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Graphic novel, graphic journalism, fumetti & disegnati affini


silvia_fi
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  • 2 mesi dopo...

Ieri dovevo fare un regalo ad un mio amico che ha gusti particolari. In quanto responsabile del potere decisionale della colletta di amici, mi sono ritrovato in libreria convinto di prendergli qualche manga che sapevo gli interessasse ma non ho trovato i titoli che avevo in mente. Morale della favola, oltre ad aver scoperto che esiste un manga che si intitola "Voglio Mangiare il tuo Pancreas" (che non è splatter, ma anzi, forse romantico) di dui esiste anche un film, ho trovato un titolo che ha attirato la mia attenzione e che alla fine ho comprato (da regalare) a scatola chiusa. Vorrei sapere se qualcuno conosce o ha letto La Mia Cosa Preferita sono i Mostri di Emil Ferris. (confido in Vittorio, @silvia_fi). Lo stile non mi esalta personalmente ma l'ho trovato interessante. La trama l'ho quasi saltata (odio avere anticipazioni) ma da alcune recensioni trovate in rete e guardate velocemente dallo smartphone mentre vagavo tra gli scaffali, mi hanno fatto capire che si poteva trattare o di un capolavoro o di una vaccata sopravvalutata a causa dell'eccessivo marketing o dall'ennesima storia sofferta e travagliata della genesi dell'opera (autrice che ha dovuto rimandare la pubblicazione per problemi di paralisi ma che non ha mai smesso di credere che un giorno avrebbe pubblicato il suo lavoro).

Ho chiesto ad una commessa e mi ha parlato molto bene della graphic novel assicurandomi che era valida, a sentirla parlare non sembrava lupo e dunque ho deciso di fidarmi. Adesso sarei curioso di sapere se ho fatto una cavolata e ho paura che il mio amico non mi direbbe mai onestamente che era una vaccata (qualora lo sia davvero). Anche perché in caso vorrei leggerlo anche io perché un po' di curiosità, tutte quelle recensioni esagerate, me l'hanno messa.

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13 ore fa, absolute dice:

Ieri dovevo fare un regalo ad un mio amico che ha gusti particolari. In quanto responsabile del potere decisionale della colletta di amici, mi sono ritrovato in libreria convinto di prendergli qualche manga che sapevo gli interessasse ma non ho trovato i titoli che avevo in mente. Morale della favola, oltre ad aver scoperto che esiste un manga che si intitola "Voglio Mangiare il tuo Pancreas" (che non è splatter, ma anzi, forse romantico) di dui esiste anche un film, ho trovato un titolo che ha attirato la mia attenzione e che alla fine ho comprato (da regalare) a scatola chiusa. Vorrei sapere se qualcuno conosce o ha letto La Mia Cosa Preferita sono i Mostri di Emil Ferris. (confido in Vittorio, @silvia_fi). Lo stile non mi esalta personalmente ma l'ho trovato interessante. La trama l'ho quasi saltata (odio avere anticipazioni) ma da alcune recensioni trovate in rete e guardate velocemente dallo smartphone mentre vagavo tra gli scaffali, mi hanno fatto capire che si poteva trattare o di un capolavoro o di una vaccata sopravvalutata a causa dell'eccessivo marketing o dall'ennesima storia sofferta e travagliata della genesi dell'opera (autrice che ha dovuto rimandare la pubblicazione per problemi di paralisi ma che non ha mai smesso di credere che un giorno avrebbe pubblicato il suo lavoro).

Ho chiesto ad una commessa e mi ha parlato molto bene della graphic novel assicurandomi che era valida, a sentirla parlare non sembrava lupo e dunque ho deciso di fidarmi. Adesso sarei curioso di sapere se ho fatto una cavolata e ho paura che il mio amico non mi direbbe mai onestamente che era una vaccata (qualora lo sia davvero). Anche perché in caso vorrei leggerlo anche io perché un po' di curiosità, tutte quelle recensioni esagerate, me l'hanno messa.

 

 

chiedo a vit e ti faccio sapere. ho visto che è della bao, e ha vinto il gran guinigi come migliore graphic novel, quindi probabilmente lo abbiamo (non so però se lo ha già letto).

 

"Voglio Mangiare il tuo Pancreas" l'ho già sentito, mi sa che esce a breve al cinema

 

considera che quest'anno per la prima volta una graphic novel, Sabrina di Nick Drnaso, era in gara per il Man Booker Prize.   

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1 ora fa, pachu dice:

Tra l'altro, vorrei comprare dei fumetti per Natale alle mie figlie (terza media).

Il porto proibito mi pare bene una buona idea, ma non l'ho letto.

Qualche consiglio?

 

vit dice "il porto proibito è bellissimo, uno dei libri più belli della bao, secondo me il capolavoro dei due autori, una gemma. per ragazze delle medie non so, non me ne intendo di classificazione di età infantili. la storia comunque è molto romantica e non contiene alcun accenno all'attualità o a tematiche adulte, al contrario di "non scordarti di andare" ( sempre degli stessi autori) che parla di migrazioni, è strutturato in maniera più complessa e non è altrettanto incisivo.

 

anche la tunuè ha una linea dedicata ai bambini e agli adolescenti, gli stessi autori del porto proibito hanno pubblicato https://www.tunue.com/prodotto/viola-giramondo/ che è piuttosto infantile, non saprei dirti se va bene per le medie o prima (certo terza media forse no, boh :D )

 

 

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53 minuti fa, pachu dice:

Ma quando chiedo info è per evitare eccessi di sesso e violenza

Per le tematiche un tredicenne è equiparabile a un adulto, hanno già letto Persepolis e Gerusalemme di Guy Delisle.

 

ah ok, vai tranquillo col porto proibito, allora

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  • 3 mesi dopo...

@pachu ho letto la scorsa settimana il porto proibito ed è bellissimo.

qualche scena un pochino piccante c'è, perché una dei personaggi principali lavora in un bordello, però niente di eccessivo (almeno secondo una mia valutazione). poi non so quanto sei bacchettone 

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Non sarei bacchettone di mio (a me la scena piccante va bene, visto che non posso guardare i porno su internet da quando ho messo il parental control sul router di casa), ma se si tratta della prole lo divento (anche se chiaramente è inutile).

Comunque prima lo legge mia moglie, a cui l'ho regalato, poi io, poi vediamo.

 

E un po' che non leggo un bel graphic novel (a parte zero calcare) quindi non vedo l'ora.

Modificato da pachu
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17 ore fa, pachu dice:

Non sarei bacchettone di mio (a me la scena piccante va bene, visto che non posso guardare i porno su internet da quando ho messo il parental control sul router di casa), ma se si tratta della prole lo divento (anche se chiaramente è inutile).

 

 

lol

non so quali possano essere le parole adatte per dirtelo, ma mi preoccuperei più delle uscite scout che di internet.

scherzi a parte, mi sembra che entrambe le tue figlie abbiano la testa sulle spalle, non avrebbero problemi né con il porto proibito né con internet

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  • 4 settimane dopo...
  • 1 mese dopo...

sono stata ieri al'arf e ho visto anche la mostra su Frank Quitely, piccola ma ben fatta. ho provato anche a fare qualche foto ma c'erano troppi riflessi, se ne trovo qualcuna decente la metto. mi ha colpito soprattutto la bravura nel rendere il movimento, per le tavole in mostra c'era il disegno con accanto la realizzazione finale colorata.

c'era anche la mostra su tex (in programma per diversi mesi e con biglietto a parte), molto bella anche quella, con tutta la storia del fumetto, la nascita della bonelli e di come le idee e i personaggi della bonelli si intrecciano con le vicende italiane, il rapporto tra la società e i fan, i primi merchandising...

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  • 4 mesi dopo...

divorati 16 albi di mercurio loi,  personaggio creato da Bilotta. sarà che sono in una fase in cui la mia amata città versione 2019 mi ha stancato, anche qui (come nel libro che sto leggendo) la coprotagonista delle vicende è la città di Roma, ma in altri tempi. siamo agli inizi del 1800, la storia prende spunto dalle indagini del professore mercurio loi e del suo assistente per ambientare riflessioni esistenziali molto profonde. il tutto ambientato in una città riconoscibile e piena di contraddizioni, dove basta fare una passeggiata per incontrare cardinali, pasquino, il boia e il popolo, quello vero, che oggi sembra essersi perso. tra monarchia papale, esperimenti sociali, sette e rivoluzionari, il filo che ci lega al presente sembra essere rimasto solo nei modi di dire.

i disegnatori sono vari, le copertine sono di manuele fior che per me è il numero 1 

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  • 1 mese dopo...

I-Kill-Giants-excerpt-650x375.jpg.d60bc7fe4d24be869c2087a6829554e1.jpg

 

Mi sono letto I Kill Giants, graphic novel del 2010 pubblicata in un unico buon volume della Bao.
Racconta la storia di una ragazzina che fatica a relazionarsi con gli altri a causa di una situazione familiare problematica e che per questo si rifugia totalmente nel mondo dei Giochi di Ruolo, tanto che crede che prima o poi dovrà davvero difendere il suo villaggio dai Giganti che stanno arrivando per distruggerlo.
A me è piaciuto molto: la trama è un po' prevedibile, ma ci si affeziona subito ai personaggi, i momenti di pathos ci sono, non annoia mai, finisce al momento giusto senza tirarla per le lunghe.
La produzione è interamente USA, ma il disegnatore scelto è asiatico, per cui viene fuori una commistione di generi curiosa. I disegni sono sempre accattivanti, essenziali e puliti. Le tavole con i Giganti sono di impatto.   

Mentre lo leggevo pensavo che i dialoghi e i tempi della storia fossero precisi precisi per farne un film, e infatti ho visto che poi Netflix un film ce l'ha fatto e le recensioni dicono essere non male.

Modificato da JackShepard
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  • 1 mese dopo...

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Dopo 14 - quattordici - anni si è conclusa la saga a fumetti di The Walking Dead.

 

Per chi ha visto la serie tv: sembrerà la solita frase fatta, ma l'opera a fumetti è di tutto altro livello. Considerando anche il fatto che l'evoluzione dei personaggi e le trame sviluppate dopo la prima stagione sono molto diverse.

 

Il fumetto lo consiglio a tutti: emozionante e pieno di colpi di scena, non gira mai a vuoto, ci si affeziona ai personaggi che crescono e maturano in maniera coerente, ricco di spunti di riflessione sulla società attuale, sul nostro stile di vita e sui sentimenti alla base dei rapporti umani più primitivi.

Lo zombie diventa solo un motore, che sullo sfondo, scatena gli istinti sopiti delle persone e li obbliga a sacrificare sempre di più per la propria sopravvivenza personale e percorrere direzioni prima inimmaginabili.

E noi siamo lì a leggere tutto questo.

 

Nota a margine: in USA Kirkman non aveva annunciato che il fumetto sarebbe giusto a conclusione con il numero 193. Sui vari cataloghi di fumetti era annunciata anche la consueta uscita dei numeri seguenti 194, 195, ecc.

I lettori USA quindi andarono a leggere il numero 193 e arrivarono a voltare l'ultima pagina per trovare l'annuncio di Kirkman "The Walking Dead finisce qui", seguito da un'intervista e dai saluti.

Praticamente Kirkman dopo aver ucciso infinità di personaggi nei momenti più inaspettati possibili, riserva alla serie, come chiusura, la stessa identica sorte.

Mi chiedo come ci sarei rimasto a leggere il 193, dopo un 192 folgorante, realizzando pagina dopo pagina che forse TWD stava finendo proprio in quei minuti in cui lo stavo leggendo, fino alla certezza finale voltando l'ultima pagina.

 

Comunque è sicuramente un'opera da recuperare. Ha segnato l'immaginario collettivo occidentale ed è stata la miglior serie a fumetti USA periodica pubblicata negli ultimi anni.

 

 

the-walking-dead-191-rick-says-that-we-are-not-the-walking-dead.thumb.jpg.6c777c3066ac8c56037e99084e6cd1bb.jpg

 

 

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  • 2 mesi dopo...

per gli appassionati, ogni giorno la coconino mette a disposizione gratuitamente 1 fumetto, quello di oggi è molto bello e interattivo, ti trovate sul sito

 

https://issuu.com/coconinopress/docs/dove_non_sei_tu-interni

 

dello stesso autore c'è questo web comic realizzato con un esperimento fighissimo  (sempre gratis)

 

http://tobecontinuedcomic.com/webcomic

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  • 3 settimane dopo...
Il 3/12/2019 at 11:31, JackShepard dice:

Mi sono letto I Kill Giants, graphic novel del 2010 pubblicata in un unico buon volume della Bao.
Racconta la storia di una ragazzina che fatica a relazionarsi con gli altri a causa di una situazione familiare problematica e che per questo si rifugia totalmente nel mondo dei Giochi di Ruolo, tanto che crede che prima o poi dovrà davvero difendere il suo villaggio dai Giganti che stanno arrivando per distruggerlo.
A me è piaciuto molto: la trama è un po' prevedibile, ma ci si affeziona subito ai personaggi, i momenti di pathos ci sono, non annoia mai, finisce al momento giusto senza tirarla per le lunghe.
La produzione è interamente USA, ma il disegnatore scelto è asiatico, per cui viene fuori una commistione di generi curiosa. I disegni sono sempre accattivanti, essenziali e puliti. Le tavole con i Giganti sono di impatto.   

Mentre lo leggevo pensavo che i dialoghi e i tempi della storia fossero precisi precisi per farne un film, e infatti ho visto che poi Netflix un film ce l'ha fatto e le recensioni dicono essere non male.

 

Incuriosito da questo post me lo ero segnato e prenotato in biblioteca. Il caso ha voluto che sia diventato disponibile e io sia riuscito a prenderlo proprio prima del lockdown e ce lo avevo in casa da settimane (dovevo riconsegnarlo la settimana scorsa). Ieri sera ho finalmente deciso di leggerlo. Concordo con te sui tempi e tutto però non mi ha entusiasmato, forse il character design e anche le tematiche non originalissime non mi hanno colpito più di tanto, però nel complesso si fa leggere volentieri, anche perché appunto non va troppo per le lunghe. Non ho mai avuto grande interesse per i graphic novel, ma ogni tanto qualcuno vorrei leggerlo, attingo volentieri da questa discussione sperando di andare sul sicuro, in questo caso mi ritengo abbastanza soddisfatto.

 

Preso quindi da questo ritorno ai fumetto sono andato a rivedere la lista di roba che mi avevano consigliato e mi ero segnato e ho ritrovato Oyasumi Punpun di Inio Asano, un manga a quanto pare molto osannato ma altrettanto pesante nelle tematiche. Qualcuno lo conosce? Non so se iniziarlo, ho visto che il protagonista è disegnato come un uccello stilizzato e la cosa generalmente mi infastidisce, ma se è funzionale per la storia potrebbe convincermi, in passato ci sono stati casi su cui mi sono dovuto ricredere.

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