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Alla corte dei De Medici: La Trama e i Perché.


Plic
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IL GIORNO DELL'ASSASSINIO.

Elena quella mattina era andata nelle cantine a prendere delle erbe che teneva nascoste, per preparare una maledizione da scagliare contro Camille. La odiava ed era stanca di vederla sempre insieme ad Henry, il suo amore da quando aveva 15 anni.
Quel giorno avrebbe maledetto Camille e avrebbe rovinato la sua storia con Henry.
Aramina per puro caso la vide e la seguì, perché sentiva che la sorella stava tramando qualcosa, infatti notò immediatamente le erbe.
Rimase ad osservare sua sorella fuggire dalla cantina, e dirigersi verso la baracca degli atrezzi vicino alle stalle. Nessuna delle due notò che il foulard rosso di Elena era rimasto in cantina, a terra.
Aramina la vide sistemarsi e predisporre tutto per la maledizione, ma prima che Elena potesse compierla si mise in mezzo e iniziò a urlare, dicendo che sapeva che cosa la sorella stesse facendo e che lei non lo avrebbe permesso perché camille era la sua migliore amica.
Le due litigarono a lungo ma alla fine Elena fuggì via sconfitta, tornando in lavanderia, dove rimase tutto il resto del pomeriggio. Aramina rimase invece al capanno per liberarsi delle erbe.
Non sapeva però che Henry aveva sentito senza volerlo il litigio e soprattutto senza sapere chi fosse chi, così si era diretto al capanno, dove aveva visto Aramina trafficare con delle erbe strane.
Intuì erroneamente che stesse predisponendo un rito magico e così fuggì, perché terrorizzato dalla magia. Aramina, che non si rese conto del malinteso, gettò via le erbe e andò nelle cucine a preparare il pranzo.
Nel castello, intanto, Miriam stava cercando suo fratello ma senza riuscire a trovarlo. Non riusciva più a tenere solo per sè quel segreto. In quanto messaggera del re sapeva quali fossero le sue concubine. Sapeva di Gisele, la vecchia paesana arrongante che il Re aveva ormai sotituito, sapeva di Enrichetta, la snob che usava il suo corpo per avere in cambio oro e gioielli da parte del re. E sapeva di Camille la fidanzata di Henry.
Quando lo trovò, gli raccontò tutto, ma lui non le credette e i due litigarono furiosamente. Alla fine, si separarono e se ne andarono senza parlarsi.
Solo più tardi Miriam, in lavanderia, diede libero sfogo alla sua rabbia urlando al vento il suo astio verso Camille, per poi tornare a lavare il bucato. Dopo un pò Elena finse di raggiungerla (mentre invece aveva involontariamente assisitito alla sfuriata) e se ne andò dopo poco tempo lasciando Miriam sola.
Henry nel frattempo era andato a cercare Camille per avere chiarimenti e l'aveva trovata nelle stanze del re intenta a sistemarle. Subito la aggredì, ancora reduce dal litigio con sua sorella. Lei inizalmente negò ogni cosa ma poi si vide costretta a confermare a sua relazione con il re. Henry, incedulo, decise di troncare con lei e se ne andò lasciandola sola in un bagno di lacrime. Enrichetta aveva udito involontariamente la scena e sogghignava in segreto, nascosta nella stanza accanto.
Scese la notte, e Camille iniziò a prepararsi per andare a far visita al re.
Aramina era nella sua stanza, inqueita. Non sapeva dove fosse sua sorella e temendo il peggio uscì e la andò a cercare. Ad un tratto nel corridoio notò però un ombra che scivolava furtiva. La seguì credendola Elena, ma poi la perse. Quell'ombra altri non era che Enrichetta, decisa a togliere di mezzo la concorrenza una volta per tutte.
Stava infatti andando ad appostarsi accanto alla stanza del Re, per aspettarla.
Henry ancora fumante, se n'era andato nel bosco e per sfogare la sua rabbia si era messo a spaccare legna.
Elena invece proprio in quel momento usciva dalle cucine. Aveva deciso di uccidere Camille, così s'era procurata un grosso coltello e stava andando a trovare Camille.
Anche Gisele aveva deciso che si sarebbe presa la sua rivincita. Il re aveva fatto molto male a rifiutarla. Proprio come si getta via una gallina ormai vecchia e inutile. Avrebbe tolto di mezzo le due giovincelle e si sarebbe venidcata. Si coprì con un mantello, uscì di casa e andò al castello.

Elena attraversò i corridoi standosene nascosta, ma quando all'improvviso intravide una figura si spaventò, credendola una guardia, e fuggì lasciando cadere il coltello e tornando nelle sue stanze. In realtà la figura di fronte a lei era quella di Gisele diretta alle cucine per trafugare un arma. La donna non riuscì a capire chi fosse la ragazza sfuggente ma si accorse immediatamente del coltello e lo raccolse, credendolo un segno del destino.
Intanto Enrichetta, apostata accanto alle camere reali, vide Aramina passarle davanti, e rimase ad osservarla. Trovò che la ragazza avesse un comportamento molto strano, ma alla fine la vide andarsene e così rimase nascosta per paura di essere scoperta.
Aramina dal canto suo non riusciva a trovare sua sorella e continuò a cercarla. Solo alla fine la vide fuggire e la seguì, vedendo che si stava infilando precipitosamente in camera. Avrebbe voluto indagare ma il sopraggiungere di una giardia la costrinse ad entrare nella sua stanza e restarci il resto della notte.
Henry , intanto s'era deciso ad andare a scusarsi con Camille, così entrò nel castello e andò nelle sue stanze. Venne visto da Miriam, che stava tornando in camera sua e lo vede infilarsi nella stanza, ma dato che era ancora molto arrabbiata con lui finse di non averlo visto e se ne andò a letto.
Henry non trovò Camille nella sua stanza e capendo che doveva essere assieme al re se ne andò nuovamente infuriato, perdendo per strada uno sperone macchiato del sangue rappreso di un cavallo.
Al piano di sopra Gisele si aggirava per il castello, pensando di attendere Camille accanto alla stanza del re. Vide però, una volta lì, che vi era già appostata un'altra figura. La riconosce come una delle nuove ragazze del re, e sta quasi per ucciderla quando sente sopraggiungere dietro di lei qualcuno. Riconosce Camille grazie ai suoi lunghi capelli biondi e ai riflessi che rimandano, grazie alla luce lunare proveiente dalle finestre.
Con una scusa Giselel si rivela a Camille e la convince a seguirla.
Si recano nelle cantine, dove pugnala Camille alle spalle per poi abbandonarla lì.
Una volta fuori fugge via, portandosi il coltello, che però perde senza rendersene conto. Cadendo su una pietra, la lama si spezza e finisce nel fiume sparendo per sempre.
Erichetta aspetta vicino alla porta del re, ma alla fine capisce che forse quella notte Camille non sarebbe venuta. Ritiene troppo pericoloso avventurarsi per i castello così torna in camera sua e decide di rimandare il suo piano.
Il giorno dopo, il corpo di Camille verrà rinvenuto da una bambina nelle cantine di corte.

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Wow storia bella complicata :D

Ma alla fine quella che è morta (ovvero Aramina) sarebbe la vincitrice morale avendo beccato l'assassino? :)

Ma avevi già pensato a mandarci a morire alla fine o è una cosa che hai deciso vedendo i punteggi/come giocavamo, ecc.. ? :)

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Prisci, leggiti il mio movente:

Giselle ricattava Camille perché vista la sua nuova posizione di potere, non potendo accedere lei al letto del Re, utilizzava la ragazza per poter avere delle informazioni riservate. In cambio manteneva segreta la relazione di Camille con il Re all'amato Henry.

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Wow storia bella complicata :D

Ma alla fine quella che è morta (ovvero Aramina) sarebbe la vincitrice morale avendo beccato l'assassino? :)

Ma avevi già pensato a mandarci a morire alla fine o è una cosa che hai deciso vedendo i punteggi/come giocavamo, ecc.. ? :)

No no tu e Abs siete i vincitori perché avete scovato l'assassina, quello spezzone in cui muori é stato solo "scenico" , tanto per chiudere in bellezza la cornice. Faceva troppo figo vedere l'assassina che se la rideva mentre tu agonizzavi sul ceppo del boia!

(povera Aramina, il mio personaggio da nome cazzuto preferito XD)

ma non avevo deciso in precedenza che ci saresti stata tu. Ho solo mandato a morte il personaggio con più voti. TU sei stata quella che ne ha ricevuti 2.. quello di tua sorella Elena e quello di Enrichetta credo. ma se qualcun'altro avesse avuto più voti, ci sarebbe finito quel qualcuno :)

Duclis infundo, la storia del ricatto. In realtà é stata un idea che ho avuto all'inizio ma che poi ho scartato. Solo che non mi ero accorta di non averla rimossa dalla schedina ( le avevo scritto su word e le ho copiate sulle liste direttamente), così quando la stori é uscita fuori.. sono dovuta restare a guardare, però é stato interessante. SI può dire che quello fosse l'unico dettaglio inutile! Scusate, mea culpa! :(

Modificato da Pliclalla
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Wow storia bella complicata :D

Ma alla fine quella che è morta (ovvero Aramina) sarebbe la vincitrice morale avendo beccato l'assassino? :)

Ma avevi già pensato a mandarci a morire alla fine o è una cosa che hai deciso vedendo i punteggi/come giocavamo, ecc.. ? :)

No no tu e Abs siete i vincitori perché avete scovato l'assassina, quello spezzone in cui muori é stato solo "scenico" , tanto per chiudere in bellezza la cornice. Faceva troppo figo vedere l'assassina che se la rideva mentre tu agonizzavi sul ceppo del boia!

(povera Aramina, il mio personaggio da nome cazzuto preferito XD)

ma non avevo deciso in precedenza che ci saresti stata tu. Ho solo mandato a morte il personaggio con più voti. TU sei stata quella che ne ha ricevuti 2.. quello di tua sorella Elena e quello di Enrichetta credo. ma se qualcun'altro avesse avuto più voti, ci sarebbe finito quel qualcuno :)

Duclis infundo, la storia del ricatto. In realtà é stata un idea che ho avuto all'inizio ma che poi ho scartato. Solo che non mi ero accorta di non averla rimossa dalla schedina ( le avevo scritto su word e le ho copiate sulle liste direttamente), così quando la stori é uscita fuori.. sono dovuta restare a guardare, però é stato interessante. SI può dire che quello fosse l'unico dettaglio inutile! Scusate, mea culpa! :(

ahah io pensavo che con tutti i miei ragionamenti sembrassi a tutti stra-buona.. poi accusata pure da mia sorella :( sigh!

Modificato da Brida
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