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I nostri figli non sono più "nostri"


Toremoon
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Scrigno: certo che sono indignato quanto te, sempre che le notizie a nostra conoscenza siano vere ( che in Norvegia non potremmo commentare in quanto non potremmo venire a sapere la verità, per legge) ma non mi è piaciuta la tua reazione verso il Terso che ha tutto il diritto di pensarla in altro modo.

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scrigno ce l'aveva con gente che mette limiti di età come in cina, con altezzosi fighetti che difendono il tribunale dei minori e non so chi altro, io non c'entro niente.

karma, puoi andare a capo ogni tanto? non leggo i tuoi messaggi monolitici perché mi prende lo sconforto dopo una riga.

p.s.

viva la figa.

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Non dovresti permetterti di giudicare! Nemmeno riesci a vedere quanto amore per la vita c'è...e chi cazzo siamo noi per dire che non è giusto??? Per fortuna in altri Paesi più evoluti del nostro non ci sono queste proibizioni talebane, ma è tristissimo che dei giovani siano assogettati a questo pensiero liberticida e contro la vita...

Scusa tu ritieni che al contrario non fare figli, compiere un estremo atto di rinuncia ritenendo che si è troppo vecchi per assolvere a una funzione così impegnativa come quella dei genitori non sia un atto di estremo amore (E RISPETTO) per la vita? Noi siamo qualcuno per giudicare, certo, nel nostro piccolo. E ci mancherebbe che non potessi giudicare nel mio privato. A te l'educazione e la morale l'hanno regalata con gli inserti del Topolino o l'hanno costruita grazie a paragoni e giudizi?

Inoltre è la natura stessa che giudica, non sono io. I rischi sono tanti a quell'età e neanche questo è un giudizio mio mi dispiace. Non dico che necessariamente siano pericoli concreti ma che siano rischi,basta fare sta demagogia del cazzo con l'amore per la vita, i talebani e i fascisti. Io dico che fare figli a quell'età lì è una cazzata alla stessa maniera con la quale sarebbe una cazzata fare figli quando non hai uno stipendioregolare.

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Come maik?

Scusa la realtà è questa: costoro sono andati in spagna per fare un figlio. Con lei di 57 e lui di 70.

Noi diciamo: non è bello (alcuni), fa schifo (altri), è giusto (Scrigno).

La legge dice che qui non è consentito. Gli specialisti (in campo medico) sconsigliano di far figli oltre una certa età, cifre diverse ma sicuramente inferiori ai 57. E sicuramente con un padre (seppur non biologico) di 70.

La cosa tecnicamente può andare avanti, dunque ci teniamo l'indignazione e le belle parole. Si può fare.

Così non mi sembra giusto, IMHOsecondomeblablabla. E' come dire che non c'è problema a crescere dei figli a 70 anni. E' il solito controsenso.

come mai mi chiedi. Perche', mi ripeto, se anche siamo d'accordo che non hanno avuto una buona idea (io non lo farei, non lo consiglierei, penso che non lo farei se facessi il medico in quel settore, credo anche di essere d'accordo con il limite imposto per legge), non possiamo spingerci fino a prevedere un "castigo" (quale poi? la galera? la sottrazione del bambino?).

Non possiamo perche' dobbiamo accettare che non tutti la pensano allo stesso modo e sono liberi di agire fintanto che non c'e' un palese danno per qualcun'altro. Per il bambino non e' una situazione ottimale, tutt'altro, ma non e' dimostrabilmente e necessariamente un danno.

Se tu pensi di aver bisogno di essere in qualche modo governato, dimostri una matura consapevolezza dei tuoi limiti, quindi bravo, ma devi trovare il modo di farti governare per conto tuo, anziche' pretendere che un "governo" basato sulla tua morale valga per tutti.

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Ma infatti la partita si gioca tutta lì. I giudici parlano di sentimento di onnipotenza, a volte i termini sono esagerati, caustici. Ma probabilmente, e detto tra noi lasciando da parte il discorso su tribunali e giudici, è proprio questo il problema. Mettersi in gioco, rischiare quando è evidente che ci sono delle imperfezioni.

La legge deve attuare delle manovre correttive contro la mia libertà. Se no a che serve? Io mi sento libero di guidare ubriaco perchè so che sono capace di gestirmi. Ma non è tutto sotto il mio controllo alla guida. Questo la legge lo sa e su questo fonda il suo intervento. Sulla prevenzione di un pericolo che non è detto che succeda. Il pericolo in questo caso riguarda un infante, nato a seguito di un concepimento artificiale che si poteva benissimo evitare con la soppressione di un seppur nobilissimo desiderio personale. Qualsiasi situazione della vita, qualsiasi difficoltà, privazione od incidente non è detto che accada. Ma ciò non significa che non ci possa essere qualcosa di esterno che regolamenta la cosa. Poi ripeto: questa è una mia personalissima impressione che per caso coincide con ciò che è legge.

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O forse abbiamo tolto una creatura amata e desiderata a tal punto dai suoi genitori da affrontare tutto ciò? Ma certo noi siamo superiori, decidiamo noi per le vite altrui... E magari questo nonnetto, questo povero deficiente incapace di intendere e di volere, questo rifiuto della società perché ha i capelli bianchi, arriverà a 99 anni, e avrebbe lasciato il figlio 30enne magari già sposato e con figli, in una famiglia felice e ben educato da una coppia che tanto ha saputo lottare, rispetto a tante coppie che si sposano con la sola motivazione che "lei ci è rimasta".

comunque il sentimento di onnipotenza ce l'ha chi cerca di prevedere la morte, tutt'al più si può fare una stima sull'aspettativa di vita, ma quei vecchi possono vivere ancora 30 anni così come una madre ventenne può lasciare la bimba orfana a 2.

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A proposito di chi decide per noi sulla vita e sulla morte...

"caso Davis è l'esistenza di «ampi e profondi dubbi» sulla sua colpevolezza, come ha scritto William Session, ex direttore dell'Fbi, sostenitore della pena capitale, che nei giorni scorsi ha chiesto di sospendere l'esecuzione per evitare appunto di mettere a morte un innocente. «Non so se vi siano casi simili considerata l'enorme quantita di prova di innocenza o di prove che almeno hanno gettto dubbi sulla credibilità della sentenza della giuria», è il commento di Russel Covey, un giurista di Atlanta che ha studiato a lungo il caso e il suo lungo e travagliato percorso"

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=163929&sez=HOME_NELMONDO

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Ho visto due servizi su due coppie di genitori 53-68 enni con i rispettivi figli. Felici loro, felici i bambini, occhioni pieni d'amore. Sarò romantico, sarò pirla, ma davanti a ciò ogni discorso che voglia impedire una nuova vita (felice) per me non ha alcuna ragione di essere.

Non dovremmo sentirci tutti Dio.

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Era quello che chiedevo: non l'hai sempre pensata così, l'hai capito con il tempo.

Sarei un coglione se la pensassi come 20-30 anni fa...nel frattempo ho aggiunto tanti di quegli elementi...e capito cose dei miei genitori e degli adulti che non capivo da ragazzo, immerso nel mio egoismo e nelle mie certezze... E ogni giorno aggiungo qualcosa (e qualcosa ahimé perdo...).

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