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Fusione dei Comuni


Masahashi
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Tema di forte attualità nella mia zona, dove si stanno formando dei veri e propri schieramenti per fonderci in comuni più grandi come richiesto dalla Regione.

 

Per quanto riguarda il mio comune (1350 abitanti), a maggio sarà indetto un referendum per decidere se fonderci con un altro (1800 abitanti).

Se in entrambi i Comuni vince il si, dal 01/01/2019 ne formeremo uno poco più grande che però supererà i 3000 abitanti (83km^2), soglia minima che sembra essere importante per qualche motivo poco chiaro.

 

 - Cosa ce ne viene in cambio?

Contributo regionale di 250.000€ per 5 anni, ad ognuno dei due ex comuni

Contributo statale di 600.000€ per 10 anni al nuovo comune unico

Insomma ci sarà un entrata complessiva di 8 milioni e mezzo.

 

Come sempre, penso che i forumisti saranno in grado di darmi opinioni super partes sulla questione in cui io non sono molto preparato (e la maggior parte di quelli che dovranno prendere questa decisione sono ancora meno preparati di me), ma vorrei andare a votare consapevole che sia veramente la scelta giusta.

 

Se dovessi decidere d'istinto, ad oggi, voterei NO; perché se la Regione ci paga per perdere un Sindaco e perdere centralità suppongo che ci sia di mezzo la fregatura. Nel mio caso non cambia molto a livello di abitanti, ma cerco di pensare anche a lungo termine e finiti i soldi (sono tanti 8 milioni per un comune così piccolo?) ci ritroveremo con il doppio degli abitanti, il doppio del territorio, il doppio dei problemi... e un'unica amministrazione, di nuovo povera. 

 

In questi periodi sto partecipando alle varie riunioni indette dalle amministrazioni, amministrazioni che spingono fortemente per il SI senza se e senza ma; le loro motivazioni che ripetono come un mantra sono: tantissimi soldi, ultimo treno, le casse sono sempre più vuote e lo Stato taglia i fondi di anno in anno quindi i piccoli Comuni sono sempre più poveri, rischio che tra qualche anno ci obblighino a fonderci senza alcun contributo, possibilità di agevolazioni a tutti i cittadini grazie a questo contributo.

Sentendo anche tutte le altre campane c'è chi vorrebbe fusione tra 3 o più Comuni, chi ne vorrebbe uno unico per tutta la Valle (!!), il "Comitato per il NO" che cerca sempre di intervenire per scoraggiare questa scelta ma li vedo molto deboli e con motivazioni futili, la testimonianza di chi ha fatto questa scelta qualche anno fa e sta amministrando molto meglio (grazie al cazzo, hanno ancora un milione di euro l'anno).

 

Insomma, la situazione è chiara. Sembrerebbe favorito il SI per come lo stanno presentando e per come stanno facendo leva sul discorso dei contributi.

Nemmeno i campanilismi tra i due Comuni sembrano essere forti davanti a questa offerta, e la speranza più grande sul NO sembrava arrivare proprio da questo fronte rispetto a quello basato su scelte ponderate sul lungo termine. 

 

Cosa non stiamo considerando? Qual è la scelta giusta? Perché dall'alto vogliono diminuire i Comuni?

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@Masahashi, è un tema complesso ma provo a buttarti lì qualche spunto di riflessione.

Tenendo conto che non conosco bene i numeri di comuni così piccoli, quindi potrei dire castronerie.

 

Innanzitutto la soglia di 3000 abitanti.

La legge sugli enti locali dice che 

Il consiglio comunale è composto dal sindaco e:

da 60 membri nei comuni con popolazione superiore ad un milione di abitanti;
da 50 membri nei comuni con popolazione superiore a 500.000 abitanti;
da 46 membri nei comuni con popolazione superiore a 250.000 abitanti;
da 40 membri nei comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti o che, pur avendo popolazione inferiore, siano capoluoghi di provincia;
da 30 membri nei comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti;
da 20 membri nei comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti;
da 16 membri nei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti;
da 12 membri negli altri comuni.

 

Gli assessori sono 1/3 (per eccesso) dei consiglieri comunali.

 

Ergo i due comuni ora hanno 24 (12+12) consiglieri comunali e 8 (4+4) assessori. 

Fusi avranno 16 consiglieri comunali e 6 assessori.

Non è molto, ma 8 consiglieri, 2 assessori e ovviamente 1 sindaco in meno dovrebbero far risparmiare qualcosa come 100.000 euro all'anno in stipendi (anche se va detto che passando allo scaglione successivo gli stipendi di assessori e sindaco aumentano; non credo di molto, in ogni caso)

 

Altri risparmi

A questi 100.000 si possono sicuramente sommare un'altra buona cifra per i dirigenti comunali, che in genere hanno stipendi molto alti (Comandante dei Vigili, Dirigente del settore Edilizia e Urbanistica, Dirigente dei servizi sociali, ecc.) Probabilmente anche lì 200.000 euro di spesa in meno è come ridere.

 

Efficientamento

Ci vorrebbe uno studio più approfondito, ma per comuni così piccoli è probabilmente inutile avere due uffici anagrafe, due catasti, due uffici elettorali, due uffici eventi, cultura, turismo, lavori pubblici, servizi alla persona, servizi finanziari, ecc. ecc. 

Magari ci vorrà un po' perché il personale più anziano vada in pensione (perché non si vuole certamente licenziare nessuno), ma se man mano si riorganizza e non si riassume, alla fine si avrà un notevole risparmio anche lì e una corretta ottimizzazione del personale. 

Immagina due alberghi contigui che si uniscano in uno solo: avrai un solo chef, un solo maitre, un solo capo ricevimento, una sola sala ristorante, una sola cucina... 

 

Solo pro, dunque?

Probabilmente no. 

In fin dei conti il territorio da amministrare diventa il doppio e ci vorrà del tempo perché tutto funzioni a dovere. Probabilmente vanificando le economie di scala e facendo la patta con i contributi statali e regionali che verranno erogati. Starà a chi si assumerà il compito di amministrare riuscire a riorganizzare tutto al meglio e non sarà semplice (immagina, per dire una cazzata, solo l'ufficio toponomastica che dovrà sbattersi per trovare le vie identiche, cambiar nome ai doppioni e poi passare tutto all'anagrafe che dovrà rifare tutte le carte d'identità dei cittadini, alla camera di commercio che dovrà aggiornare le sedi delle aziende, ecc.)

E poi c'è il discorso della perdita di identità e del campanilismo. Parlando chiaro: se il sindaco eletto, o l'assessore ai lavori pubblici, è originario del Comune A, gli abitanti del Comune B avranno sempre la percezione che tutti i lavori più importanti e tutte le spese più consistenti vengano concentrati sul Comune A. Così il sindaco, per dimostrare che non è vero, spingerà sul comune B e così farà incazzare quelli del Comune A. 

Ci vorranno almeno due generazioni perché questo meccanismo venga superato. 

 

 

Boh, io in linea di massima mi orienterei per il sì, ma chiederei di vedere studi di fattibilità e soprattutto previsionali di spesa e risparmio per capire se, al di là dei contributi che arriveranno da regione e stato, c'è un progetto serio e concreto o si vive alla giornata ringraziando per i soldi che arrivano per i prossimi 5-10 anni e poi ci penserà chi viene dopo.

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Le due amministrazioni attuali, fino a qui, sembrano lavarsene abbastanza le mani su quel che sarà dopo e su come verranno gestiti i contributi. Cito "Sarà compito della nuova amministrazione, e noi sappiamo già che almeno uno di noi due (sindaci) di sicuro non sarà alla sua guida, forse nessuno dei due, quindi non possiamo prendere decisioni a riguardo". Anche qui già non mi piace come risposta. Il loro compito sembra esser convincere tutti che unirsi è bene perché siamo rimasti al verde, poi, una volta presi i soldi, ci penserà qualcun altro. 

 

Non lo so. Sono consapevole che un passaggio da 1300 a 3100 non sia nulla di catastrofico anche nella peggiore delle ipotesi, ma vorrei capire quanto è il vero guadagno dell'Unione di due comuni che se sono al verde lo sono probabilmente per colpa di anni di amministrazioni fallimentari.

 

Le cifre di cui parla @Nightbay sugli attuali stipendi dei consiglieri dubito che siano reali, almeno per la mia realtà. Non so se ci sono delle linee guida statali, ma qui mi sembra difficile si arrivi a risparmi di 1000.000€ solo con il risparmio su consiglieri e assessori.

 

Mi verrebbe da incentrare il discorso su problematiche reali che riguardano prettamente la mia situazione (E si@Dauntless sto parlando di comuni montani, non so cosa intende di per isolati ma può essere il nostro caso). Quindi, perché unirci al Comune B e non al Comune C, confinante sul versante opposto? Molti sono rimasti delusi anche dal fatto che non ci sia stato potere decisionale su questa scelta iniziale e che tutto sia stato deciso fin da subito dalle due amministrazioni che ora promuovono l'unica fusione su cui abbiamo potere decisionale tramite il referendum. Molti forse sperano che votando NO possano riaprire un tavolo per ragionare su una fusione diversa.

 

Quanto dobbiamo tenere conto dell'attuale situazione economica e dei vari finanziamenti già avviati del comune con cui andiamo a fonderci?

 

Il nostro ufficio tecnico è già inesistente e ci appoggiamo ad altri comuni per le situazioni di sua competenza, sappiamo che l'ufficio tecnico con cui andremo a fonderci è "uno dei peggiori" (e qui cito quelli che già vi hanno a che fare). Io cittadino, con una struttura ricettiva, posso non pensare a questa cosa? 

 

Non voglio votare NO, ma vorrei essere convinto che il SI sia la scelta migliore in generale e anche egoisticamente a livello personale. Io so che dal mio comune ora mi arriva zero, ed arriva zero al mio paese, perché probabilmente c'è zero nelle casse comunali. Se ci sarà fusione, alla peggio, continuerà ad arrivarmi zero e andremo avanti come siamo riusciti ad andare avanti fino a qui, e già questa cosa mi tranquillizza sul fronte del SI. Però egoisticamente penso, perché devo accettare una fusione dove ci ritroveremo con un ufficio tecnico non all'altezza? A quel punto torna in vantaggio il discorso "intanto votiamo NO" poi vediamo che succede.

 

Per il mio paese, sinceramente, era meglio una fusione con il comune che confina sull'altro versante. Sia a livello turistico che a livello di territorio, e anche qui il NO non ci fa perdere la speranza che possiamo riaprire una trattativa anche con quel comune.

 

Se non ci fossero stati i contributi regionali e statali, nessuna amministrazione qui avrebbe portato avanti una campagna a favore della fusione. Questo premio in denaro quindi basta come motivazione per perdere comuni?

 

Sono tutte considerazioni che mi faccio in questo momento e a cui non riesco a non pensare. Andare a tutte le varie riunioni non mi aiuta perché c'è una chiare campagna a favore del si che non spiega bene quello che vorrei capire.

 

 

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Avendo casa in un comune toscano dell'Appennino, composto da qualche migliaio di abitanti ma distribuiti in molteplici frazioni di qualche centinaio d'abitanti l'una, ti posso dire che la fusione col comune più grande (in questo caso il comune di San Marcello Pistoiese) ha portato solo vantaggi (parole del sindaco e mio vicino di casa :D ). Qualche comune con passato storico importante ha deciso di non unirsi per mantenere un'autonomia decisionale rispetto a distribuzione di risorse e quant'altro (Cutigliano), ma onestamente non so se ne sia valsa la pena. Il sindaco in questione ritiene che per i comuni della montagna l'unione sia necessaria per sopravvivere

 

Edit: aggiungo che il comune di partenza (Piteglio) era già molto frazionato sul territorio, con frazioni anche molto distanti tra loro. Quindi probabilmente in questo caso non c'è stato nenmeno il contro della difficoltà di amministrazione territoriale, perché già c'era, e ora almeno hanno risorse in più. Tra l'altro si sono fusi con un comune importante, per cui dal loro punto di vista penso siano decisamente più i vantaggi. T'ho messo i nomi delle location così magari ti puoi informare meglio, io più che la chiacchierata informale col sindaco non so riportare.

Modificato da Bless
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Invece lì han preso la cartina e hanno tirato righe col righello, non tenendo conto della morfologia del territorio. Sono uscite cose ilari, tipo un km fuori dal mio paese c'è un tratto di strada appartenente ad un altro paese ancora che dista tipo 20 km. E qualche decennio fa la metà destra del paese era sotto l'attuale comune, e la metà sinistra sotto Pistoia. Così a caso. Questo esula dal nostro discorso, ma mi pareva un aneddoto simpa.

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come già hanno detto in diverse persone, in linea di massima è conveniente raggruppare piccoli comuni per gestire al meglio le risorse (poche) e le strutture/uffici pubblici.

in genere il criterio principale per scegliere con quale comune aggregarsi tra i confinanti è l' omogeneità del territorio e delle tendenze

banalissimamente bisogna conoscere bene il territorio, sapere cosa c'è, cosa manca, cosa funziona e cosa no, dalle strade alle scuole agli uffici tecnici, ai trasporti e tutti gli altri servizi; "identificare" la popolazione (trend abitanti se in aumento o in diminuzione, età media, scolarizzazione, impiego...) e i possibili bisogni, sulla base di proiezioni per le esigenze future (focalizzare 4-5 temi centrali su cui serve intervento, esempi a caso: nei prossimi anni avremo molti anziani -> servizi per la salute e servizi a domicilio; esigenza di attrarre turismo ->  valorizzazione del parco, convenzioni con istituti tecnici per stagione estiva...)

il tutto, ripeto, banalizzato al massimo.

 

sul come valutare la scelta, nessuno ha portato una analisi socio-economica di qualche tipo? studi di fattibilità?

se hai qualche documento posso dare un'occhiata. 

in passato mi è capitato di svolgere una analisi per un progetto di centralizzazione dei servizi delle biblioteche di due comuni (più grandi del tuo), e anche solo per un servizio che può sembrare semplice devi considerare molte variabili, e in relazione ad esse i costi e i benefici (per partire da una delle analisi più semplici di valutazione di un progetto)

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Posso informarmi ma qui sembra che tutto, dall'inizio alla fine, sia gestito in maniera bizzarra e poco professionale.

A partire dalla comunicazione, dove non ti danno spiegazioni serie e non parlano di progetti ma sembra che ora si debba arrivare per forza ad avere quei soldi, poi al resto ci si penserà poi.

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  • 2 settimane dopo...
Il 17/3/2018 at 16:03, aleman dice:

Rimarrete sicuramente sul podio, c'è solo da vedere se manterrete anche il primo posto.

 

edit: ho visto che c'è il numero degli abitanti, così ho fatto la media pesata, rimarrete primi col 30.65%. Complimenti!

 

Mannaggia! Nessuno ha superato il 30,65% in tutta la Toscana?

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  • 2 mesi dopo...

Domenica e lunedì c'è stato il referendum, dopo essermi informato il più possibile, e dopo aver realizzato nel caso specifico del mio Comune che i motivi per il NO erano molto deboli ho deciso di votare SI. E abbiamo perso.

 

http://www.toscana24.ilsole24ore.com/art/oggi/2018-05-21/fusione-fallita-castiglione-garfagnana-185317.php?uuid=gSLAY7zcgC

 

Nel mio Comune ha vinto il SI, nell'altro il NO.

Nel totale dei votanti il SI ha vinto ma non arriva al 66% quindi, con un Comune contrario, è impensabile che la Regione proceda in direzione fusione.

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41 minuti fa, Masahashi dice:

Domenica e lunedì c'è stato il referendum, dopo essermi informato il più possibile, e dopo aver realizzato nel caso specifico del mio Comune che i motivi per il NO erano molto deboli ho deciso di votare SI. E abbiamo perso.

 

http://www.toscana24.ilsole24ore.com/art/oggi/2018-05-21/fusione-fallita-castiglione-garfagnana-185317.php?uuid=gSLAY7zcgC

 

Nel mio Comune ha vinto il SI, nell'altro il NO.

Nel totale dei votanti il SI ha vinto ma non arriva al 66% quindi, con un Comune contrario, è impensabile che la Regione proceda in direzione fusione.

 

Loro non vi vogliono, fatevene una ragione.

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