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e allora andate affanculo voi e il vostro campionato del cazzo


pachu
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Io credo che sia una questione di percezione e di sensibilità, come ha giustamente sottolineato karmakeddon.

Se la tua percezione, oggi, di violenza contrasta con la tua sensibilità, è giusto che tu non vada allo stadio e trovo rispettabilissima la coerenza nel non possedere nessun tipo di abbonamento.

Non credo che durante la tua frequentazione della curva del Milan ci fosse meno violenza: magari meno violenza verbale, forse, sicuramente più violenza fisica.

Che il calcio sia un gioco non ci piove, ma, ad esser onesti, inizia già a non esser un gioco nelle categorie dilettantistiche, figuriamoci ad alti livelli.

Infatti, a parer mio, chi paragona il “calcio italiano” al “football inglese” o all’”australian footy”, rischia di confrontare mele con pere.

Perché al calcio, inteso come sport, deve essere annesso anche l’elemento culturale nel quale si sviluppa, altrimenti l’analisi è monca.

Per cui, a parer mio, il calcio che abbiamo oggi è figlio del calcio che tu frequentavi assiduamente, con l’aggiunta del fatto che la marea di leggi, leggine, divieti, restrizioni e interessi televisivi ha fatto sì che molta gente scelga di vedersi la partita sul divano (dove l’insulto e la violenza verbale arrivano comunque), invece di viverla dentro lo stadio, dove, ripeto, accade quasi mai nulla di violento.

Ma, poi, quando sento parlare di prodotto “poco appetibile” quando non c’è il pubblico o c’è poco pubblico allo stadio, permetti che mi incazzi con quellic he hanno fatto sì che tanta gente scelga il divano invece dello stadio?

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Jim, sono contento che hai scritto un secondo messaggio perche' il primo mi pareva, detto francamente, una sonora cazzata.

Lasciamo perdere la violenza fisica e anche i cori di insulti su cui siamo tutti d'accordo. Dovremmo bandire anche gli insulti individuali? Si', sono d'accordo, ci provo.

Detto questo, la situazione puo' migliorare solo se allo stadio, noi che ci proviamo, ci andiamo. La dirigenza dell'Udinese (ogni tanto devo dire qualcosa di positivo anche su di loro) da circa 3 anni porta scolaresche e squadre giovanili allo stadio. E' una cosa bella che migliora l'atmosfera grigia anziche' no del friuli dei 12mila spettatori. Per esempio.

Programmando partite in orari sempre piu' bizzari, modificandoli a cazzo di cane per fare contenti tutti (vedi coppa italia e recuperi), finisce che allo stadio ci vanno solo i tifosi di professioni, tra i quali si annidano i violenti.

Chi li legittima sono le societa' che se li lisciano e lega e stato che ti chiavano l'accendino all'ingresso se uno qualunque e ti lasciano portare le bombe carte se sei qualcos'altro.

Bon, smettere tutti di andare allo stadio e di guardarlo in tv effettivamente risolverebbe il problema, solo che poi resteremmo senza calcio e io spero anche in una soluzione che non preveda la rinuncia totale.

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Il punto è che in mezzo alla strada ne trovi uno, due, dieci al massimo tutti assieme.

Allo stadio ne trovi a decine, a centinaia, a migliaia: la vedi la differenza, tu, o fai di tutt'erba un fascio?

E comunque il discorso di Jim è quanto mai condivisibile: allo stadio la violenza, lo spaccio, la prepotenza, etc., assumono realtà consueta e depenalizzata. mi sembra una colonia penale, in cui ci vai senza tutela, a tuo rischio e pericolo.

Sul fatto delle migliaia ti sbagli oggettivamente, è una cifra esagerata. Sugli altri temi ci sto. E' vero, è una percezione soggettiva nonc'è niente da fare. Ma a sto punto eliminiamo i concerti live, Vasco guardiamocelo su youtube e impediamogli di fare il soldout a San Siro perchè le stesse identiche cose (atti di prepotenza, inciviltà, spaccio) succedono anche lì. Il vantaggio delle partite è che vengono giocate con regolarità, sai i dove e i quando e senza dirci troppe fesserie chi ha il potere di intervenire e correggere sa anche i CHI a differenza vostra che giustamente tendete a esagerare o a generalizzare. Anche all'Olimpico di tanto in tanto ci vanno scolaresche o squadre giovanili a vedere la partita (parlo del toro), spesso e volentieri (dati anche i risultati deludentidella squadra) ci sono offerte vantaggiose e i prezzideibigliettisono perlopiù accessibili. E' vero che parliamo di uncaso particolare, di una squadra di B che delude al momento. Però nel mio caso non si puòdire che rimani a casa per una questione di costi o di accessibilità. E la maratona non annovera degli stinchi di santi nelle proprie fila ma raramente nei pressi dello stadio ho visto episodi diviolenza fisica. Ho visto molte più espressioni di solidarietà e non parlo solo di solidarietà "per gli ultrà" in gabbia verso la quale posso anche non essere d'accordo, parlo di solidarietà anche per chi del tifo organizzato non fa parte. Ma queste cose sui giornali non le leggi, le vivi lì al momento e fanno comunque piacere. E se verità altrettanto genuine all'esterno non arrivano è un peccato ma mi fa dispiacere se così tante persone pensano allo stadio come un ambiente solo negativo.

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Le persone civili non dovrebbero andarci allo stadio fino quando ci saranno gli ultras, da soli dovrebbero andarci, io gli fornirei pure le armi all'entrata e che si ammazzassero una volta per tutte...

Ma stiamo scherzando? Bella questa! Sono i violenti che non devono entrare allo stadio non le persone civili! In ogni stadio le questure sanno chi sono i violenti, non ci sarebbe alcun problema a lasciarli fuori.

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dentro lo stadio ormai non succede quasi più nulla. Se uno tira un petardo viene ripreso dalle telecamere e gli proibiscono lo stadio per tre anni. Anzi, basta che mostri il culo per beccarti il daspo. :) Lì a Firenze -ci ho fatto caso ieri sera- e penso ovunque, c'è una telecamera fissa puntata sulla tifoseria.

A Jim dico che io trovo più bestie i tuoi colleghi genitori che vengono a vedere i figli che gli ultras. Per oltre due decenni ho arbitrato sempre settore giovanile e se gli insulti a me per ovvie ragioni m'arimbarzavano, quelli nei confronti di ragazzini mi indignavano pure dal campo.

Mostra il sedere al Franchi

Due anni fuori dagli stadi

Un tifoso del Bologna si è abbassato i pantaloni dopo la vittoria contro la Fiorentina. Denunciato per atti osceni

viola.jpg

Un tifoso del Bologna che, dal settore ospiti dell’Artemio Franchi dove si disputava Fiorentina-Bologna, si è abbassato i pantaloni mostrando il sedere, è stato identificato grazie alle telecamere a circuito chiuso installate nello stadio e colpito da un Daspo di 2 anni. Il provvedimento gli è stato notificato in questura, al termine della partita, assieme alla denuncia per atti osceni.

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  • 1 anno later...
  • 6 anni later...
Il 21/1/2010 at 13:56, El Pelat dice:

A Jim dico che io trovo più bestie i tuoi colleghi genitori che vengono a vedere i figli che gli ultras. Per oltre due decenni ho arbitrato sempre settore giovanile e se gli insulti a me per ovvie ragioni m'arimbarzavano, quelli nei confronti di ragazzini mi indignavano pure dal campo.

 

A proposito di influenze nefaste di genitori impreparati (gentile eufemismo...) nell'educazione dei figli, consiglio di vedere questo servizio, anche se non parla di piccoli calciatori, ma di piccoli motociclisti...

 

Lo defnirei "agghiacciante", si potrebbe anche titolare: "Come creare un delinquente a tavolino..." :( 

 

https://www.iene.mediaset.it/video/baby-fast-and-furious_12393.shtml

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1 ora fa, SCRIGNO MAGICO dice:

 

A proposito di influenze nefaste di genitori impreparati (gentile eufemismo...) nell'educazione dei figli, consiglio di vedere questo servizio, anche se non parla di piccoli calciatori, ma di piccoli motociclisti...

 

Lo defnirei "agghiacciante", si potrebbe anche titolare: "Come creare un delinquente a tavolino..." :( 

 

https://www.iene.mediaset.it/video/baby-fast-and-furious_12393.shtml

 

Sinceramente, ma nessuno denuncia questi genitori?
In Norvegia questi bambini verrebbero tolti a queste famiglie, ma davvero eh...

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3 ore fa, aleman dice:

Ma secondo voi da dove escono i campioni del motociclismo? Allora non esultate quando i vari Rossi del momento vincono gare e mondiali.

 

 

No mi spiace ma io non ci vedo alcun parallelo generalizzato, un conto è un po' di agonismo in pista, un conto sono i concetti deliranti di certi genitori e i loro atteggiamenti e insegnamenti pseudocriminali, diseducativi, la mancanza di valori come onore e sportività, dove arrivare  secondi pare un'infamia... Così si creano solo gran frustrati e delinquenti... :( 

 

Un esempio per  tutti, in positivo, i genitori fantastici di Simoncelli, altro che questi teppisti invasati... 

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9 ore fa, SCRIGNO MAGICO dice:

 

No mi spiace ma io non ci vedo alcun parallelo generalizzato, un conto è un po' di agonismo in pista, un conto sono i concetti deliranti di certi genitori e i loro atteggiamenti e insegnamenti pseudocriminali, diseducativi, la mancanza di valori come onore e sportività, dove arrivare  secondi pare un'infamia... Così si creano solo gran frustrati e delinquenti... :( 

 

Un esempio per  tutti, in positivo, i genitori fantastici di Simoncelli, altro che questi teppisti invasati... 

 

Forse ti stai lasciando abbindolare dal servizio delle Iene (servizi tesi sempre  a far scalpore, più che altro), in cui sono stati evidenziati un paio di genitori particolarmente presi.  Ma in ogni sport, chi eccelle comincia da ragazzino. E a 11 anni, come alcuni dei bambini nel servizio in questione, i campioni potenziali cominciano a vedersi e i "trucchi del mestiere" cominciano a farli un po' tutti.

Per dire, non è raro vedere falli e gomitate o falli preventivi anche nelle partite di calcio di undicenni delle varie scuole calcio. E, tornando ai genitori, sugli spalti di certe partite, si sentono "tranquillamente" i genitori urlare ai figli di spezzare le gambe all'avversario di turno. 

 

Ovviamente il servizio delle Iene non ha fatto vedere genitori come quelli di Simoncelli, a cui hai fatto riferimento, ma è semplice capirne il motivo: non hanno intenzione di far vedere come va quel mondo, ma vogliono semplicemente che un indignato spettatore rimanga attaccato allo schermo  o che copi a destra e a manca il link della loro trasmissione. E purtroppo ci riescono, mi sembra.

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Sinceramente, Ale,  a me non importa chi fa il servizio, e dove: mi interessa il contenuto. 

 

Io, come hai visto dalla mia difesa, non sono schierato genericamente contro i genitori di piccoli motociclisti, come non lo sono contro quelli dei piccoli calciatori, ma ho messo qui il post proprio perché avevamo già parlato di quei genitori maleducati e diseducativi dei piccoli calciatori... E quelli del servizio sono esattamente come quelli, mi interessano esattamente in quanto tali, non sto discutendo un mondo generalizzando, sto discutendo quelle persone del servizio e quelli come loro, quei genitori folli che stanno creando dei piccoli mostri, se non dei veri e propri criminali senza principi ed educazione sportiva.

 

E' esattamente di quelli che intendevo parlare, non vedo "abbindolamento", lo vedrei solo se fosse tutto finto, pilotato, posticcio. Purtroppo certa gentaglia  è drammaticamente vera, nel reportage quelle persone sono state ignobilmente loro stesse. E nulla di positivo che possa essere stato tagliato potrà cambiare  la realtà delle cose, una via è stata tracciata, purtroppo, e temo per quei piccoli protagonisti che il loro  destino sia segnato... :( 

 

 

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Beh, ma è ovvio che se si parla esclusivamente di quei genitori lì, non si può che convenire che cresceranno dei figli determinati oltre il buon senso, e quindi disposti a fare cose sbagliate.

Però il contesto del filmato non è riferito solo a quei genitori, perché li cala esplicitamente nel mondo del motociclismo, tendendo quindi a colpevolizzare quello specifico mondo. Se avessero veramente voluto puntare il dito contro gli errori dei genitori, non avrebbero dovuto limitarsi alle gare dei giovani centauri, ma esaminare in generale cosa succede a livello giovanile in diversi sport. È un servizio che può dare spunti, ma lo trovo assolutamente in male fede, in puro stile delle iene.

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ho un problema con le iene: qui ad arezzo un ragazzo, minorenne, cardiopatico morì durante un festival musicale, e ci fecero un servizio (imboccati da una serie di istituzioni contrarie a quelle manifestazioni culturali, che di lì a poco chiusero) in cui tra le altre cose dissero che era morto di overdose.

 

si capisce che è una cosa inumana per una famiglia che ha perso un figlio così giovane sentirselo diffamato (come morto per overdose!) su tv e giornali. Dopo anni di vicende giudiziarie ottennero una piccola rettifica, passata inosservata. Quel ragazzo resterà sempre il drogato.

 

le iene sono venute anche nella mia associazione a fare un bel servizio, alcuni di loro sono simpatici, ma nel corso degli anni hanno fatto cose anche molto gravi - di recente hanno spinto (e ottenuto in parlamento!) per la sperimentazione della cura di vannoni, che oggi è in carcere, senza che abbiano mai chiesto scusa.

Hanno un potere ENORME a lanciare messaggi in prima serata a milioni di persone, e lo usano senza farsi scrupoli facendo un sensazionalismo che a volte produce danni incalcolabili, su cui non è possibile trovare responsabilità.

 

ragion per cui - come per la faccenda dell'avis in campagna segnalata da tore - non cliccherò sul loro sito.

 

Modificato da Tersite
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E' il loro taglio giornalistico, Ale. :unknw: Più che un'inchiesta in stile classico è un modo aggressivo di fare notizia, di andare a estrapolare aspetti e risvolti che ti possano  colpire allo stomaco; ma spesso ci sono meno manipolazioni che in molti altri àmbiti ritenuti più seri e autorevoli, in realtà. 

 

Io non guardo spesso le Iene proprio perché se ho voglia di rilassarmi non mi va di vedere servizi su morti, stupri, cancro e amenità simili... Una volta il programma era molto più scherzoso, i servizi comici più di quelli seri e impegnati...

 

Questo mi è capitato e ha fatto il suo dovere: indignarmi. 

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Io penso che la  cosa più importante sia  tenere sempre acceso il cervello, Terso. E tu sei uno di quelli che da questo punto di vista mi sembri tra i più avveduti Anche perché pure dire le Iene è un generalizzare. Ok il taglio editoriale, ma loro sono in tanti, e tutti diversi. Io non dirò mai le Iene fanno schifo o sono eroi: gudicherò con la mia testa, con la dovuta diffidenza che assegno ad ogni fonte,  di volta in volta. Anche quelle che ritengo più "amiche", affini, affidabili... Come The Guardian, ad esempio, che mi piace molto. Ma sulle cose più importanti non dirò mai aprioristicamente "l'ha detto il Guardian, quindi è vero". La pluralità dell'informazione, di cui per fortuna disponiamo in questi tempi come non mai, è la migliore informazione

 

Comunque se uno di questi giorni vorrai vedere e commentare quel servizio, mi farà piacere. :) 

 

 

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3 ore fa, Tersite dice:

ragion per cui - come per la faccenda dell'avis in campagna segnalata da tore - non cliccherò sul loro sito.

 

Pensa che io posto non per avere ragione, ma per essere aiutato a capire meglio certe questioni.

 

E so che tu puoi farlo in questa.

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