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Per ora noi la chiameremo felicità


Toremoon
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1 ora fa, Toremoon dice:

 

Questo mi pare il senso del debito sulla carta.

 

Quello che mi pare che succeda è che il debito sia ad libitum. 

 

Se ho bisogno di fare debito per costruire le autostrade, questo debito dovrebbe essere commisurato alla capacità del Paese di ripagarlo nel tempo necessario per estinguerlo. Non ha senso, per me, costruire le autostrade e continuare a pagarle per sempre.

 

stai descrivendo una versione più stringente del fiscal compact. Per me in certi casi può anche aver senso (a parte per gli investimenti produttivi, come appunto un'autostrada, che migliorano la tua capacità di ripagarla), ma il partito che ha vinto ha convinto la gente che sia possibile creare benessere per tutti subito contraendo nuovo debito. E che chi non l'ha fatto prima sia stato un criminale. 

 

Che poi questo benessere venga distribuito solo alle classi più abbienti, non so se fosse proprio l'intenzione di tuoi conterranei, ma tant'è

 

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1 ora fa, Toremoon dice:

 

Ogni italiano nasce con 40 000€ di debito. 

 

È una follia. 

 

Il sito in numeri assoluti è una pagliacciata degna dell'ingegner cane

 

Se cambi il debito tedesco in banconote da un dollaro e le metti una sopra l'altra arrivi quasi sulla luna

Mecojoni

 

Il bar sport al confronto è un think tank

 

 

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tore questa tua posizione spiazza perché la cancellazione del debito non la sostengono nemmeno i ministri delle finanze tedeschi, e in teoria nemmeno i neoclassici, che hanno come valore il rigore finanziario a scapito dei servizi sociali 

 

mentre tutti i discorsi sulla sovranità monetaria (di forze politiche che, avevo inteso, servivano a superare il sistema malato) servirebbero proprio a spendere di più senza i limiti sul debito imposti dall'europa.

 

Modificato da Tersite
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Se volete venire da me prendete l'A1, uscita Sasso Marconi e fate un po' di Statale Porrettana oppure prendete un treno da Bologna, ok sarà un po' scomodo per alcuni ma non è una follia!

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1 ora fa, Tersite dice:

tore questa tua posizione spiazza perché la cancellazione del debito non la sostengono nemmeno i ministri delle finanze tedeschi, e in teoria nemmeno i neoclassici, che hanno come valore il rigore finanziario a scapito dei servizi sociali 

 

mentre tutti i discorsi sulla sovranità monetaria (di forze politiche che, avevo inteso, servivano a superare il sistema malato) servirebbero proprio a spendere di più senza i limiti sul debito imposti dall'europa.

 

 

Non so che risponderti (come non so che rispondere a Helder: mica sono Marx). 

 

Per me  una economia che si fonda sul debito è una politica economica malata, non perché il debito in sé sia malato, ma perché fare debito senza poterlo estinguere è malato. Anche fare debito per pagare debiti e servizi assistenziali è un cappio al collo che nessuno dovrebbe mettersi.

 

E nascere in Italia con questo debito è folle.

 

Non so  se la soluzione sia non pagare più i debiti, o ripagarli tutti, o abolire la moneta: la mia conoscenza in materia si ferma a costatare quanto detto sopra (così come non ho soluzioni per la deforestazione della foresta amazzonica: mi limito ad affermare il problema).

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2 ore fa, Moon dice:

Se volete venire da me prendete l'A1, uscita Sasso Marconi e fate un po' di Statale Porrettana oppure prendete un treno da Bologna, ok sarà un po' scomodo per alcuni ma non è una follia!

Ma abiti sulla Porrettana? 

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@Toremoon la mia impressione è che la strada verso questa economia sia stata aperta dai nostri antenati che hanno abbandonato la vita da cacciatori-raccoglitori (nella quale ciascuno produceva ciò di cui abbisognava) per fondare degli insediamenti stabili. Etc etc.

In altre parole, è parte integrante della nostra civiltà e non la sia può cambiare tout-court senza sconvolgere la civiltà completamente.

 

Detto questo, sarebbe interessante sapere se esistono studi o idee su come mitigare gli aspetti negativi di tutto questo. 

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1 ora fa, Toremoon dice:

 

Quanti italiani conosci che si sentono felici? 

 

Alcuni. Ma l'irrilevanza della mia cerchia di conoscenze a livello statistico rendono questa domanda senza senso.

 

In compenso, ho visto come vive in Iran una famiglia vagamente benestante, ragion per cui non mi sento proprio di filosofeggiare su dove si stia meglio quando da noi l'acqua e la corrente ti arrivano sempre. 

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1 ora fa, pachu dice:

Io ne conosco di felici e di infelici. 

Gli infelici che conosci tu, lo sono per colpa del debito?

 

Non credo che il debito pubblico sia la misura della qualità della vita (che per me non si misura in strade, ospedali e aeroporti, ma nella libertà interiore di un individuo). 

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1 minuto fa, Bless dice:

Non vuol dire niente messa così. Declina meglio. 

 

Non vorrà mai dire niente a livello teorico, perché è un'esperienza. È come descrivere lo zucchero per chi non l'ha mai provato. Comunque ci provo lo stesso. 

 

Amare sé stessi: amare ogni manifestazione del proprio essere, amare il proprio bambino interiore, amare la propria parte istintiva, amare la propria animalità.

 

Essere liberi: mantenere l'amore di cui sopra aldilà di ciò che succede fuori (personalmente la cosa più difficile da mantenere), lasciare a sé stessi e agli altri la libertà di essere così come si è, con amore.

 

Raggiungere la pace interiore: smettere di farsi la guerra, sviluppare una equidistanza dalle voci interiori, non interferire troppo su quello che succede, dare uguale spazio al pensiero, all'emozione, all'istinto, avere fiducia amarsi aldilà del risultato delle azioni e aldilà di quello che succede nella vita.

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