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I negozi aperti la domenica


pachu
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Della liberalizzazione degli orari, introdotta dal governo Monti (love) ma, non scordiamolo, bocciata dal

popolo sovrano tramite referendum nel lontano 1995, beneficio ogni tanto facendo la spesa di domenica. 

Però devo ammettere che potrei farne a meno senza sconquassi (tra l'altro abitando vicino a una zona turistica di un comune turistico, credo che comunque troverei aperto qualcosa per le emergenze).

 

Tuttavia, non avendo mai lavorato di domenica, né nel commercio, né nella ristorazione, faccio fatica a mettermi nei panni dei lavoratori.

 

Credo che la liberalizzazione sia una cosa positiva ma, se crea disagio a tanti lavoratori, ci stia un ripensamento.

 

Se il problema invece sono i piccoli negozi, invece non lo penso. Sopravviveranno solo se riusciranno a offrire qualcosa che la grande distribuzione, indipendentemente dagli orari.

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29 minuti fa, MasterMatrix dice:

Se serve a creare nuovi posti di lavoro, allora si.

Se si creassero nuovi turni di lavoro per far lavorare i dipendenti che ci sono già, allora no.

guarda che è già stata introdotta, quindi dovrebbero, nel decidere di toglierla, farci sapere che conseguenze ha avuto.

 

Ma si trascura un aspetto: i dipendenti potrebbero essere contenti di lavorare di domenica, perché pagati di più.

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A quanto ne so è raro che i commessi vengano pagati di più nei giorni festivi.

Comunque a parte i toni apocalittici del terso, che ormai non riesce a uscire dal personaggio, con la chiusura domenicale credo che molti negozi chiuderebbero del tutto, mentre amazon continuerà a fagocitare clienti. E finalmente arriveremo all'apocalisse di cui parla sempre il terso.

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Non sono già tutelati i dipendenti delle varie aziende?

 

Non capisco questa battaglia che si è creata contro il lavoro nei weekend, come se fosse uno scandalo.

Poi magari la gente che non lavorerà più la domenica andrà al mare, al ristorante, a fare shopping. Insomma, dove c'è gente che la domenica lavora normalmente.

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Il problema non è il lavoro al weekend a mio avviso. Ci sono un sacco di categorie che lavorano nel weekend o nei festivi. Se ci si focalizza su quello si perde un po' il senso delle cose su cui puntare. Il problema dovrebbero essere le tutele rispetto agli orari di lavoro, rispetto ai turni (soprattutto per quanto riguarda i festivi) e rispetto ad uno stipendio rapportato a queste cose. Ad esempio, i negozi che stanno all'interno dei centri commerciali non possono stabilire in autonomia orari e giorni di apertura, ma devono adeguarsi a quelli del centro commerciale. Un dipendente che lavora in un negozio di una catena fuori dal centro commerciale, e poi viene trasferito all'interno, si trova a fare orari diversi, chiusure tardive, tempi continuati, più domeniche. Il tutto con le stesse condizioni contrattuali di prima. Su questo dovrebbero puntare maggiormente queste categorie di lavoratori, non sulla domenica che è sacra e non si lavora. 

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Ok, ma il discorso che non siano servizi necessari ormai è tangenziale. Aveva più senso farlo all'inizio di questa deriva, adesso che è consuetudine per tutte le grandi catene la vedo un po' dura. (Tra l'altro il discorso che se è chiuso qualcosa la compro online va proprio nella direzione della concorrenza del web) Nessuno morirebbe per supermercati e negozi chiusi la domenica, questo è indubbio. Ma nessuno morirebbe nemmeno se non potesse comprarsi la torta in pasticceria la domenica mattina. Ma se io lavoratore OGGI lavoro come commesso o impiegato di un supermercato ecc so che quel lavoro richiedee turni - orari - aperture domenicali, così come se faccio il pasticcere so che mi devo svegliare alle 4 domeniche comprese, con il riposo infrasettimanale. Per me il discorso sta proprio sul puntare al riconoscimento di diritti rispetto a turni e orari di apertura e chiusura (lavorare la domenica ok, ma devo turnare coi colleghi) e ad uno stipendio rapportato a questo. Ora invece (per quanto ne so) regna la giungla selvaggia. Orari assurdi, lavori mille ore consecutive per 2 giorni e poi ti lasciano a casa per 3, niente turnover regolari, cambi di condizioni all'ultimo minuto che devi accettare e basta, senza un riconoscimento equo rispetto a queste imposizioni. Se ci si fissa su "poverini lavorano la domenica", a parte far saltare i nervi alle categorie che la domenica e nei festivi e la sera/notte lavorano da sempre, secondo me si rischia di non centrare il punto del problema e di ridicolizzare le richieste legittime. Oh, io faccio un lavoro teoricamente canonico, e per anni ho avuto un giorno libero ogni 13 giorni (in pratica un weekend ogni due)

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per cambiare il medico devo chiedere il permesso per andare alla Asl perchè si può solo dal lunedi al venerdi dalle 10 alle 12. Per fare la carta di identità devo aspettare quattro mesi e comunque tutto rigorosamente di sabato mattina. Per accompagnare mia suocera all'Inps solo alcuni giorni tra lunedi e venerdi di mattina. Tac, ecografie, radiografie attese di otto mesi. Quando apriranno anagrafe, asl, inps, poste (l'affitto è l'unica cosa che non posso pagare online), banche (a mia moglie che opera online con una banca reale è scaduto il documento e vogliono che vada di persona con il documento rinnovato), il comune e tutti gli uffici pubblici la domenica allora sarò d'accordo che anche il negozio di intimissimi all'interno del centro commerciale sia aperto la domenica e i festivi.

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3 minuti fa, El Pelat dice:

dimenticavo, la perdita dei posti di lavoro è una cacata pazzesca. Mi piacerebbe si facesse il conteggio di quanti posti di lavoro sono stati persi negli ultimi dieci anni per le piccole imprese che hanno chiuso.

anche a me. Purtroppo invece si decide così perché il lavoro domenicale distrugge le famiglie. Che chiaramente medici, poliziotti, pompieri, turnisti, camerieri e guide turistiche non hanno. 

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Io lavoro come cameriere in un agriturismo, quindi il problema non mi tocca direttamente, ho sempre lavorato nel weekend (durante la settimana studio) e io continuerò. Magari il titolare potrebbe avere problemi perché ogni domenica mattina fa un giro rapido al supermercato di paese per comprare le cose che sono andate finite il sabato con la cena, ma non è un grande problema perché al limite si attrezzerà meglio il sabato.

Il problema che ho riscontrato è soprattutto per alcuni miei amici, che lavorano in magazzino di un grande supermercato solo il sabato e la domenica (dalle 5.30 alle 15) che vedranno le ore dimezzate se non addirittura eliminate completamente.

Senza dimenticare poi i commercianti del paese dove abito. Parlando con loro, non ne ho trovato uno che non dicesse che guadagnava di più solo il sabato e la domenica che non il resto della settimana. Un cambiamento del genere vuol dire per loro chiudere.

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Il 10/9/2018 at 13:10, Helder dice:

E finalmente arriveremo all'apocalisse 

 

Non è così imminente, se tutto va bene dovrebbero restarci ancora 20/30 anni comodi comodi.

Anche se ci sono segnali inequivocabili 

https://www.corriere.it/esteri/18_settembre_11/israele-nato-vitello-rosso-fine-mondo-vicina-d80ceb3a-b5af-11e8-827a-b1abf87e7dca.shtml
 

Modificato da Tersite
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4 ore fa, Inglo dice:

La domenica è mediamente il secondo giorno della settimana per fatturato dei negozi.

Presumo che questo fatturato si sposterebbe in altri giorni, in buona parte, perlomeno se parliamo di alimentari.

Per altri beni, se ne avvantaggerebbe magari l'e-commerce (che, perlomeno nella proposta degli iperconnessi a 5 stelle, subirebbe a sua volta delle limitazioni).

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4 ore fa, pachu dice:

Presumo che questo fatturato si sposterebbe in altri giorni, in buona parte, perlomeno se parliamo di alimentari.

Per altri beni, se ne avvantaggerebbe magari l'e-commerce (che, perlomeno nella proposta degli iperconnessi a 5 stelle, subirebbe a sua volta delle limitazioni).

Mah, in realtà sembra che abbiano proposto di fare un portale per l’e-commerce italiano, una nostra Amazon

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31 minuti fa, silvia_fi dice:

Mah, in realtà sembra che abbiano proposto di fare un portale per l’e-commerce italiano, una nostra Amazon

se lo scrivi cosi', come se niente fosse, mi sembra che mi stai trollando.

Perche', non esistono gia' decine di siti italiani su cui si possono fare acquisti?

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2 minuti fa, pachu dice:

se lo scrivi cosi', come se niente fosse, mi sembra che mi stai trollando.

Perche', non esistono gia' decine di siti italiani su cui si possono fare acquisti?

No sono seria, quando scherzo sono molto convinta :)

ho letto una dichiarazione di un portale per le pmi italiane, però non si capisce bene se si tratta di una sorta di eataly o altro. Poi tutto questo sentimento tendente alla nazionalizzazione mi infastidisce, quindi non ho approfondito, anche perché sembra una cosa non ancora definita. Ti metto il link dell’ansa

 

http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2018/09/11/di-maio-serve-amazon-del-made-in-italy_3718e41c-8201-4da5-9058-1fc3eb90ca61.html

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