Vai al contenuto

Fedor Dostoevskij - Delitto e Castigo


absolute
 Share

Recommended Posts

Istigato da un continuo OT nella discussione di Player One, che nulla ha a che spartire con questo classico, ho deciso di aprire una nuova discussione.

solo che sto leggendo delitto e castigo.. lo finirò nel 2050


E' questo il libro che stai leggendo 5 pagine al giorno?
Ci sto provando anch'io, ma io viaggio su una media di una pagina ogni 5 giorni! :D
Da quando l'ho cominciato ho già finito altri quattro libri... è lì fisso sul comodino ma non riesce a diventare il libro titolare! Mi sa che al momento ho voglia di libri un po' più leggeri...
Stessa situazione
.. Voi a che punto siete? Non credo lo riuscirò mai a terminare...

Delitto e Castigo l'ho momentaneamente parcheggiato! Ma presto avrà di nuovo la mia fiducia! :D

[...]

parli di delitto e castigo? ..idem.. solo ieri mi son fatta 100 pagine..

Mi restano le ultime 100.. credo che entro fine settimana lo termino..

Ora te che sei giunto alla fine..ti chiedo solo

Ne è valsa la pena? (premetto che comunque per 100 pagine lo finisco, e ieri ero perfino presa)

Leggere di gente che ha difficoltà a terminare Delitto e Castigo mi lascia perplesso. L'ho sempre considerato ed è stato il primo libro di Dostoevskij che ho letto e mi ha appassionato. Sono passati diversi anni dalla lettura, ma giusto qualche mese fa ho ascoltato l'audiolibro, o meglio, l'adattamento radiofonico della RAI che ne fa una versione ridotta. Alcuni particolari non li ricordavo bene, ma la tribolazione del protagonista, il senso di colpa, tutta la parte del conflitto interiore l'ho rivissuta proprio come la prima volta che lo lessi al liceo. Questa minuziosa capacità di descrivere le sfaccettature dell'animo umano, specie in situazioni estreme come quelle raccontate nei romanzi di Dostoevskij sono sempre state alla base della mia passione per questo autore. Infatti è stato con I Fratelli Karamazov che mi sono definitivamente convinto che sia "uno tra i", se non "il" mio scrittore preferito.

È anche vero che se non si riesce a sentire questa atmosfera caratterizzante che spesso provoca empatia verso i suoi personaggi, può risultare pesante e anche di difficile lettura. Ma in tal caso è meglio abbandonare la lettura o comunque metterlo da parte per riprovarci quando ci si sentirà dell'umore adatto.

Link al commento
Condividi su altri siti

Come già espresso nel mio breve e innocente OT, lo ricomincerò e lo finirò quando avrò la testa un po' più sgombra (e le giornate un po' meno frenetiche).

Ora sto andando avanti di Kindle e letture leggere! Purtroppo faccio fatica a trovare tempo e concentrazione anche per questi.

Abso, il signore dei moderatori!!

Link al commento
Condividi su altri siti

Delitto e Castigo è stato anche il mio primo Dostoevskij, nonché quello che consiglio sempre a chi vuole esordire con quello che è indubbiamente il mio autore preferito.

Ritengo sia molto più scorrevole di altri romanzi di Dostoevskij e della letteratura russa classica in genere. Così come ritengo che la capacità narrativa dell'autore riesca a coinvolgere molto intensamente il lettore, che come ha giustamente sottolineato Andrea se anche non si immedesima comunque partecipa delle vicissitudini e dei tormenti di Raskol'nikov.

Poi boh... Forse bisogna essere "inclini" a leggere un romanzo del genere e forse bisogna farlo in determinati momenti della propria vita (magari se lo rileggessi oggi potrebbe non piacermi, chissà! a questo punto lo rileggerò proprio per riscoprire che effetto mi fa), certo è che si tratta di un romanzo. Avvengono cose, ci sono personaggi, poi è chiaro che la fase descrittiva e introspettiva è forte e preponderante, ma non è un trattato di filosofia (Così parlò Zarathustra mi ha seriamente provato e quasi sconfitto). Insomma, boh, io come Andrea trovo inusuale leggere di difficoltà estreme nel continuare un libro che io ho letto tutto d'un fiato.

Poi è chiaro che capita il periodo scazzo e tutti finiamo per leggere dei romanzetti qualunque tipo gli pseudo-thriller che si trovano in autogrill, per intenderci. Quello non me lo nego nemmeno io!

Certo, da assoluto ammiratore di Dostoevskij (che definisco, ripeto, senza alcuna esitazione il mio scrittore preferito) mi dispiace sapere che qualcuno rinuncia o fatica a leggere un suo romanzo (forse il più celebre e "accessibile", per giunta!), ma spero che riusciate a riprendere la lettura di Delitto e Castigo con convinzione e che vi trasmetta belle sensazioni.

Link al commento
Condividi su altri siti

quando lessi le prime arringhe di absolute mi ricordo' tantissimo dostojevsky e glielo dissi, mi rallegro di avergli fatto sittanto complimento

delitto e castigo lo considero il libro piu' bello che abbia mai letto e in effetti lo trovai anche appassionantissimo, anche perche' era il primo romanzo russo che leggevo e alcune cose non le avevo mai concepite, tuttavia capisco che possa non entusiasmare chi predilige un thriller americano

Link al commento
Condividi su altri siti

Infatti ero lusingato.

Concordo con quanto detto da entrambi, riprendo il discorso sul fatto che ovviamente chi predilige "gli pseudothriller da autogrill"/"thriller americani" dubito possa aspettarsi lo stesso tenore da un autore russo di due secoli fa. Ben venga variare i tipi di lettura, ma bisogna anche saper indovinare il "momento". A me mancano ancora tanti suoi romanzi, ad esempio, perché è da un po' che non sento di avere l'umore adatto al suo stile (e anche perché ci sono troppi autori che non conosco che voglio approfondire). Spero di poter riprendere in mano qualcuno dei suoi romanzi proprio quest'anno, infatti aver riascoltato la versione radiofonica di Delitto e Castigo era proprio un primo passo nell'ottica di leggere qualche altro suo romanzo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Dostoevskij su tutti. Poi Svevo.

Al terzo posto avrei messo Kafka fino all'altro ieri, ma ho letto in apnea Cuore di cane e Bulgakov sta guadagnando molte posizioni.

Diciamo che i primi due sono storicamente lì (Svevo è un amore liceale, Dostoevskij è partito da lì ed è durato negli anni), il terzo posto è dettato dalle letture del momento. :)

Link al commento
Condividi su altri siti

Condivido il post iniziale di Absolute, sono riuscito a passare il mio amore per Dostoevsky (per i "russi" in genere) a miei figli.

L'anno scorso hanno voluto come regalo di Natale 2013 un viaggio a Sampietroburgo fatto poi nella primavera 2014, proprio per conoscere i luoghi di Delitto e Castigo.

Mio figlio (io gli dico sempre che somiglia al Principe Miskin e lui mi fa:" mi stai dando dell'idiota?"

10307402_10201462441232934_1076817160749

Mia figlia:
1517509_10201462441912951_84886924157403

Modificato da Jim della Canapa
Link al commento
Condividi su altri siti

Condivido il post iniziale di Absolute, sono riuscito a passare il mio amore per Dostoevsky (per i "russi" in genere) a miei figli.

L'anno scorso hanno voluto come regalo di Natale 2013 un viaggio a Sampietroburgo fatto poi nella primavera 2014, proprio per conoscere i luoghi di Delitto e Castigo.

Mio figlio (io gli dico sempre che somiglia al Principe Miskin e lui mi fa:" mi stai dando dell'idiota?"

10307402_10201462441232934_1076817160749

Mia figlia:

1517509_10201462441912951_84886924157403

meraviglia

Link al commento
Condividi su altri siti

Io ho bisogno di immedesimarmi un minimo, dico un minimo, con i protagonisti

E lui é proprio alla mia antitesi più totale

Premetto son fermo a pag 100.. Ancora deve farlo sto delitto anche se si é intuito.

La lettera della madre mi ha stroncato

Lol .. Ma quella è la parte bella del libro.. (io le prime 150 pagine le ho divorate in un paio di giorni)..

è dopo che arriva la noia totale..

Secondo me dopo ci sono pagine e pagine di nulla che potrebbero anche non esserci.. non cambia assolutamente nulla..

Ora vado a leggerlo.. sono le ultime 100 pagine ..

Se ha un finale appagante sono disposta a rivalutare il tutto..

Link al commento
Condividi su altri siti

Secondo me dopo ci sono pagine e pagine di nulla che potrebbero anche non esserci.. non cambia assolutamente nulla..

Ognuno può avere il proprio punto di vista, ma evidentemente ti è sfuggito proprio tutto il senso del libro. Anche solo pensare che il finale possa in qualche modo capovolgere il giudizio di un libro del genere fa capire che evidentemente ti aspettavi ben altro. Non è un libro di mistero o un giallo, cosa ti aspetti, che Raskolnikov si svegli e scopra che era tutto un sogno dopo aver preso la pillola azzurra da Morpheus? No, seriamente, certi commenti mi lasciano davvero interdetto... "Se ha un finale appagante"....

Link al commento
Condividi su altri siti

Bene come promesso entro fine settimana l ho terminato..
Ho letto le prime 150/200 pagine in pochi giorni .. quasi tutto d'un fiato

Le ultime 150/200 pagine in pochissimi giorni..

Ma le pagine centrali le ho lette in mesi.. mi son bloccata più volte, l ho parcehggiato più volte..

Ed ecco qui le mie considerazioni..

Inanzitutto, una delle cose che più mi ha infastidito sono i nomi dei personaggi, lunghi , simili tra loro difficili da memorizzare aggiungendoci poi il fatto che l'autore spesso chiamava gli stessi personaggi con nomi diversi(con nome di battesimo o congome).
Ma a parte questo..
Credo che la mia delusione sia derivata dal fatto che mi aspettavo più un giallo, o che mi aspettavo un protagonista terribilmente astuto nel post- omicidio. Insomma mi aspettavo un uomo tipo light yagami di death note (astuto menzognere). Invece era spesso goffo, febbrile che si sgamava da lontano un miglio .
Ciò che ancora non mi è piaciuto è stato l'inverosomiglianza con la realtà di Razumichin (l'amico dell'università) che seguiva il protagonista come un suo schiavetto, nonostante il protagonista più e più volte l'abbia trattato male.

Un altra inverosomiglianza assurda sta nel peronaggio di Sonja .. una prostituta di cui il protagonista scopre di esser perdutamente innamorato (ma solo dopo molto tempo).. la cosa assurda è la reazione di Sonja alla confessione dell'assassinio..
addirittura lo abbraccia, piange e si dispiace di quanto Rodion stia soffrendo. INVEROSIMILE.

Ancora la lite della "madre" vedova di sonja durante la cena funebre al povero marito appena defunto.. una lite su chi ha origini più nobili. INVEROSIMILE.

Questi e tanti altri punti non mi son piaciuti del romanzo.

Oltre al fatto che è stato troppo lungo, con scene spesso inutili e troppo desrittive. Spesso si perdeva tempo a descrivere ciò che accadeva intorno a Rodion e non dentro a Rodion. Molto poteva esser tagliato. O magari avrei preferito 700 pagine di analisi interiore del protagonista più che tutte quelle scene inverosimili.

TUTTAVIA..

nel complesso il libro mi ricorda alcuni film che spesso ho visto, di genere o con contenuto anche differente a questo, ma con lo stesso andamento..

Film che per quanto reputo noiosi mi piacciono e mi affascinano terribilmente.. mi piacciono per il loro significato intrinseco..

Mi ricorda infatti molto la drammaticità dei film di Bertolucci .. (genere in questo caso erotico-drammatico).. tipo the dreamers, o l'ultimo tango a parigi (il mio preferito) o ancora il thè nel deserto..

i personaggi e i fatti hanno la stessa lentezza e vengono trattati nello stesso modo a mio avviso..

Tornando al libro forse la cosa che più mi è piaciuta è la ripresa della teoria del superuomo di Nietzsche..

Il protagonista che crede di esser quasi un eletto una persona superiore, alla morale, alla coscienza tale da poter compiere un così atto malvagio (quale un uccisione) volto, in contrappeso, a crear, con questa uccisione di questa persona deleteria, un bene comune.. un miglioramento delle condizioni di tutte quelle persone che venivano sfruttate da questa vecchietta..
Quindi, come napoleone, diventare un benefattore, un eroe..

Tuttavia ben presto il protagonista, dopo l'uccisione, si rende conto di non esser un eletto, di non esser un eroe.. e che la morale e i sensi di colpa incombevano anche su di lui..

Ma tuttavia lui non si pente, no non si pente dell'uccisione, ancor giusta secondo lui..
ma si pente della sua inferiorità, del suo non saper reggere il gioco, il confronto, del suo non saper mentire e andar di matto.. della sua coscienza che insomma non regge..

Questa è l'analisi che secondo me salva il libro.. Poi vi è anche una sorta di complesso di Edipo, in cui l'autore uccide la vecchia usuraia in quanto ci vede all'interno l'oppressione e l'ossessività della madre che a fatica lo mantiene, e la sorella della vecchia usuraia dovrebbe rappresentare sua sorella..

Per non parlare poi del rapporto che il protagonista ha nei confronti delle donne.. un rapporto sadico e distaccato, si innamora sempre di donne con gravi o grandi problemi (malattie).. o Tipo sonja che fa la prostituta (problema sociale), ma il suo amore è un amore particolare.. completamente asessuato, all'interno del libro non si accenna minimamente ad uno sguardo malizioso tra i due.. forse è più un amore quasi fraterno, che lui nega di avere e scopre di averlo soltanto alla fine del libro che segna una nuova rinascita con Sonja (rinascita non imminente, perchè deve aspettare ancora 7 anni affinchè possa ritenersi libero, quindi direi più che altro una rinascita utopistica)..

Io inoltre a tutto ciò aggiungerei il tema dell'incomunicabilità dell'essere (tema spesso presente nei film di Bertolucci e per questo me lo ricordano)..

Un protagonista che vaga, da una parte all'altra, sballottato ovunque .. che non riesce ad esprimere a nessuno il proprio essere, il proprio segreto.. (ma ancor prima del omicidio, il proprio essere)..
Fa fatica ad esprimersi soprattutto con le persone a lui più care (la madre, e la sorella) in cui esiste un immenso affetto ma verso una persona che probabilmente interiormente non conoscono affatto o non conoscono più..

Un libro non al pari, secondo me dei libri pirandelliani, che non entusiasma come Player one.. un libro non da rileggere..

ma un libro sicuramente da leggere!

Link al commento
Condividi su altri siti

Comunque ora che l ho finito posso dirvi che individuo, per quanto mi riguarda, due categorie di libri..
Quei libri che mi piacciono tantissimo e mi divoro in 2/3 giorni (tipo player one) e che comprendo subito che mi piacciono..

E quei libri che prima di dar un giudizio ho bisogno di finirlo.. magari arranco anche un po per finirlo a volte..(come questo)..

ma poi una volta che lo hai finito lo ripercorri tutto mentalmente e riesci a comprendere passo passo tutta l'introspezione dell'autore .. dando un senso completo al libro stesso.. che acquista di bellezza e di valore..

(stessa cosa vale per i film)

Non è il top, come ho già detto, ma un 6.5/7 glielo lo darei :D

Link al commento
Condividi su altri siti

Inanzitutto, una delle cose che più mi ha infastidito sono i nomi dei personaggi, lunghi , simili tra loro difficili da memorizzare aggiungendoci poi il fatto che l'autore spesso chiamava gli stessi personaggi con nomi diversi(con nome di battesimo o congome).

Questo è un problema comune a tutta la letteratura russa ed è uno dei motivi per i quali da adolescente mollai i Fratelli Karamazov.

Quasi quasi ci riprovo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

Puoi postare adesso e registrarti in seguito. If you have an account, sign in now to post with your account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
 Share

×
×
  • Crea Nuovo...