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Vaccini


Tersite
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1 ora fa, Ulixess dice:

 

Quello sulle uova è un po' un falso mito. Effettivamente è segnalato (perché il vaccino per l'influenza viene coltivato su uova di pollo embrionate), però secondo il mio prof di Igiene la quantità di anigene riscontrabile nel vaccino fatto e finito è talmente infinitesimale da non poter scatenare una reazione. 

 

Effettivamente però le reazioni avverse sono dovute alle altre componenti del vaccino, come ad esempio la gelatina o gli antibiotici. 

 

Delle uova me l'hanno chiesto quando ho fatto la febbre gialla

Il bugiardino (citato all'inizio da cleon) forse riguarda una medicina negli usa e in italia/eu funziona diversamente

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Comunque mi ha colpito una chiacchierata con un collega qualche giorno fa. Gli ho chiesto del bimbo appena nato e, tra le altre cose, mi ha detto che è solo un po' preoccupato perché adesso deve cominciare a fare i vaccini "con tutto quello che si sente in giro". Non lo conosco molto bene, ma mi pare un tipo con i piedi per terra, a differenza per esempio di altri amici che non hanno vaccinato il figlio (ovviamente cercando e trovando un pediatra complice) e che avevano già posizioni bislacche (uso di omeopatia e simili amenità).

È solo un aneddoto, ma mi è sembrato di sentir soffiare il vento della disinformazione. Si capisce perché il video sopra possa colpire persino un forumlista.

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Vaccini, perché l’accusa del Codacons non ha senso

Il Codacons ha reso noto il contenuto di un documento riservato in cui l’Aifa riporta i dati relativi a segnalazioni di sospetta reazione avversa al vaccino esavalente. Facciamo chiarezza
Vaccini
(Foto: Getty Images)

Vaccini, è ancora polemica. A gettare nuova benzina sul fuoco di un dibattito che sembra ormai destinato a esacerbarsi sempre più è stavolta il Codacons, il coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, che ha appena reso pubblico un documento riservato che l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha inviato in risposta alla procura di Torino in merito a una richiesta sulle sospette reazioni avverse delle vaccinazioni (qui la nostra inchiesta sulla copertura vaccinale italiana). Il documento (che si può consultare qui), in particolare, è relativo al vaccino esavalente (antidifterico, antitetanico, antipertossico, antiepatite B, antipoliomelitico e anti Haemophilus influenzae tipo B) Infanrix Hexa, prodotto da GlaxoSmithKline, e contiene i dati delle segnalazioni di reazioni avverse raccolti dalla Rete nazionale di farmacovigilanza negli anni 2014, 2015 e 2016.

 

Il Codacons, da parte sua, pur sottolineando di “non essere contrario ai vaccini, lo abbiamo ripetuto mille volte e lo facciamo ancora”, ha ribadito che “su questa storia serve la massima trasparenza, perché un’informazione completa è indispensabile per cittadini e decisori pubblici”. E la reazione dell’Aifa non si è fatta attendere: l’agenzia ha fatto sapere, tramite un comunicato stampa, che “sulla sicurezza dei vaccini, le affermazioni rilasciate oggi alla stampa dal presidente del Codacons Carlo Rienzi diffondono dubbi e incertezze che non trovano fondamento nella scienza e le attività di farmacovigilanza, nello specifico di vaccinovigilanza, svolte da Aifa attraverso il monitoraggio quotidiano, confermano la verità scientifica.

Aifa ha dato mandato ai propri legali di agire nei confronti di Codacons affinché siano difesa, in ogni forma e in ogni sede, la verità scientifica, la realtà dei dati, la qualità dell’operato svolto dall’agenzia che ha nella tutela della salute dei cittadini il suo unico obiettivo”. Raggiunta da Wired, l’agenzia non ha voluto rilasciare ulteriori dichiarazioni sulla vicenda.

Cosa contiene esattamente il documento e come vanno interpretati i dati? Andiamo con ordine. Prima di addentrarci nella disamina dei numeri, è bene spendere qualche parola su come funziona il meccanismo di segnalazione delle sospette reazioni avverse. Il sistema di farmacovigilanza e vaccinovigilanza italiano è affidato a segnalazioni spontanee, che chiunque (sia specialisti, come medici e farmacisti, che non, come genitori o parenti) può inviare all’Aifa compilando un modulo standardizzato. Segnalazioni che, di per sé, non costituiscono in alcun modo prova dell’esistenza di un nesso causale tra vaccino e (sospetta) reazione avversa: “Per fare un esempio concreto”, ci spiega Fabrizio Pregliasco, virologo all’università degli studi di Milano e direttore sanitario all’Irccs Galeazzi di Milano, “segnalare una reazione avversa è come dire ‘Ho lasciato mia moglie dopo essermi sposato’. In altre parole, si tratta della segnalazione di un evento che avviene cronologicamente dopo un altro, ma che non è necessariamente collegato a quello che lo ha preceduto”. Ovvero, restando sulla metafora coniugale, non è detto che abbia lasciato mia moglie a causa del fatto che l’ho sposata. Perché, allora, è così importante la raccolta di queste segnalazioni? “È un meccanismo fondamentale: ogni segnalazione viene studiata, caso per caso”, continua Pregliasco, “e solo a quel punto, e dopo analisi epidemiologiche, si può ipotizzare l’effettiva esistenza di un nesso di correlazione o causalità”.

Arriviamo al documento. Si tratta, come anticipato, di “elementi conoscitivi con specifico riguardo alle segnalazioni di sospetta reazione avversa al vaccino esavalente Infanrix Hexa negli anni 2014, 2015 e 2016. Il vaccino viene somministrato in tre dosi, di solito al terzo, quinto e undicesimo mese di vita: dal momento che in Italia si registrano circa 500mila nascite ogni anno, è lecito stimare – spannometricamente – che le dosi somministrate siano dell’ordine del milione e mezzo (dato confermato, peraltro, dal Rapporto sulla sorveglianza postmarketing dei vaccini in Italia – Anno 2013 della stessa Aifa). Quante sono state le segnalazioni di reazioni avverse che l’Aifa avrebbe nascosto? 1.857, di cui 168 (il 9%) gravi, nel 2014; 992, di cui 144 (il 14,3%) gravi, nel 2015; 702, di cui 142 (il 20,2%) gravi, nel 2016. Sono classificate come gravi, secondo il Dlgs 219/2006, le reazioni fatali, quelle che hanno provocato o prolungato l’ospedalizzazione, quelle che hanno messo in pericolo la vita del paziente, quelle che hanno provocato invalidità grave o permanente e quelle che hanno causato anomalie congenite e/o difetti alla nascita.

Vaccini

Anzitutto: perché la percentuale di reazioni gravi è aumentata? Una spiegazione ragionevole potrebbe stare nel fatto che le segnalazioni totali sono diminuite: è lecito pensare che si tenda a segnalare più frequentemente reazioni che sembrano essere più gravi e a soprassedere nel caso di reazioni lievi. E ancora: i numeri sono effettivamente preoccupanti? Non sembra. Al contrario, i dati del 2013 (pubblici) parlano di 1.343 segnalazioni di reazioni avverse per il vaccino esavalente, ossia circa 90 reazioni su 100mila dosi vendute: i numeri che l’Aifa avrebbe occultato, dunque, sono assolutamente in linea con quelli degli anni precedenti. E, soprattutto, sembrano essere in linea con gli effetti indesiderati noti (pubblici anch’essi) del preparato, anche se non è semplicissimo comparare, effetto per effetto, la frequenza nominale con quella riportata.

Un altro punto del rapporto riguarda, infine, i decessi. Nel documento, l’Aifa spiega che tra 2014 e 2016 si sono registrati in tutto 5 morti improvvise (due bambini in Piemonte, uno in Lombardia e uno in Basilicata) dopo la somministrazione del vaccino esavalente. Tuttavia, anche in questo caso, l’agenzia specifica che la Sids (sindrome della morte improvvisa del lattante) “è una delle più frequenti cause di morte nel primo anno di vita, con un’incidenza stimata di circa un caso ogni 700/1.000 bambini nati vivi” e che “diversi studi condotti negli anni scorsi hanno dimostrato che non esiste alcuna relazione causale tra l’esposizione ai vaccini e la Sids e che l’incidenza della Sids è la stessa sia in presenza che in assenza di vaccinazione. Il fatto che una Sids si possa verificare a breve distanza dalla vaccinazione non implica, quindi, alcun rapporto di causa-effetto”.

 

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7 ore fa, pachu dice:

Si capisce perché il video sopra possa colpire persino un forumlista.

 

Se stai parlando di me, stai sbagliando.

Ho visto il video e l'ho riportato qui per aprire il dibattito.

Di vaccini non me ne intendo, in Norvegia non sono obbligatori ma sono consigliati fortemente.

Le mie figlie li hanno fatti tutti.

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46 minuti fa, MasterMatrix dice:

 

Se stai parlando di me, stai sbagliando.

Ho visto il video e l'ho riportato qui per aprire il dibattito.

Di vaccini non me ne intendo, in Norvegia non sono obbligatori ma sono consigliati fortemente.

Le mie figlie li hanno fatti tutti.

Hai scritto tu che ti ha colpito.

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Il 24/6/2017 at 15:24, pachu dice:

Comunque mi ha colpito una chiacchierata con un collega qualche giorno fa. Gli ho chiesto del bimbo appena nato e, tra le altre cose, mi ha detto che è solo un po' preoccupato perché adesso deve cominciare a fare i vaccini "con tutto quello che si sente in giro".

 

Secondo me, come già scritto, il dibattito è troppo contorto e i provaccinisti divagano.

I vaccini sono il mezzo più sicuro ed efficace per prevenire le malattie: più se ne fanno, meglio è, in primis per il vaccinato, ovviamente. Sono uno dei migliori risultati della medicina, salvano infinite vite umane e sono un lusso che oltre metà della popolazione mondiale si sogna, e continua a crepare di epatiti & c.

 

Questo messaggio, che per quanto ne so è incontestabile, si perde in discorsi sulla sicurezza di gregge del 95% che sono una divagazione. Con tutto il senso civico che ho, capisco l'importanza di proteggere gli altri dal contagio, ma se mi dicono "in un caso ogni tot (0,000 quanto vi pare) ha reazioni gravissime, ma in questo modo salvi i compagni d'asilo" a me con tutto il rispetto non interessa e non accetto di essere obbligato a rischiare la salute mia e dei miei figli per degli sconosciuti. Infatti la questione è completamente diversa, a partire dal diritto che l'obbligo dei vaccini tutela, che è quello del minore a ricevere cure e non quello dello stato ad avere >95% vaccinati.

 

Quindi compagni la colpa è anche nostra che ci perdiamo in discussioni sbagliate.

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qui c'è una docente di politiche sanitarie, nonché senatrice eletta col PD, contraria al decreto

http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/in-parlamento/2017-06-26/decreto-vaccini-tutto-cio-che-non-va-191335.php?uuid=AEU8XMmB&refresh_ce=1

 

Modificato da Tersite
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3 ore fa, Tersite dice:

qui c'è una docente di politiche sanitarie, nonché senatrice eletta col PD, contraria al decreto

http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/in-parlamento/2017-06-26/decreto-vaccini-tutto-cio-che-non-va-191335.php?uuid=AEU8XMmB&refresh_ce=1

 

 

Aggiungici manicheismo e benaltrismo e...

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Ribadisco che concordo coi tuoi messaggi al netto di manicheismo e benaltrismo.

E che secondo la corte costituzionale uno stato non può imporre trattamenti rischiosi per la salute a un individuo in nome della salute della.società. il punto infatti è che i vaccini sono efficaci e sicuri e per questo ogni bambino ha diritto ad aver somministrati tutti quelli utili.

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Ps

Oggi avevamo in programma un richiamo esavalente ma ci hanno dato un meningococco perché è cambiato il protocollo, rispetto a. un un mese fa. Ora io sono privilegiato perché ho fatto le scuole, ho una casa di proprietà e tutto il tempo da perdere su internet ma per chi non può farsi le ricerche su google, o peggio per chi può farne solo di  superficiali, queste informazioni come minimo disorientano e non contribuiscono a dare serenità e fiducia.

Modificato da Tersite
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Premesso che comunicare le informazioni utili a prendere la decisione migliore, cioè vaccinare i figli, non è facile, come hai evidenziato tu, e come si capisce dalle risposte delle mamme intervistate nel video di J. O. e dalla conversazione che ho citato, io non trascurerei l'aspetto altruistico.

Primo, pensare anche al bene altrui è normale. Io voglio il bene dei miei figli, ma non a spese dei figli altrui.

Secondo, in un mondo di vaccinati per una data malattia conviene non vaccinarsi per quella malattia, perché la probabilità di ammalarsi tende a zero. Ma se troppi fanno la stessa scelta, allora non vaccinarsi è pericoloso (è una variante del dilemma del prigioniero).

Quindi vaccinatevi per il vostro bene, e per il bene di tutti.

 

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"in un mondo di vaccinati per una data malattia conviene non vaccinarsi per quella malattia, perché la probabilità di ammalarsi tende a zero".

 

Ecco, credo che questo sia il punto di molti no-vax e di tanti fascisti favorevoli all'obbligo. Io non sono d'accordo. 

Modificato da Toremoon
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45 minuti fa, Toremoon dice:

"in un mondo di vaccinati per una data malattia conviene non vaccinarsi per quella malattia, perché la probabilità di ammalarsi tende a zero".

 

Ecco, credo che questo sia il punto di molti no-vax e di tanti fascisti favorevoli all'obbligo. Io non sono d'accordo. 

Non ho capito in che senso è il punto dei fascisti favorevoli.

 

e non ho capito nemmeno con cosa non sei d'accordo.

Modificato da pachu
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42 minuti fa, Tersite dice:

Oggi primo caso di tetano infantile in 30 anni in italia.

Mi impietisco che queste persone diventino pedin in questa battaglia di senzazionalismo dove la verità, diceva seneca, si perde.sempre.

Questo è grave oltre che triste, perchè sono "evitabili".

Non entro nella diatriba sugli obblighi e quant'altro. In italia funziona così, il paragone che sto per fare è appartenente ad un altro pianeta come argomento, ma fatto sta, quanti hanno iniziato a pagare il canone rai solo perchè messo obbligatoriamente nella bolletta della luce?

Sarebbe più giusto che le persone facessero i vaccini senza imposizioni, per tutela personale

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