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Maschilismo? Moralismo?


Brida
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Dato che proprio ieri mi sono ritrovata a discuterne con una mia amica, provo a vedere che ne pensiate voi :)

Essenzialmente la discussione è venuta fuori da questa foto "ironica" https://www.facebook.com/photo.php?fbid=467443200013512&set=a.261968463894321.61722.101757729915396&type=1&theater che lei ha condiviso su face.

Dato che la ragazza è rimasta incinta a 17 anni, e giudicando assurdo che proprio lei la condividesse, in privato le ho chiesto delle spiegazioni, chiedendole appunto se le sembrava appropriato a) pubblicare una cosa così maschilista, b) che proprio lei lo facesse (dandosi quasi della troia da sola, in parole povere).

La risposta è stata che il suo caso ovviamente è diverso e che qualsiasi genitore normale non manderebbe mai sua figlia in giro vestita in quel modo.

La cosa che però a me ultimamente davvero spaventa del modo di pensare della gente è questo crescente talebanesimo, dove non è che uno si limita a dire "secondo me quella ragazza si è vestita in maniera un po' volgare", che al limite lo si può accettare, ma addirittura si arriva a fare l'equazione, ti vesti poco = sei una troia e meriti di rimanere incinta a 13 anni.

Non so, io non riesco proprio ad accettare questo modo di pensare, dove la donna è colpevole sempre. Vieni stuprata? Colpa di come ti vestivi. Tuo marito ti picchia? Colpa del tuo atteggiamento. Rimani incinta a 13 anni? Colpa della tua minigonna.

E vedo sempre più persone, uomini e donne, giovani e meno giovani pensarla così. Questa ragazza, tra parentesi, mi ha dato pure della bacchettona mentre ne parlavamo e la cosa mi sembra ancora più ridicola, visto che quella che ha criticato le minigonne è stata lei e non io, eppure sembra che oggi chiunque difenda la libertà femminile e combatta questa mentalità maschilista sia "una femminista incazzosa, esagerata che vorrebbe eliminare il maschio dalla faccia della terra" e direi che non esiste bugia più grande.

Parlandone con mia madre, tra l'altro, è venuto fuori che ai suoi tempi non era così, quand'era giovane lei, che nessuno osava giudicare in maniera così rigida il modo di vestire altrui e all'epoca, inoltre, sì che esistevano correnti femministe veramente al limite, dove l'uomo veniva ritenuto utile solo alla procreazione. Oggi certe cose non esistono praticamente più, eppure il femminicidio è all'ordine del giorno, e, da quello che vedo, sembra essere sempre più diffusa una certa mentalità che vuole rendere colpevole la donna dei suoi mali, per il suo modo di vestire, per il suo atteggiarsi, ecc..

Scusate per il mega-post, la mia domanda essenzialmente è questa: che ne pensate? Esagero io o davvero questa regressione, nel come la donna viene giudicata oggi, sta avvenendo?

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secondo me nonostante tutto stiamo migliorando

anche in italia pur essendo in grave ritardo rispetto al mondo civilizzato le donne sono parecchio più emancipate ora di 30 anni fa.

la forma di protesta più ganza contro il fenomeno che dici te (ad oggi sconosciuta tra i nostri confini, se non per i siti che ne approfittano per rilanciare due puppe) sono le donne che girano tutte ignude spiegando che non per questo meritano violenze sessuali: http://en.wikipedia.org/wiki/SlutWalk

btw il femminicidio non è in aumento http://www.ilpost.it/davidedeluca/2013/05/28/tutti-i-numeri-sul-femminicidio-2/

Modificato da Tersite
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L'uomo ha degli istinti e delle necessità che spesso fanno perdere il lume della ragione, agli esemplari più deboli.

Attenzione, non li giustifico, dico semplicemente che la donna questo non è in grado di accettarlo e pensa che tutti siano in grado di controllarsi.

Non è così.

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L'uomo ha degli istinti e delle necessità che spesso fanno perdere il lume della ragione, agli esemplari più deboli.

Attenzione, non li giustifico, dico semplicemente che la donna questo non è in grado di accettarlo e pensa che tutti siano in grado di controllarsi.

Non è così.

Sì, ma un conto è dire alla donna "la prudenza non è mai troppa", un conto è rendere colpevole una vittima. E poi non concordo. Tutti abbiamo degli istinti che ci portano ad avere dei comportamenti non accettabili (che ne so, a me verrebbe da sputare in un occhio ogni volta che vedo la mia vicina stronza) ma trattenersi è fondamentale in una società civile e l'uomo lo può fare. Poi secondo me non è una questione fisica, ma più culturale, del mondo in cui viene concepita la donna.

Non penso conti davvero quanto sia vestita/svestita una donna, piuttosto come questa viene vista dall'uomo, dalla società, come viene considerata.

Comunque Tersite, tanto meglio se stanno diminuendo i casi di femminicidio, significa che forse mi sto ritrovando intorno io gente di mentalità chiusa e che invece il mondo sta andando verso un'altra direzione.

Modificato da Brida
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secondo me nonostante tutto stiamo migliorando

anche in italia pur essendo in grave ritardo rispetto al mondo civilizzato le donne sono parecchio più emancipate ora di 30 anni fa.

Oggi sobbalziamo quando sentiamo di una ragazza uccisa dal marito ma una volta erano cose all'ordine del giorno, basti pensare che il delitto d'onore è stato abrogato soltanto nel 1981 per farci un'idea di com'era la nostra società 30 anni fa.

La violenza non è in aumento, è il nostro senso di civiltà che aumenta e ci fa percepire come insopportabili gli episodi di violenza che, al contrario, penso siano in progressiva riduzione.

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L'uomo ha degli istinti e delle necessità che spesso fanno perdere il lume della ragione, agli esemplari più deboli.

Attenzione, non li giustifico, dico semplicemente che la donna questo non è in grado di accettarlo e pensa che tutti siano in grado di controllarsi.

Non è così.

Sì, ma un conto è dire alla donna "la prudenza non è mai troppa", un conto è rendere colpevole una vittima. E poi non concordo. Tutti abbiamo degli istinti che ci portano ad avere dei comportamenti non accettabili (che ne so, a me verrebbe da sputare in un occhio ogni volta che vedo la mia vicina stronza) ma trattenersi è fondamentale in una società civile e l'uomo lo può fare.

Apprezzo il tuo ottimismo.

La realtà è un'altra cosa.

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L'uomo ha degli istinti e delle necessità che spesso fanno perdere il lume della ragione, agli esemplari più deboli.

Attenzione, non li giustifico, dico semplicemente che la donna questo non è in grado di accettarlo e pensa che tutti siano in grado di controllarsi.

Non è così.

Sì, ma un conto è dire alla donna "la prudenza non è mai troppa", un conto è rendere colpevole una vittima. E poi non concordo. Tutti abbiamo degli istinti che ci portano ad avere dei comportamenti non accettabili (che ne so, a me verrebbe da sputare in un occhio ogni volta che vedo la mia vicina stronza) ma trattenersi è fondamentale in una società civile e l'uomo lo può fare.

Apprezzo il tuo ottimismo.

La realtà è un'altra cosa.

Dici? Non so... Penso che l'uomo non sia solo governato da istinti, ma che ci sia anche qualcosa di più. E soprattutto non credo che la violenza sulle donne nasca da un qualcosa di "fisico", dal fatto che vedi una bella ragazza e la cosa ti eccita (sennò allora tutti gli uomini sarebbero degli stupratori), ma piuttosto da una dimensione culturale, che porta a considerare la donna come un oggetto che si può possedere a forza.

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L'uomo ha degli istinti e delle necessità che spesso fanno perdere il lume della ragione, agli esemplari più deboli.

non so se questo è maschilista o femminismo, ma trovo che le donne perdano il lume della ragione più spesso.

questo è realismo LOL :)

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Ma state parlando della stessa foto che ho visto io?

No, perchè c'è differenza tra il dire "se fai uscire tua figlia vestita da troia non lamentarti se poi tresta incinta a 13 anni" e l'affermare "se una donna esce vestita da troia poi non si lamenti se viene violentata".

Fermo restando che anche il primo messaggio merita un approfondimento e una discussione ritengo che siano due messaggi completamente diversi.

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Ma state parlando della stessa foto che ho visto io?

No, perchè c'è differenza tra il dire "se fai uscire tua figlia vestita da troia non lamentarti se poi tresta incinta a 13 anni" e l'affermare "se una donna esce vestita da troia poi non si lamenti se viene violentata".

Fermo restando che anche il primo messaggio merita un approfondimento e una discussione ritengo che siano due messaggi completamente diversi.

Sono diversi, ma secondo me la mentalità che ci sta dietro è simile.

Nella prima frase, moralismo e maschilismo diventano le due facce di una stessa medaglia.

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Concordo con Sveva. Anche perché ritengo che il senso dell'immagine (o meglio della frase annessa) sia: se hai dato dei valori morali a tua figlia che la portano a (o le consentono di) vestirsi con vestiti molto succinti (che penso si possa associare, senza bisogno di avere una laurea in psicologia, ad una ricerca di partner sessuali) non ti stupire se dopo non conduce una vita da suora incorrendo in gravidanze non desiderate.

Quindi il titolo può avere senso nella sfera della moralità. Ma non riesco proprio a capire cosa c'entri col maschilismo. A parte il fatto che io sono convinto che una donna che se ne va in giro svestita a modello delle famose donne oggetto dei mass media è l'apice della degradazione della donna e dovrebbe essere in cima alla lista delle cose da criticare da parte dei femministi.

Ad ogni modo io scinderei le due cose, altrimenti è facile che la discussione degeneri mescolando argomentazioni di natura diversa.

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Io non vi capisco, cioè una non può uscire con una minigonna che subito è una troia?

Cioè, una può essere una brava ragazza e andare in giro in minigonna.

Così come può mettersi i jeans e poi fare la troia..

Allora al mare, con le ragazzine in costume, dobbiamo diventare tutti stupratori?

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Questa è un'associazione che hai fatto tu. Io dico solo che se un genitore non vuole ritrovarsi con una figlia tredicenne incinta potrebbe iniziare con l'insegnarle a (o imporle di) non andare in giro vestita come nella foto segnalata da Brida. Che tra minigonna che fa vedere due cosce e "gonna" che lascia scoperti i glutei ce n'è di differenza, specie per una tredicenne.

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se capisco quel che osserva sveva è che una bimba tredicenne che si veste da troia non dà solo il problema - comunque per fortuna remoto - di poter essere vittima di violenze, ma può essere anche indice (se non di una straordinaria emancipazione e radicale coscienza del proprio corpo) di un'educazione sessuale sballata per cui vuol far cose senza l'adeguata consapevolezza.

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L'uomo non è governato SOLO dagli istinti, certo che c'è qualcosa di più, ma quegli istinti ci sono e non lo si può negare.ì

questo si applica a tutto, anche ai furti. Per questo si chiude a chiave la porta di casa e della macchina. Sulla questione delle violenze sulle donne c'è anche una questione culturale che tende a giustificare l'uomo.

Poi chiaro che se uno lascia la chiave nel motorino e glielo fregano gli dai dell'idiota comunque.

Poi la violenza ci sarà per sempre, così come gli infanticidi commessi dalle donne che (la butto lì per gettare benzina sul fuoco) sono più dei femminicidi.

Modificato da Tersite
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Una delle differenze è che il canale sensoriale principale dell'eccitazione sessuale maschile è la vista (l'uomo si eccita quando vede un bel culo che ondeggia nel modo giusto o un capezzolo turgido in trasparenza) mentre qemminile è il tatto (le ragazze si eccitano quando vengono toccate nei punti giusti) mentre per gli uomini è la vista (l'uomo si eccita quando vede un bel culo che ondeggia nel modo giusto o un capezzolo turgido in trasparenza).

per es. a guru è bastato scrivere "un bel culo che ondeggia nel modo giusto o un capezzolo turgido in trasparenza" per perdere il lume della ragione, andare in loop e riscrivere la stessa cosa a ripetizione.

il discorso sui canali sensoriali peraltro si presta splendidamente al classico sermone di tore fondato su opinabili nozioni neurologiche ed evolutive, nonché composto da parole desuete in grassetto che gli servono ad esprimere un'opinione radicale e assurda.

Modificato da Tersite
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Penso che l'educazione della famiglia debba insistere sullo sviluppo della consapevolezza della persona, e non sulla morale. Se ti vuoi scopare mezza scuola buon per te, l'importante è che sai quello che fai, e che non vieni additata come troia (dai moralisti). Se uno vuole condurre una vita che ai nostri occhi può apparire superficiale, ma che è quello che la persona realmente vuole (=divertirsi e basta), perchè deve essere giudicata?

per il discorso di Guru non sono in accordo, a me un film porno, un libro erotico o un uomo che mi sussurra nell'orecchio le parole giuste mi eccita: sarò mica un uomo??? :o

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