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Go vegan


Milurdein
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da fan delle polemiche apprezzo il tono apocalittico dell'articolo. Certo avrei preferito che tante provocazioni le avesse scritte sui phora e non su un giornale che viene preso sul serio:

 

1. nel mondo, la percentuale di persone che è vegana per scelta è trascurabile e non ha nessun impatto in nessun fenomeno mondiale figuriamoci nel cambiare le coltivazioni in sudamerica

 

2. il consumo di avocado e anacardi è aumentato enormemente per questione di demografia economia e gusti DEI CONSUMATORI, che sono al 99% non vegani. Sono cose che si trovano in qualsiasi locale e ristorante d'europa e pensare che sia dovuto all'aumento di vegani vuol dire essere in malafede o non aver mai assaggiato un avocado, ma dove cazzo vive quell'idiota.

 

3. viceversa, la terra è sommersa irreversibilmente dall'allevamento intensivo di carne, che è crescente, inarrestabile, ed ha un impatto sul pianeta e sulla salute delle persone sempre sottovalutato anche per immensi interessi economici e di potere. Non esiste una scelta alternativa che produca cambiamenti significativi in questa situazione, ed è sbagliato da ogni punto di vista schernire un'alternativa irrilevante come se facesse la differenza (una cosa è prendere per il culo l'amico vegano perché non si mangia mai una bistecca in vita sua, altra è valutare negativamente l'ipotetico impatto del suo stile di vita ingigantendone la diffusione, cosa obiettivamente stupida da ogni punto di vista)

 

4. le coltivazioni di pomodori danno problemi mostruosi. anche di schiavitù, anche qui in italia. ma parlare di pomodori (o di riso) non è sarcastico quanto parlare di quinoa, e rivelerebbe che i vegani non cambiano un cazzo perché saranno lo l'1% della popolazione mondiale e i pomodori, come ogni altro prodotto comprese le verdure, le consumano il restante 99%.

 

5. gli studi che cita gli danno torto, usa questo https://dspace.lib.cranfield.ac.uk/handle/1826/6503  per parlare di una fantascientifica eliminazione della carne dal pianeta, quando già l'abstract dice che una diminuzione degli allevamenti sarebbe più sostenibile per il pianeta. (quindi probabilmente non è idiota, è stronzo)

 

6. scegliere la preferenza della maggioranza (mangio cosa mi pare, tanto è tutto uguale - anzi un magna magna) non è una scelta figa, è una scelta che facciamo quasi tutti fregandocene di ogni considerazione diversa dalla comodità: bullizzare una minoranza con argomenti falsi è un mezzo usato da persone brutte che non sto a elencare.

 

Per riassumere: l'articolo prende una minoranza trascurabile che non ha nessun impatto sul pianeta (non posso dire non rompe i coglioni a nessuno, perché è effettivamente chiassosa); la umilia con una serie di dati falsi e con argomentazioni dozzinali; conclude difendendo l'alimentazione attuale, con una presunta razionalità che non esiste, perché è palesemente insostenibile sia per la salute sia per il pianeta.

 

A un certo punto dice giustamente che l'unica scelta davvero etica è il digiuno, avrebbe dovuto titolare non "perché non c'è niente di etico nella vita di un vegano" ma "perché non c'è niente di etico nella vita".

 

Modificato da Tersite
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17 ore fa, aleman dice:

Alla fine ho trovato una pagina Facebook che mi ha ispirato. Diventerò vaginatariano. 

 

https://www.facebook.com/Io-sono-Vaginatariano-1422044897882540/

 

 

 

Alcuni anni fa ascoltai un talkshow con Marilyn Manson il quale rispose alla domanda "sei vegetariano?" con un "no, sono vaginatariano".

Da quel giorno entrai a far parte di questo meraviglioso mondo, dove in realtà ero da sempre. Mancava solo la denominazione.

 

Quel gruppo di facebook non sapevo esistesse. 

 

:D 

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A me è piaciuto il tono apocalittico e, si, anche irridente, proprio perché spesso la scelta vegana viene difesa da un'ideologia etica che etica non è. Non dovremmo consumare meno carne, dovremmo consumare meno. Punto. Di tutto. E tornare ad apprezzare i prodotti locali, spesso snobbati in favore di scelte esotiche favoleggiate come migliori, quando la pasta e fagioli di nonna è altrettanto sana, se non di più. Però che tutto il mondo occidentale viri verso una scelta davvero più etica, cioè consumare meno, lo vedo utopistico. 

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in ogni caso al di là della sostenibilità della crescita in generale dovremmo proprio consumare meno carne, e in questo la scelta vegana ha un impatto trascurabile.

l'articolo nega entrambe le cose (in pratica sostiene che i vegani stiano rovinando gli agricoltori in sudamerica) mi infastidisce in particolare usare argomenti deliranti come fossero razionali.

 

 

 

Modificato da Tersite
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  • 8 mesi dopo...
Il 21/5/2015 at 00:51, Milurdein dice:

Se invece di mangiare tutta quella carne di merda che si nutre di cereali, gli stessi fossero usati per sfamare le popolazioni senza cibo, forse ci sarebbero meno morti per fame, e non sprecheremmo un'infinità di acqua per niente. Ma noi cafoni, bovini occidentali, ci ingozziamo di ogni merda ci capiti a tiro. Senza nemmeno badare troppo alla qualità, Vorrei sapere quanti di voi mangia carne biodinamica. Voi comprate la carne di merda che trovate all'esselunga o alla hoppe (io almeno davo da mangiare ai macellai musulmani ultimamente). Se almeno faceste un discorso di qualità alla slow food (che non sono per niente vegani), capirei. Ma qui c'è gente che mangia delle schifezze piene di chissà quale carne di 2 kg e mezzo. Quanti di voi quando va a comprare il prosciutto si accerta che sia almeno parma o san daniele D,O,P,? E non quello del mar morto? Non dico di mangiare culatello o jamon iberico de bellota, ma almeno quelli dei consorzi. Nel milanese si usa un verbo per chi come certi di voi si ingozzano di carne scofanare, che significa mangiare qualunque cosa ci capiti a tiro.

Che meraviglia.

 

cercando a caso se qualcuno ha mai parlato di Parma - perche' li' saro' il prossimo fine settimana - ho trovato questo. I phora di una volta.

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  • 2 settimane dopo...
Il 16/12/2014 at 18:37, Jim della Canapa dice:

Lattasi è un enzima, meglio un insieme di enzimi, che come dice il nome sono in grado di scindere e "digerire" il lattosio ...detta semplicemente.

Nell'uomo la presenza nell'età adulta di questi enzimi è differente da un'etnia all'altra e è legata all'allevamento di animali da latte. I discendenti di popolazioni in cui era frequente l'uso del latte come alimento nell'età adulta riscono a mantenere una produzione alta di lattasi anche nell'età adulta.

Per queste persone il latte è un alimento come un altro.

L'area mediterranea è uno dei luoghi dove c'è una percentuale media di "possessori" di lattasi.

Se guardi in rete puoi trovare mappe con le percentuali

 

il caso dei cinesi pone fine alle polemiche sul bere il latte di mucca

https://www.ilpost.it/2018/09/06/perche-cinesi-non-mangiano-formaggio/

 

in pratica dice che l'uomo, come ogni altro animale, non era fatto per bere latte di altre specie, ma 7.000 anni fa ha cominciato a bere latte di mucca e derivati per assumere più proteine e diventare più forte e da allora il corpo si è evoluto di conseguenza.

in cina invece quelli che bevevano il latte erano nomadi sfigati sicché l'etnia dominante (han) per distinguersi ha tradizionalmente rinunciato a latte e formaggio

finché non è arrivata la pizza, e sono crollate tutte le certezze

 

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