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Ho votato


Toremoon
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Pensandoci bene potrebbe funzionare dopo tutto per vaccinare contro un virus lo si inietta a piccole dosi, e renzi dopo tutto è una piccola dose di berlusconi. Poi però penso anche se io "fò" il vaccino mica scompare il virus, mi ci assuefo ma non lo debello. O no?

Non è che ti assuefi, il vaccino permette all'organismo di generare gli anticorpi che rendono inoffensivi i successivi contatti microbici con quel virus.

quindi il virus rimane, non ti dà più fastidio, ma rimane. La telecultura rimane, le isole ed i grandi fratelli rimangono?

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adesso metto un :on_the_quiet: ai discorsi scemi e un :yes3: ai discorsi seri, così rendo tutto più chiaro

ti ho proposto di essere il renzi dè noantri, il semplificatore che traduce le parole di barca per il popolo. e tu non ti sei immolato per il bene del paese. :on_the_quiet:

eniuei, io non riesco ad immaginare renzi come uno che esprime le idee comuni del pd, uno di rottura come lui... non ce lo vedo proprio. mi dispiace. poi i fatti diranno, e spero anche di sbagliarmi, ma al momento e dopo le dichiarazioni di renzi in un momento delicato come questo, resto di questa opinione. :yes3: in caso contrario vi offro un caffè :on_the_quiet:

però la faccina dopo il "vi offro un caffè" dev'essere questa :yes3:

Modificato da Tersite
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la metafora del vaccino è stata resa celebre da montanelli su berlusconi, non penso si applichi a renzi in nessun senso.

Questo è, in parte come dice tore, un problema culturale dell'italia e si risolverà nel lungo periodo. Su renzi invece si parla banalmente delle prossime elezioni tra pochi mesi.

Non è che ti assuefi

mi ci assuefo

assuefare si coniuga come fare, quindi io mi assuefaccio tu ti assuefai

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la metafora del vaccino è stata resa celebre da montanelli su berlusconi, non penso si applichi a renzi in nessun senso.

Questo è, in parte come dice tore, un problema culturale dell'italia e si risolverà nel lungo periodo. Su renzi invece si parla banalmente delle prossime elezioni tra pochi mesi.

Non è che ti assuefi

>

mi ci assuefo

assuefare si coniuga come fare, quindi io mi assuefaccio tu ti assuefai

Quindi ASSUEFO in Toscano va bene.

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la scuola ci metterà anni per migliorare, è un processo lungo. ma va fatto. ma ci vogliono anni!!! (se non si fosse capito, anni!!)

io sostengo però che, se accanto alla scuola, anche i mezzi di comunicazione più diffusi (ad es la tv) facessero programmi che aiutino lo sviluppo culturale della persona e non il suo inverso, sarebbe cosa molto gradita e utile al paese.

ad es, vedevo sempre per un pugno di libri (quando presentava marcorè) ed è una trasmissione che ancora c'è. è figa e avvicina i ragazzi alla lettura.

visto che, esempio lampante dei grillini, ci sono un sacco di persone che non sanno nemmeno cosa c'è scritto nella costituzione, perchè non fare in maniera divertente un pò di "educazione civica" anche via tv? (io la chiamo educazione civica e non politica, ed è qui che sono in disaccordo con tore perchè non bisogna identificare il programma televisivo con un partito o con la politica in senso stretto, semmai con la politica come amministrazione del bene comune. ed è ovvio che il nome di cassese potrebbe essere spendibile come ospite e non come presentatore)

vi assicuro che amministrativo è molto più appassionante di vedere due che si ritrovano dopo 10 anni perchè lei era andata in madagascar a cercare se stessa o cagate del genere. basta solo superare le difficoltà iniziali, è come quando inizi a leggere camilleri e non ci capisci una mazza anche se tuo padre è siciliano, poi alla trentesima pagina vai che è una favola!!

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  • 3 anni later...

nel giorno della vittoria ufficiale di trump alle primarie repubblicane, ripenso al filone di pensiero che diceva, in occasione delle primarie del PD, che non bisogna votare il candidato che ci piace ma quello che ha più possibilità di vincere, prendendo come esempio (secondo me, completamente a sproposito) gli elettori americani, in contrasto con la sinistra e in particolare italiana che è autolesionista e idealista invece di pensare al successo.

 

ecco, questo è il candidato scelto dagli elettori di destra: http://www.ilpost.it/2016/05/05/donald-trump-vincere-elezioni/

 

cercando il pensiero suddetto nei phora, trovo che fu espresso da ronnie, di cui condivido di solito tutto quello che dice ma a questo giro lo debbo usare come capro espiatorio:

 

Il 25/3/2013 at 13:08, Ronnie Rava dice:

 

Quando in America si votano le primarie, di solito si vota appunto per il candidato che si pensa possa vincere le elezioni.

(e infatti la parte opposta si va a "infiltrare" per votare il candidato che secondo loro non vincerebbe)

Solo voi vi fate tutte queste seghe mentali, andare alle primarie per fare un "voto di protesta" votando Puppato o altri pupazzi del genere??? Vuol dire non capire niente di quello che si sta facendo. Vuol dire voler perdere le elezioni, che infatti non a caso è la specialità della casa, a sinistra.

 

 

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  • 3 anni later...
Il 24/2/2013 at 11:07, Toremoon dice:

Non mi sentivo così emozionato dalla prima volta che andavo al seggio.

Tutto nuovo per me: stamattina sono andato a ritirare la tessera elettorale, poi mi sono diretto con il navigatore satellitare a questo nuovo seggio. All'ingresso c'era scritto "Sezione elettorale 748", io dovevo andare alla 437: "quante minchia di aule ci sono in questa scuola?", mi sono detto in un momento di poco lucido sconforto.

Arrivo lì e un po' tremolante consegno tessera, carta di identità e cellulare. Entro nella cabina e una scheda con mille simboli mi si affaccia davanti. E' gialla e devo girarla per capire che si vota per il Senato. Scelta facile: PD. Faccio la X sul simbolo, con il tremore che non scemava neppure un po': è la prima volta in vita mia.

Ripiego quel foglietto in mille parti e passo al secondo foglio, quello rosa. Il primo impatto è destabilizzante: tutti i simboli sono in ordine diverso. Devo scorrerli tutti.

Non sapevo per chi avrei votato. Dopo aver letto, parlato, discusso, ancora non avevo idea e mi ero riproposto di capirlo con le immagini davanti.

La matita passa nervosamente sui simboli papabili: il M5S era una prospettiva allettante per buttare il mio voto; immaginavo già la faccia degli scrutatori a leggere migliaia e migliaia di schede con la croce su quel simbolo, la punta della matita quasi si appoggia, ma leggere il sito e il nome di Beppe Grillo l'ha allontanata immediatamente. Su Monti non siamo praticamente passati: peccato perchè lui mi piace, ma lo trovo improponibile. E' il turno del PD. Un momento: Camera e Senato? Per un partito che non mi rappresenta per nulla? Devo violentarmi fino a questo punto pur di garantire un minimo di stabilità a questo Paese? E cosa dice questo della considerazione che ho di me stesso? No, non mi voglio fare questo torto: Giannino o non-Giannino, c'è UN partito che in Italia rappresenta di più le mie idee politiche ed è giusto che gli dia la mia fiducia.

La matita si posa sicura sul quel logo rosso e all'improvviso mi sento più sereno.

Prendo tessera, carta d'identità e cellulare e torno a casa.

E' stato bello.

 

mi sono commosso

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