degli scappati di casa a cui si è rotta la macchina, non c'è una gerarchia, un direttorio, niente che possa far credere che quel fritto misto di rivendicazioni possano essere rappresentative di chissà cosa.

 

è divertente che le élite più autoritarie e retrograde (da trump a un nobile che nemmeno mi ricordo) li sostenga.

 

più interessante è che la loro protesta sembri aver provocato una reazione di macron, che sembra intenzionato a fare riforme sociali.

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