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Alla corte dei De Medici.


Plic
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Assolutamente no, io non ho nulla contro vostra sorella, mi sono appena scusata con lei per lo spiacevole episodio accaduto, mai l'avrei fatto(sia uccidere che incolpare vostra sorella)

beh osserverete anche voi che non sembra casuale il fatto che il foulard che era nella lavanderia dov'eravate anche voi sia comparso improvvisamente sulla scena del delitto.

Io sto cercando di ricostruire la situazione.

A livello di rapporti sappiamo che Giselle non conosceva Camille e ne aveva sentito parlare solo da sua maestà. Sembra la più estranea di tutti alla faccenda e non c'è nemmeno un oggetto riconducibile a lei, se non erro. Un po' strana come cosa... E poi perché è qui tra noi? Forse era lei che ricattava Camille?

Henry fidanzato di Camille che litiga con lei perché scopre che è amante del re e nella fretta perde uno sperone (uno sperone è metallico? Forse è questo l'oggeto che è caduto facendo un suono metallico che è stato sentito da Giselle?). La frase che ha sentito vicino alle stalle forse l'ho pronunciata io mentre cercavo di far rinsavire mia sorella e di non fargli bere nessuna strana pozione.

Elena mia sorella che è innamorata di Henry, e stava preparando delle pozioni con erbe e robe varie che io sono riuscita a fermare in tempo. E' stato trovato il suo foulard sulla scena del delitto. Io mi ricordo di averla vista rientrare di corsa in camera sua durante la notte. Elena non mi ricordo se hai già chiarito, ma come mai vagavi anche tu per i corridoi quella sera? Io (se qualcuno se lo stesse chiedendo) ero in giro per controllare che mia sorella non si lasciasse di nuovo prendere dall'impeto dell'amore e ho notato anche la signorina Enrichetta in giro per i corridoi.

Enrichetta voi non mi convincete per nulla. Perché eravate in giro per i corridoi quella notte? Questa cosa non l'ho ancora capita bene. Si sa pochissimo a vostro riguardo, tranne che avevate un bel motivo per volere morta la mia cara amica, visto che vi aveva fregato il posto presso sua maestà. (però forse l'ha fregato anche a Giselle quindi questo vi rende entrambe sospette).

Miriam sorella di Henry il giorno prima dell'omicidio aveva un'aria abbastanza taciturna (forse perché aveva litigato col fratello?). Lei potrebbe aver preso il foulard di Elena visto che era con lei in lavanderia e averlo portato poi sulla scena del delitto per incolparla. Lavora nelle cucine e ha riconosciuto in un batter d'occhio il manico del coltello che è stato ritrovato per i corridoi (che poi non ho capito, abbiamo un coltello ritrovato sulla scena del delitto più un manico in giro per i corridoi, giusto?).

In più sappiamo che qualcuno ricattava Camille, ma per quale motivo? E chi?

Secondo me la soluzione gira intorno a queste due cose, il coltello + il manico e il ricatto. Chi sa qualcosa a riguardo deve parlare se vogliamo giungere a scoprire il colpevole!

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Assolutamente no, io non ho nulla contro vostra sorella, mi sono appena scusata con lei per lo spiacevole episodio accaduto, mai l'avrei fatto(sia uccidere che incolpare vostra sorella)

beh osserverete anche voi che non sembra casuale il fatto che il foulard che era nella lavanderia dov'eravate anche voi sia comparso improvvisamente sulla scena del delitto.

Io sto cercando di ricostruire la situazione.

A livello di rapporti sappiamo che Giselle non conosceva Camille e ne aveva sentito parlare solo da sua maestà. Sembra la più estranea di tutti alla faccenda e non c'è nemmeno un oggetto riconducibile a lei, se non erro. Un po' strana come cosa... E poi perché è qui tra noi? Forse era lei che ricattava Camille?

Henry fidanzato di Camille che litiga con lei perché scopre che è amante del re e nella fretta perde uno sperone (uno sperone è metallico? Forse è questo l'oggeto che è caduto facendo un suono metallico che è stato sentito da Giselle?). La frase che ha sentito vicino alle stalle forse l'ho pronunciata io mentre cercavo di far rinsavire mia sorella e di non fargli bere nessuna strana pozione.

Elena mia sorella che è innamorata di Henry, e stava preparando delle pozioni con erbe e robe varie che io sono riuscita a fermare in tempo. E' stato trovato il suo foulard sulla scena del delitto. Io mi ricordo di averla vista rientrare di corsa in camera sua durante la notte. Elena non mi ricordo se hai già chiarito, ma come mai vagavi anche tu per i corridoi quella sera? Io (se qualcuno se lo stesse chiedendo) ero in giro per controllare che mia sorella non si lasciasse di nuovo prendere dall'impeto dell'amore e ho notato anche la signorina Enrichetta in giro per i corridoi.

Enrichetta voi non mi convincete per nulla. Perché eravate in giro per i corridoi quella notte? Questa cosa non l'ho ancora capita bene. Si sa pochissimo a vostro riguardo, tranne che avevate un bel motivo per volere morta la mia cara amica, visto che vi aveva fregato il posto presso sua maestà. (però forse l'ha fregato anche a Giselle quindi questo vi rende entrambe sospette).

Miriam sorella di Henry il giorno prima dell'omicidio aveva un'aria abbastanza taciturna (forse perché aveva litigato col fratello?). Lei potrebbe aver preso il foulard di Elena visto che era con lei in lavanderia e averlo portato poi sulla scena del delitto per incolparla. Lavora nelle cucine e ha riconosciuto in un batter d'occhio il manico del coltello che è stato ritrovato per i corridoi (che poi non ho capito, abbiamo un coltello ritrovato sulla scena del delitto più un manico in giro per i corridoi, giusto?).

In più sappiamo che qualcuno ricattava Camille, ma per quale motivo? E chi?

Secondo me la soluzione gira intorno a queste due cose, il coltello + il manico e il ricatto. Chi sa qualcosa a riguardo deve parlare se vogliamo giungere a scoprire il colpevole!

O.T: rispondo per tutti. Il manico é stato trovato accanto alle mura del castello. Nel corridoio é stato trovato lo sperone. Accanto al corpo il foulard. Fuori in giardino le erbe. Sulla scena del delitto non c'era nient'altro, tantomeno altri coltelli. Dalle cucine, però, si sapeva che ce n'era uno mancante.

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" Di nuovo, come era successo esattamente poche ore prima, nella stanza calò il silenzio.
le bocche si ammutolirono improvvisamente. Le voci tacquero e il silenzio si fece denso come gelatina.
nessun suono, nemmeno il frusciare di un abito o il lieve, lievissimo suono di un respiro.
Tutto taceva.
Poi, esattamente come era successo l'ultima volta, la voce parlò.
<<Il tempo é scaduto, miei cari pellegrini. Mi dispiace, ma i miei poteri non possono spingersi oltre. Vi ho concesso quanto più tempo ho potuto, e ora il mio compito é concluso. Spero che abbiate fatto tesoro di questo tempo, di questo attimo in più di libertà.
Adesso, spetta a voi trovare la via della salvezza. Che la verità sia con voi, e che la speranza vi porti in salvo. Addio, amici. >>

I polmoni tornarono a riempirsi. Il vento tornò, un alito di vento accarezzò i loro visi, il silenzio si affievolì e scomparve.
Il tempo ripartì.
E con esso, i passi che scandivano il loro destino.

...uno.
E la porta della cella venne aperta. "

Modificato da Pliclalla
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